Ai profumi come è noto è stato dedicato il film di Dino Risi "Profumo di donna", interpretato da Vittorio Gassman, tratto dal romanzo di Arpino "Il buio e il miele", storia di un cieco che riconosce le donne a distanza, dal profumo che portano. Poi ne rifecero una versione meno bella, ma più famosa nel mondo con l'interpretazione istrionica di Al Pacino, "Scent of a woman", il quale nella scena finale ricorda un profumo classico al bergamotto e benzoino, il Fleurs de Rocaille (fiori di pietraia o se si preferisce di giardini rocciosi). E' una fragranza classico
Furono i primi due profumi che portai dall'età di 16 anni fino oltre i venti. Poi venne una moda più sportiva e veloce e allora era d'obbligo il Calèche d'Hermès. Me lo regalorono per il compleanno, anche se regalare del profumo ad una donna è sempre un rischio, trattandosi di qualcosa ...di personale. Ogni grande couturier, dai tempi più remoti, firma il suo profumo, un prodotto specifico della Maison. E' il caso del fortunato Chanel N. 5, sfruttatissimo dalla pubblicità, con attrici meravigliose quali testimonial: Carole Bouquet, la modella Inès de La Fressange, la stessa Deneuve. Profumo leggendario in quanto venne nominato in una celebre battuta di Marilyn Monroe allorché dichiarò di dormire vestita di sole poche gocce di questo profumo. La Chanel firmò altri numeri fortunati come il 19 e il 22. Poi le versioni più recenti di Allure e di Coco.
Per rimanere nei classici, mi piacque molto anche l'Arpège di Lanvin e il Joy di Jean Patou ( composto di rose e gelsomini), profumo fortunatissimo nato nientemeno che durante la crisi del 1929 per tirare su di morale le donne, e ancor oggi in produzione. Il Joy, costa carissimo (tra i più cari), ma anche in periodi di crisi, si vende bene. Provai per qualche tempo anche L'air du Temps di Nina Ricci, con la boccetta in elegante vetro disegnato nientemeno che da Marc Lalique, con il tappo con su incise due colombe intrecciate insieme su una nuvola. Per non dire di Guerlain con la sua sontuosa boccetta al cristallo con puntali al posto di normali tappi. Chants d'aromes, Shalimar, un profumo che evoca atmosfere da Mille e una Notte nominato da Sigourney Weaver in "Una donna in carriera", Mitsouko, profumo orientaleggiante, eppoi l'altro celebre Jicky. Chi è entrato nella grande boutique di Guerlain a Faubourg St Honoré di Parigi, non può che essere attratto da vapori e sensazioni olfattive davvero esaltanti e inebrianti.
Ma che cos'è e a cosa serve un profumo? Per inciso, volendo si può fare anche in casa o in uno scantinato visto che è una miscela di alcol, di oli essenziali, di fragranze, di erbe aromatiche, di fuori macerati o anche di scorze di agrumi e zagare. Qui, la sua storia, nel corso dei secoli, dagli Egizi in poi. E' certamente un importante prodotto di bellezza femminile, un accessorio che ne esalta tutto il fascino e l'attrattività, cui nessuna donna sa resistere fin dall'antichità. O quasi, visto che oggi, purtroppo, il buon gusto, la femminilità e l'esaltazione del fascino sono merci rare. Inoltre occorre distinguere l'acqua di Colonia leggera e fresca, con l'eau de toilette (più intensa) e l'essenza o parfum ( molto più persistente, infatti ne bastano poche gocce). Esiste, più di recente, anche una differenza fra eau de parfum e eau de toilette.
Ovviamente la grande industria profumiera va avanti e vi sono importanti aziende, famose solo per aver prodotto e lanciato grandi profumi come Rochas col suo importante e un po' fatale Femme, e la sua versione più giovanile Mademoiselle Rochas. Ma la tendenza di mercato è che ogni stilista che si rispetti, firmi anche la sua fragranza, per poter disporre di una linea completa.
In questo, anche gli stilisti italiani non rinunciano a lanciare loro profumi (Laura Biagiotti, Valentino, Dolce e Gabbana ecc. ). E non dimentichiamo un antico classico come La violetta di Parma dal 1870 del cav. Ludovico Borsari, che ha un'interessante storia (cliccare il link). L'eco dell'acqua di Parma ha creato anche dei concorrenti della Borsari, e si produce pertanto un delicato e cipriato profumo come l' Eau de Iris, nelle sue varianti di Iris noble e Iris sublime, delle vere novità.
Ma onestamente, è inutile competere con la Francia che è la madre di tutti i profumi più fascinosi mai prodotti nella storia delle fragranze, capace di difendere e custodire gelosamente i suoi marchi e le sue ricette.
Curiosamente nella mia città, ho trovato una profumeria che vende antiche fragranze pressoché introvabili in commercio e ho potuto ritrovare il mio mai dimenticato Fleurs de Rocaille. E' stato un vero piacere ritrovare un profumo che tanto mi fece sognare quand'ero sedicenne. Forse il profumo che ritengo più adatto alla mia personalità. Però ci ho messo molto tempo a capirlo. Posso tradirlo di tanto in tanto col Muguet.
36 commenti:
Grazie per aver visitato il nostro forum sui profumi. Spesso facciamo discussioni che ai maschietti sembreranno un po' fuori di testa, ma intanto ci divertiamo.
Della Ricci, segnalo anche lo squisito Capricci, a base di bergamotto, tuberosa, narciso, gardenia, giacinto, gelsolmino e muschio di quercia. Ma forse lo conoscerai già:
http://www.fragrantica.com/perfume/Nina-Ricci/Capricci-6180.html
C'è da aggiungere che l'Unione Europea ha costretto molte case profumiere a ricorrere a prodotti chimici e sintetici invece che attingere ad aromi della natura come le fragranze d'antan, con la scusa della protezione dell'ambiente.
Grazie a te del passaggio, Anna.
Sì, conoscevo quel profumo della Ricci ("Capricci") meno fortunato dell'Air du Temps ma sempre su quella stessa linea. Adoro il profumo e (ovviamente anche i fiori) delle tuberose, così rare a trovarsi.
Ottima notazione quella che poni sulla Ue e i soliti vari paletti dei divieti pseudo-ecologici: niente muschi, niente raccolta di fiori, di piantine ecc.
Sarà più "ecologico" inquinarci coi prodotti di sintesi per questi dannati ciarlatani repressivi.
Non dire a me della manie "fuori di testa"...Pensa che ho ancora una numerosa collezione di boccette vuote dei vari profumi che non so neanch'io più dove mettere. Ciao
Forse lo saprai già, ma esiste anche un "mughetto" di Guerlain che è quasi introvabile. Lo si trova su alcuni siti di acquisti in internet. Anche a me piace tanto l'aroma del mughetto.
la primavera a Hesperia ha portato un post tutto al femminile:-)
"Profumo di donna" di Risi è in effetti un buon film italiano..."Scent of a woman" anche se Al Pacino è ovvio molto bravo, un istrione...è quasi un altro film.
Risente della superproduzione internazionale.
Conosco pochi dei profumi nominati, e per la maggior parte sono collegati a memorie di zie e mamma.
Fleurs de Rocaille lo conosco un po', ma non so se saprei riconoscerlo se sentito portato in giro, incontrato per caso per strada.
Ovvio lo Chanel n 5. Bella la pubblicità con Carole Bouquet.
Arpège di Lanvin lo conosco, è buono anche quello da uomo e a volte l'ho usato.
Conoscevo l'Air du temps della Ricci; le mie ragazze (riassunto nel corso degli anni) usavano sempre Guerlain, vari tipi.
Di Guerlain (e tra tutti quello che ricordo con più piacere) preferisco Chants d'aromes, che è stato il profumo di mia madre per decenni finchè non è uscito di produzione.
Sarà perchè l'ho legato a lei, ma è stato uno dei miei preferiti.
Mi rendo conto che è poco indicato e questo non c'entra con mia mamma eh!:
Chant d'Aromes compare nella prima o seconda edizione, con la bottiglia tonda, il cappuccio di vetro a prisma (più o meno) e la scatola a più o meno pied-de-poule bianco e nero in "Bella di Giorno" di Bunuel, lo portava Catherine Deneuve nella sua doppia vita.
questa bottiglia e scatola
http://pictures2.todocoleccion.net/tc/2010/04/28/19003371.jpg
di Guerlain, Shalimar e Mitsouko non mi fanno impazzire, al secondo sono legati non magnifici ricordi.
Un profumo da donna che ho sentito di recente e non fa parte di questi più nobili,
diciamocelo, una vera fetenzìa è un certo Joop. Stordisce.
Sull'altro caso che portate:
l'Unione Europea con la sua folle burocrazia non poteva mancare di rovinare anche questo settore,
in cui combinare un profumo era una maestria antica, mestiere, istinto, da conoscitori delle leggi della natura per creare delle opere d'arte.
Un tempo mi risulta si conoscessero i punti esatti di maturazione delle varie piante, foglie, fiori, l'attimo giusto in cui coglierli, il modo preciso per distillarli.
Oggi non è più così, almeno nella grande produzione.
i prodotti chimici e sintetici imposti invece degli aromi della natura hanno causato mostri,
come certi profumi-droga che sono in giro oggi: finti, tremendi, vere puzze che danno alla testa.
Per quanto io non sia un esperto, conosca poco i profumi nuovi, e preferivo i vecchi che conosco poco lo stesso, la differenza si sente.
usare i prodotti di sintesi è un po' come aver tolto il burro di cacao dal cioccolato per metterci l'olio di palma e grassi di ignbota provenienza con aromi artificiali,
o come avere creato gli icepower o gli amplificatori in classe D al posto di quelli in classe A e AB nell'hi end audio.
Anna, no, non sapevo del mughetto di Guerlain, l'ho cercato adesso sul web e vedo che esiste.
Il fiore del mughetto (in Inglese Lily of the valley) ha una freschezza di bosco particolare e mi piace anche più del gelsomino.
Josh, meno male che dovevi non intendertene! Sembri un profumiere provetto!
Poi hai pure fatto il riassunto di quel che usavano le tue belle ;-).
Massì, poi c'è sempre qualche mamma o qualche zia che mette in evidenza le sue bocette di profumo sul comò della camera da letto!
Chant d'arome (grazie per il link) l'ho portato tanto anch'io.
Shalimar e Mitsouko invece non mi piacciono, anche se hanno avuto un grande successo.
Sui prodotti di sintesi. C'è la mia profumiera di fiducia che mi ha detto che perfino la Chanel si è piegata a fare il famoso N.5 esclusivamente di sintesi per il mercato americano. Pare che in America siano addirittura proibiti profumi con sostanze naturali, pensa a che punto arriviamo!
"Un tempo mi risulta si conoscessero i punti esatti di maturazione delle varie piante, foglie, fiori, l'attimo giusto in cui coglierli, il modo preciso per distillarli".
Sì, è così. Infatti in Sicilia e in altre regioni del Sud c'erano le raccoglitrici di gelsomini (che è col bergamotto, una delle basi dell'industria profumiera) che dovevano coglierlo alle 5 o alle 6 di mattina, perché era l'orario in cui conservava la fragranza insieme alla rugiada.
Togli di qua, togli di à, Mi sa che dovremo farcelo da noi il profumo, avanti di questo passo.
A proposito, tu che sei di quelle parti, è vero che a Parma fanno la festa della Violetta in questo periodo dell'anno?
Vedi che alla fine ci riusciamo a capire anche in questo argomento:-)
Per Guerlain,
Shalimar e specie Mitsuko per me inaugurarono una stagione diversa.
Mitsuko, non voglio dire sia cattivo ma è un'altra cosa da quell'aura lussureggiante che aveva la maison prima, è piatto, non riesco a distinguere più di un paio di elementi. Sarà il mio naso:-)
Non è nemmeno che io sia allergico dall'essenzialità "orientale" visto che delle cose di Kenzo e Shiseido mi piacciono.
Le mie belle? :-) l' "ultima" passa in rassegna da molti anni ogni profumo con base di rosa. Fino a che non cambia idea e allora ricomincia il giro, e si salvi chi può.
sui prodotti di sintesi: penso che se alla fine si useranno solo quelli, beh allora i profumi dovrebbero costare 2 euro a boccetta;
il prezzo uguale a quello di prima, quando si raccoglieva tutto al naturale, è ingiustificato.
Di Parma con la festa della violetta non sapevo niente prima che lo dicessi tu, ma la stagione dovrebbe essere questa. Nella bassa le prime viole dell'anno le ho viste ieri pomeriggio (nei prati).
La faccenda della violetta me l'ha raccontata una mia amica di Parma. Ho provato a cercare sul web e so che la Borsari ha un'accademia del profumo:
http://www.accademiadelprofumo.it/pagine.cfm?LANG=it&SEZ_ID=12&TS_ID=0&PAG_ID=51&PD_ID=307&DETT_ID=245
Ma sulla festa della viola, neanche l'ombra. Adoro le viole, anche candite e pure le pastiglie alle violette, ma il profumo ha un che di mortuario che non mi piace.
Sui prodotti di sintesi concordo: è l'ennesima truffa globalizzata. Ti danno tarocchi di imitazione e poi pretendono di farteli pagare come l'originale.
Parlo, ovviamente, del profumo in boccetta, non del profumo naturale delle viole, che viceversa mi piace. In boccetta sono migliori quei profumi che hanno la rosa, il giacinto o le tuberose.
C'è anche un profumo da uomo che tra le altre cose ha un po' di viola (in realtà per il mio naso è la nota preponderante):
Grey Flannel di Geoffrey Beene.
Hesperia, magari non ti interessa....
ti lascio segnati i profumi che ho usato di più nel corso della mia esistenza (i primi vanno di pari passo agli abiti che ho indossato di più), alcuni manco a dirlo sono già scomparsi. Con questi mi trovo a casa.
in assoluto:
http://www.fragrantica.com/perfume/Romeo-Gigli/Romeo-Gigli-Uomo-2181.html
http://www.fragrantica.com/perfume/Burberry/Burberrys-6830.html
solo primavera ed estate:
http://www.fragrantica.com/perfume/Kenzo/Kenzo-pour-Homme-77.html
http://www.fragrantica.com/perfume/Geoffrey-Beene/Grey-Flannel-4608.html
vengono dopo:
http://www.fragrantica.com/perfume/Lanvin/Arpege-Pour-Homme-14.html
tactics shiseido
http://img.auctiva.com/imgdata/6/4/0/7/1/7/webimg/250514493_tp.jpg
http://www.fragrantica.com/perfume/Van-Cleef-Arpels/Tsar-1098.html
altro non ho avuto nè voluto
Ma scusa sai, da che dovevi non intendertene, ora scopro che hai tutta una collezione da fare invidia alla mia: Arpège, Romeo Gigli e pure Burberry, caspita! ....:-)
Una cosa che non abbiamo scritto è sul risveglio delle sensazioni olfattive, grazie alle fragranze. Ricordiamo che il naso e l'odorato è il più antico e ancestrale dei 5 sensi. Questo viene molto sottovalutato, ma in alcuni casi, l'olfatto salva la vita. Si pensi all'odore di bruciato che si avverte prima del fuoco. Gli animali arrivano grazie a questo senso, ad allertarsi anche prima di noi, da eventuali pericoli.
Purtroppo il vizio del fumo è nemico dell'odorato, ad esempio. Ma anche l'inquinamento fa il resto dell'operazione di smantellamento.
Inoltre, ad esempio, strofinare alcol di lavanda o olio essenziale della stessa a chi sta per svenire, stimola la ripresa.
PS: quelle meravigliose boccette di vetro rotondo piatto e largo, con il puntale come chiusura, come quella del link che mi hai dato della Guerlain, ora non si fanno più. Anche quei dannati nebulizzatori hanno distrutto tutta la poesia. Un tempo col vetro del puntale ci si aspergeva il profumo dietro al lobo delle orecchie, sul collo, nell'incavo del braccio e sui polsi della mano.
Macchè non sono un esperto, sono esperti quelli che riescono, sentendo un profumo, a individuare note base, note medie e la punta dell’immaginaria piramide dei componenti, e io non lo so fare
capisco qualche nota …ma per il resto ho preso solo quello che mi piaceva e ho lasciato lì quel che mi stava male.
Tieni conto che i 5-6 profumi detti non sono solo quelli di adesso ma la somma dei profumi di una vita. In realtà oggi sul mercato c’è di tutto di più e non conosco quasi niente di quel che gira oggi.
Invece sui profumi che ho detto poco sopra 2 righe:
_Il Romeo Gigli uomo che ho messo è solo quello con la scatola bluette con quadro rosso, è /era un delirio.
Dopo l’exploit di Gigli negli anni 80 e 90, da un certo punto in poi ha lanciato altre fragranze che mi sono piaciute meno. Ancora molto buono Romeo Gigli Sud est.
Ma è dopo il 2004 che cambia tutto, Gigli inizia lotte aziendali, la separazione dalla moglie credo, poi dai soci, l’azienda passa di mano in mano per cui da una certa data in poi i suoi profumi non sono più suoi, le sue linee abiti non sono più sue eccetto l'haute couture ma non le seconde linee,
finchè dopo interminmabili vicissitudini legali
cede…il nome,
e le cose con quel nome non sono più le sue.
Attenzione quindi ai profumi e ai capi quando fai shopping, bisogna conoscere le annate.
Adesso lavora in Cina con capi numerati per quel mercato, e ha avuto una linea Io Ipse Idem
_Il Burberry's che ho messo lì non è Burberry attuale, dopo la rifondazione anni 2000, ma il classico vecchio Burberry's con la ‘S, come si chiamava il marchio per 150 anni, prima della svolta modernista.
Della nuova linea Burberry senza S alcuni non sono male (ne han fatti uscire decine) specie uno col pepe che non ricordo,
ma sono meno buoni del Burberry’s con la S che non si trova più,
né più nè meno di quanto un trench Burberry’s con la S era in un filato di cotone particolare,
e i nuovi trench di Burberry senza S costano un occhio e c’è del nylon in mezzo.
_Il Kenzo che ho messo è solo il primo kenzo pour homme, dopo ne han fatte uscire 30 varianti che a me non dicono nulla (azienda ceduta anche quella)
_Tactics di Shiseido era in giro quando ero un ragazzino, è all’opposto degli altri, quasi povero e a molti non piaceva, fuori produzione da tanto.
_Tsar di van Cleef & Harpels quando uscì a fine 80 era un profumo parecchio forte, ipnotico e anche un po’ volgare, un’acidità da urina…ma particolare a modo suo;
la riedizione dello stesso tutto sintetico negli anni 90 finora è un’altra cosa, più speziato e educato, mi piace molto meno.
Per dire: il nome non basta.
Dopo ne usciti cloni e aggiornamenti spesso peggiori per piacere a tutti nel mercato globale un po’ per tutti i sopraddetti. Il passaggio poi alla sintesi li ha depotenziati o resi più dozzinali.
Sì i nebulizzatori (per di più fissi, attaccati alla boccetta) sono un’altra stupidata. Era meglio prima.
Hesperia
“Inoltre, ad esempio, strofinare alcol di lavanda o olio essenziale della stessa a chi sta per svenire, stimola la ripresa.”
In passato, da chi cercava l’oblio con l’etere ai Sali che si portavano alle dive del muto che svenivano aggrappandosi alle tende sussurrando “vengo meno” :-)
il naso aveva un valore più centrale di oggi.
Adesso vengono a mancare il legame con la natura, e la solita educazione/formazione vera alle cose.
Che mondo.
aggiungo altre cose:
alcuni profumi sono buoni nella boccetta ma una volta messi indosso no,
perché i profumi cambiano effetti e risultati a seconda della pelle.
Non so che tipo di pelle ho, ‘na pellaccia dura ah ah ...:-)
ma su ciascuno alcuni profumi vengono esaltati , mentre altri…vengono annullati in pratica dopo 5 minuti.
Esempio: da uomo ci sono anche i classiconi di sempre (che usa mio padre):
_Vetiver di Guerlain (che indosso a me, mi fa sembrare un grosso cedro ambulante)
_Eau Savage che su di me dopo pochi minuti scompare e sembra una colonia per bambini
_Chanel Antaeus che a me sta male
_Blenheim Bouquet di Penhaligon’s (il profumo di Churchill) che sta bene a mio padre e non a me
http://www.penhaligons.com/shop/fragrance/blenheim-bouquet-eau-de-toilette-497029.html
ah beh ne abbiamo dimenticato un altro che ho usato: Fahreneith di Christian Dior. (il primo e non le riedizioni)
C’era anche Montana da uomo, con le confezioni che ricordavano architetture razionaliste, sapeva di talco.
http://www.profumomania.com/open2b/var/catalog/images/4794/723-c478d753-442.jpg
una vera schifezza invece era il Drakkar che usavano i paninari negli 80 con le Timberland (orrende) e i piumini Moncler, di cui hanno fatto l'orrido revival questi ultimi anni
Sì, è vero. I profumi cambiano a seconda della pelle di chi li indossa. Del suo PH acido ecc.
Un profumo che sembra allettante, addosso può non figurare. Altri stancano o danno alla testa. O altri ancora sembrano volatilizzarsi dopo pochi minuti.
Strano che in blog di intellettuali raffinati il discorso in un tale tema non è slittato discutendo sui profumi ricercati di Proust che infatti non ha perso nessun tempo e contrattempo.
è che Hesperia ha parlato nel post di profumi nella realtà, partendo non solo dalle essenze ma anche dalle marche....
e non citati nella letteratura, così siamo rimasti ai profumi reali che bene o male abbiamo incontrato.
magari "Profumi e Letteratura" potrebbe essere il titolo di un post..che diventasse una sorta di breve concordanza di più testi in cui il profumo ha un valore particolare.
Sicuro il Decadentismo ne ha usato a piene mani.
Proust ne fa un'occasione narrativa e una importante funzione memoriale-evocativa, le intermittenze del cuore...la madeleine...giusto per dirne uno
http://www.rescogitans.it/main.php?articleid=354
GL, ricordo perfettamente la descrizione di Proust sui lillà, dalla parte di Swann (Du coté de chez Swann). E pure il personaggio di Des Esseintes in "A' rebours" di Huysman.
E anche Gautier, e tutto il decadentismo e simbolismo, ma come ha già ben detto Josh, siamo ai profumi, in quanto prodotti di bellezza e accessori di alta moda.
Comunque, smalti, cammei, gioielli e profumi in letteratura può essere un buono spunto per altri eventuali post.
Comunque la poesia più manifestatamente pro essenze e profumi è "Corrispondenze" di Baudelaire (tratta da Les fleurs du mal) e voglio riprenderne queste due ultime strofe:
Profumi freschi come la pelle d'un bambino
vellutati come l'oboe e verdi come i prati,
altri d'una corrotta, trionfante ricchezza
che tende a propagarsi senza fine- così
l'ambra e il muschio, l'incenso e il benzoino
a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.
Josh, bello il tuo link dell'articolo "Odori e reminiscenze".
"Quante volte abbiamo sperimentato, per lo più inconsapevolmente, l’incredibile capacità degli odori di risvegliare in un istante e d’improvviso un’esperienza passata e radicata nel fondo della nostra memoria? Come una scintilla, un certo profumo casualmente risentito a distanza di anni può immediatamente ridestare in noi un’ondata di ricordi sopiti, lasciando riaffiorare, con dovizia di
particolari, esperienze della nostra esistenza passata che ci sembravano definitivamente rimosse.
L’odore è infatti il più grande alleato dei ricordi: ci permette di viaggiare nel tempo e perciò fa sì che l’olfatto venga eletto a senso privilegiato dalla memoria. Un odore o un profumo già sentiti hanno l’impareggiabile potere di rimaterializzare anche i nostri ricordi intimi...".
Come avrai visto ho tolto il Mitsouko e ho messo il "Chant d'arome" nella nuova confezione. Però preferivo la vecchia col puntale.
visto che begli articoli che ti trovo? :-) tsè ah ah
sì Chant D'Aromes era in effetti meglio di Mitsouko e hai fatto bene a cambiarlo...peccato che non esista più in nessuna versione.
molto bella l'espressione di Baudelaire
"d'una corrotta, trionfante ricchezza",
rende l'idea
Aggiungo che linee come Penhaligon's o Creed
http://www.profumeria-bologna.it/penhaligons.html
che sono del 1800, hanno la fama di essere "profumi di nicchia" artigianali, sono passati alla chimica e al sintetico pure loro, nonostante il prezzo.
A questo punto Hesperia non posso non segnalare una tua passione:-))
http://www.coltempo.it/biografia/profumo.htm
Te pòsssino...! Con tutte le belle donne che ci sono...! E' proprio una fissa la tua...
Guarda questa piuttosto, anche se è lunghetto il link:
http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=chanel+e+in%C3%A8s+de+la+fressange&source=images&cd=&cad=rja&docid=Q1k4fBZTU-I_lM&tbnid=gyHt7KreYDmlKM:&ved=0CAUQjRw&url=http%3A%2F%2Ffr.hprints.com%2Fprint.php%3Fid%3D24963%26u%3D1%2C55&ei=5YxMUfyvKYO-PaeUgJAK&bvm=bv.44158598,d.ZWU&psig=AFQjCNGd0gf8FzO_MbuTqCwDFpvIr_d6og&ust=1364057635282604
Vedete che servono anche i miei commenti OT, senza capo e senza coda, che aprono nuove prospettive profumate futuristiche?
Hesperia, ma no non è una fissa, ma ho visto che PP ti sta un po' antipatica ...così se ci sono delle liaisons con degli argomenti mi sono divertito a mettertela:-))
a parte gli scherzi Ines de la Fressange non mi fa impazzire, bella lo è....
ma ha qualcosa di freddo...a me piacciono donne più conturbanti, indecifrabili o anche misteriose, con qualcosa che mi sembri inafferrabile.
tra le donne in giro con questi profumi il massimo per me sono Carole Bouquet, molto magnetica....
ovvio Marilyn Monroe ..
e Catherine Deneuve (è lei la mia vera fissa)
http://static1.purepeople.com/articles/9/41/89/9/@/298868-catherine-deneuve-represente-le-637x0-2.jpg
qui la perfezione:
http://static1.purepeople.com/articles/9/41/89/9/@/298867-catherine-deneuve-pour-la-campagne-du-637x0-2.jpg
uh mamma:-)
http://s45.radikal.ru/i108/1008/57/92d800c3328c.jpg
da altro punto di vista questo è un minispot molto bello per me...Lancome (di prima):
https://www.youtube.com/watch?v=HGfTmAucZb8
sempre spot di profumi :
qui non c'è una donna da togliere il fiato,
ma c'è un brano musicale da togliere il fiato, e un regista geniale con un enrome senso del ritmo e del montaggio:
https://www.youtube.com/watch?v=iC6pA5yG8P0
Le conoscevo le foto della Deneuve che in questa pubblicità non mi fa impazzire. Voglio dire che è la qualità delle foto che non mi piace.
Poi c'è Charlize Theron per Dior (J'adore) ma quella non te la linko perché la conosci da te e so che sei un patito.
La Deneuve da vecchia ha cambiato i connotati gonfiandosi le labbra, peccato! :
Qui un filmato fatto di fotogrammi dove ovviamente i più belli sono quelli "prima della cura". Man mano che invecchia si rende ridicola anche lei, con quelle labbra a canotto:
https://www.youtube.com/watch?v=xqsK58Ab-s0
Il suo punto di forza è lo sguardo e l'espressività nel recitare (L'Ultimo metrò, ad esempio). Di carattere è talmente stronza e malmostosa che uno come te, non la sopporterebbe per mezz'ora. Quando si è messa in testa di fare l'imprenditrice è fallita nel giro di pochi mesi, perché pretendeva viaggiare in Concorde e largheggiava come una sceicca.
Posta un commento