lunedì 27 giugno 2011

Una chiave di lettura del presente di E. Benetazzo



Nella calura estiva, e nella mia più completa défaillance mentale, lascio parlare chi ne sa più di me: un articolo illuminante come solito, di Eugenio Benetazzo.

"Il libero mercato semplicemente non esiste: chi pensa che tutto quello che sta accadendo attorno a lui sia il frutto della casualità e del processo evolutivo umano, è meglio che continui a vivere nella sua beata ignoranza. Pur tuttavia esiste una mano invisibile, ma non intesa come meccanismo economico che regola l'economia in modo tale da condurre la società al più ampio benessere in virtù della ricerca della massima soddisfazione a carico di ogni singolo individuo. La mano invisibile è in realtà l'ingerenza nella vita di tutti i giorni di una potente establishment di lobby planetarie che ha ben presente che cosa dovrà accadere nel prossimo futuro.

L'idea di base è facilmente comprensibile: creare una società di individui isolati privi di autocoscienza, senza ideali e punti di riferimento. Il raggiungimento di questo processo di metamorfosi è stato conseguito grazie ad una meticolosa pianificazione: nulla è stato lasciato al caso, globalizzazione compresa.

Tutto è iniziato con il ridimensionamento del settore primario (agricoltura) in cui la moltitudine della popolazione mondiale era assorbita ed impegnata. Con una propaganda consumistica ingannevole hanno convinto milioni di persone nel mondo occidentale (adesso stanno facendo lo stesso con quello orientale) ad abbandonare la coltivazione della terra per proiettarsi in un finto mondo, migliore solo in superficie, spingendoci a vivere dentro nidi di scarafaggi, ognuno per conto suo, tutti contro tutti.

Abbiamo abbandonato la vita sana e gratificante all'aria aperta per fare l'interinale che fa il pendolare tra l'ufficio e un monolocale in cemento a Baranzate di Bollate oppure lo sportellista sfigato e depresso della grande banca d'affari che vende prodotti porcheria a pensionati e coppie neosposate. Sono stati grandi, non vi è dubbio: ci hanno spinto a fare lavori che non ci piacevano per comprare beni e servizi di cui non abbiamo bisogno. Il passo successivo è stato quello di mettere a reddito l'infelicità, soprattutto quella di coppia: la strada intrapresa è stata diabolica ovvero portare l'emancipazione della donna sino al fanatismo per polverizzare la famiglia tradizionale basata sui valori cristiani sostituita da famiglie mononucleari ispirate agli ideali di vita promossi da Maria De Filippi.

La colonna portante della società è venuta destituita lentamente e progressivamente producendo un riverbero mondiale al volano dei consumi: adesso tutti hanno un appartamento, un frigorifero, una televisione, un'automobile, un telefono cellulare. Tutto doppio. L'infelicità rende parecchio all'establishment: una persona infelice e sola infatti tende a cercare gratificazioni personali attraverso il consumo sfrenato di beni e servizi (superflui o inutili) che arricchiscono virtualmente la sua vita e colmano il vuoto degli affetti personali. Invece il multiculturalismo è stato lo strumento inventato e propagandato per distruggere i popoli e creare una melma senza identità, un gregge di soggetti facili da governare e sfruttare, senza grandi capacità di reazione.

Il penultimo passo del processo devolutivo studiato a tavolino è di recente introduzione: creare delle reti virtuali di relazioni sociali con lo scopo di schedare e profilare gratuitamente ogni individuo al fine di conoscere con approfondimento i suoi gusti, le sue amicizie, i suoi desideri, le sue paure, lo stile di vita ed i gusti sessuali. Se vi avessero chiesto di fornire queste informazioni dedicate con un provvedimento di legge ci sarebbe stata una sommossa popolare ovunque invece l'avete fatto gratis da soli invitando anche altri vostri conoscenti a farlo.

Pensate che oggi ci sono persone che vivono con un alter ego rappresentato dal loro iPhone considerandolo ormai come una estensione artificiale del proprio corpo. La fase finale coinciderà con il controllo globale di tutte le interazioni sociali ed economiche di ogni individuo, probabilmente attraverso l'introduzione di un transponder di identificazione a onde radio che servirà per effettuare da prima pagamenti istantanei con moneta elettronica e successivamente servirà per identificare e localizzare le persone e monitorare tutti i loro movimenti e fenomeni di consumo. Tutto questo non sarà imposto dall'alto con la forza o con una legge, ma sarà proprio il singolo individuo a richiederlo a gran voce. So things they are. Così stanno le cose.

Eugenio Benetazzo"

da qui ma ovviamente anche qui

(nell'immagine in apertura, Mel Gibson in "Mad Max 2: the Road Warrior", 1981)

Josh

13 commenti:

johnny doe ha detto...

Sai,le anime innocenti e prezzolate ti danno del complottista,salvo poi starnazzarecome oche quando,guarda caso,si fanno infinocchiare dal grande crack delle banche americane,che ha portato sconquasso in mezzo mondo.
Ma qualcuno l'aveva pur annunciato per tempo!

Questa realtà truccata è superiore ad ogni fiction,l'unica cosa ancora incerta è chi sarà il direttore del traffico.
Per ora sembra la cricca occidentale,che ha seminato è raccolto molto,ma credo che i frutti migliori li raccoglieranno altri.

ciao

Josh ha detto...

hai ragione Johhny Doe.

Benetazzo è tra coloro che più di una volta hanno provato a spiegare, ma tanto o non l'ascoltano o han sempre pronta l'etichetta del 'complottista'.

il direttore del traffico definitivo, di sicuro proprio non lo sapremo ancora per un po', ma c'entrerà sempre roba massonica angloUSA con camuffa di finti liberal e sinistrati miliardari.

Noi per ora stiamo sempre più come il Mad Max nella foto in alto:-)

Hesperia ha detto...

Sempre ottimo e lungimirante il Benetazzo. Ma ovviamente è profeta inascoltato, come altri prima di lui.
Come diceva Hitchcock il miglior modo per nascondere le cose, è metterle in evidenza e l'evidenza parla chiaro, ma nessuno, chissà perché , la vuole vedere. Un po' come quando il regista passava inosservato tra la folla dei suoi film.

E se cerchi di mostrarla, la gente comune prova quasi un senso di fastidio. Insomma, finché non ci svuotano i conti correnti, finché non ci rubano i risparmi pare che non siamo avvezzi a saper guardare. Ciao Josh.

Josh ha detto...

interessante il parallelo con Hitch, Hesperia.

"finché non ci svuotano i conti correnti, finché non ci rubano i risparmi pare che non siamo avvezzi a saper guardare..."

in teoria, speriamo sempre di non dover arrivare a tanto....
ma non si mette niente bene

Hesperia ha detto...

La cosa davvero inquietante è quella detta da Benetazzo sulla gente che resta attanagliata a dei marchingegni che servono solo a renderla più tracciabile, identificabile e "rintracciabile".
Non so voi, ma io sento sempre più odore di moneta elettronica. Magari emessa con la sacrosanta scusa dell'evasione fiscale.

marshall ha detto...

Josh,
se hai caldo tu, figurati io che oltretutto son dovuto rientrare da dov'ero al fresco del lago. Il fatto è che nei quindici giorni in cui ero stato via aveva continuato a piovere, appena giunto qui in città è ricominciato il gran caldo. Comunque sia, niente paura, anche perchè sto lavorando sul mio prossimo post che è ambientato in una valle che chiamano dell'Eden: montagne verdi, sorgenti, cascate.
Venendo a noi, mi era stato sconosciuto Benetazzo fin quando ne ebbe a parlare Nessie in un suo ponderoso post. Comunque, prima leggo e poi commento.

Josh ha detto...

Già Hesperia,
non è così lontana la moneta elettronica e il paventato chip sotto pelle.
In USA sono già in sperimentazione, lessi mesi fa che ci sono famiglie là che si sono fatti impiantare i chip per testarli e che non vedono l'ora di "pagare" in questo modo.

Tutto sarà sempre più virtuale,
e noi sempre meno liberi e appiattiti ad essere macchine da "acquisti".

Josh ha detto...

Ciao Marshall, e bentornato...
ah ma anche un tu sei un tipo da laghi come Hesperia e me? benissimo! :-)

ci vorrebbe davvero una Valle dell'Eden per ripigliarci tutti un poco:-)
Leggerò il tuo post volentieri.

Benetazzo è un ottimo e giovane pensatore, sul suo sito c'è di tutto di più, ma questo pezzo per la sua lucidità e lungimiranza meritava una menzione particolare.

marshall ha detto...

Josh,
sono entusiasta del mio prossimo post, grazie al quale ho appreso nuovi e per me inediti fatti storici sulla mia Lombardia. Una terra favolosa e piena di sorprese, a quel che ho imparato; senza con ciò sminuire tutte le altre regioni.
Rispetto all'idea di base, mi dovrebbe venire però più lungo del previsto e starei quindi pensando di dividerlo in due post a se stanti.
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Venendo al nostro Benetazzo, non ho ancora letto il tuo post, ma ricordo bene che nel richiamato post di Nessie c'era stato il filmato di una intervista dello stesso ad una emittente forse svizzera, che non mi aveva del tutto convinto circa una sua teoria.
Se ritrovo quel post e quel filmato, ti sarò più preciso.

Josh ha detto...

ok Marsh,
beh intanto io non so oppure non ricordo cosa abbia Benetazzo in altra sede su un altro argomento,
per il momento mi interessava cosa aveva detto adesso in questo argomento :-))
Limitatamente a questo suo ragionamento, lo trovo più realistico che fantascientifico

marshall ha detto...

Fuori tema, un appunto a Benetazzo.
Quel comune che ha citato, Baranzate di Bollate, non si chiama più così. Ora le due entità sono comuni distinti e Baranzate di Bollate si chiama semplicemente Baranzate. A Bollate c'è il mercatino dell'usato delle mie nostalgie, che ora ha perso parecchio smalto.

Anonimo ha detto...

Caro Josh, scusi l'intromissione, ma le dovevo una risposta, che il blog "Chiesa e post concilio" non ha ritenuto di pubblicare. Ecco allora, mi permetto di fornirle alcune chiavi di lettura riguardo al "Vescovo vestito di Bianco" della nota Visione. Ovviamente non è necessario che le pubblichi.

Ecco:

Josh: Qual è il soggetto?

Ha ragione, non c'è un soggetto.
«Per impedire tutto questo (la guerra, la fame, la persecuzione alla Chiesa e al Santo Padre) verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati». Più oltre la Madonna confermava che il Santo Padre avrebbe finalmente consacrato la Russia al suo Cuore Immacolato.

Chi farà questa Consacrazione? Benedetto? Non ne ha più gli stumenti giuridici. Bergoglio? Non pare interessato.

Rileggiamo la Visione fatimita, adoperando la logica, la Scrittura e una minima conoscenza teologica: vediamo una minaccia incombente sul mondo - l'Angelo con la spada fiammeggiante (cioè S. Michele) -, trattenuta dalle mani premurose della Vergine. Come contrappeso a questo pericolo incombente, la Madonna presenta infatti un "Vescovo vestito di Bianco", intento a "salire il Monte". Dietrro di lui la Chiesa, composta di laici e religiosi, che lo segue.

Il Vescovo attraversa una città in fiamme, figura della distruzione dell'ordine costituito.

"Salire il Monte" - espressione usata da Benedetto per descrivere la sua uscita di scena -, è contenuta nei Salmi c.d."della Salita": il Salmo 24 si apre con una processione di ingresso nel Tempio. "Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro" (Sal 24,3s. Ecco dunque, apprendiamo che per "salire il Monte" occorre soprattutto un cuore puro. "Beati i puri di cuore perché vedranno Dio" (Mt 5,8. Cuore puro, a maggior titolo, Cuore Immacolato.

Il Monte difatti, nella tradizione biblica, è il luogo dell'incontro di Dio con gli uomini. Ad es. il monte Mòria, sopra il quale Dio chiese in olocausto ad Abramo il figlio Isacco (Gn 22,2.14): «Abramo chiamò quel luogo “Il Signore vede”; perciò oggi si dice: “Sul monte il Signore si fa vedere”».

Giunto alla cima del Monte questo "Vescovo vestito di Bianco" cade a terra trafitto. E tuttavia, grazie a questo suo "Sacrificio", riesce a condurre la Chiesa all'incontro col suo Signore. Su questo Monte, dunque, è possibile avere la Visione beatifica di Dio. Il premio.

«il sangue di Cristo ed il sangue dei martiri vengono qui considerati insieme: il sangue dei martiri scorre dalle braccia della croce. Il loro martirio si compie in solidarietà con la passione di Cristo, diventa una cosa sola con essa. Essi completano a favore del corpo di Cristo, ciò che ancora manca alle sue sofferenze (cfr Col 1,24). La loro vita è divenuta essa stessa eucaristia, inserita nel mistero del chicco di grano che muore e diventa fecondo». Così il card. Ratzinger nel suo Commento teologico al Messaggio di Fatima.

(segue)

Anonimo ha detto...

(continuo e chiudo)

Detto questo, le sembra che Bergoglio possa "salire il Monte"? Un "vescovo di Roma" che si prosterna davanti ad eretici e scismatici, ma nemmeno si cura di genuflettere durante la Consacrazione eucaristica!? Uno la cui legittima elezione canonica viene messa in dubbio tutti i santi giorni? Un uomo premiato con la Visione del Volto di Dio? Un vescovo che si offre in "sacrificio di riparazione"? Lui!!?? Lui che ci viene a spiegare che Cristo si è incarnato per diffondere in ciascuno un sentimento di fratellanza? Lui che viene a dire che la Madonna, sotto la Croce, si sarebbe fatta tentare dal demonio: "Bugie!!... Sono stata ingannata!". Lui?? E' sicuro, caro Josh?

Non crediate si possa spiegare l'evento Fatima prescindendo dalla Scrittura, dalla Tradizione e dal Magistero. Fatima non rappresnta un "regolamento di conti", peché nella Scrittura non v'è traccia di ciò. E' il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, che attiene alle glorie celesti e non a quelle terrene.

Si legga l'Apocalisse, spec. Cap. 7 12 e 13.

«Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati» (Mc 10,39): il sangue e l'acqua. La Visione di Fatima descrive questo Battesimo dei "figli degli ultimi tempi", partoriti "nel dolore" (Ap 12,2) [vd. S. Luigi Grignion da Montfort, Trattato VDSV]): un Battesimo di sangue (Lc 12,50), necessario a lavare la macchia prodottasi nella Donna, la Chiesa, dopo che Essa ha copluato col demonio: "Con dolore partorirai figli" (Gn 3,2). Da questa unione “contro-natura” è stato generato, un “falso-agnello, che parla come un drago” (Ap 13,11). Chi sarà?


Chi è dunque questo "Vescovo"?

Non creda che nella Chiesa, tra vescovi e cardinali, e magari anche tra qualche fedele più ispirato, non ci sia qualcuno che ne conosca la missione. Anzi ... Benedetto è certamente uno di questi. In questo blog, io stesso, ho trovato letture molto simili alla mia, anche se presto rimosse – sono durate lo spazio temporale di un ricarica-pagina, - non so per quale motivo.

Non crediate, tutti voi, che i misteri di Dio possano essere meglio compresi da dotti, eruditi, teologi, accademici, e via dicendo. Rivolgiamo piuttosto lo sguardo a quelle persone sconosciute, quei piccoli, che per decenni hanno offerto in silenzio le proprie sofferenze per il bene della Chiesa, nel nascondimento e nell’indifferenza altrui.

A cosa serve, per il momento, svelare l'identiutà di quest'uomo "nascosto"? La verità dovrà essere necessariamente rivelata un poco alla volta. Preghiamo Iddio affinché ciò avvena.

Un saluto.