mercoledì 26 dicembre 2012

Un Santo per i nostri tempi

 
Andrea Barbiani, San Pier Damiani 1776 (particolare) - Dal sito Il Sussidiario.net  

Un saggio di Tiziano Terzani sulla disgregazione dell'Unione Sovietica, avvenuta nel '91, mi aveva ispirato un post su Siberia e fiumi ghiacciati, ma appena letto il post di Josh sull'Abbazia di Pomposa, è bastato quel semplice accenno a San Pier Damiani per scatenarmi il blocco dei pensieri, blocco che mi ha impedito di proseguire nella stesura del post. La mia mente ha così vagato sulla vita del Santo faentino, che spese l'esitenza per combattere contro sprechi, lussi e privilegi di gran parte di monaci, nonchè alcuni ecclesiastici del suo tempo. Son passati 1000 anni da allora, ma pare che la situazione da questo punto di vista non sia mutata: da un lato c'è chi vive in miseria, dall'altro c'è chi, abusando di posizioni di potere, intrattiene comportamenti di vita poco consoni al grado rivestito, concedendosi agi non dovuti e privilegi a spese dei contribuenti. Con i soldi sottratti ad agi e privilegi di politici e amministratori locali, lo stato potrebbe alleviare ristrettezze in cui vivono miseri diseredati, senza aumentare ulteriormente le tasse.

San Pier Damiani, di famiglia un tempo agiata, a un certo punto della sua esistenza avrebbe voluto sciegliere di vivere da eremita, immerso nella contemplazione, ma circostanze avverse del suo tempo glielo impedirono: c'era da combattere contro sprechi, lussi e privilegi del clero; sprechi, sperperi, lussi e privilegi che andavano a detrimento dei meno abbienti, cozzando col loro grave stato di miseria. Si fece monaco, e poi cardinale, ma sempre in movimento in lungo e in largo per l'Italia settentrionale, giungendo perfino in Germania, per assolvere al suo ministero.

 
Eremo di San Pier Damiani - dal sito: Vultus Christi
 
Da quel che oggi si sente accadere, ciò che avveniva ai tempi di San Pier Damiani, 1000 anni fa, pare non sia molto dissimile da quanto succede ai nostri giorni; cambia solo l'autore dei misfatti, là erano monaci e preti indegni, qua indegni lo sono certi politici, certi amministratori locali, certa gente di potere. Da anni, ma oserei dire da sempre, l'Italia ha assistito ad un susseguirsi di governi incapaci o non aventi la benchè minima volontà di risolvere il problema degli sprechi  e dei privilegi di cui gode la classe politica/dirigenziale del paese. Lo si è visto chiaramente anche in questa circostanza: prima di pensare al voto, i parlamentari avrebbero dovuto ridursi di numero e di stipendi; ne parlano da anni, ma non l'hanno concretizzato nemmeno stavolta. Questo loro lassismo non fa altro che aggravare la già molto precaria situazione economica generale. Incapaci di risolvere la questione, si accaniscono sui cittadini esasperandoli con nuove tasse. L'ultima scempiaggine è stata la reintroduzione della tassa sulle case dove la gente vive, tassa resa ancor più odiosa da quel fattore di rettifica delle rendite catastali, rivalutate del 60% in un solo botto. Una tassa assurda e odiosa anche perchè non tiene conto della capacità reddittuale di ciascun contribuente, e perchè viene applicata alla cieca, senza tener conto di eventuali ipoteche gravanti sugli immobili.   

A condurmi su questo tema è stato anche un articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 19 dicembre scorso, secondo il quale un italiano su tre è a rischio povertà.

Del santo che fece battaglie contro sprechi e lussi, avevo già parlato nel 2007, in tempi relativamente non sospetti, quanto a percentuali così alte sui rischi povertà; e un'altra volta ne parlai quando scrissi in ricordo per la morte di Marcello, alias Sarcastycon. Oggi, anche nelle chiese sento parlare poco o niente di questo Santo, eppure si addice molto a questo tempo fatto di scandali dovuti a ruberie, sprechi e privilegi di certi politici, e se non fosse per la Divina Commedia penso che in molti ignorerebbero persino che il Santo sia esistito. Nel poema dantesco il ricordo di San Pier Damiani occupa una delle pagine più belle. Io stesso, che fui tra coloro che ne ignorarono l'esistenza, quando sentii declamare quei versi che dicono:

Tra' due liti d'Italia surgon sassi
e non molto distanti a la tua patria,
tanto, chè troni assai sonan più bassi,

e fanno un gibbo che si chiama Catria,
di sotto al quale è consecrato un ermo,
che suole esser disposto a sola latria"

 
Abbazia di Fonte Avellana (nocciole) alle pendici del Monte Catria - foto dal blog Butterfly 400
 
... non li scordai più.

Oggi poco nominato, ai tempi di Dante San Pier Damiani deve essere stato molto seguito dai suoi contemporanei. Il Sommo  lo colloca infatti in un cielo molto prossimo alla Grazia Divina, il Cielo di Saturno, il settimo di nove, nel XXI Canto del Paradiso, più in alto quindi di quel canto XI nel quale troviamo San Tommaso d'Aquino declamare il toccante panegirico di San Francesco d'Assisi. 
 

La denuncia di sprechi, sperperi, privilegi compiuti e goduti dalla classe politico/dirigenziale del paese viene oggi svolta egregiamente da certi programmi radiofonici e televisivi. Tra quelli radiofonici si segnala il programma mattutino di Radio Padania, nel corso del quale chiunque può telefonare in diretta e senza filtri per esprimere opinioni o denunciare casi di sprechi, sperperi, privilegi. Fra i programmi televisivi si distingue l'ultimo nato in casa Mediaset, Quinta Colonna. Va in onda i lunedì sera alle 21,10 su Rete4, condotto da Paolo Del Debbio. La tecnica è quella di mettere a confronto gente comune con personaggi della cosiddette caste dei privilegiati.   Anche per evitare la possibilità di impreviste scaramucce, lo scontro non avviene per contatto diretto in studio, ma tramite maxischermi collegati con luoghi del nord, centro e sud Italia. In studio siedono il personaggio che fa parte dei privilegiati, rappresentanti dell'Unione  Consumatori, del mondo della politica, dell'economia, del giornalismo. Tra la categoria dei personaggi incriminati delle ultime due puntate, a turno si sono viste Irene Pivetti e Ilona Staller. La prima perchè essendo stata presidente della Camera durante il primo Governo Berlusconi, maturò fin d'allora il diritto ad avere vita natural durante un ufficio con tanto di personale, il tutto a spese dello Stato; la seconda, per aver fatto la parlamentare nel gruppo dei Radicali nel periodo 87/92, da oltre un anno ha maturato il diritto ad un vitalizio di circa 3000 euro al mese.      
 
 
(Gente che rovista tra i bidoni della spazzatura per sopravvivere. Foto di repertorio da Santegidio.org)
 
La prima usufruisce del locale e del personale pagati dallo Stato, per fare - come dice lei - beneficenza. Anche l'altra dice di usare parte di quel denaro del vitalizio per fare beneficenza. 

Che poi..., per fare beneficenza?
 
Sappiamo in molti come andarono le cose in questo campo fino al 1997, quando vennero istituite le ONLUS. Era un modo furbesco per eludere il fisco. Correva voce sul trucchetto, poi scoperto e si suppone annientato, che era questo: Tizio versava a Caio una data somma a titolo di beneficenza. Caio non pagava tasse perchè ente benefico. Tizio non ne pagava per la cifra sborsata a titolo di beneficenza. Tizio si faceva restituire in nero da Caio la parte che avrebbe dovuto versare allo stato come tasse. Tizio faceva così della beneficenza gratis, Caio riceveva così una bella somma insperata. L'unico a perderci era lo stato che veniva raggirato. I soldi che una ONLUS oggi riceve per beneficenza, crediamo vengano ripartiti di norma in questo modo: prima vengono pagate le spese per la raccolta dei fondi e per pagare il personale dipendente della ONLUS, quel che rimane viene effettivamente devoluto. A volte, dopo avere spesato tutto, non rimane nulla per beneficenza vera. E chi ha dato, ha dato.
 
 
Gente che vive in macchina. Foto di repertorio, da Imolaoggi.it
 
Video correlato: http://youtu.be/zh-bTOWwHPA (un anno di lacrime e sangue)

Aggiornamento:
questa invece è la casta dei giornalisti "moralizzatori", guardate quanto guadagnano, e speriamo che qualcuno rattoppi la pezza. E' un vero scandalo, anzi peggiore di uno scandalo. Costoro predicano, predicano, ma razzolano male, alquanto male, specie quando si mettono dalla parte dei poveri. A meno che anche loro si trincerano dietro al fatto che con quei soldi fanno beneficenza. Ma quanta gente che fa beneficenza! Non dovrebbero più esserci poveri in giro.

Ecco il link, fornito da GL  http://www.liberaopinione.net/wp/?p=4416

34 commenti:

Josh ha detto...

interessante post, Marshall e di nuovo serene feste.

Passerò a più riprese ogni tanto a commentare, ma non spessissimo perchè mi ritengo in ferie.

da un tuo passaggio:
"Da quel che oggi si sente accadere, ciò che avveniva ai tempi di San Pier Damiani, 1000 anni fa, pare non sia molto dissimile da quanto succede ai nostri giorni; cambia solo l'autore dei misfatti, là erano monaci e preti indegni, qua indegni lo sono certi politici, certi amministratori locali, certa gente di potere."

Oggi in più la Chiesa è anhe pesantemente infiltrata di ideologie che non le appartengono.

Per es. anche lei ha accettato l'euro, l'Europa bancaria,...mai detta una parola avversa a Monti, anzi la CEI lo caldeggia sia nel primo "mandato"-usurpazione, sia caldeggiava il Monti bis, del tutto appecorata ai potenti del mondo e al bancarismo massonico-deviato.
Incredibile



Josh ha detto...

dal post

"Con i soldi sottratti ad agi e privilegi di politici e amministratori locali, lo stato potrebbe alleviare ristrettezze in cui vivono miseri diseredati, senza aumentare ulteriormente le tasse."

ma l'ormai inesistente stato nazionale DEVE obbligatoriamente, per patti da noi non sottoscritti, inviare fantastiliardi al MES, al Fiscal Compact, alla BCE, al Fondo Salvastati (cioè, salvabanche private degli altri), e disperdere le IMU a salvare istituti falliti come Monte dei Paschi.
E spesso tutto questo accade con le gerachie benedicenti queste scelte scellerate.

p.s. grazie della citazione di me medesimo nel post, sempre gentilissimo:-)

Josh ha detto...

Su S. Pier Damiani,
linko le sue opere, per completezza documentaria,
nel Denzinger dalla Patrologia Latina del Migne (il vero nome, per riconoscerlo, era Petrus Damianus)

ecco il listone:

http://www.documentacatholicaomnia.eu/20_50_1007-1072-_Petrus_Damianus,_Sanctus.html

Josh ha detto...

un'altra trasmissione televisiva d'interesse e acnora meno inquadrata era l'Ultima Parola

marshall ha detto...

Josh,
intanto grazie per gli istruttivi commenti. Passerò più in là per rileggerli e commentarli ove necessita. E intanto ripenserò a quel programma, l'Ultima Parola, di cui al momento mi sfugge dov'era programmato e chi lo conduceva.

Josh ha detto...

Marshall, "L'Ultima parola" ora sospeso per le feste, ma ci sarà ancora,
è un prog condotto da Gianluigi Paragone su rai 2 seconda serata, verso le 23 e va avanti fino all'una e passa...
coraggiosissimo, anzi mi meraviglio lo lascino andare (dal 2010) spesso presenta tesi e chiavi di lettura tipiche nostre, o stile SauraPlesio:-)

l'ho citato perchè se ti avevvao colpito quei servizi lì, che citi, se vedi l'Ultima parola ce n'è, ammesso che possa continuare sul suo registro consueto

Hesperia ha detto...

Ciao Marsh. Verissimo il ruolo delle ONLUS e delle Ong che citi alla fine del post. Alla fine è più che vero che non rimane più nulla per la beneficenza vera, poiché si traducono in un vero e proprio magna-magna.
Il No profit frutta e luccica. E non solo in Italia, a quanto pare.

Sui santi e sui beati impegnati sul fronte della lotta agli sprechi e all'usura ce n'è una riga: S. Antonio da Padova, S. Bernardino da Feltre. S. Bernardino da Siena. E dopo la mia ricerca personale, anche il beato Alberto Besozzi dell'Eremo di S. Caterina del sasso, mercante e usuraio pentitosi dopo aver subito tempesta dalla quale ne uscì vivo, proprio sul Lago Maggiore. Naturalmente le sue ricchezze andarono perdute nel Lago. Come pure l'imbarcazione. Ciao Buon Anno, visto che i due gg. di Natale sono appena trascorsi.

GL ha detto...

Visto che siete riferito alla denuncia che fa la televisione, vedete questo link che dimostra "la profondità" del problema:

http://www.liberaopinione.net/wp/?p=4416

marshall ha detto...

Un particolarissimo ringraziamento a GL per il link.
L'ho consultato, è veramente molto istruttivo, soprattutto per l'elenco dei guadagni dei nostri vip della comunicazione. E' utile anche andare a sbirciare nei link governativi: se ne scoprono delle belle.

GL ha detto...

Le cifre hanno bisogno di una giusta interpretazione. E’ sbagliato paragonare la paga di un politico con la paga di un poveraccio, perché se uno lavora e ha responsabilità pubbliche deve essere remunerato in proporzione con la responsabilità che ha. La vita di un politico ha molto di più impegni pubblici da una persona qualsiasi. Da questo punto di vista non ha molto senso paragonare la paga di un politico (deputato 140.000 euro, presidente 550.000, sindaco di grande città 100.000 lordi all’anno) con 1200 euro di un lavoratore in fabbrica, se non per accendere la rabbia “comunista” della gente comune che ragiona partendo dal’IO (dall’individuale), e non da un contesto più ampio (del pubblico). Pura propaganda, e per di più fatta in modo subdolo perché il dibattito acceso per le paghe dei politici è fatto principalmente paragonandole con le altre nazioni europee, che sono più basse dell’Italia, ma sempre in modo dubbio, senza spiegare il contesto economico delle altre nazioni. Probabilmente è vero, però dire che in un paese una paga qualsiasi è un tot di soldi, non è che dimostra tanto, devono essere dati anche altre informazioni. Per di più la situazione è esposta come se tagliando le paghe dei politici, con i soldi ricuperati (una miseria paragonati con i sprechi da uso sbagliato dei fondi pubblici) saremo salvato dai crisi.

In questo contesto le paghe RAI annue: Vespa 1,2 milioni, Ferrara 720 mila, Paolo Bonolis 1 milione euro ecc, sono un scandalo. Ma come Bonolis prende due volte di più del Napolitano per divertire la gente spiegando Kamasutra ai bambini?

Josh ha detto...

e peggio di Bonolis, ma l'inascoltabile inguardabile Litizzetto?
volgarissima.

marshall ha detto...

Intanto ecco il link indicato da GL
Libera Opinione.

Così ho potuto appurare quanto prende la Litizzetto per quelle quattro cavolate che dice in "Che tempo che fa". Uno sproposito di cifra, che grida vendetta al cospetto di Dio. Ma perchè chi paga il canone non si ribella a come vengono sperperati i loro denari ???

Ecco le battute sceme della Litizzetto; cliccare qui

GL ha detto...

@marshall:

"Ma perché chi paga il canone non si ribella a come vengono sperperati i loro denari ???"

Perché sono successi cambiamenti antropologici anche nel popolo della giustizia, alias la sinistra. Se tempo fa il proletario lottava per fare una giustizia per tutti contro pochi ricchi, oggigiorno si odiano i ricchi volendo essere come loro, prendere il loro posto. Anche il più miserabile turnista sogna di avere una villa tipo Arcore e un Lamborghini grattando "gratta e vinci".

Collegato con tema, il più malefico cambiamento antropologico in Italia è la perdita del spirito popolare della carità, una qualità specificamente italiana, eredita di una tradizione millenaria di santi. Italia è stato unico paese nel mondo che si poteva fare raccolta fondi porta a porta, senza dare niente al ricambio. Oggigiorno è impossibile, cosa non spiegabile con "c'è crisi, c'è crisi".

Non esiste neanche una minima idea quanto danneggia una persona e una nazione la mancanza di carità, che è un importante modo di scaricare le scorie dell'egoismo accumulate vivendo con un buon standard materiale. La coscienza sembra scomparsa, soltanto carne.

Josh ha detto...

@GL

"il più malefico cambiamento antropologico in Italia è la perdita del spirito popolare della carità"

concordo in pieno

marshall ha detto...

@ GL

"Non esiste neanche una minima idea quanto danneggia una persona e una nazione la mancanza di carità, che è un importante modo di scaricare le scorie dell'egoismo accumulate vivendo con un buon standard materiale. La coscienza sembra scomparsa, soltanto carne".
----------

Interesante commento che meriterebbe una analisi approfondita.
Sto leggendo l'istruttivo saggio di Tiziano Terzani - citato nel post - sulla disgregazione dell'Unione Sovietica. E mi chiedo se alla base del disfacimento di quell'Unione Planetaria non abbia anche contribuito la "perdita dello spirito popolare della carità", e a partire da chi aveva detenuto per 70 anni le redini del comando.

Josh ha detto...

beh Marshall...la carità col marxismo c'entra ben poco...:-) molto più affine col satanismo:
-negazione di ogni soprannaturale e di ogni spiritualità
-materialismo
-gulag
-esproprio violento di proprietà private
(comprese le macchine da cucire delle sartine, considerate pericolose affariste capitaliste imprenditrici)
-distruzione sanguinaria della chiesa

la carità non l'avevano manco dei primi anni dell'Impero comunista...nè Marx nè Lenin nè Stalin, nè nella prtaica, tantomeno nella teoria.

Josh ha detto...

puoi leggerti anche di Solgenitsin i 2 voll. di 2 secoli insieme, molto più contestualizzato, visto che S. era stato un testimone dei fatti.

ora disponibile sul webshop di Effedieffe

marshall ha detto...

Josh,
a proposito di Solgenitsin, e per capire quello che fu l'Unione Sovietica nei 70 anni della sua esistenza (a proposito, lupus in fabula, ho appena visto la storia di Rasputin alla tv), basterebbe leggere il lungo post - egregiamente ben fatto - di Aretusa su questo blog ( QUESTO )

Josh ha detto...

il post di Aretusa era bello, lo lessi quando lo pubblicò,

ma per la storia dell' "impero" e i suoi altarini, "2 Secoli insieme" merita, visto che è un'opera ciclopica e di notevole valore documentario, non riassumibile.

GL ha detto...

Solgenitsin ha fatto molto bene che chiama l’occidente alla responsabilità, però, come succede sempre con la trave nel occhio, non accetta la responsabilità dei russi e dei cristiani nella rivoluzione. A sentire lui la rivoluzione era opera dei ebrei, minoranze etniche (vu compra russe), emigrati dal repressione zarista in Europa, mentre il grande popolo russo era vittima di complotti planetari. Il bello è che dove ha vinto la rivoluzione comunista si sente la lamentela che i colpevoli sono i russi. Non mi sembra cristiano che nessun vuole accettare la sua parte nel misfatto, e non troppo logico che un seme, per crescere, ha bisogno della terra madre (la Grande Madre Russia). Ogni storia, in parte è autoctona, altrimenti un idea e un movimento non fa storia.

Da questo punto di vista il termine italiano catto-comunista ha un senso molto ampio, che non è il caso qui di chiarirla, per mancanza di spazio, e perché so bene che il discorso degraderà in polemica, e anche peggio (come infatti è successo in un'altra tema).

Visto che siete un blog culturale, e tutti amate la letteratura, vi do un illustrazione poetica per chiarire l’idea.

Il poeta Aleksandr Blok proviene da una famiglia di raffinati intellettuali dell'alta società che per secoli ha dato nomi famosi alla cultura russa (lui stesso sposa figlia del famoso chimico Mendeleev). Nel 1918, negli anni della rivoluzione, scrisse il famoso poema I Dodici, dove Blok racconta di un drappello di dodici guardie rosse che pattugliano le strade di Pietroburgo nell’inverno del 1917, la Santa Madre Russia attraversata da violenza ed orrori. In chiusura l’apparizione di Cristo che avanza davanti alle dodici guardie rosse, trasfigurate, nel finale, nei dodici apostoli.

Qui trovate un video recitazione del poema:

http://www.youtube.com/watch?v=aWjZ3JUAznQ

marshall ha detto...

GL,
sulla Grande Madre Russia.

Quando il tempo me lo concede, mi dedico anche alla letteratura, e con grande passione. In questo momento, ad esempio, sto leggendo un po a tappe forzate quel saggio di Terzani (400 pagine da leggere prestando attenzione, poichè non è un romanzo) dall'emblematico titolo: "Buonanotte, signor Lenin". Ne ero stato attratto per via di quelle mie ricerche sul popolo armeno (vedere post precedenti), e poi vi trovai un capitolo che mi riservò un'autentica sorpresa: ha a che fare con Stalin ed ebrei. Il tutto sarà forse oggetto del mio prossimo post.

GL ha detto...

@marshall
Se il libro di Terzani ha qualche informazione interessante riferito al nostro discorso, qualcosa in anticipo puoi dirlo, non è che sapendo il fine del film perdiamo l'interesse.

marshall ha detto...

GL,
forse niente di nuovo per alcuni, ma per me è stata un'autentica sorpresa, un colpo di fulmine a ciel sereno l'aver appreso da quel libro dell'esistenza (ed esiste tuttora, anche se è stato abbandonato dagli ebrei che ne sono i legittimi destinatari) di una Regione Autonoma Ebraica in Russia. L'aveva creata Stalin nel 1928.

marshall ha detto...

OT per GL

Mi riferisco all'ultimo commento lasciatomi nel post Napoli sorprendente .

E' stato come aver gettato un sasso in uno stagno perchè quel Gioacchino da fiore di cui parli è un personaggio estremamente interessante, anche se praticamente sconosciuto. Ne accenna Dante con due versi nel XII canto del Paradiso.

Josh ha detto...

Buon anno a tutti! :-)

@Marshall

Gioacchino da Fiore non è però personaggio così sconosciuto.

Noto teologo, di idee anche estreme, figura "iconica" del suo tempo.

Scrisse parecchio.
_"Concordia Novi ac Veteris Testamenti"
_"Expositio in Apocalypsim"
_"Psalterium decem chordarum"

e una miriade di altri testi tra cui "Apocalypsim Nova", "De Septem Sigillis", "Dialogi de Praescientia Dei et de predestinatione electorum"....e molto altro, temi base della speculazione filosofica e anche religiosa medievale ma anche moderna. Esistono centri studi su di lui di dimensione internazionale.

http://www.centrostudigioachimiti.it/index2.asp


qui lettera del card. Sodano sempre su Gioacchino

http://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/documents/rc_seg-st_doc_20020404_sodano-agostino_it.html

marshall ha detto...

Josh,

ti confesso che per me sconosciuto lo era, salvo per quel rapido accenno nella Divina Commedia, di cui peraltro non ricordavo più niente . Comunque, avendo letto la sua biografia qui su Wikipedia, ne ho approfondito la conoscenza.
Non dovete sorprendervi della mia scarsa cultura umanistica - però in lenta maturazione - finora la mia vita si è occupata in prevalenza di cose materiali (vedi commercio, borsa e mercati, politica, ecc.) per cui per me, ciò che viene dall'Umanesimo è tutta una nuova "meravigliosa e strabiliante" scoperta.
E questo lo devo - come ho già detto altre volte - in massima parte ai blog, grazie ai quali ho cominciato ad interessarmi di materie umanistiche ("e il naufragar m'è dolce in questo mare" - un mare di conoscenze).
Leggendo la biografia di Gioacchino da Fiore, ho poi fatto altre "meravigliose" scoperte, tra le quali sono pervenuto anche a quel Sant'Anselmo, su cui Marcello m'aveva tanto illuminato; e alle "profezie della Monaca di Dresda". E' talmente interessante quest'ultimo argomento che meriterebbe un post. Dresda che a noi due è cara per quella serie di post su cui abbiamo scritto.
--------
Ne approfitto per fare i miei migliori auguri di Buon Anno a tutti voi.

GL ha detto...

@Marshall
Il tuo commento non è OT, come ho detto in un altro commento in un altra tema spesso OT è un continuazione inconscia dello stesso discorso.

Gioacchino da Fiore è il primo "catto-comunista" (nel senso più ampio della parola, e anche in un senso positivo - attento ai termini che hanno una valenza doppia), e come ogni "il primo" la sua speculazione, diversamente da molti altri speculatori, comincia con una visione rivelata. Per questa ragione la sua grandezza, e per di più il fatto storico che ogni visionario ha causato guai a se stesso e alla Chiesa. E' un altra cosa che il concetto Chiesa è molto ampio, specialmente oggidì, dove convivono anche idee e movimenti contraddittori. Non conosco il contesto delle frasi di Gioacchino che lui "non e contro la chiesa" (citate dal cardinal Sodano), però so che questo è un sentimento (di colpa) normale per un cattolico (specialmente nel Medioevo). Il problema è che può essere la Chiesa contro di te, o meglio certi frazioni di essa, mentre certi frazioni ti sostengono nella battaglia di vivere e propagandare le tue idee o tue visioni.

Lasciamo perdere le visioni per la problematica Terza Età, per il quale hanno speculato storicamente atei e religiosi, il problema persiste anche per scoperte utili e banali. Nella tema precedente di Guido d'Arezzo, a causa del suo sistema rivoluzionario che scombussolava "i tradizionalisti", il monaco si è costretto ad abbandonare il convento di Pomposa, andare al Roma, e ritornare vittorioso nel suo paese natale per riprendere il posto. Il suo avversario principale li chiese perdono per non aver compreso il suo genio. Niente di nuovo sotto il sole.

marshall ha detto...

GL,

vedi dove sta l'interesse per Gioacchino da Fiore, la sua storia, che assieme ad altre mi fa venire il desiderio di approfondire la storia della Calabria. Sono già tante le storie che ho incontrato per i miei post aventi a che fare con la Calabria. L'ho già incontrata almeno tre o quattro volte volte: per la storia degli Sforza a Milano, per la storia di Musso e il Medeghino e per il post Adelaide e gli Ottoniani , a proposito della Battaglia di Stilo. Gioacchino da Fiore, da par suo, risulta essere interessante per la qualifica che gli attribuisci (stando alle tue parole, perchè nella biografia non ho trovato menzione) di essere stato il "primo catto-comunista" della storia, dove catto-comunista non aveva certo il significato che gli diamo oggi. Fossero come lui i catto-comunisti moderni "forse" non saremmo nelle condizioni disastrose attuali.
Ma qui il discorso si amplierebbe notevolmente, per cui passo e chiudo.

GL ha detto...

Per sapere qualcosa in più che informazione in rette un classico è “La posterità spirituale di Gioachino da Fiore” del cardinale Henri De Lubac dove si dimostra che il gioachimismo ha esercitato e continua ad esercitare un profondo influsso sui filosofi moderni e odierni e sui movimenti politici che si sono succeduti dalla fine della cristianità sino al mondo attuale, tra molti altri: Cousin, Fourier, Saint-Simon, Lamennais, Mickiewicz, de Maistre, Marx, Hitler, Soloviev, Berdiaev, Bloy, Péguy, Ernst Bloch ecc.

marshall ha detto...

GL,

cosa si intende per fine della cristianità? E' riferita al mondo intero o a parte di esso? E poi, si riferisce forse a quelle nazioni dove il cristianesimo era dovuto passare in clandestinità? (vedi Russia staliniana, Cina, ecc.)
Vedo che ha influenzato anche Marx e Hitler, in che senso?

A quel che vedo, è davvero tuttora una figura notevole?

GL ha detto...

Inizio della la fine della cristianità in modo evidente è il secolo dei Lumi, con conseguenza diretta la Rev. Francese e la sua influenza in mondo intero. In Russia staliniana il cristianesimo non è passato mai in clandestinità, la Chiesa era sotto controllo dello stato, e chi non obbediva veniva perseguitato. In più era una pressione indiretta (attraverso organi differenti dalla polizia), specialmente per i giovani, di non non seguire gli insegnamenti del cristianesimo. La pressione anticristiana era molto flessibile, certe volte si rallentava, come è successo durante la Sec. Guerra, perché Stalin aveva bisogno del supporto popolare. La vera persecuzione si faceva su minoranze religiose, con compiacenza della chiesa ufficiale.

In Cina il cristianesimo e stato una minoranza.

La vera fine del cristianesimo è una società basata sul desiderio.

Ha influenzato il marxismo e il nazismo nel senso che sono movimenti escatologici, di fine della storia. Anche nel senso che da Fiore ha profetizzato intorno un evento storico, cambiamento reale, politico, concreto e non per un fine di mondo fatto in modo sopranaturale (fenomeni inspiegabili, reincarnazione).

Si, è una figura molto, molto, molto notevole, nel senso sovracristiano e sovrareligioso. Dio sta sopra ogni denominazione storica religiosa.

marshall ha detto...

GL,
da quel che leggo mi sembra che il pensiero di Gioacchino da Fiore sia stato talmente notevole da meritarsi l'apertura di studi di approfondimento, sempre che non si facciano già.
Io stesso, dopo quella lunga serie di commenti al post Santa Giuseppina Bakhita, mi resi conto della mia ignoranza in tema di Nietzsche e degli altri filosofi citati in quei commenti, ma qui in Gioacchino da Fiore m'accorgo che è tutta un'altra cosa, che si respira un'aria più "gioiosa", che fa pensare a che tutto non può finire con la fine della vita. Si potrebbe giungere a questa conclusione anche leggendo delle "straordinarie" profezie della Monaca di Dresda, il cui link è correlato a quello di Gioacchino da Fiore.

GL ha detto...

@marshall
Sia lodata la tua umiltà di accettare che non conosci Gioacchino da Fiore, "Nietzsche e degli altri filosofi citati in quei commenti". La umiltà è un virtù più grande della conoscenza di certi pensatori. Come ho già detto, quello che ha valore di sapere da Fiore è che lui ha avuto una rivelazione, spiegabile in due pagine. Il resto è acqua passata, ha valore soltanto per medievalisti, mentre per quanto riguarda "Nietzsche e degli altri filosofi citati in quei commenti", non è che perdi tanto che non li conosci. Anzi forse sei da invidiare, è stato Nietzsche lui stesso che è arrabattato in certe pagine per illuminarci che l'ignoranza può essere una virtù indispensabile per l'uomini d'azione. Ti saluto, stami bene e non preoccuparsi per la tua innocente saggezza, perché forse sei da invidiare. Tanti saluti ancora.

marshall ha detto...

GL,
grazie per questo commento che mi rincuora molto. Anzi senza di esso una mia permanenza in questo blog letterario sarebbe potuta diventare dubbiosa da parte mia, almeno fino a quando non avessi ampliato il mio grado di conoscenza su tali pensatori. E quando mi dici che forse sono da invidiare per tale "ignoranza", lo prendo come uno sprone a continuare per la mia strada, senza dover per forza affinarmi celermente nella loro conoscenza.

Tocchi quel tasto del Medioevo, periodo forse buio e sorpassato, ma per me luminoso se penso alle belle cattedrali europee che sono tutte nate il quel periodo!