La Sacra di san Michele dal sito di Minniti info Sotto: foto dal set di Voglio essere profumo, tratte dalla fototeca della GPG FILM Sono stato incerto, se dedicare o meno questo mio spazio mensile all'argomento in titolo: parlare di cinema non è mai stato il mio forte; mi ha convinto
Rai3, il 3 aprile. Nel programma del sabato,
TGR Lombardia "
Il Settimanale", in onda alle 12.30, è stato trasmesso il servizio completo del film
"Voglio essere profumo", corredato di interviste al regista, agli attori protagonisti, e varie scene dal film. Ne avevo già parlato, in altro blog, nel luglio scorso, terminate le riprese. Quel giorno, 14 luglio, i telegiornali avevano dato ampio risalto al taglio del nastro inaugurale per la
Cittadella del Cinema di Milano. Primo passo per creare a Milano il laboratorio del
Centro Sperimentale di Cinematografia, che ha trovato sede definitiva negli edifici di
archeologia industriale della
ex Manifattura Tabacchi , in
viale Fulvio Testi. La struttura, il cui progetto è in continuo divenire, è stata recentemente meta di visitatori, nei giorni 27 e 28 marzo, in occasione della
diciottesima edizione della Giornata FAI di Primavera.
Giovedì 8 aprile, al
cinema Excelsior di Lissone, verrà proiettato in prima visione il film di
Filippo Grilli "
Voglio essere profumo". Prodotto con scarsi mezzi finanziari, dalla
GPG FILM, il lungometraggio è stato realizzato avvalendosi della partecipazione e collaborazione di uno staff di attori e operatori non professionisti. Ne ho seguito l'iter produttivo, e costoro, senza nulla percepire, ma animati unicamente dallo spirito di ben figurare, hanno dato il massimo di se, nell'interpretazione dei rispettivi ruoli, sia in qualità di attori protagonisti e non protagonisti, che di operatori di ripresa, tecnici del suono, e quant'altro, tra cui le centocinquanta comparse . La presentazione ufficiale è avvenuta il 23 marzo scorso, all'
Auditorium di Palazzo Terragni, a
Lissone. Informazioni sul
Calendario delle proiezioni si possono ottenere da questo link .
Il film, costato appena 30.000 eur

o, è un esempio concreto di come si possano realizzare comunque buone opere, spendendo relativamente poco, e senza ricorrere ad aiuti e contributi statali. Dalle pagine di vari blog in collegamento con questo, ho spesso letto di film cosiddetti patacca, che hanno comunque beneficiato di aiuti e contributi statali, senza che avessero un minimo di requisiti educativi e formativi. Filippo Grilli fa parte di quella generazione di giovani coraggiosi registi emergenti, i quali potrebbero dimostrare come si possano realizzare buone opere, senza dover necessariamente spendere cifre esorbitanti. Di questo drappello di giovani coraggiosi registi ne ha parlato ad
UnoMattina di ieri, 5 aprile, il regista
Sergio Stivaletti, creatore e maestro di effetti speciali, che ha lavorato per 18 anni con
Dario Argento. Ricco dell'esperienza acquisita sul campo, con i suoi due film prodotti nel milanese, Filippo Grilli potrebbe anche dimostrare agli scettici nazionali e internazionali, come si

può produrre del buon cinema anche a Milano, da Milano.
Procedendo con i lavori di adeguamento dell'ex edificio industriale-manifatturiero, in set cinematografici, i produttori milanesi di cinema potranno così disporre di strutture adeguate; le quali, unite agli innumerevoli scenari naturali di qualsiasi genere - monti, colline, laghi, fiumi, canali, campagna, cascine storiche, città d'arte - di cui la Lombardia dispone, Milano potrebbe acquisire un ruolo di primo piano mondiale anche nel settore cinema: idee, e giovani di talento, come Filippo Grilli, non mancano.
Fonti di idee? C'è solo l'imbarazzo delle scelte. Basti pensare ai numerosi romanzi di Andrea Vitali - tra i quali, La signorina Tecla Manzi, Un amore di zitella, La figlia del Podestà, Almeno il cappello - tutti ambientati sul lago di Como, ramo di Lecco, con epicentro a Bellano, per i quali nessuno ha finora pensato ad una loro trasposizione cinematografica. L'unico film, ispirato ad un romanzo di Andrea Vitali, è stato Il segreto di Ortelia, peraltro di tema un pò scabroso. Invece, film prettamente per ragazzi, ambientati a Milano, in Lombardia, o nella Bassa della Pianura Padana, si potrebbero ricavare dai numerosi brevi racconti di Giovannino Guareschi, traslandoli in una sorta di episodi stile amarcord: ricordi legati agli anni '60.
Leggendo la trama di "Voglio essere profumo", il mio pensiero è andato al ruolo avuto dalla
Divina Provvidenza, nel

contesto della storia. Ha infatti fatto si che si incrociassero i destini dei cinque personaggi del film, con quello del giovane seminarista lissonese,
Francesco, al secolo
Alessandro Galimberti, realmente vissuto e morto prematuramente un anno prima della consacrazione. Il tema della Divina Provvidenza, sfiorato forse inconsciamente da Filippo Grilli, è stato caro ai grandi
Poeti della cristianità: Dante Alighieri, nell'XI Canto del Paradiso, con l'apoteosi di San Francesco e San Domenico;
Alessandro Manzoni, col personaggio immaginario di
Fra Cristoforo. Ma il film sarà bello anche per le
location che sono state scelte per le scene in esterni. In particolare, una scena cloù del film è stata girata alla
Sacra di san Michele, antichissimo santuario, del quale, personalmente, ignoravo totalmente l'esistenza. Arroccata sulla cima del
monte Pirchiariano, in provincia di Torino, la Sacra di San Michele è molto ricca di storia (
"Vide l'uomo delle caverne a Vaie e a Villarfocchiardo, i pastori e gli agricoltori neolitici, i palafitticoli dei laghi di Avigliana e di Trana. Fortificato dai Liguri e poi dai Celti divenne, nell'epoca storica e fino al 66 d.C.,..."), e di bellezza straordinaria; per dare un'idea immediata, è come un
Mont Saint-Michel, in scala leggermente ridotta; credo gli manchi solo il mare intorno. Dal
trailer del film, e dai
Percorsi fotografici Sacra di San Michele, potrete farvene un'idea.

Vi sono anche le scene girate a
Montevecchia, una località che, distando solamente 30 km dal centro di Milano, farà ricredere a quanti pensano che la metropoli meneghina sia solo una città di cemento e di fabbriche.
Avendo parlato di laghi lombardi, nel film ce n'è per tutti i gusti. Infatti vi sono scene girate a
Mandello del Lario, sul frontelago, in località
Olcio, e in una baita sita su un'altura nei suoi pressi. Tra le scene in esterno, non mancano poi quelle girate all'interno del
Seminario di Venegono Inferiore.
Scritta dal regista, trascrivo una breve trama del film:
"Ispirato alla vita di Alessandro Galimberti, giovane seminarista lissonese, morto prematuramente all'età di 24 anni, il film esplora e racconta le vicende di cinque personaggi, all'inizio sconosciuti tra loro, uomini e donne con aspirazioni e vite diverse ma tutti con l'analogo bisogno di comprendere come la loro esistenza si evolverà, alle prese con i dubbi che li accompagnano. Cinque giovani che potrebbero non incrociarsi mai se il caso non ne ponesse sulla loro strada una sesta, Francesco, alle soglie del sacerdozio, che con le proprie certezze e la forza di una fede e di una passione radicate nell'animo, riuscirà a diventare catalizzatore delle loro insicurezze tanto da incidere nelle coscienze altrui fino a marchiarle in profondità e ad ergersi ispirazione e strumento di crescita morale. Grazie alla sua vicinanza i dubbi dei protagonisti, giunti a contatto con il profumo della vita che Francesco simboleggia, lasciano il posto ad una consapevolezza che lui con il suo insegnamento continua a rappresentare per divenire un esempio, anche quando una terribile malattia avrà voluto sradicarlo dalla loro vita."
Commento personale: ai produttori
Grilli-Perego-Grilli, va riconosciuto il merito di aver prodotto un buon film, senza pesare sulle casse dello stato. Gli unici contributi per "Voglio essere profumo" sono infatti arrivati con i preziosi patrocini dei comuni di Lissone e di Biassono, nonchè dell'Arcidiocesi di Milano e della Diocesi di Como. Il ricavato dalla vendita di biglietti, dvd e quant'altro andrà tutto in beneficenza per due progetti già prestabiliti.