sabato 21 luglio 2012

Il Giardino dei Semplici



A  chiunque di voi sarà capitato di vedere un giardino di erbe aromatiche e officinali sorto tra le mura di un monastero. I frati in passato (e anche oggi), sono sempre stati i gelosi custodi sulle proprietà benefiche di erbe, piante e fiori medicamentosi valorizzandone le proprietà . Fin dal Medioevo i "semplici" (varietà vegetali con virtù medicamentose) si coltivavano in vari orti cittadini. La parola semplici deriva dal latino medioevale medicamentum o medicina simplex usata per definire le erbe medicinali. Inizialmente aveva il nome di Horto dei semplici. Il primo orto botanico del mondo occidentale sorse a Salerno, ad opera di Matteo Silvatico, insigne medico della Scuola salernitana tra il tredicesimo ed il quattordicesimo secolo. Egli si distinse come profondo conoscitore di piante per la produzione di medicamenti.
Sono erbe impiegate non solo in cucina e nelle varie gastronomie, ma nella farmacopea e nella fitoterapia, mediante decotti, tisane ed infusi.  Trattasi di erbe, piante e fiori forse non pregiate ma utilissime. In tempi di crisi economica il distacco tra l'uomo e la natura e il ricorrere di continuo alla grande distribuzione dei supermercati anche per un po' di prezzemolo, ci fa capire l'utilità di queste erbe e la possibilità di coltivarle anche in un terrazzo, un poggiolo, un balcone per averle a portata di mano nell'uso di ogni giorno. Tutti noi sappiamo che la maggiorana, ad esempio, è ottima nelle polpette e nei polpettoni. Che l'origano insaporisce le insalate di pomodori. Che un trito di aglio e prezzemolo rende più gustoso il pesce arrostito. Per non dire del basilico indispensabile per il pesto alla genovese. Occorre coltivarlo nella mezz'ombra, in quantità massiva per preparare i deliziosi vasetti di pesto anche per l'inverno.
Non sono pochi inoltre  liquori che vengono aromatizzati ad esempio coi semi di finocchio selvatico di montagna (kummel), con scorze di arance selvatiche o anche erbe come la ruta  (quest'ultima come è noto, ottima per  aromatizzare la grappa). Gli estratti di molte erbe vengono impiegati anche nella distillazione di liquori (genepì, genziana ecc). 
Inizio questo percorso...vegetale con l'erba cedrina (foto in alto) dal sapore forte di cedro. Sembra una pianticella insignificante con infiorescenze di modesta apparenza, ma la verbena odorosa o erba luisa ( sono questi sono gli altri nomi dati alla cedrina)  dalle ruvide e rugose foglioline verde tenero, ha proprietà digestive, antisettiche e viene impiegata anche per fare degli ottimi cordialini digestivi.

La camomilla matricaria è  una composita facile da far crescere e bisogna tenerla a bada perché piuttosto infestante. Se la coltivate e fatte voi stessi essicare, conterrà proprietà analgesiche superiori a quelle confezionate dalla grande distribuzione. Ottima anche per impacchi in caso di irritazioni agli occhi. Anche la malva ha proprietà decongestionanti.
La lavanda è notoriamente impegata nella profumeria e cosmesi (olio essenziale, ottimo per i massaggi), e ha proprietà battericide (lavande intime). Le palline o i sacchetti di lavanda nei cassetto oltre che profumare gli indumenti, impediscono la formazione di tarme.  Ma eccellente è il miele di lavanda dalle proprietà balsamiche.



Il timo,  che cresce nei dirupi collinosi mediterranei, oltre che essere ottimo nei ripieni e per aromatizzare le olive, ha proprietà espettoranti, come espettoranti sono il rosmarino e il lauro, le foglie della canfora e dell'eucaliptus. Quella che ha più proprietà medicamentose è la variante del timo serpillo.
L'elicrisodi colore bianco cenerino dal caratteristico profumo di liquirizia è la pianta tipica delle isole pelagiche e dei colli marittimi. Quando ci si avvicina coi traghetti, il profumo forte dell'elicriso che imbalsama l'aria di mare, coi suoi fiori gialli (da qui la radice elio/sole), ci riporta agli antichi quando  lo mettevano nei braceri e negli scaldaletto per profumare la brace ardente.


I semi di finocchio mediterraneo (ne esiste anche una varietà montana come il kummel, come detto in precedenza) sono ottimi per aromatizzare il pesce alla griglia o insaporire le acciughe marinate.  E non dimenticate di metterne un ramoscello sulle caldarroste in autunno: le vostre castagne assumeranno un aroma speciale.
Il mirto, pianta simbolo della Sardegna (su mirtu, in dialetto sardo) ha origini antichissime, ed era la pianta cara a Venere. I ramoscelli di mirto sono visibili anche nel famoso dipinto de la Nascita di Venere di Botticelli. Ha fiori bianchi piccoli e profumati che diventano poi bacche bluastre come quelle dei mirtilli. Oltre che per il  famoso liquore, i sardi lo impegano anche per farcire il porceddu arrostito. E che delizioso profumo dà alle carni del tenero  porcellino!
Nell'erbario di casa non si può dimenticare l'erba salvia anche per le sue belle foglie grigio-verdi e la sua fioritura violetta,  erba così utile in cucina. Alzi la mano chi non ha mai mangiato involtini di carne  o uccelletti allo spiedo aromatizzati con la salvia . Tornare alla natura, dopotutto è ...semplice.




Hesperia

33 commenti:

Hesperia ha detto...

Benché non ami troppo i link ho dovuto per forza di cose, fare riferimento a molte schede informativa che possono essere consultate sia per le ricette gastronomiche che a scopo fitoterapeutico. Perciò, cliccate sui nomi delle piante ed erbe...

edelweiss ha detto...

Nel giardino dei semplici non può mancare la menta piperita buona anche per fare bibite dissetanti, con proprietà digestive e pure per fare creme di bellezza decongestionanti

http://www.globalnet.it/erbe/m/menta.htm

Nessie ha detto...

Già, la menta piperita e altre mente selvatiche come la mentuccia. Grazie per averlo ricordato Edelweiss. La menta ha numerose proprietà, ma metterne troppa negli orti significa esserne addirittura infestati, perché poi non la si ferma più.

Josh ha detto...

bel post....

sull'appennino da me la menta piperita cresce in gran quantità spontanea lungo i ruscelli

a infestare gli orti abbiamo di più...le talpe e i cinghiali, una rovina!

Hesperia ha detto...

Talpe e cinghiali? In effetti sì, Josh, i cinghiali sono un flagello per gli orti. Dicono che adorino l'insalatina novella :-) Conosci la mentuccia quella che viene sui muri a secco dai fiorellini lilla? Un'altra erba officinale che si trova spontaneamente è la borragine, di cui adoro quel fiorellino blu di Cina. Ottima nei ripieni di ravioli. Mai mangiati i ravioli di magro alle borragini?

Poi conosco una serie di insalatine selvatiche molto buone come la pimpirinella che si aggiunge al misto di mesticanza.

Josh ha detto...

Sì che ho mangiato i ravioli di carne con la borragine, buoni....:)

d'estate di menta tra gelati, sciroppi, granite e simili ne consumo parecchia

un'erbario umile, un po' sacro un po' pascoliano questo qui:-)

Hesperia ha detto...

In effetti, caro Josh, l'argomento va ampliato e ci vorrebbe una scheda monografica per ciascheduna delle erbe nominate, più quelle che per mancanza di tempo non ho nominato e che sono tante. Ma credo che troverò il modo di continuare l'argomento. Mi pareva strano che tu non avessi mangiato i ravioli alle borragini.

Josh ha detto...

quando si fa la sfoglia in casa, col mattarello e il tagliere, molti usano bietole o spinaci per la sfoglia verde,
ma dalle mie parti si usano anche i germogli(nel senso, le prime foglioline in cima alla pianta) di ortica (staccati dalla pianta con attenzione, e pre-bolliti).
La sfoglia verde che viene, adatta per fettuccine, è più ruvida, si attacca bene al sugo....una squisitezza:-)

Josh ha detto...

Mi piace molto anche il rosmarino, nelle carni (quelle adatte) o in quella che qui è detta crescenta al forno, altrove focaccia salata o pizza bianca.
Ne ho 2 alberini.

Mia nonna con la cedrina preparava un "cordiale", in realtà buono anche come digestivo a fine pasto, una bontà, un liquore dolciastro a bassa gradazione.....

Questa estate da noi non sono quasi venute le ciliegie, dopo una gelata tardoprimaverile che ha fatto morire i fiori. Idem è successo per le noci, quest'anno salta il nocino! GRRR

Hesperia ha detto...

Il cordialino di cedrina l'ho assaggiato anch'io: una bontà! Poi le sue foglie essicate si mettono anche nei cassettoni per profumare la biancheria come si fa con la lavanda. La "verbena odorosa" o "cedrina" è una delle basi per le fragranze nella profumeria, come saprai.

Hesperia ha detto...

Sul rosmarino. Ignoro il motivo per cui nel mio orto il rosmarino secca sempre e devo farmelo prestare dalla mia confinante. Ora ho appena comprato la varietà pendula da ornare la mia fioriera, ma questa è un po' troppo profumata per la cucina. Io la uso lo stesso ma ne metto di meno. Non parlarmi di focaccia dove in Liguria siamo dei campioni, modestamente. Mi piace anche quella al formaggio di Recco, ma dev'essere sottilissima e croccante. Solo lì c'è quella "storica".

Le ortiche poi si mettono anche in certi risotti. Insomma, in natura c'è sempre qualcosa di buono da utilizzare, anche nel selvatico.

Josh ha detto...

uhm...non lo so come mai il tuo rosmarino si secca.
Per es il mio ...sui 1000 m, condizione quindi a lui non troppo favorevole, ha resistito anche alla neve di quest'anno.
Da me cresce in un misto di terra argillosa, spesso mossa e fertilizzata in modo naturale, come quella tipica tosco emiliana, un po' a ridosso di una capanna, esposto al sole ma non proprio diretto, tutti i pomeriggi da pranzo fino a tramonto.
Dopo questo invernaccio, le ortensie hanno resistito ma i fiori sono un po' macchiati, il rosmarino non ha fatto storie.
Se ce l'hai in Liguria, bisogna verificare che il terreno non sia troppo sabbioso, se così meglio allora fertilizzare un po' e aggiungere terriccio. E che non sia esposto a troppe correnti o non riparato da nulla, resiste meglio se in prossimità di un muro, di una parete o cose simili.

Josh ha detto...

Me le ricordo le focacce liguri:-))

Hesperia
"Insomma, in natura c'è sempre qualcosa di buono da utilizzare, anche nel selvatico."

comunque proprio vero.
Adesso mi sta venendo in mente anche il Gin, da quei begli alberini di ginepro:-) e tutte quelle erbe per gli aperitivi e gli amari italiani?

Penso che conoscere un po' l'uso delle erbe e dei frutti anche insoliti della terra sia un dovere, non sia solo 'economia domestica'...

Aggiungo che l'orto mi appassiona, e sono sempre meno tecnologico.
Sono nella fase del mio 'Passaggio al Bosco' alla Jünger:-)
e sto considerando davvero un domani di lasciare la città, appena riuscissi a organizzarmi, del resto ho sempr avuto una vita un po' 50/50 con la campagna/collina e la città, che per me ha perso parecchia attrattiva.

Oltre al resto ..non mi piacciono le derive attuali di donne maschili e uomini femminilizzati...sicuro la donna in famiglia aveva il ruolo di genitrix e anche nutrix,
però da qaundo conosco meglio erbe e verdure e prodotti della terra mi è venuta la passione del cucinare.

Nel mio caso, fondamentalmente perchè il lavorìo intellettuale stanca molto e il frutto che se ne ricava a volte richiede anni di pazienza...

invece cucinare tocca il mio lato pratico, a parte il piacere della natura,
cioè ti metti lì, lavori un po' e mangi subito, in giornata, il frutto della tua fatica, subito in panza:-) altro che attendere astratte approvazioni, manfrine varie...:-)

Hesperia ha detto...

Certo! Anche la montagna che è certamente più inaccessibile e in certi sentieri meno battuta dei luoghi marini, offre molte bacche curative. Hai parlato delle bacche di ginepro (ottime per insaporire le carni arrostite), ma anche le bacche di rosa canina (ottime per le marmellate e per fare del buon té). E pure le bacche di corniolo rosse sono cariche di vitamina C assai più e meglio delle pasticche che vendono in farmacia.
E sui colli e foreste marittime, i corbezzoli rossi in autunno sono una vera bontà. Insomma, non credo che le avide multinazionali riusciranno a impossessarsi di tutto quello che c'è in giro. La natura è sempre più forte dell'uomo. O almeno lo spero.

Hesperia ha detto...

Sì, parlo proprio del rosmarino in Liguria. Mentre questo lombardo sopravvive egregiamente, per curioso paradosso.
Sapevi che l'alloro è velenoso e non bisogna metterne più di qualche foglia nei capretti o agnelli?

Josh ha detto...

le bacche di rosa canina, il corniolo rosso e i corbezzoli sono tutti ricchi di Vitamina C infatti...aromi diversi, con quell'asprino da acidi di frutti che fa benissimo.

Sì sapevo dell'alloro: come aroma mi piace molto, ma non mangio mai capretto e agnello perchè non digerisco gli ovini.
Lo sai dove mi piace l'alloro?
è legato a un piatto...spiego.

C'è una vecchia ricetta del vitello tonnato, in cui il vitello va bollito creando una specie di brodo, ma prima il pezzo di carne viene steccato con chiodi di garofano, alloro e un paio di acciughe.
A parte si prepara il pesto di tonno/salsa e un po' di capperi.

Bene...a me non fa impazzire nemmeno il vitello (mi piacciono suino e in altre ricette il manzo moltissimo), ma per questa ricetta si può fare tranquillamente il lombo (solo se magro e giovane) tonnato.

Si lessa in abbondante acqua, steccandolo con chiodi garofano, alloro, e un paio d'acciughe (infilzato e legato con queste, max 6).
Rimane un brodo che saprà di alloro e chiodi di garofano con un profumo incredibile per tutta casa: si può riutilizzare questo brodo per una base di risotto con zafferano (ma che mantiene alla base l'aroma di alloro e chiodi di garofano);
intanto una volta freddo il lombo lo taglio a fettine millimetriche con l'affettattrice per il prosciutto.
A parte ho fatto una sorta di pesto di tonno, capperi e un paio di acciughe e olio; se voglio una salsa più cremosa e meno calorica, posso frullare tonno non sott'olio, yogurt greco, capperi e 2 acciughe e questa salsa coprirà il nostro vitello(ma anche lombo) ...tonnato a fettine.
Servire freddo.
:-))

Hesperia ha detto...

Te possino, Josh! Mi fai venire l'acquolina in bocca ora che è estate e sto facendo (con successo) una dieta ferrea per asciugarmi. La prossima volta devi fare un post sulle gastronomie che ti riescono meglio, visto che sei così bravo.
Qualche fogliolina di lauro (o alloro) io la metto sempre nel brodo per fare il misto di lessi. Ed è vero che dà un buon profumo. Nemmeno io amo la carne ovina, ma il lauro nel coniglio (arrosto o in umido) ci sta.

Josh ha detto...

ah sì, dieta per asciugarti? anche io:-)

tra i tanti passati di verdura estivi drenanti, prova questo:

1/2 verza
1 pomodoro
1 peperone giallo
1 porro
1 gambo di sedano

messi così a crudo, tagliati a pezzi nella pentola a pressione.
Coprire con acqua a filo lo spessore delle verdure nella pentola.
Visto che è drenante, meno sale si mette meglio è.
Mettere a bollire 40 minuti.

alla fine scoperchi la pentola, quando è meno bollente frulli tutto con frullatore a immersione,
esce una pappetta che non è il miglior passato di verdure del mondo(come quelli con cipolla soffritta, verdure saltate anche prima di passarle),
ma per essere drenante e salutista questo lo è.

Josh ha detto...

p.s. visto che parliamo anche di 'curarsi' con le piante in senso lato,
approfitterei per spendere 2 parole in negativo contro i 'dadi', e per imparare a farsi le basi da cucina da sè, al naturale.

Aiutandosi con le erbe...o a mali estremi, con ristrretti di brodo prelevato quando ce l'abbiamo, imparando a conservarlo al limite a cubetti per poco tempo in freezer.

Una tradizione che c'è dalle mie parti per insaporire minestroni ma anche passati di verdura:
chi usa il Parmigiano Reggiano, se ne ha finito un pezzo, può conservare la crosta finale, la pulisce grattandola con un coltello lato esterno, e la mette in ammollo dentro il minestrone o verdure del passato, la lascia una 40ina di minuti/un'ora a cuocere dentro alle verdure.

Prima di servire il minestrone/o di frullare il passato, la si estrae, è diventata molle e si mangia, ma nel frattempo ha rilasciato un aroma di parmigiano nelle verdure, più intenso, stagionato ed effetto 'cotto', diverso dalla forma grattugiata a crudo nel piatto.

Per dire, un altro modo abbastanza naturale per creare un sapore, senza troppi additivi malefici o glutammato.

Hesperia ha detto...

Caspitina, ma le sai proprio tutte le ricette di economia domestica, Josh. Sei davvero pronto per fare il Waldgaenger jungeriano :-) Per fortuna di dadi e di glutammati non ne ho mai fatto impiego, perché non me ne piace il sapore. Nel minestrone ci metto spesso il pesto che faccio io stessa e che aggiunge gusto e aroma intenso al minestrone.

Josh ha detto...

è vero:-) da brava ligure, il pesto aggiunto al minestrone lo aiuta non poco.

Anche se poco sopra abbiamo parlato di frullatori a immersione per velocizzare alcune salse o creare una purea di verdure, se qualcuno ci legge ...lo scriviamo: :-)
il pesto come una volta si fa a mano, nel mortaio di pietra come sempre, col pestello di legno...
lì il frullatore è bandito!
:-)
come per il vero minestrone, le verdure a dadini si fanno con le verdure meglio fresche, tagliate a col coltallaccio a lama viva sul tagliere di legno
o con la mezzaluna per rendere fini gli 'odori', se no, non c'è gusto.
Buon appetito!

sul Waldgaenger jungeriano: ci hanno preparato un mondo matto, perverso e malato, che il desiderio di darsi alla macchia è progressivo.

Josh ha detto...

Visto quanto ci siamo appassionati al tema, aggiungo anche per il lettori del Giardino questi famigerati links, che rendono l'idea di quanto sta accadendo:

http://www.repubblica.it/economia/2011/10/25/news/brevetti-23791788/

http://comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=46639&highlight=

http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_jcs&view=jcs&layout=form&Itemid=140&aid=88036

arrivare al brevetto sui semi e metodi tradizionali di coltivazione, come che invece patrimonio di tutti siano ora di proprietà di sole 4 multinazionali,
e arrivare oggi a proibire come un "reato" (!!!) il commercio e quindi la ricerca di semi naturali tradizionali in varietà rare, è una pura follia, solita invenzione per dare da mangiare alle solite multinazionali, e tassarci anche ogni boccone che abbiamo in bocca.

Sono assolutamente contrario a queste decisioni, rimangono i vegetali selvatici, e lo scambio (non quindi il commercio) di semi rari tra amatori di varianti di piante o , ove possibile...la talea, senza passare per i semi 'brevettati' da l'Or signori.

Hesperia ha detto...

Hai fatto benissimo ad aggiungere questi utili links perché come ho spiegato nel blog generalista citando proprio il tuo commento, loro sono sulla torre di controllo (o Eurotower) a guardare come ci muoviamo, e in base a ciò , studiano e pianificano con largo anticipo le contromosse.

Guarda un po' cosa dice Mortimer alla Barilla Center for Food and Nutrition, sulle politiche agricole globali :

http://www.youtube.com/watch?v=-tl6JFgJdJI

Non comprerò più un pacchetto di pasta Barilla, da quando so che Monti fa il suo consulente.

Hesperia ha detto...

Hai fatto benissimo ad aggiungere questi utili links perché come ho spiegato nel blog generalista citando proprio il tuo commento, loro sono sulla torre di controllo (o Eurotower) a guardare come ci muoviamo, e in base a ciò , studiano e pianificano con largo anticipo le contromosse.

Guarda un po' cosa dice Mortimer alla Barilla Center for Food and Nutrition, sulle politiche agricole globali :

http://www.youtube.com/watch?v=-tl6JFgJdJI

Non comprerò più un pacchetto di pasta Barilla, da quando so che Monti fa il suo consulente.

Josh ha detto...

che video...pure con i ricatti sulle cibarie si muove Mortimer.

LA Barilla a me non piaceva manco prima: pasta gommosa, effetto chewing-gum in bocca,
consistenza troppo liscia che non si attacca al sugo, effetto 'lubrificato',
e fatta da decenni con grano 'alieno'.

marshall ha detto...

Hesperia,
qui a Piona, che è a due passi da Dervio, c'è il giardino dei monaci dell'omonima abbazia, virtuoso esempio sul tema del tuo post. Conosco gente che da Milano organizza soventi gite verso questa località del Lago di Como per andarsi a comprare le famose caramelle digestive, fatte dai monaci cistercensi di questa secolare oasi di fresco, di quiete e di pace; le caramelle digestive, e quantaltro, vengono prodotte con le erbe officinali di questa "oasi". Credo siano famose in tutto il mondo, poichè si vedono turisti fare acquisti di queste caramelle, ed erbe mediche o per i più svariati usi alimentari, provenire da ogni dove: americani, russi, cinesi e giapponesi compresi.
Le mie "vacanze", un pò forzose, da queste parti continuano, nella speranzosa attesa che qualcuno dei miei congiunti mi scarrozzi verso questa abbazia; sarebbe il colmo che mi allontanassi da questo luogo senza aver rivisitato per l'ennesima volta anche i celebri giardini di erbe officinali di questa antica e famosa abbazia di Piona, le cui origini, se non ricordo male, risalgono ai primi anni del cristianesimo.

Hesperia ha detto...

Ciao Marsh, sei ancora in buen retiro? Bene rilassati. Piona a quanto dista da Como? suppongo sia sul lago anche questa...

marshall ha detto...

Hesperia,
Piona si trova tra Dervio e Colico, sul versante orientale del lago di Como; da Lecco la si può raggiungere in 20 minuti di macchina, con la nuova Provinciale, tutta in galleria. In questo periodo, per chi viene da Lecco di pomeriggio, dopo le 15, fanno uscire obbligatoriamente a Bellano, per assicurare comunque due carreggiate a chi rientra a Milano da Sondrio: questo perchè ci sono in corso lavori di rafforzamento della galleria tra Dervio e Colico, la cui carreggiata ha dato segni di sprofondamento.
Ma nel commento precedente avrei voluto parlarti della Certosa di Pavia, dalle cui celle di clausura si accedeva direttamente all'orticello/giardino che ognuna di loro aveva a disposizione in via esclusiva; i monaci si potevano così sbizzarrire, e credo fecero nascere ricette esclusive, ovviamente tutte biologiche. Ma questa è una storia bella e molto lunga, cui ci si potrà dedicare un post.

Dalle parti di Plesio, che si trova di fronte a me, sul versante occidentale del Lago, si sta preparando la festa in un santuario di alta quota (1800 m.): da un pò di sere si intravvedono bagliori per prove di falò. In seguito sarò forse più preciso.

Buona continuazione.

GL ha detto...

Il primo responsabile per la visione globale delle cose nella storia del mondo è Gesù (sicuramente per quelli che credono in lui).

In Italia unico che ha avuto l’ambizione globale della Terza Roma, è Mussolini, e per questa ragione ha fatto “extracomunitario” universitario linguistico in Balcani e in Africa. Lui purtroppo ha fallito, e la sua opera l’hanno continuato i banchieri, i italiani hanno fatto extracomunitari in Germania, USA e America Latina, con buoni risultati linguistici per loro, visto che i 2/3 del mondo si muore di fame e di povertà. Per uno che ha cuore generoso, e conosce il senso di pietas, non credo che ritiene eterno questo stato miserabile di cose.

Io non so cosa vogliono fare i banchieri, Mussolini, Hitler, Stalin, Mao, UFO ecc. e non mi interessa di sapere altre teorie di complotto o robe simili, ma so benne che, se Dio esiste, il globalismo è una fatalità, e quella nazione, impero o superpotenza sia che non capirà il momento storico e il modo giusto di farlo perirà, insieme con la sua cultura.

Josh ha detto...

caro GL, il caldo agostano ti rende più criptico del solito :-)

le cose, in media, vanno mooolto lontano da come dice Gesù,
è il più inascoltato e impraticato. Questo oggettivamente, sia per chi ci crede sia per chi non ci crede.

l'opera di Mussolini, piaccia o meno, NON è continuata dai banchieri.
Mussolini rese nazionale la Banca d'Italia,
i banchieri "moderni" l'hanno privatizzata.
Certo in questa ottica, i banchieri attuali sono i veri fascisti imperialisti odierni, affamapopoli.

sul finale, non mi esprimo.

Josh ha detto...

Hesperia, leggi QUI a proposito di focacce liguri:

http://www.qelsi.it/2012/regala-due-euro-di-pane-multato-dalla-finanza/

"Regala 2 euro di pane, multato dalla finanza perchè ha fatto la carità senza lo scontrino"

Josh ha detto...

caro GL

"il globalismo è una fatalità, e quella nazione, impero o superpotenza sia che non capirà il momento storico e il modo giusto di farlo perirà, insieme con la sua cultura."

il globalismo è stato voluto e programmato. Alcuni Enti, dalla Banca Mondiale, al FMI, agli USa che ne sono un po' i "garanti" armati,
lo hanno sospinto.
Oltre alle politiche culturali ovunque. E gli ideali di "cosmopolitismo" della Massoneria, dove li mettiamo?
Come vedi, chi lo vuole...sono in molti.
Ma perchè distruggere le peculiarità locali e nazionali? è disumano.
Ma così facendo pensano di catturarsi il consenso.
Un conto è una dimensione internazionale, in senso buono, un conto è un governo mondiale da modello totalitario. Per rovesciarlo ci vorrà una rivolta 'mondiale'. ma prima che la gente se ne accorga....

un esempio, una frase di Rockfeller:

"Sono certo che il mondo odierno sia pronto alla progrezione unanime verso la creazione di un solo grande governo mondiale. Si tratterà di un'entità sovranazionale controllata da un'élite intellettuale e imprenditoriale accuratamente scelta, la gestazione sarà in mano alle banche. Credo che questo mio progetto sia di gran lunga preferibile all'auto-determinazione nazionale esercitata in tutti questi secoli. (Convegno del Gruppo Bilderberg del giugno 1991 a Baden, Germania)

Quello che mi sento di dire è che di "modo e momento giusto" non ne vedo traccia in queste affermazioni, le trovo inquietanti rispetto alle nostre vite e libertà.

marshall ha detto...

Faccio un salto nel blog e trovo molto interessanti i commenti di questo post, che invece avevo immaginato prettamente agostano, cioè leggero.
Continuate, amici, con questo genere di commenti che stimolano parecchio alla meditazione, come è stato per quella serie di commenti al mio Santa Bakita, che hanno contribuito parecchio alle mie scelte di letture estive, delle quali penso di dare un saggio nel mio prossimo post settembrino.