Il caso
Polanski si tinge di giallo. Secondo le ultime rivelazioni del Los Angeles Time pare che l'UBS (la potente banca svizzera) l'abbia venduto alla giustizia in cambio di una riduzione drastica della lista degli evasori americani ospitati nelle sue filiali elvetiche. Leggere questo articolo di
Guido Olimpio sul
Corsera. Comunque sia, sconcerta il fatto che quegli elementi orrorifici e perturbanti e che il
regista ebreo-polacco naturalizzato francese ha inserito in numerosi suoi film (da
Repulsion,
all'Inquilino del terzo piano, a
Rosemary's baby, per citarne solo alcuni) abbiano sorprendentemente fatto irruzione nella sua vita, massacrandola.
Molte cose continuano a essere poco chiare di quella lontana Strage di Bel Air nel 1969. Perché, ad esempio lui non si trovava accanto alla moglie incinta del nono mese? Perché un ospite famoso suo amico , lo scrittore ebreo-polacco di stanza in America Jerzy Kosinski (autore di Presenze, il libro da cui fu tratto il film "Oltre il giardino"), ha declinato l'invito all'ultimo minuto e si aggirava invece nell'aeroporto di S.Francisco senza prendere l'aereo mentre avveniva il macello nella villa? Quel Jerzy Kosinski che poi si suicidò e non poté mai testimoniare.
Stupisce inoltre che dopo un dolore che avrebbe fiaccato e piegato la tempra di un qualunque uomo normale, Polanski si desse a orge con uso di coca che contemplavano la violenza sessuale su una tredicenne stordita da stupefacenti proprio da lui somministrati. Intendiamoci, uno non è obbligato a fare il vedovo inconsolabile vita natural durante. Ma detto ciò, esiste modo e modo di consolarsi.
Pare che Roman
Polanski fosse esperto in magia nera. E del resto l'elemento paranormale e
parapsicologico ha un posto rilevante nella sua produzione filmica. Che consumasse fiumi di cocaina (come da norma hollywoodiana), che avesse già praticato la pedofilia e altre ombre e vizi della sua vita.
Inutile appellarsi al concetto di prescrizione, dato che in Usa i reati non cadono mai in prescrizione. Inutile dire che è un vecchio 76 enne visto che poi ci sono vecchi prigionieri di guerra di 94 anni che si fanno regolarmente la galera. Inutile dire quel che a tutta prima ho pensato anch'io: che a distanza di oltre 30 anni una giustiza che ti raggiunge non è più tale. Polanski non si è fatto la galera semplicemente perché, quando ebbe sentore degli addebiti a suo carico, tagliò la corda. Quindi non si possono fare sconti di pena a chi scappa e si sottrae alle sentenze.
Questo per la cronaca. Vorrei però parlare dei suoi film, di cui sono sempre stata grande estimatrice.
Fin dal suo apparire su mercato filmico l'ho trovato eccentrico, con un gusto per il grottesco e geniale.
Cul de sac (forse uno dei miei preferiti) è una commedia grottesca e grand guignol dalle atmosfere beckettiane.
Rosemary's Baby con una quasi esordiente Mia Farrow (
foto a destra) è l'irruzione del demonico nel domestico, ma anche l'ineluttabilità di sfuggire al Male, laddove l'Anticristo nasce a Hollywood e a NY. Quel male che poi sembrò tracimare dalla trama filmica per riverberarsi nella sua vita privata nella famigerata e maledetta notte dell'Helter Skelter (ovvero del
sottosopra, la scritta col sangue dello stragista Charles Manson sui muri della villa di Bel Air).
Chinatown è un bel noir dove l'intrigo si dipana senza venire mai a capo di nulla. Celebre la frase finale e fatalista: "Lascia stare Jack, questa è China town". Con Tess d'Uberville interpretato da Nastassia Kinski (foto in basso) entra nel decorativismo (ancorché un po' formale) del grande romanzo classico di Thomas Hardy.
Non tutte le ciambelle riescono col buco e "Pirati" è decisamente un fim non riuscito. In fondo la commedia, quando non è grottesca non è il suo forte e lo si è visto anche in What? (Che?) .
Ma "Frantic" riannoda le file di una classicità hitchcockiana perduta. Atmosfere sado-maso e teatro delle crudeltà, in un thriller per i diritti umani, ne "La morte e la fanciulla" con una bravissima Sigourney Weaver. Mentre ne Il pianista, il sublime sconfigge l'inferno della IIa guerra mondiale e della Shoah con un toccante messaggio di riconciliazione tra il pianista ebreo-polacco Szpilsman ridotto a relitto umano per la fame e l'ufficiale tedesco che gli porta da mangiare nella soffitta in cui si nascondeva.
Ora compiaono su molte testate articoli pro Polanski e contro Polanski (gli ultimi dei quali sono a firma di
Christopher Hitchens e
Bernard Henry Lévy). Con troppa tempestività sono comparsi appelli a favore della sua scarcerazione, appelli a mio avviso superficiali, giustificazionisti, conformisti e incoscienti all'insegna di un banale e poco riflettuto
spirito di corpo da parte dei suoi colleghi registi e attori. Ma anche da parte di politici francesi del governo Sarkozy, ansiosi di mettersi in vista. Tra le adesioni di spicco quella Frédérick Mitterand (nipote dell'ex Presidente e attuale ministro della Pubblica Istruzione francese) il quale è, a sua volta, nel vortice di uno scandalo, poiché ha praticato turismo sessuale con minori in Thailandia.
Con altrettanta foga è nato il controappello di
Libero affinchè il regista polacco si faccia tutta la galera.
Se dovesse essere vera la tesi che la Svizzera dei banchieri lo ha barattato per non restituire all'America il resto del malloppo degli speculatori ed evasori fiscali (che sono circa 13.000) che hanno provocato la crisi, sarebbe un'ennesima mossa diabolica all'insegna dell'Anticristo: la consegna di un capro espiatorio che non può definirsi nemmeno tale, poiché colpevole. Ecco perché mi rifiuto di firmare appelli pro Polanski o contro Polanski, visto l'ingarbugliamento della vicenda dai risvolti poco chiari.
Un Oscar alla carriera, però, glielo assegnerei volentieri. Magari mentre se ne sta in prigione a scontare il suo debito con la giustizia. Poiché l'estetico non può sovrapporsi fino ad annullare l'etico, senza cadere in un nichilistico e dannoso superomismo.
Autore: Hesperia
33 commenti:
Bellissimo e triste post su cui devo riflettere un po' meglio, prima di snocciolare tutto quello che mi viene in mente alla lettura.
Sul regista: alcuni grandi film con un senso palpabile di morbosità, che ho amato molto nell'adolescenza, anche quelli che mi han generato quella 'repulsion' che lui conosce bene....non tutti li hai citati, lo farò dopo per ricordare insieme.
A caldo concordo con te: un bel premio a una grande carriera di Regista visionario, magari mentre l'uomo, per la sua condotta che non mi sento di 'scusare' in alcun modo, è in galera.
una nota: sei più DARK di me, Hesperia :D
"il coltello nell'acqua" (62) è già un grandissimo film.
"Repulsion" ha una Catherine Deneuve (è il 65) splendida e soluzioni di regia d'effetto.
"Cul de sac" e "per favore non mordermi sul collo" non mi hanno fatto impazzire.
Il claustrofobico e disturbante "Rosemary's baby" è un capolavoro: per me tra l'altro il film migliore che abbia fatto Mia Farrow (che non mi è mai piaciuta): la parte adatta a lei ghghg :)) e John Cassavetes in una parte terribile ma recitata in maniera superba.
Il "Macbeth" del 71 è un altro grande film forse sottovalutato.
"Chinatown" è un altro dei miei film preferiti. Ancora disturbante e claustrofobico è "L'inquilino del 3° piano". Apprezzabile Tess, Pirati no, "Frantic" mi piacque, idem "luna di fiele", "la morte e la fanciulla", "il pianista" ma tra i recenti per me è stato splendido "La nona porta"
con un tema musicale tra l'altro bellissimo di Wojciech Kilar e il soprano Sumi Jo.
qui
http://www.youtube.com/watch?v=ED_3bYWM5Aw&feature=related
p.s. sì lo so Hesperia che in Cul de Sac c'è la nostra Francoise Dorleac sorella di Catherine:)
Josh, i films non li ho elencati tutti per non rendere il post troppo bulimico. E , ovviamente, per dare a voi la possibiltà di enumerarli ;-)
Anche Oliver Twist è un film dagli accenti pateticamente e teneramente dickensiani. E non l'ho citato. Spero che tu abbia letto il link di Guido Olimpio sul Corriere. Se le cose fossero così , c'è solo da rabbrividire. Della serie, io ti do un reo a te, tu lasci qualche migliaio di rei a me.
Come hai fatto a indovinare che mi piace Françoise Dorléac? A Proposito è morta poco dopo quel film e da allora dicono pure che Polanski porti una gran jella.
Per quanto riguarda l'aspetto morale della vicenda Polanski la penso esattamente come Hitchens, di cui ho aggiunto il linK e da cui estraggo questa frase-chiave:
"Sorprende invece che il regista polacco sia stato in grado di spassarsela all’estero per tanto tempo, facendosi beffe dei giudici quasi a voler sfidare l’impotenza della legge. Mi commuove il pensiero che la ragazza vittima di quel lontano stupro l’abbia perdonato, ma a rigor di termini questo non conta, anche se l’avesse detto all’epoca dei fatti".
Me lo sono letto tutto d'un fiato, ma adesso sono troppo stanca per formulare un pensiero coerente... domani ritorno e ti dico la mia.
Ma ti anticipo che la penso come te, il fatto che Polansky abbia talento, non può giustificare quello che ha fatto.
Pollice verso quindi da questo punto di vista.
A domani
Are
Un omaggio ambivalente a Polansky, che ho ammirato anche io sempre, ma che manderei serenamente in galera, anche a 75 anni.
Stavo per scrivere un post su Mitterand e vedo che l'hai citato..
Io non perdono agli intellettuali le loro "sregolatezze" quando c'é qualcuno che paga per loro, e per me anche Nabokov avrebbe dovuto pagare per la sua interpretazione distorta di un'adolescente.
Non perdono a Pasolini di aver frequentato prostitui adolescenti...insomma, saranno anche dei geni, ma che si controllino, perbacco!
Ho rivisto, proprio qualche settimana fa Rosemary'baby e in inglese, versione originale...sono di nuovo rimasta ipnotizzata..
A me i suoi film ambigui e misteriosi son sempre piaciuti.
Qualcuno ha ricordato quello del tizio che affitta un alloggio dove una ragazza si era suicidata?
Non mi ricordo il titolo..
A presto! :-)
@Lontana: il film col tizio dell'appartamento dove la ragazza si suicidò è "l'inquilino del 3° piano"
@Hesperia: parlammo di Françoise Dorléac un bel po' di tempo fa, quando discettavamo di Nouvelle Vague (ah grazie per la grafia esatta ah aha:D scherzo!)e ti rivelai la mia passione per il cinema di quegli anni, e per Catherine: poi parlammo di "Les demoiselles de Rochefort" e vari film di Jacques Demy, della 'calda amante' di Truffaut, e della 'ragazza dagli occhi d'oro' di J.G Albicocco. Ne riparlammo in pvt a proposito del fascino (almeno su di me) irresistibile delle donne bilancia e anche della loro ...vita traumatica nel privato(la Dorleac, Romy Schneider...).
L'argomento sorelle Dorleac uscì così, ma a proposito di ...magia, rimane comunque che spesso scrivo una cosa su carta o su bozze al pc, o penso una cosa (che tu non puoi sapere) poi sul web tra Esperidi e Sauraplesio è ripresa in molti punti:
al principio quando non ci conoscevamo avevo pensato che mi fossi entrata nel pc, cosa impossibile e improbabile: e per le cose scritte su carta, o che avevo solo in mente, o di cui avevo parlato solo con persone che tu non conosci d'altra città? ho concluso che è la natura pescina (tua)(che è sensitiva e ...captativa, diciamo) combinata con i miei asc. cancro e lo stellium scorpionico e l'MC pesci. E' successo tante volte quasi settimanalmente con tanti argomenti (alcuni nemmeno di attualità). Poi non vorrei sembrare quel tizio, il conduttore imbolsito di Voyager con le prove del Cicap :))
Vado nel pomeriggio a leggere con calma i link così per enucleare meglio l'altro aspetto. Ciao :)
Lonty, neanch'io perdono Pasolini che si comprava i ragazzini con un piatto di fettuccine in trattoria.
Le vedeve della sinistra, pur di non voler vedere in faccia la realtà hanno perfino inventato l'omicidio di marca fascista, quando in realtà lui stesso raccontò a Moravia che le sue spedizioni notturne avrebbero potuto costargli la pelle. E più appartenevano al sottoproletariato questi ragazzini (molti dei quali minorenni) ai limiti con la malavita, più erano per lui prede appetibili.
Hai ragione, in teoria, anche per Nabokov, ma qui sappiamo poco della sua vita. E in ogni caso Lolita (che non ho letto, ma di cui ho visto solo il film di Kubrick) mi dicono sia un romanzo meritevole.
Per ciò che concerne l'applicazione dei parametri tra l'uomo e la sua opera, mi sento del tutto voltairiana. Se l'artista ha delle colpe il suo genio, non può assolutamente costituire un alibi giuridico per ottenere sconti di pena, e che paghi.
Nel contempo, salvo la sua opera, poiché l'umanità è fatta di cenere e diamanti, di luci e di ombre. E anche di molte altre contraddizioni.
Ho già affrontato questo tema in un mio vecchio post dal titolo "La letteratura, il Male e l'eticamente scorretto":
http://esperidi.blogspot.com/2009/06/la-letteratura-il-male-e-leticamente.html
In questo senso, uno scrittore come Céline che oggi è messo al bando per antisemitismo, e di cui non si ripubblica più nulla, deve poter circolare.
La censura serve solo a rendere più appetibili le vecchie edizioni dei suoi libri.
Josh, "L'Inquilino del terzo Piano" di cui parla anche LOntana, è un film che mi ha messo addosso un mucchio di strane paure. Bello, a tinte fortemente espressioniste, ma non so se lo rivedrei, perché mi impressiona troppo. E' l'approfondimento di una paranoia che Polanski aveva già scandagliato in Repulsion.
E comunque anche la sua formidabile fama di jettatore (vedi la fine della povera e giovane Dorléac oltre beninteso a quella della bella moglie Sharon Tate) non gliela toglie di dosso nessuno.
Sulle influenze astrali, può darsi che tu abbia ragione :-). Dopotutto un po' ci credo anch'io.
Lonty é "L'inquilino del terzo piano" un horror psicologico di grande impatto emotivo.
Non ci sono scene splatter ma tutto il film è pervaso dal senso del male...inquietante é dire poco.
Sul discorso della vicenza legale di Polansky non ho dubbi DEVE pagare per il suo reato, per altro ignobile.
Se, (ma NON lo credo) é innocente potrà dimostrarlo in Tribunale, il solo fatto che sia scappato, é prova di colpevolezza.
Drogare e stuprare una adolescente di 13 anni é un fatto gravissimo che non può e non deve essere cancellato, dalle sue performance di regista.
Dopo "L'inquilino del terzo piano", ho amato tantissimo "Il Pianista" un capolavoro.
Rosemary's baby mi è piaciuto tantissimo e anche la Nona porta, con un bravissimo Deep.
Infine la sua vita é più piena di ombre che di luci, Polansky é una persona ambigua e per certi versi amorale, anche la sua reazione dopo la morte orribile della moglie e del figlio, la dice lunga sulla sua personalità: disturbata come i suoi film.
Ciao mary
Lonty anch'io detesto Nabokov e la sua Lolita, é un libro, che gli efebofili (parenti stretti dei pedofili) hanno eletto manifesto e tante violenze su giovani ragazzine sono state rese meno gravi, quando non perdonate, appunto per la visione distorta che dà delle adolescenti.
Sempre e in ogni caso un uomo adulto é da condannare, anche se la ragazzina "corrisponde" il suo "sentimento". Non c'è parità psicologica ed emotiva e la ragazzina può essere plagiata, intimorita, manipolata e incapace di opporre un no, ad un adulto.
Ciao Are
Grazie per aver ricordato il titolo di quel film che mi aveva tenuto incollata allo schermo.
Vedo che siete d'accordo sul fatto che si debba comunque pagare il prezzo della sregolatezza,anche salvaguardando l'opera.
Ora mi viene in mente anche "Morte a Venezia"...quanti anni aveva il giovane Tadzio?
Ho poi fatto il post su Mitterand e ho messo un link a questo post.
Ho anche messo un link ai passaggi del suo La Mauvaise Vie, con i passaggi incriminati..
Intanto lui non si dimette..
Grazie a tutti e ciao!
Lontana
la teoria del Los Angeles Time con lo scambio Banca Ubs-dateci Polanski-vi lasciamo evasori miliardari è inquietante, ma dal mondo della finanza non mi aspetto nulla di pulito, un po' da sempre, quindi è possibile. Del resto la riduzione della lista degli evasori americani ospitati nelle filiali elvetiche è un pacchetto di scambio vitale per la Banca (e la nazione), rischiava di perderci devvero cifre stratosferiche.
Leggo dal Corriere l'art. di G. Olimpio, interessante.
Per la mia percezione però...non mi spiego perchè un reato commesso e ammesso nel 1977 venga punito solo nel 2009: non che per me sia mai caduto in prescrizione, ma perchè non s'è fatto di tutto per arrestarlo allora? Sì certo, immagino i giri internazionali del regista per sfuggire alla giustizia, ma il reato fu gravissimo, se uno lo si vuol prendere lo si cattura.
Se anche poi Roman P. versò 500 mila dollari a Samantha Geimer, non è una scusa per evitarsi la galera e comprarsi la libertà. Anche se Samantha l'ha perdonato (a mio avviso più che altro si è rotta della vicenda e ha messo da parte il ricordo, sta diventando una donna di mezza età che aspetta giustizia da quando era 13enne), in galera Roman P ci deve andare lo stesso, la sua carcerazione non deve dipendere nè dal perdono da parte della vittima nè dal risarcimento pecuniario (o meno).
Il reato è stato gravissimo per più motivi: aver drogato la vittima, l'età minore della vittima, in più anche pratiche....beh ce n'è per stare in galera un bel pezzo.
Non mi spiego l'opinione pubblica a favore dello stupratore, anche se 32 anni dopo il fatto, dal momento che non ha mai scontato la pena. Poi leggo chi è che lo sostiene e mi si spiegano tante cose eh.
Nel post scrivi altre cose di cui tenere conto: poco chiare ancora le vicende della strage di Bel Air, il suicidio di Jerzy Kosinski, la conoscenza di vari riti (la magia nera non è estranea alla magia sessuale)...
Non sono d'accordo con la teoria di Bernard Henry-Lévy, nè con gli appelli per la scarcerazione, che sono 'giustificatori'. Non è che un artista reo confesso non debba pagare dazio perchè è un artista eh.
Come nel film 'la Nona porta', l'ultima porta, quella simbolica della donna (che è anche la prima porta-la nascita-dell'uomo),
nella vita reale di Roman P. si apre l'ultima porta della gattabuia, a causa della donna violata tanto tempo prima.
p.s. Hesperia, Sul portare jella di Polanski non lo credo tout court (perchè non credo alla jella), forse la dinamica è più sottile e inquietante....diciamo che è forse qualcosa di non saldato che si porta dietro dal passato come un debito karmico? Che ha colpito anche persone vicine...
Hai ragione, in fondo i passaggi di Hitchens sono i più meditati.
Hesperia quoto questo passaggio:
"neanch'io perdono Pasolini che si comprava i ragazzini con un piatto di fettuccine in trattoria.
Le vedove della sinistra, pur di non voler vedere in faccia la realtà hanno perfino inventato l'omicidio di marca fascista, quando in realtà lui stesso raccontò a Moravia che le sue spedizioni notturne avrebbero potuto costargli la pelle. E più appartenevano al sottoproletariato questi ragazzini (molti dei quali minorenni) ai limiti con la malavita, più erano per lui prede appetibili."
Direi comunque nel caso PPP tra omosessualità e pedofilia ci dovrebbe essere una differenza ed era un po' troppo vicino alla 2nda.
Ma non è che ad un genio o artista possano venire condonati reati solo per la sua bella arte.
Gli artisti hanno il compito di caricarsi delle trasgressioni, dei sogni nascosti e proibiti di tutti, viverli sulla propria pelle, rappresentarli e pagarne il fio. Il tutto in funzione e a beneficio dei benpensanti che possono usufruire, contemplare e proiettare nell'arte, nei fllms, il loro naturale desiderio di male e liberarsene in una catarsi dalle sensazioni estetiche sublimate........ e un po' anche ipocrite! Insomma all'artista vien permesso tutto, purché paghi anche il fio della giusta crocifissione. Cornuto e mazziato!
eh no Sympatros
non con i/le minorenni e non con la violenza carnale sotto uso di droghe forzate.
Sympatros, un conto è libertinaggio d'artista (con adulti e cosenzienti),
un conto è la pedofilia la violenza il drogare i minori per approfittarne.
Quoto ovviamente l'ultimo commento di Josh. Quello di Sympatros mi pare troppo acriticamente apologetico.
Nessuno vuole estendere l'eticismo anche all'estetico. Non bisogna però che prevalga nemmeno il contrario (l'estetico sull'etico). In fondo anche l'esaltazione estetica superomistica del genio "al di là del Bene e del Male" conduce al nichilismo.
Per il comune senso della giustizia c'è il reato, e basta.
Josh, la superstizione ha sempre attraversato le storie dei popoli e di certi ambienti. Pensa alla superstizione dei marinai ad esempio. E spesso poi mostra delle ragioni recondite. Vietato uccidere un gabbiano, ad esempio. Ovvio il gabbiano segnala che la terra è vicina. I pescatori non imbarcano le donne sulle loro imbarcazioni. In realtà, donna vuol dire casa. E se la imbarchi temi di non potervi più tornare.
Abiteresti in una casa dove c'è stato un delitto di sangue? io francamente No.
Dammi pure della superstiziosa, non mi offendo.
E che ho detto io? Ho detto che l'artista deve pagare il fio, è necessario che sia crocifisso, se no la sua arte non salva nessuno. Bello e maledetto lo vogliamo e non solo cornuto e mazziato.Non sono entrato nel merito dell'etica. Ho detto lo "vogliamo". L'artista ha un suo ruolo e svolge una funzione, è avvolto nel suo "rotulus", noi nel nostro. Lui non tollera confini e paletti, sconfina nel proibito, che spesso è la materia prima della sua arte, e noi prendiamo godimento estetico della stessa, senza tanti complessi! Ma la normalità, "l'ipocrisia" che è artefice della civiltà umana, vuole che, dopo la sublimazione estetica, si ritorni alla prosa della normalità e del quotidiano, in cui vi è anche la moralità. Gli artisti, invece, spesso pensano che la loro arte possa continuare nella vita e perciò devono pagarne il fio e più ne pagheranno e più belli saranno, perché, noi non ce ne accorgiamo, ma in fondo pagano il fio anche al posto nostro. Ci salvano dalle colpe incosce e indicibili. Insomma sono dei salvatori, dei Cristi alla rovescia. Non solo cornuti e mazziati li vogliamo, ma anche belli e maledetti e .... crocifissi!!
Scusa Sympatros, non avevo ben capito. In un certo senso, allora, nell'artista esiste una componente masochista, poiché varcando i limiti si sottopone volontariamente alle punizioni.
Per rimanere più modestamente al topic, Polanski se l'è squagliata, però.
O bellisima Ninfa, che porti il nome di Vespero e le splendide ali di cigno.... come io cercavo di portare il discorso in più spirabile aere e tu mi tagli le ali con "se l'è squagliata". E poi dicono che le donne sono angelicate.... ma quando mai!
Josh>Hesperia
ma noo, non ti do affatto della superstiziosa:)
e non abiterei mai in luoghi in cui sono avvenuti delitti di sangue. Anzi ti assicuro che in tutti i posti dove ho abitato, me ne sono ben sincerato prima, e sono stati benedetti e ben 'caricati' prima in tutti i modi possibili (dopo averne conosciuto la storia familiare, di solito nostra, approfondita).
Chiama superstizioso anche me allora:) Intendevo solo dare un'altra idea più sfumata della tradizionale jella, pure l'hai scritto in modo veloce e intuitivo. Certo che le sorti da Sharon Tate alla Dorleac allo scrittore suicida ...lascian da pensare.
Ma è evidente, che un po' superstizosi lo siamo tutti, Josh. C'è una mia conoscente che si lamenta sempre di tutto quel che le succede e che quando incontra qualcuno con cui è in confidenza, lo vampirizza letteralmente con il suo personalissimo cahier des doléances. Alla fine mi si svuota il ventre dalla negatività che mi trasmette.
Beh, non ci crederai ma quando le do un passaggio in macchina mi accadono intoppi e contrattempi di tutti i colori :-) E non sono coincidenza, perché accade ogni volta che imbarco lei.
Cosa vuol dire? Che ci sono spiriti positivi capaci di condizionare favorevolamente gli eventi, e spiriti negativi che si calamitano addosso tutte le sfighe cosmiche.
Può darsi che il Nostro appartenga a questo novero, ma in forma di gran lunga più apocalittica.
Sympa, evvabene dopo il tuo poema sulla ninfa serotina, mi correggo con un "ha tagliato la corda" :-)
Hesperia
tu dici
"In fondo anche l'esaltazione estetica superomistica del genio "al di là del Bene e del Male" conduce al nichilismo."
Sbaglio se penso che tu voglia riferirti al superuomo di d'Annunzio,piuttosto che a quello di Nietzsche?
ciao
Sarc.
passaggio di sabato incasinato, veloce.
@Hesperia: sotto nel post 'declinazione di grigio' ho aggiunto alla fine nei comm. il link del quadro che avevo in mente per il modello della postura (neo)classica, riferimento alla 'Malinconia' di Amedeo Bocchi;
ah e non dimenticare il link qui, al mio 2ndo commento, del brano musicale tratto da The 9th gate sdtk di Wojciech Kilar...
@Sarc: ti risponderà Hesperia appena può, ma penso che intenda ...come dire, l'esagerazione della concezione superomistica, quando porta 'al di là del bene e del male' senza paletti-coscienza-misura, ma Hesperia pur partendo di lì non ha in mente nè d'Annunzio nè Nietzsche, quanto una loro interpretazione esosa e ..sclerotizzata da parte di alcune culture d'oggi.
Del resto Polanski (e mezza Hollywood) era amico di Anton LaVey, fondatore della Chiesa di Satana che di Nietzsche fa una lettura parecchio "oltre" ....e ho detto tutto.
Cfr. anche solo la bio (e i link nella pagina di wiki)
http://it.wikipedia.org/wiki/Anton_LaVey
p.s. @Sarc, per completezza:
http://it.wikipedia.org/wiki/Satanismo_di_LaVey
per es. LaVey dichiara che la idea di 'satanismo moderno' è influenzata da Nietzsche, Machiavelli,Jack London (...), Cagliostro e Rasputin
e parte da una sorta di EGO all'infinito....
Sarc, è chiaro che il Nietzsche travisato e formato tascabile buono per le democrazie di massa, non è certo il fine filosofo che conosciamo. Purtroppo più che a lui siamo ridotti a Andy Warhol e alla sua profezia secondo cui in un futuro imminente, ogni singolo individuo che passa per la strada avrà diritto al suo quarto d'ora di gloria mediatica. Cosa che sta puntalmente avvenendo nei più squallidi reality.
Il fatto che le chiese sataniche in America siano perfino legalizzate e abbiano diritto pure al capellano sotto le armi, la dice lunga sull'uso della religione ridotto a ignobile mercato delle vacche. Tanto c'è il relativismo e tutte "Hanno pari dignità" - recita il mantra.
A dire il vero, quando parlo di superomismo, non intendevo riferirmi né a D'Annunzio né a Nietzsche, ma a quel nullismo becero e beota imbevuto di arroganza, per cui un poveraccio pensionato, può venire ammazzato con un pugno nell'autobus da un 18enne senza sapere perché.
Mi spiace per Polanski, ma la sua fama, i suoi buoni film e la sua celebrità non gli danno il diritto all'immunità né all'impunità.
E i firmaroli frettolosi dell'appello (come la Bellucci o la Ardant) per la sua scarcerazione, farebbero bene a informarsi e a riflettere meglio sul significato del loro gesto.
Ne faccio anche quattro di firme per un innocente. Ma non per un reo confesso.
Per il resto, mi fanno schifo anche le Banche che giocano al baratto con il ricercato di lusso per salvare altri delinquenti evasori. Ma in fondo fanno parte tutti quanti di questo "wonderful world" in cui ci troviamo catapultati.
Sì, grazie Josh, ho seguito i tuoi riferimenti pittorici del post precedente, e hai trovato l'archetipo della postura. Ti ho già scritto sotto.
Nel Link su LaVay (che poi è il solito Levi), ho trovato anche un personaggio ambiguo come Kenneth Anger di cui possiedo due volumi dal titolo "Hollywood Babilonia".
Pare che Anger abbia collaborato pure coi Rolling Stones per gli album più "assatanati".
Hesperia
in effetti avevo formulato il commento in forma dubitativa, perchè non ero certo di interpretarti in modo corretto.
Il tuo accenno al genio e "al di là del bene e del male",mi avevano fuorviato.
ciao
Sarc
ps:Polanski? diciamo che nel momento dello stupro pensava a maometto...
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Josh
Non credo che Nietzsche sarebbe stato molto felice per essere considerato un ispiratore di una religione satanica,che seppur antitetica al cristianesimo, sempre di religione si tratta.
Probabilmente il fatto di non aver concluso il suo iter filosfico,lasciando non molto precisata la volontà di potenza e soprattutto l'eterno ritorno,
ha fatto si che l'attenzione si focalizzasse principalmente sul superuomo (io preferisco oltreuomo secondo una possibile traduzione dal tedesco)e su questo hanno speculato,spesso in malafede, correnti di pensiero e politiche avulse dalla sua originale filosofia.
grazie per il link
ciao
Sarc.
Mi sono fatto anch'io le mie idee sul caso Polanski.
Se negli Usa lo volevano far catturare, in 30 anni il tempo e il modo per farlo, c'era di sicuro. Non sarà mai più tornato oltreatlantico ma è uno che scorazza per l'Europa come vuole, e non mi risulta che se ne resti buonino solo in Francia. In Svizzera possiede uno chalet e ci è tornato parecchie altre volte. Resta l'enigma del "perché solo ora"?
Io mi sono dato un paio di risposte:
1) C'è qualche giudice americano in cerca di visibilità, visto che in Usa i giudici vengono eletti
direttamente.
2) Può essere anche vera la faccenda che riporta Olimpio sul Corriere sulle banche svizzere che non vogliono sbancarsi e che in cambio di un qui pro quo si riducono a fare l'acchiappastupratori per quel tal giudice o giudici.
La morale però è che al popolino non resta che il solito chiacchiericcio di cose che non sa, attraverso il gossip dei giornali. Mentre i soliti giochi di potere passano sulla sua testa.
Logica spietata ma ineccepibile la tua, o investigatore Marlowe :-)
La faccenda del Giudice in cerca di gloria per farsi eleggere è un elemento in più da collegare alle banche svizzere, che serve a capire il perché di questo strano silenzio dopo 30 anni.
Le rogatorie le hanno sempre fatte in fondo. E nemmeno io credo che POlanski fosse stato fermo in Francia per tutto questo tempo.
Purtroppo del "popolino" ingannato che discute su quello che non sa o che vogliono farci sapere i media, ne facciamo parte tutti.
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