lunedì 28 febbraio 2011

In memoria di Marcello

"Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perchè là siete stati e là vorrete tornare" (Leonardo da Vinci).

Quando scrisse QUESTO articolo, legato al quadro di Paul Gauguin, D'où venons nous / Que sommes nous / Où allons nous (Da dove veniamo - Che cosa siamo - Dove andiamo), anche Marcello, per l'acuirsi di problemi di salute che lo attanagliavano da tempo, si era trovato in quel momento critico in cui ciascuno cerca risposte a quei grandi temi insoluti della vita; sentimenti che lui aveva garbatamente e velatamente manifestato in quel post nel quale fa l'indagine introspettiva dell'animo di Paul Gauguin, che nel periodo in cui dipingeva il quadro era in preda a profonda angoscia esistenziale. In quel post Marcello, toccando vette che ancora non gli conoscevo, mi si era rivelato dotato di estrema sensibilità, che esprimeva anche nelle sue vignette, se le si analizzavano a fondo. Vignette che spesso non capivo perchè a volte molto profonde, come questa, e allora, senza vergognarmene, gli chiedevo chiarimenti. Quello che alcuni dei suoi detrattori più incalliti non capivano era che quando Marcello si immedesimava in Sarcastycon, non era il semplice vignettista come se ne potrebbero trovare tanti altri in rete. E a questo punto mi sia consentito l'arrogarmi la paternità di Sarcastycon, alias Marcello, vignettista. Fui io, infatti, che dopo aver gustato delle sue prime vignette nel 2006, lo spinsi e lo stimolai a perseverare in quella strada, che aveva imboccato assai bene, e a volersi migliorare sempre più. Marcello conviveva da tempo con il pacemaker, che ultimamente ogni tanto gli faceva le bizze; e allora doveva andare in revisione, come lui soleva chiamare quelle assenze dal blog. Ma ultimamente, l'ausilio di tale supporto meccanico non gli era stato più di grande aiuto, e un cuore nuovo mi confidava che sarebbe stato più confacente al caso suo. Ma per questioni etiche e psicologiche si è sempre astenuto dall'idea di sottoporsi ad un trapianto. E così, nonostante un intervento di routine presso la Clinica San Raffaele di Milano - che peraltro in base a quanto mi comunicò l'amico comune Stealth il 3 febbraio, era andato tutto bene - tornato a casa, forse per il sopraggiungere di altre complicazioni, la sera di mercoledì scorso ci ha lasciati, spegnendosi nella sua abitazione, davanti al computer, forse intento a leggere i nostri post con i relativi commenti.

Ho di lui tanti ricordi, ma per quanto io vivrò ce ne sarà uno che mi riporterà a lui più di ogni altro. Negli stessi giorni di gennaio in cui si era aggravato, venendo ricoverato nell'ospedale della sua città, a 300 km di distanza anche mio padre veniva ricoverato quasi in fin di vita. Data l'età e le sue condizioni generali apparse subito molto critiche, noi familiari c'eravamo già preparati al peggio. Pochi giorni fa, invece, nel giorno del suo compleanno i medici, coadiuvati da eccellenti fisioterapisti, han provato a rimetterlo in piedi, e lui, autonomamente, è riuscito a mantenersi diritto per alcuni secondi. Qualcuno dei presenti ha così subito sussurrato al "miracolo", andando anche a vedere chi fosse il santo del giorno: San Pier Damiani. Di tale santo, e Dottore della Chiesa, tempo addietro avevo scritto un tratto della sua agiografia in questo breve saggio, unendolo ai versi di Dante che lo aveva cantato nel Paradiso.

San Pier Damiani, una figura che sarebbe anche molto adatta ai nostri tempi - eremita, monaco, cardinale di movimento: innamorato di Cristo e della Chiesa - era nemico degli sprechi e degli sperperi che avvenivano nella Chiesa del suo tempo, affermando che quelle risorse potevano invece essere indirizzate più utilmente per alleviare le sofferenze dei poveri.
En passant, vorrei quindi ricordare i tre punti salienti della sua agiografia, riassunti poeticamente da Dante nel XXI Canto del Paradiso, dal verso 106 e seguenti.

- Era un momento particolarmente difficile per la Chiesa. Erano frequenti casi di simonia e gomorria nell'ambito ecclesiastico. Su questi due argomenti san Pier Damiani scrisse il Liber gratissimus (contro la simonia) e il Liber gomorrhianus. Nel 1057 Stefano IX, anche lui monaco e divenuto papa per forza, lo creò cardinale vescovo di Ostia. Seguì due linee guida poste al centro della sua attività apostolica: "il ritorno alla tradizione intesa come metro su cui la Chiesa deve continuamente misurarsi e il riferimento alla sede apostolica in funzione di guida di verità, perchè munita del sigillo della vicaria di Cristo". "Fu lui il principale ispiratore del famoso decreto del 1059 con cui Niccolò II stabilì che l'elezione papale fosse fatta dai soli cardinali".

- Iniziò ad essere il cardinale di movimento. Inviato a Milano, con un soluzione geniale pose fine allo sciopero liturgico che era scoppiato nel 1059 perchè "quasi tutti i chierici erano stati ordinati simoniacamente". Compì poi missioni in Francia, dove risolse diatribe al limite del possibile. Fu due volte a Montecassino, e a Firenze dove fu chiamato per risolvere il caso del vescovo Pietro accusato di simonia. Già vecchio e malato, nel 1069 si recò in Germania davanti all'imperatore Enrico IV e ne impedì il divorzio.


- "Difese la libertà di parola nella Chiesa, il dovere di reciproca correzione fra i suoi membri fino all'ultimo laico". "Diede grande importanza all'aspetto socioeconomico, affermando che i beni della terra appartengono a tutti e che le ricchezze della Chiesa spettano per diritto ai poveri". "Ricordava ai monaci che, se nel comprare un vestito spendono troppo, hanno rubato, perchè si sarebbe potuto aiutare un povero".

Tra' due liti d'Italia surgon sassi,
e non molto distanti a la tua patria,
tanto, ché troni assai sonan più bassi,

e fanno un gibbo che si chiama Catria,
di sotto al quale è consecrato un ermo,
che suole esser disposto a sola latria"

Così ricominciommi il terzo sermo;
e poi, continuando, disse: "Quivi
al servigio di Dio mi fei sì fermo,

che pur con cibi di liquor d'ulivi
lievemente passava caldi e geli,
contento ne' pensier contemplativi.

Render solea quel chiostro a questi cieli
fertilemente; e ora è fatto vano,
sì che tosto convien che si riveli.

In quel loco fu' io Pietro Damiano (...)

A parte la divagazione di carattere strettamente personale, legata a quanto accaduto a mio padre, penso che San Pier Damiani piacesse a Marcello, con il quale, quando si dovessero incontrare in Paradiso, s'instaurerà tra loro una forte amicizia. C'è infatti una frase nel commentario del post La provincia Terra di Lavoro, che mi fa supporre tutto questo. Dice Marcello: "la mia è una considerazione personale, se vado per ascoltare una messa, di cui praticamente conosco tutta la liturgia, in una chiesa, come quelle di cui stiamo parlando, mi distraggo per ammirare i capolavori esposti. Ci sono chiese con dei soffitti incredibilmente belli che, più li guardi e più scopri particolari che, in antecedenza, non avevi notato, dicasi ugualmente per quadri e statue.Tutto questo non agevola certamente la concentrazione sul rito che si sta officiando".

Detto questo, come appare anche da questo articolo pubblicato sulla rivista on-line dell'ANTIUAAR, di cui faceva parte, Marcello aveva particolare preferenza per le messe officiate in latino.

In tema di grandi dilemmi, tra gli animi più dediti all'introspezione nasce talvolta il desiderio di cercare una qualche prova scientifica dell'esistenza di Dio, ciò che era avvenuto in me e Marcello, e con lui avevamo così quasi deciso di addentrarci in tale ricerca. La prima idea l'ebbe lui quando pubblicò il post Entanglement (cliccare per leggere), presente nel suo Zibaldino. Un articolato post dalla complicata assimilazione, che però andrebbe letto per farsi l'esatta idea di chi fosse realmente Marcello: persona dedita continuamente a profonde meditazioni, che poi esternava anche nelle mordaci vignette a firma Sarcastycon. Un mio fugace tentativo è invece riscontrabile nel post Possibile prova scientifica dell'esistenza di Dio,

dove il bagliore luminoso provocato dal corpo di Cristo nel quadro di Tiziano Vecellio, conservato nella chiesa San Salvador di Venezia, sembra quasi voler anticipare e quasi prevaricare di 4 secoli la nota legge di Einstein, la cui mirabile sintesi è racchiusa nella famosa formula E=mc2 .
Sembra infatti che Tiziano in tale quadro abbia voluto inconsciamente crearsi la propria prova scientifica dell'esistenza di Dio: la massa corporea di Cristo che si trasforma in bagliore, quasi in virtù della celeberrima formula.

La dipartita in così giovane età di Marcello (70 anni, appena compiuti alla fine di gennaio, non erano poi così tanti) ha bloccato per sempre tale progetto, perchè desistemmo; forse anche a seguito di un commento di Josh, che ci aveva in certo qual modo dissuasi dal proseguire.

Postilla conclusiva.

Mia figlia, a conoscenza della grande amicizia tra me e Marcello nata sul filo di internet, insiste pressantemente affinchè trasformi in libro tale storia, promettendo di darmi una mano. Non prometto nulla, e ci penserò.

link utili: per accedere all'indice della sua saggistica, cliccare qui / a proposito del suo agnosticismo, leggere qua / a proposito della sua posizione in merito, leggere qua / per accedere a qualche suo spunto filosofico, cliccare qui / A proposito del suo agnosticismo cliccare qui

In alto: Marcello - Foto gentilmente offertami dalla famiglia

Seconda foto dal basso: Eremo di Gamogna - Appennino Romagnolo

37 commenti:

Anonimo ha detto...

Papà,sono certa che Marcello da lassù ha già letto il post, e sta sorridendo.
E aspetta il suo/tuo libro!
Un abbraccio.

marshall ha detto...

Ma anche tu sei stata brava se hai già letto il post!
Complimenti! E ricordati i link. C'è anche quello sulla Provincia della Terra di Lavoro, da cui provengono i tuoi nonni.
Sì, Marcello starà sicuramente sorridendo, dopo aver letto il panegirico che gli ho dedicato; non se lo sarebbe aspettato. E sarebbe stato molto più lungo, solo che ho dovuto tagliare (ma verranno buone per il libro).
E chissà se ha già incontrato San Pier Damiani per fare le chiacchierate di cui ho parlato nel post.
Per il libro ti dovrai impegnare seriamente, oltre a tutto quello che già fai.
Ciao. Buona giornata!

Hesperia ha detto...

Bel post molto sincero e commovente, caro Marsh. Marcello rimarrà sempre l'ospite di riguardo del nostro Giardino. Hai parlato di una storia di amicizia e insieme hai delineato anche un po' la magia delle conversazioni internettiane che per quanto tecniche, possono umanizzarsi dietro la grande cultura che c'è dietro ad essere umani quali il nostro amico Marcello. E lui di cultura ne aveva, anche se poi non la millantava e anzi la nascondeva dietro la satira.

Ho letto il tuo post d'un fiato ma più tardi mi riprometto di dire la mia anche sui links del suo lavoro che aprirò. Conoscevo quel suo scritto su Gauguin e l'angoscia esistenziale. Ciao-

Dionisio ha detto...

Marcello, un uomo di vasta cultura, di raga arguzia e grande sensibilità umana.Ci mancherà.
So che, tra tante altre cose, amavi il mare, Marcello. Ebbene, quando sarò in riva al mare, ti riconoscerò, forse, in
quel raggio di luce,
in quell’esile dardo di sole che,
laggiù, lontano,
trafiggerà la nera coltre di nubi
e disegnerà un’oasi d’oro e d’argento
nella tenebra fitta del mare.

Josh ha detto...

Bel post di omaggio, Marshall.
Sarcastycon mancherà anche a me.
Molto vero quello che hai detto, l'aspetto di satira delle vignette era solo uno della poliedricità di Marcello.
Avevo letto anche i suoi post scientifici e di arte-storia, sempre molto documentati.
La sua era una cultura d'umanista, che poi spesso dissimulava nello scherzo.
Poi c'erano i suoi racconti, la partecipazione ai concorsi letterari, era lì che ritrovavi il suo lato umano e il suo modo d'interrogarsi sul destino, sui significati della vita.
Ma prima di tutto mi mancherà il suo senso etico, molto radicato.

Josh ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Josh ha detto...

Marshall, visto che hai citato anche me nel post...
"forse anche a seguito di un commento di Josh, che ci aveva in certo qual modo dissuasi dal proseguire."

Sì, Semplicemente feci notare che scienza e religioni/fede non vanno di pari passo già alla base, perchè si occupano di campi differenti.

La scienza, e in particolare la fisica, incentrata sulla misurabilità del mondo e sulla dimostrazione,
non può "dimostrare" tutte le verità di fede, non fosse altro perchè se è dimostrabile non è più fede ma dimostrazione oggettiva. E nessun dio è ...scientificamente misurabile, entrerebbe in conflitto con i suoi attributi di Infinito ed Eterno.

Alcuni passaggi della fede rientrano nell'ottica dell'"Affidarsi", del "confidare", e in questa dimensione mai tutto sarà spiegato per la nostra piccola mente; (idem prego confrontare cfr 1 Corinzi 1:19-fino 3:20). Si tratta di diversi tipi di sapere.

Aggiungo che di questi tempi spesso la scienza si occupa di tentare di smontare ogni verità di fede apposta, alla Augias insomma,
creando una vera spoliazione spirituale sistematica dell'arte, della letteratura, delle credenze, dell'ispirazione, di tutto, per mostrare un mondo dove tutte le fedi sarebbero uguali e quindi nulle, e in cui dovrebbe contare solo un materialismo inerte "vivificato" solo dal mercato. Questa è la tendenza d'oggi.

Marcello anche se amava confrontare religioni e ipotesi scientifiche, non ha mai usato la scienza a questo scopo, nè si è lasciato strumentalizzare,
proprio perchè con un grande cuore, e non è mai caduto nei tranelli dell'UAAR (che non sopportava) nè in derive antistoricistiche.

Hesperia ha detto...

Molte delle cose su Marcello in relazione ai suoi due articoli (quello su Gauguin e quello sull'anti UAAR) le ha già ben espresse Josh.
Pur essendo agnostico, Marcello conservava un grande senso del sacro e non si aggregava mai al gregge degli atei da ghigliottina su modello dei vari Odifreddi e della Hack.
E del resto la sua cultura umanistica lo teneva bene al riparo da queste derive.
Marshall ci offre degli elementi utili in proposito, proprio sul fatto che rifiutava l'etica dei trapianti ed espianti ed aveva ben chiaro il concetto secondo il quale gli individui sono unici e indivisibili (indivisus /individuo).

Hesperia ha detto...

Ho aperto tutti i links e noto con piacere la sua passione per i grandi interrogativi filosofici.
Un'impresa ardua, la sua, di voler affrontare temi così "inattuali" sulla blogosfera.
La cultura è per antonomasia inattuale, l'internet di contro si occupa di tutto ciò che è istantaneo. Forse è possibile una sintesi? lui ci ha provato.

Marshall ha detto...

Amici,
da stamattina riapro solo ora e vedo tutti questi messaggi.
Li leggerò con attenzione dopo cena, mettendoli quindi in stand-by.
A dopo.

marshall ha detto...

Hesperia,
lo strano di tutta questa vicenda è che non c'eravamo ancora sentiti per telefono, e quindi, al contraio che Stealth, col quale invece si parlavano ogni giorno, specie adesso durante i ricoveri, io non ho conosciuto la sua voce. Egoisticanente parlando, forse è stato meglio così, perchè ora mi sarà meno dura l'assenza (e con questa frase rispondo anche al messaggio che ha lasciato Josh sul mio blog).
Avevo in un certo senso gioito quando Stealth mi scrisse che lo avrebbero ricoverato qui a Monza, perchè così, essendo pratico del San Gerardo, non avrei avuto difficoltà per andare a conoscerlo di persona, e avrei potuto trascorrere con lui tante ore. Ma così non era stato perchè lo portarono al San Raffaele, dove peraltro si fermò poco.

In ogni caso, per me la sua voce erano i suoi scritti, e, per chi lo vorà, quelli saranno eterni e non morranno mai.

marmando ha detto...

Complimenti per questo omaggio a Sarcastycon, che purtroppo ho conosciuto solo attraverso le sue vignette.
I link e i riferimenti che hai inserito sono davvero utili, e spero di avere il tempo un po' alla volta di consultarli.
Saluti

Costanza ha detto...

ti ringrazio per le belle parole su mio Babbo, io e mia mamma le abbiamo lette tutte in un fiato.
in tanti avete scritto cose davvero meravigliose che ci fanno capire quanto mio babbo non fosse una persona meravigliosa solo ai miei occhi o quelli di mia mamma.
Mio babbo era una persona la cui sola presenza bastava a rassicurarci tutti, ora che nn c'è più un grande freddo ci attanaglia, ma leggendo i vostri commenti e quelli dell'associazione dei lupi di toscana di cui faceva orgogliosamente parte ci sentiamo meno sole e più vicine a lui.
grazie ancora da parte di entrambe.
Costanza e Maria Rosa

marshall ha detto...

Ringrazio Costanza e Maria Rosa per la gentile espressione di stima nei confronti dei presenti amici di Marcello.

Ah, quanto ci mancherà, lui con le sue brillanti vignette!

Quante volte mi aveva parlato di voi, anche in privato via mail, e dell'angoscia che gli procurava il pensiero di quanto poi è accaduto!

Che vi sia di conforto l'idea che Marcello si era creato in questo gruppo una vasta cerchia di amici che gli vogliono sinceramente bene e che non lo dimenticheranno mai!

marshall ha detto...

Costanza e Maria Rosa,
a proposito della mia amicizia con Marcello, la foto che vedete di fianco a "Marshall ha detto", che uso come mio simbolo di riconoscimento, me l'ha fornita Marcello nel settembre scorso. E' la foto del frontespizio di una vostra opera in 20 volumi scritta da Cesare Cantù.

E sempre lui mi aveva insegnato a fare i link sui commenti (il Cesare Cantù che vedete è un link e si può cliccargli sopra per andare alla relativa pagina richiamata).

marshall ha detto...

Dionisio,
m'inserisco nel tuo dialogo con Marcello per consigliarti questo post Pensieri a bocca d'Arno.
A proposito del suo amore per il mare.

johnny doe ha detto...

Lo conoscevo poco,ma avevamo avuto un interessante scambio di opinioni circa l'entaglement,oltre a scambi di commenti sui nostri blogs.
Molto bello questo ricordo.
Io gli mando sempre un fiore...

marshall ha detto...

Johnny doe,
ho riletto i vostri commenti - tuo e quello di Marcello - del post Entanglement e a maggior ragione posso affermare che abbiamo perso un grande pensatore, e, mi si passi il termine pomposo, una "vera cima". Le cose che ti ha scritto nel commento, o si sanno, o non si sanno. Non si può andare a rivedere tutti quei concetti contenuti nella risposta, nel breve lasso di tempo di un commento!

Hesperia ha detto...

Il Giardino delle Esperidi di cui Marcello era assiduo frequentatore con i suoi dibattiti, si stringe con tanto affetto ai familiari del caro Marcello.
Ringrazio anch'io Costanza e Maria Rosa per il loro commosso intervento.

Marius ha detto...

Ringrazio Marshall per avermi dato la possibilità di lascire, anche se con un po di tristezza, un pensiero su Marcello, audace web nauta che mi ha accompagnato in un breve ma intenso volo pindarico, come l'aquila fa certe volte con il deltaplano, indicandomi con la sua vista acuta impervi territori da esplorare.
Non importa se alla fine lui abbia trovato quello che cercava...Sicuramente il solo fatto di averlo cercato lo ha premiato.

Marius ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
marshall ha detto...

Ringrazio Marius per la partecipazione al lutto.
Mi ero premurato di avvisarlo perchè mi avevano colpito per la profondità di argomentazioni i suoi commenti al post Entanglement e le risposte di Marcello.
---
Marius, il tuo commento che ho cancellato era doppione del precedente, ma se vuoi lo rimetto.
E scusami la curiosità: vivi a Londra?

marshall ha detto...

Josh,
non ho saltato il tuo commento. Il fatto è che per rispondere a quel commento mi necessita pace e concentrazione!

Marius ha detto...

Ciao Marshall,
grazie a te per avermi dato la possibilità di ricordare Marcello che, tra l'altro,mi ha indirizzato ad approfondire la questione entanglement su questo blog, con la pubblicazione di un articolo che ha riscosso consensi e interesse che ascrivo a suo merito.
Io vivo a Bari e, in privato con Marcello, oltre ai discorsi profondi che trovi pubblicati, ne abbiamo fatto di battute sulle bellezze pugliesi e quelle della "bischeride" con tanto di scambio di documentazioni fotografiche...Queste difficilmente saranno pubblicate, ma io le ricordo con simpatia e ancora rido di come si spaventava all'idea che potesse finire tra le grinfie della sua concittadina Margherita Hack..

p.s. Avevo sbagliato nell'inviare il posto, quindi hai fatto benissimo a cancellare il doppione.
Un saluto
Stefano/alias Marius

Anonimo ha detto...

sono ancora arrabbiato, dal momento che mi ha lasciato solo.
ma.........
se me lo permettete, uso una antica massima per il nostro grande Amico:
ognuno di noi porta dentro di sé un pezzetto di Sarcastycon.
e Sarcastycon è e rimarrà per sempre unico.
stealth

marshall ha detto...

Stefano/alias Marius (io invece sono Mario/alias Marshall), ho dato un'occhiata al tuo blog Gravity Gravità ed ho capito perchè tu e Marcello eravate amici: i misteri su Forza di Gravità e Magnetismo Terrestre gli interessavano molto.
Farò un giro sul tuo blog per leggere di quel paradosso, un argomento che ancora non conosco.

E poi è interessante il fatto che ti occupi di energia. Anche su questo mi aveva addentrato Marcello, e si auspicava l'avvicinarsi del giorno in cui ci saremmo liberati totalmente dalla schiavitù del petrolio, in favore dell'idrogeno, energia pulita e rinnovabile all'infinito perchè si ritrasforma in acqua una volta che ha svolto il suo compito. Mi spiegò che si usa già l'idrogeno, ma perchè si sviluppi su larga scala bisogna prima saper produrre serbatoi che possano resistere a pressioni altissime. Mi parlò anche di fusione nucleare, e forse sto mischiando un pò le due cose.

marshall ha detto...

Stealth,
condivido in toto la tua massima:
"ognuno di noi porta dentro di sé un pezzetto di Sarcastycon.
e Sarcastycon è e rimarrà per sempre unico."

Se poi penso a come vi ho conosciuto in quell'inizio estate del 2006...
Vi avevo scambiato entrambi per ragazzini, tanto era lo spirito gioviale e l'allegrezza che espendavate là da Siro.

Ma è passato tutto questo tempo!!!
Sembrava ieri!

Marius ha detto...

Ciao Marshall,
l'articolo dove trovi alcuni commenti di Marcello

http://marius-gravity.blogspot.com/2010/07/il-tempo-non-esiste.html#commentso conserva

Molti altri me li ha inviati in privato e, purtroppo, non li ho conservati in mail ; resta il fatto che alcune sue conclusioni condotte seguendo il filo della logica erano confermate da risultati di esperimenti scientifici poco noti al grande pubblico e, soprattutto, inspiegati logicamente inspiegabili se non con ardite - appunto conclusioni...

marshall ha detto...

Marius,
per non perderlo di vista, creo il link DELL'ARTICOLO CON COMMENTO DI MARCELLO; mi servirà senzaltro per quel libro che ha in mente di scrivere mia figlia (col maggior apporto da parte mia!).

Leggerò dopo il tuo lunghissimo articolo corredato di numerosi commenti. Oggi per me è giornata campale.

marshall ha detto...

Marius,
ho letto intanto la parte introduttiva del post che mi hai consigliato, e apprezzo molto la semplicità e chiarezza con cui esponi una materia così tanto ostica: l'esperimento su fotoni che vengono deviati allo scopo, FORSE, di scoprire il mistero che ancora avvolge MAGNETISMO TERRESTRE e FORZA DI GRAVITA' ???
Quando hai scritto l'articolo, 12 luglio 2010, ero a rinfrescarmi in riva al lago, altrimenti Marcello m'avrebbe indirizzato su quell'argomento, sul quale lui la sapeva veramente lunga: erano argomenti che lo appassionavano moltissimo.

Marius ha detto...

Marshall,
in effetti Marcello e io decidemmo di andarcene rispettivamente in Versilia e nel Salento per rifrescarci le idee dopo tutte quelle elucubrazioni.
Ho trovato un documento del fisico Massimo Teodorani su Roger Penrose, il teletrasporto e la telepatia quantistica, che mi mando' Marcello con le sue osservazioni. L'argomento è complesso ma assolutamente intrigante....Marcello credo che stesse affrontando il tema dell'identità personale e della sua possibile persistenza nel tempo, anche sulla base delle tesi di Severino su cui pure ci siamo spaccati la testa - pensa che per "colpa" sua mi sono letto l'ultimo libro di ES in piena estate per cercare di stargli dietro...Io sono un ingegnere e mi sono trovato ad affrontare questi temi ai confini tra fisica e metafisica nell'approfondire lo studio della forza di gravità...Siamo arrivati a condividere molti concetti partendo da premesse e con metodi completamente diversi, legati unicamente dal "fil rouge" della logica.
Persone come Marcello, te e altri che ho letto scrivere su Sarcastycon e sul Giardino dimostrano che non esistono scienze forti o deboli, ma soltanto scienza o meglio conoscenza...

marshall ha detto...

Dal sito del 78 Rgt. Lupi di Toscana del quale Marcello faceva parte, pubblico questo commovente ricordo di Valeriano, del 27 Febbraio:

"UN UOMO E’ MORTO!!!! ULULATE LUPI!!!!

Marcello carissimo, anche se non leggerai queste righe, così come ciò che altri commilitoni hanno scritto e scriveranno in tuo ricordo, so per certo che,da dove sei, conosci ora quali sono i nostri pensieri di affetto per te.
Ti ho conosciuto, ahimé fugacemente, durante il nostro raduno annuale del novembre 2009, ma ricordo con grande simpatia la tua semplicità e conserverò con amore la foto scattata assieme a te in quell’occasione.
Spero che qualche Socio che ti ha conosciuto meglio di me per lunga frequentazione, possa scrivere qualcosa di più su di te per farti conoscere meglio a chi ha solo goduto di qualche breve momento con te.

Commento di Valeriano febbraio 27, 2011 @ 10:42 pm

marshall ha detto...

Sul sito di Sarcastycon, nel commentario, c'è un filmato che andrebbe guardato.

marshall ha detto...

Per chi volesse, ecco il link del video di cui sopra.

Lontana ha detto...

Arrivo in ritardo di mesi, ma vorrei associarmi a voi tutti nel ricordo di Sarcastycon e del suo spirito. Ignoravo chi fosse, mi era simpatico, era dei "nostri".
Anche mio padre se ne é andato nel mese di gennaio di quest'anno, e sono vicina alle figlie di Marcello prima di tutto.
Che strane cose succedono..Un dolore e una partecipazione tra persone lontane e sconosciute.., ma forse é cosi' che siamo piu' "anime"..
Un abbraccio anche a tutti gli amici che collaborano a questo sempre bellissimo blog.
Lontana

Hesperia ha detto...

Grazie Lonty. Mi spiace tanto per tuo papà.
Sì Marcello-Sarc ci ha lasciato nel febbraio scorso. Se vai ancora sul suo sito - se non hai più il link è questo qui: http://sarcastycon.wordpress.com/ -

lì c'è ancora una sorta di libro-diario degli addii. Tutti noi abbiamo mantenuto il suo link attivo come se fosse ancora tra di noi. Gli amici del Castello lo hanno ricordato mettendo quel giorno, una sua vignetta. Succede, tra vecchi amiconi di blog.
Un abbraccio anche a te.

marshall ha detto...

Lontana,
in un giorno di questi di un anno fa, iniziava l'epilogo del calvario di Marcello, e solo oggi mi sono accorto del tuo commento.
Ho un buon ricordo anche di te, italiana che vive in Canadà. Apprendo solo ora di tuo papà, e ti faccio le mie più sentite condoglianze, anche se molto datate.
Marcello aveva una figlia unica, ancora molto giovane. Aveva per lei un grande cruccio, pensando al futuro che le sarebbe aspettato, quando lui non ci sarebbe stato più.