mercoledì 14 dicembre 2011

Leonardo al MUST di Vimercate


Leonardo - La Dama con l'ermellino - Czartoryski Muzeum, Cracovia

Nel corso dell'escursione letteraria a Vimercate e dintorni, per scrivere i miei post precedenti (vedi post), mi sono imbattuto nel loro ecomuseo. Tra le curiosità presenti, un salone è interamente dedicato a Leonardo da Vinci. Verrebbe da chiedersi cosa ci stia a fare il genio fiorentino in questo museo, il MUST, che è nato per illustrare solamente le peculiarità del territorio. La presenza di Leonardo in questo genere di museo, poteva solo significare che in qualche modo egli abbia avuto a che fare con la città di Vimercate. 
Vimercate, la romana Vicus Mercatus, sede del Capitano della Martesana dal sec.XIII al 1774,  è al centro di una fra le regioni più fertili d'Italia. Recentemente, la concentrazione di industrie innovative del campo dell'elettronica e delle telecomunicazioni sul suo territorio, negli anni '70 e '80 le aveva fatto guadagnare il titolo di Silicon Valley europea. A farglielo meritare era stata la concomitante presenza di IBM Italia, Telettra, SGS (ora STM) ed altre importanti realtà minori. Per inciso, la vera Silicon Valley è quella che orbita attorno all'Università di Stanford, dove Steve Jobs tenne un memorabile discorso ai neolaureati, nel giugno 2005.

Tornando al museo, al piano terra c'è la Sala di Leonardo e Salaino, contenente pannelli interattivi, descrittivi dei due personaggi, originari di queste parti che ebbero a che fare con Leonardo da Vinci: Gian Giacomo Caprotti e Cecilia Gallerani. Altri pannelli parlano del Naviglio di Paderno, del quale è rimasto solo sulla carta un suo progetto: era di difficile realizzazione con la tecnologia del tempo, e quindi all'epoca non se ne fece nulla; verrà inaugurato quasi tre secoli dopo, nel 1777, sotto Maria Teresa d'Austria. Cecilia Gallerani, immortalata da Leonardo nel quadro La dama con l'ermellino (foto in alto), era figlia di un proprietario terriero di Carugate, paese alle porte di Vimercate, che si era trasferito a Milano, con moglie e figli ancora piccoli. La giovane Cecilia, all'età di sedici anni, divenuta amante di Ludovico il Moro era andata a vivere presso di lui, in un'ala riservata del Castello Sforzesco. Esperti affermano che a lei si sarebbe ispirato Leonardo per dipingere l'angelo della Vergine delle Rocce (foto sotto). La convinzione deriverebbe loro dal fatto che il volto dell'angelo assomiglia molto a quello della Dama con l'ermellino.

Vergine delle Rocce (Louvre) - da Wikipedia

La Vergine delle Rocce è stato il primo lavoro che gli è stato commissionato a Milano. Vi era giunto da Firenze nel 1482, forse incoraggiato a quel passo da Lorenzo il Magnifico, con la speranza che venisse subito convocato dallo Sforza. Nella sua lettera di presentazione, Leonardo si era presentato al Moro come "esperto di bombarde, carri coperti, sicuri e inoffensibili i quali, entrando con le loro artiglierie in mezzo ai nemici, travolgeranno anche le moltitudini più compatte". Ma ricevette comunque una tiepida accoglienza, tanto che dovette aspettare due anni, prima di ricevere un incarico dal futuro duca. Ad un anno dallo sbarco a Milano, grazie all'intervento dei fratelli De Predis, gli giunse il primo incarico; con i due amici avrebbe dovuto dipingere una pala per l'altare della cappella della Confraternita dell'Immacolata Concezione. Fu un'opera controversa, la cui vicenda, tra conclusione, rifacimenti, ritocchi e cause per ottenere il pagamento di un sovrapprezzo, si chiuse dopo 14 anni.

Leonardo - San Giovanni Battista

L'altro personaggio vimercatese, il Salai, al secolo Gian Giacomo Caprotti, era di Oreno, ora frazione di Vimercate. Era stato "assunto" da Leonardo, allorchè, aumentato il lavoro, aveva aperto una bottega di fronte al Duomo. Era il 1490, Caprotti aveva allora solo 10 anni, e gli resterà fedele per tutta la vita. Pare che il Salai abbia fatto da modello per il San Giovanni Battista (foto sopra).  

Nei sogni di Ludovico il Moro c'era il collegamento diretto del Ticino con l'Adda, passando per Milano. Il collegamento col Ticino era già attivo da quasi due secoli, attraverso il Naviglio Grande e la Cerchia Interna. Ad est della città, suo nonno, Filippo Maria Visconti, aveva realizzato il naviglio della Martesana, inaugurato nel 1471. La navigazione dell'Adda, da Lecco fino all'imbocco con la Martesana, era reso impervio nel tratto fiancheggiante Paderno D'Adda. Le difficoltà in quel tratto erano tali (foto sotto) da costringere le imbarcazioni ad effettuare estenuanti e costosi trasferimenti delle merci su carri, e poi di nuovo sulle barche, per evitare quel tratto impossibile; Leonardo si era così recato più volte sul posto per studiare a fondo la questione (vedi nota di chiusura).


Adda di Leonardo - dal sito Ecomuseo Adda di Leonardo

In chiusura, un accenno ad un altro sito importante dedicato a Leonardo, l'Ecomuseo Adda di Leonardo, museo a cielo aperto con sede presso il Parco Adda Nord di Trezzo sull'Adda. Nell'opuscolo Gli ecomusei della Lombardia, edito dalla Regione Lombardia, parlando di Leonardo, scrivono "...Ma l'originalità è data dai segni della presenza di Leonardo da Vinci che soggiornò in questi luoghi dal 1507 al 1513, apportando un notevole contributo culturale, teorico e pratico".  

Link:

17 commenti:

Marta Giuseppe Paolo ha detto...

ti ringrazio per il post, che ricorda a tutti che da queste parti non c'è solo nebbia. smog e cemento ;)

marshall ha detto...

Grazie a te, Magiupa.
Dalle tue parti manca solo il mare, poi avreste tutto; e ne parlo con cognizione di causa. Anni fa, al tempo della Silicon Valley europea, ho girato per anni in tutta quella zona, in lungo e in largo. E, ti confesso, ne ho gran bei ricordi.

Hesperia ha detto...

Marsh, i vimercatesi ti saranno grati per come li hai internazionalizzati. Chi non conosce Leonardo e la sua straordinaria genialità nel mondo intero?
E un plauso alla Lombardia per averlo sottratto alle grinfie dei toscani. Gente geniale finché si vuole, ma assai rissosa e temperamentale.

Il suo Cenacolo a Milano è sempre molto visitato e universalmente acclamato

Hesperia ha detto...

L'acronimo MUST mi aveva tratto in inganno :-). Sempre molto intrigante e dall'aria furbetta, la dama con l'ermellino.

marshall ha detto...

Hesperia,
è vero.
Scusa l'immodestia, ma credo che di questo post ci sia in atto un passa parola tra i vimercatesi, e non solo.
Avrei voluto accennare anche al Cenacolo, ma non sarebbe stato in sintonia col titolo. Mi riservo l'argomento per un altra volta, per la quale sto cercando conferme su un inedito.
Ti confesso che la ricerca su Leonardo è stata molto esaltante e ha rinvigorito il mio orgoglio di abitare qui nel milanese. Leonardo è stato un genio che tutto il mondo ci invidia, e Milano ha avuto la fortuna di ospitarlo. Credo ci sarà il seguito a questo post.

marshall ha detto...

Hesperia,
immagino a cosa ti puoi riferire con MUST. Della Dama con l'ermellino esiste un favoloso saggio della ormai nota Daniela Pizzagalli.

giorgio ha detto...

Dicono che Leonardo fosse membro del Priorato di Sion, una società segreta (massonica diremmo oggi) di quei tempi e che la sua fissazione per Giovanni Battista, derivasse dal fatto che lo voleva in sostituzione del Cristo.
Ad ogni modo non credo in quelle speculazioni che sono saltate fuori nel Codice da Vinci.

marshall ha detto...

Giorgio,
ottimo spunto, questo del Giovanni Battista della tua versione. Una storia di culto che abbinerei a quello che i longobardi avevano per il santo. Quest'ultimo, però, era al limite dell'idolatria, con evidenti rigurgiti di paganesimo, cui si sarebbe abbandonata la Regina Teodolinda (vedi post Teodolinda), in quella sorta di scambi di favori del tipo: io dò una cosa a te, e tu dai una cosa a me.
Comunque sia, è una storia avvincente e intrigante questa del Priorato di Sion, e di quella specie di società segreta che gli ruotava intorno: storie che sanno molto di mistero e di uomini incappucciati.
A proposito del Codice da Vinci, credo anch'io che per tenere in piedi le sue teorie, l'autore del romanzo si sia dovuto arrampicare un pò sugli specchi.

marshall ha detto...

Giorgio,
da quanto si evince qui da Wikipedia, la storia sul Priorato di Sion sarebbe tutta una bufala. Comunque sia, grazie per il passaggio, con relativo contributo alla discussione.

Anonimo ha detto...

Veramente un post pieno di spunti.
Molte grazie!!

marshall ha detto...

Grazie a te Net23.
Io stesso ogni volta imparo sempre cose nuove, visitando i numerosi link inseriti nel post. Ad esempio nel link Ecomuseo Adda di Leonardo ho ancora molte cose interessanti da scoprire.

Josh ha detto...

ma guarda un po' cosa si viene a scoprire, Marshall, di questi luoghi.

La dama con l'ermellino è uno dei miei quadri preferiti.

Comunque sia un'ottima cosa l'organizzazione di nuovi musei, iniziative culturali locali.

Per quanto riguarda gli artisti, è quasi consolante ma sempre curioso vedere da quali scorci quotidiani prendano ispirazione per costruire poi la loro arte. Ma il loro immaginario un po' vola, ma in parte guarda anche a terra, e intorno.

Josh ha detto...

ah sì la Silicon valley italiana e ...l'IBM. Lunga vicenda:-)

..Caprotti...Esselunga? casualità del cognome:-)

marshall ha detto...

Josh,
parto dal commento più immediato che mi vien da fare: Caprotti..., colui che ha introdotto i supermercati in Italia, l'inventore del nuovo modo di fare spesa dal dopoguerra in poi; le sue battaglie attuali contro il monopolio per zone delle coop rosse. No, di sicuro non è un discendente diretto di quel Caprotti, ma potrebbe esserlo di qualche suo fratello, dato che mi pare ne avesse avuti parecchi. Chiederò a quelli del MUST di Vimercate se per caso loro sanno di questo evenuale vincolo di discendenza.

Alfa ha detto...

Credo che troppo spesso ci dimentichiamo che Milano è stata una delle grandi città del Rinascimento italiano. Ottimo ricordare le presenze leonardiane sul territorio.

marshall ha detto...

Il lago dei misteri,
grazie per il passaggio.
Come vedi dal titolo di uno dei link di chiusura, anch'io ho avuto a che fare con i misteri; e sulla vita di Leonardo se ne possono scoprire tanti.

marshall ha detto...

C'è questo interessante post che parla di una probabile presenza di Leonardo sul Cusio.