Si racconta che in una notte di tempesta a Tellaro (un piccolo borgo di pescatori sopra Lerici, nel Golfo di La Spezia) i suoi abitanti dormissero tranquilli, perché rassicurati dal fatto che i saraceni non potevano sbarcare per depredare e saccheggiare il villaggio. Invece, mimetizzati forse dalla tempesta, cercarono comunque di approdare. Ma non fecero i conti con un polpo sullo scoglio che li vide e lanciò i suoi tentacoli verso il cielo e raggiunta la corda della campana della Chiesetta di S. Giorgio si mise a suonare, avvertendo gli abitanti. I quali, dopo aspra lotta respinsero gli invasori. Questo per indicare come furono sempre aspri gli scontri tra la Croce e la Mezzaluna sul Mediterraneo fin da quei tempi. Oggi gli abitanti se la spiegano così con questa deliziosa leggenda da cui è rimasta la sagra del polpo che si festeggia in settembre.
Saraceni Mare Nostrum infestantes sunt noctu profligati. Quod polipus aer cirris suis sacrum pulsabat.
E' la scritta dell'epigrafe datata 1664 che è posta sulla Chiesetta rosa di S. Giorgio perennemente flagellata dai venti e dai flutti, che potete vedere anche nella foto, lì come una navicella pronta al varo. Su Tellaro scrisse una poesia anche Eugenio Montale, il quale era di stanza, invece, nella non lontana
Monterosso.
Cupole di fogliame da cui sprizza
una polifonia di limoni e di arance
e il velo evanescente di una spuma...
Saraceni Mare Nostrum infestantes sunt noctu profligati. Quod polipus aer cirris suis sacrum pulsabat.
E' la scritta dell'epigrafe datata 1664 che è posta sulla Chiesetta rosa di S. Giorgio perennemente flagellata dai venti e dai flutti, che potete vedere anche nella foto, lì come una navicella pronta al varo. Su Tellaro scrisse una poesia anche Eugenio Montale, il quale era di stanza, invece, nella non lontana
Monterosso.
Cupole di fogliame da cui sprizza
una polifonia di limoni e di arance
e il velo evanescente di una spuma...
Ed è un piccolo luogo di sogno, rinserrata com'è tra colli coltivati ad argentei uliveti, e il mare dove all'orizzonte si profilano in lontananza la punta del promontorio di Portovenere con la chiesetta gotica di S. Pietro e le isole Palmaria, Tino e Tinetto. Le scogliere di Tellaro, non sono mai troppo frequentate (nemmeno in piena estate) e vi si si può trovare ancora qualche lembo appartato per godersi in contemplazione le azzurrità e per ascoltare il respiro del mare tra le fragranze dei pitospori e delle zagare. Mentre nelle sere di settembre, la scogliera s' illumina di fiammelle a cera, poste negli anfratti degli scogli, per festeggiare la leggenda del polpo-sentinella. Magari dopo una buona scorpacciata di insalata marinara ...del medesimo, durante la sagra nell'antico borgo marinaro. Ottimo infatti, il polpo in insalata con patate, aglio e prezzemolo. A tutti gli ospiti e visitatori cortesi di questo Giardino, buone vacanze!
Hesperia (pubblicato il 28/6)
19 commenti:
Buone vacanze anche te, Hesperia!
E che nostalgia della nostra cara Liguria coi suoi torrioni!
L'Italia é sempre stata terreno di conquista e il povero italicus sempre impaurito, costruiva muri, torri,castelli, fortezze, paesi arroccati, e sperava in Dio.
Cosi' anche il polpo ha fatto la sua parte...:-D
Una storia carina, che non conoscevo.
P.S. Temo che saremo di nuovo costretti a costruire torrioni...
Buone Vacanze a tutti!!
Ciao Hesperia, buone vacanze (anche se ci sentiremo ancora)....
Bella la leggenda del polpo di Tellaro, non la conoscevo:-)
Buone vacanze anche alla cara Egle e a tutti i nostri simpatici ospiti.
Ciao e divertitevi:-)
Mary
Buone vacanze anche da parte mia ad Hesperia e a tutti i suoi assidui e saltuari ospiti.
...Egle, e magari ad augurarci di avere polpi così salvifici.
Ci sentiamo ancora, visto che torno per qualche giorno.
Ma poi ripartirò.
Grazie anche a te Sympa, magari scommetto che abiti già al mare :-)
Ciao Are, simpatica vero? c'è anche l'epigrafe col disegno, attaccato alla chiesetta. Se vai da quelle parti lo noterai. E sulla chiesa, un bassorilievo dello stemma di S.Giorgio che uccide il drago.
Ciao Marnie, da dove sbuchi? E' un pezzo che non ti si sente. Buone vacanze anche a te e a voi tutti!
Ricambio di cuore gli auguri di buone vacanze anche alla cara Aretusa e al simpatico Sympatros e a Marnie!
E anche a Josh se é a portata di mano!
Anche io andro' al mare, anche se sarà l'oceano...:-)
Anch'io a breve sarò sulle sponde dell'Atlantico cara Egle.
Avrà il suo fascino anche l'Oceano, ma io preferisco il "Mare nostrum". Anche se sta diventando sempre più "Mare monstrum", per tutte le emergenze che già sappiamo. Ma i colori sono impagabili...
Partirò anch'io, ma non subito.
Hesperia per frenare tutti gli sbarchi di clandestini che arrivano giornalmente sulle nostre coste, oggi non basterebbero delle piovre giganti :-)
Buone vacanze e serena estate a tutti!
hesperia, mi chiedi da dove sbuco? bella domanda. uscendo fuori dal tuo giardino per mera curiosità, sono rimasta impigliata in un folto e ispido cespuglio oltre la siepe che lo recinge. Sto faticando a districarmi per uscirne illesa. da uno spiraglio vi ho fatto giungere i miei auguri di buon vacanze a tutti, che spero siano graditi.
Un caro saluto anche ad Egle che si ricorda ancora di me
p.s. molto interessante la storia dell’eroico polpo, finito tristemente in padella, con patate, aglio e prezzemolo.
Marnie, dove sbuchi era un modo per darti il mio benvenuto dopo tanto silenzio sul Loch
dove prima partecipavi con una certa assiduità e vivacità alle discussioni:-)
La storia dell'eroico polpo serve probabilmente a trarre lo stesso coraggio. Mangiandolo. Lo facevano anche gli indigeni. Non sto scherzando, in questo caso.
Suggestiva questa leggenda. La dice lunga su molte cose...Oggi non basterebbe un reggimento di orche per arginare gli arrivi sulle coste.
Mi consolerò con l'insalata di polipo. O prima o poi tornando in Liguria, una terra magica che ha dato molto anche a me.
Egle, ecco sono a portata di mouse.
Buone vacanze a tutti e a tutte, lieta estate.
Demetra e Josh: no, nemmeno le piovre giganti e nemmeno i reggimenti di orche del tipo Horcynus orca e cioè orche assassine, basterebbero alla bisogna :-)
uhmmm Hesperia, e se provassimo con la lettura integrale obbligata del poema omonimo di Stefano d'Arrigo, compresa critica e filologia delle varianti, dici che ne arriverebbero meno?
:))
Josh, non ho letto "Horcynus Orca" di D'Arrigo. Mi sono limitata a Moby Dick (la balena bianca) di Melville. Però a differenza di Woody Allen, l'ho letto tutto dall'inizio alla fine. E senza bisogno di andare dallo psicoanalista, per poterlo terminare :-)
Poi naturalmente, rimanendo alle piovre giganti, "Ventimila leghe sotto i mari" di Jules Verne.
Ciao Hesperia, parto per le vacanze anch'io. Mi hai quasi fatto venir voglia di rivedere Tellaro di Lerici. Ci sono stata già una volta. Avevo vagamente sentito parlare della leggenda del Polpo, ma non ricordo di aver visto l'epigrafe in latino di cui parli.
Se prendi una lente di ingrandimento è situata sul lato sinistro della chiesetta che vedi nella foto. BUone vacanze anche a te!
Bellissima! Buone vacanze tutti!
Ciao Vanda, e grazie per il passaggio su questo vecchio post che però parla di luoghi incantevoli del nostro Bel Paese.
Posta un commento