Declinazioni di Grigio ...grigio fumo di Londra, grigio plumbeo, grigio-gatto certosino, grigio tortora, neogrigio....Data la stagione, in realtà, il pensiero corre ai Crepuscolari.
Questi poeti non corrispondono ad un vero movimento organizzato, il loro stesso nome non nasce per intento programmatico ma dal critico G.A. Borgese che chiamò la loro poesia 'crepuscolare' in un articolo sulla Stampa del 1 sett. 1910, su Moretti, Fausto Maria Martini, Carlo Chiaves. Più che di poetica o di manifesto è il caso di parlare di condizione come sostiene N. Tedesco in "La condizione crepuscolare".
In questa poesia assistiamo al distacco dagli statuti alti della tradizione, e alla ricerca di toni bassi: le influenze vanno dal simbolismo francese a Verlaine, alla tradizione fiamminga del piccolo quadretto di genere fino a Maeterlinck, Rodenbach (se ne parlava anche qui ), Samain, Laforgue, alla disillusione dell'Ottocento appena trascorso, a figure di decadimento, estenuate dalla consunzione, presenti nell'immaginario europeo a cavallo tra '800 e '900, che in piccola parte si potevano notare anche nel Poema Paradisiaco di D'Annunzio e in certi passaggi di Pascoli.
La poesia, dopo il tramonto della classicità, diviene depositaria di situazioni quotidiane della vita piccolo-borghese, il quotidiano retrò e démodé balza in primo piano, piccole tristezze, campanili nella nebbia, strade di ectoplasmatiche cittadine anonime e ansiogene, teatrini di marionette, povere cose consumate e abbandonate, anonimato ospedaliero, a tratti un Cattolicesimo mummificato, di maniera, suggestivo quanto solo scenografico, esteriore ed estetizzante, fatto di forme e riti (mentre all'epoca in realtà si dibatteva con lo scisma interno del Modernismo), sanatori e grigiore di periferia.
Facendo propri questi ingredienti il poeta scende dal piedistallo Autoriale su cui ancora Pascoli e D'Annunzio erano ben assisi, e cerca una poesia della medietas, con una voce flebile: il significato risiede piuttosto in un sentimento situato "oltre" questi elementi.
I Crepuscolari elevano a poesia aspetti umili del quotidiano, svuotandoli però di quell'altezza e di quel simbolico che invece era tipico del Pascoli. Il mondo crepuscolare rappresenta più spesso la noia, il grigiore, l'incapacità di dare un significato all'esistenza e di aderire con passione a un'ideale. Il fanciullino pascoliano, portatore invece di sacralità e umanità, qui è ridotto a un fanciullo esangue e malato.
La forma stessa vira ormai verso la prosa, spesso è presente un senso irresistibile di Vanitas Vanitatum, disincantato e ironico.
Un campionario di temi crepuscolari è nella lettera di Corrado Govoni a Gian Pietro Lucini (11 febbraio 1908, in Gian Pietro Lucini, "il verso libero", Mi 1908, pp.646-648)
"le cose tristi, la musica girovaga, i canti d'amore cantati dai vecchi nelle osterie, le preghiere delle suore, i mendicanti pittorescamente stracciati e malati, i convalescenti, gli autunni melanconici pieni di addii, le primavere nei collegi quasi timorose, le campane magnetiche, le chiese dove piangono indifferentemente i ceri, le rose che si sfogliano su gli altarini nei canti delle vie deserte in cui cresce l'erba"
Amedeo Bocchi, "Malinconia", 1927 (Roma)
Ma è proprio solo degli artisti riuscire a realizzare anche da questo apparentemente limitato e basso bric-à-brac, una poesia che comunichi ancora sensazioni anche se "perplesse", un senso della vita nell'apparente nonsenso. Montale definiva Gozzano "il primo che abbia dato scintille facendo cozzare l'aulico col prosaico": andando oltre le parole, nei Crepuscolari maggiori è grande la capacità poetica di mostrare l'ansia dell'eterno, le aspirazioni infinite della passione e del sogno in contrasto spiazzante con la finitezza della morte,con vite convenzionali, con il ridicolo, avvertendo un continuo senso di estraneità e permeando ogni visione con quell'idea che le "rose migliori son quelle che non colsi".
I testi sarebbero troppi, ecco solo qualche passaggio da Guido Gozzano: da "La via del rifugio" :
Socchiusi gli occhi sto/ supino nel trifoglio,/ e vedo un quatrifoglio/che non raccoglierò;
da "I colloqui" : Non vissi. Muto sulle mute carte/ ritrassi lui, meraviglioso spesso./ Non vivo. Solo, gelido, in disparte,/ sorrido e guardo vivere me stesso da "Pioggia d'agosto": Tu non credi e sogghigni. Or quali cose/ darai per meta all'animo che duole?/ La Patria? Dio? l'Umanità? Parole/ che i retori t'han fatto nauseose...
da "I Sonetti del ritorno": Sui gradini consunti, come un povero/ mendicante mi seggo, umilicorde:/ o Casa, perchè sbarri con le corde/ di glicine la porta del ricovero?
da "La Signorina Felicita": Bellezza riposata dei solai/ dove il rifiuto secolare dorme!/ In quella tomba, tra le vane forme/ di ciò ch'è stato e non sarà più mai,/ bianca bella così che sussultai/ la Dama apparve nella tela enorme da "In casa del sopravvissuto": "Reduce dall'Amore e dalla Morte/ gli hanno mentito le due cose belle!/ Gli hanno mentito le due cose belle:/ Amore non lo volle in sua coorte/ Morte l'illuse fino alle sue porte,/ ma ne respinse l'anima ribelle.
Stralcio a memoria) "Veramente la mia stanza modesta/ è la reggia del non essere più/ del non essere ancora. E qui la vita/ sorride alla sorella inconciliabile/ e i loro volti fanno un volto solo....
Autore : Josh
15 commenti:
Ottima la rassegna scelta e davvero suggestivi i dipinti di Amedeo Bocchi, Josh.
A proposito di fanciulli estenuati, mi manca un po' Sergio Corazzini.
Gozzano però è tra i miei preferiti per l'ironia, il distacco e il disincanto.
Adoro in particolare "Le golose", quella scritta alla pasticceria Baratti di Torino.
Madonna se il cuore v'offersi,
il cuore giovane e scarlatto,
e se voi, con un magnifico atto,
lo accettaste insieme ai miei versi
di fanciullo poeta...
Ecco il Corazzini di 'Asfodeli'.
Bello e un po' triste il dipinto sulla Malinconia
Ernesto
Grazie Ernesto, non ricordavo più il titolo di quella poesia di Corazzini.
E' deliziosa questa Asfodeli.
Hesperia, purtroppo la rassegna è stata un impietoso taglia e sagoma di vari versi gozzaniani, tra quelli che mi hann colpito di più da sempre: insomma nell'espace di un post, temo, meglio non si può fare, ma intanto un'idea la si dà.
Amedeo Bocchi è un altro dei nostri artisti mai abbastanza studiati e proposti. Dalla (poca) critica che se n'è occupata è considerato a sua volta un "crepuscolare", nel senso di pittore visionario dal temperamento crepuscolare.
Alcuni paesi hanno arte, sì, ma non nelle quantità abnormi che abbiamo in Italia...e valorizzano il poco che hanno ogni 2 per 3. Qui abbiamo l'eccellenza in ogni epoca, e la conosciamo in 4 gatti...fa venire davvero i nervi questo spreco e disinteresse davanti al nostro patrimonio, in gran parte nemmeno catalogato e giacente nelle cantine dei musei.
Eh sì Corazzini piace molto anche a me! Ecco Ernesto che ci porge gli Asfodeli. Grazie anche da parte mia! :)
Donne tra il loto, donne malinconiche, poeti crepuscolari,toni un po' blasé, per non dire del titolo del post: sta arrivando l'autunno?
Ben ritrovati a tutti
Ben trovato anche a te Marlowe! :)
A dire il vero abbiamo poi riavuto giornate di sole, ma quando ho buttato giù il post era sempre coperto da giorni, e così....
L'inclinazione del sole comunque è un'altra ormai, quest'anno pare quasi si noti di più.
Ciao Josh
sempre belli ed interessanti i tuoi post
Sarc.
Ciao Sarcastycon e ben ritrovato. Tra l'iperattività dei mesi scorsi e le ferie c'eravam un poco persi...mi mancano le tue vignette, che verrò a vedermi al più presto, quanto le ipotesi cosmologiche :)
Riflettevo sulla donna ripiegata sulle sue ginocchia di Amedeo Bocchi in Malinconia che ricorda un po' nella postura, il disegno "Sorrow" di Van Gogh. Ovviamente in versione più coperta e castigata.
Sì Nessie, hai ragione, la memoria di quel disegno c'è in quel dipinto probabilmente.
E, se fai caso, c'è reminiscenza anche di figurazioni classiche, e neoclassiche 1700-800esche per la postura (di solito di uomini-atleti raffigurati in quella posizione) in dipinti e statue che suggerivano malinconia, ma anche meditazione, ripiegamento, astrazione...
Aggiungo un link al Museo Bocchi a Parma
http://www.museobocchi.it/sitobocchi/default.asp
@Nessie:
trovato! la postura della donna in Malinconia di Arrigo Bocchi è da
Hyppolite Flandrin (che comunque ripercorre un topos a sua volta)
http://it.wikipedia.org/wiki/Hippolyte_Flandrin
http://www.artcyclopedia.com/artists/flandrin_hippolyte.html
il dipinto qui:
"Giovane uomo in riva al mare" 1855
http://www.allposters.it/-sp/Giovane-uomo-nudo-seduto-in-riva-al-mare-1855-Posters_i153392_.htm
E' vero , ho visitato e i riferimenti sono esatti. Grazie
è sempre bello trovare dei blog che parlino d'arte! Complimenti!
Grazie cara, e benvenuta!
Se ti interessa, dai un'occhiata in giro anche nei post vecchi, magari trovi qualcosa che ti piace.
:)
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