lunedì 22 settembre 2008

Un libro buono come le ciliegie…l’ultimo dono di Oriana


Il 15 settembre è stato il secondo anniversario della morte di Oriana Fallaci, lei se n’è andata, l’alieno ha avuto la meglio sul suo fragile corpo e sulla sua indomita volontà.
Oriana ci ha lasciato un ultimo dono, un libro a cui ha dedicato gli ultimi anni della sua vita: “Un cappello pieno di ciliegie” la straordinari saga della famiglia Fallaci che attraversa regioni d'Italia, nazioni e secoli, quello che lei chiamava il suo 'bambino'.
Lo sto leggendo, una pagina tira l’altra proprio come le ciliegie, ci si immedesima a tal punto che vorresti quasi che quelli fossero i tuoi antenati, vorresti aver avuto anche tu una cassapanca da cui estrarre preziosi ricordi, vorresti aver conosciuto Caterina, vorresti aver carezzato il volto sfigurato di Giobatta.
Sullo sfondo la storia della nostra patria, una storia quasi dimenticata, travolta dai titanici cambiamenti mondiali di questi ultimi anni, che stanno cancellando la nostra memoria, le nostre radici.
Nell’immaginario collettivo Oriana è quella della trilogia uscita dopo l’11 settembre, attraverso la quale denuncia la decadenza della civiltà occidentale che, pavida e imbelle, è incapace di difendersi dal fondamentalismo islamico.
Questa forte presa di posizione provocò beceri attacchi che addolorarono molto Oriana. Si ritrovò sola a difendersi dal “fondamentalismo” nostrano, quello dei finti-pacifisti.
Franca Rame la definì una “terrorista”, ma quella che toccò il fondo dell’abiezione fu Sabina Guzzanti, in un’indegna caricatura trasmessa in televisione : “Voi non conoscete la fatica di vivere a Manhattan al 38esimo piano, mentre, voi smidollati non avete avuto neppure il coraggio di sfasciare un bancomat. Amo la pace e l'amo tanto che sarei disposta a radere al suolo una città e a non fare prigionieri. Amo la guerra perché mi fa sentire viva”.
Dal pubblico si levò la frase: «Ti venisse un cancro». E la Guzzanti: “Ce l'ho già e ti venisse anche a te e alla tu' mamma”.
Oriana rispose all’oca crudele (come lei stessa definì la Guzzanti) così: “Giovanotta, essendo una persona civile io le auguro che il cancro non le venga mai. Così non ha bisogno di quell'esperienza per capire che sul cancro non si può scherzare. Quanto alla guerra che lei ha visto soltanto al cinematografo, per odiarla non ho certo bisogno del suo presunto pacifismo. Infatti la conosco fin da ragazzina quando insieme ai miei genitori combattevo per dare a lei e ai suoi compari la libertà di cui vi approfittate”.

Ma Oriana è ricordata e notissima all’estero per ben altri meriti, perché era prima di tutto una grandissima giornalista e cronista, nella sua lunga e fortunata carriera si è occupata di tutto, moda, cinema, dibattiti e polemiche culturali, inchieste sulla condizione femminile, politici italiani ed internazionali.
Con tutti fu se stessa, senza timore, senza ipocrita riverenza:
“Ma che diavolo sta inventando, Sig. Colby?!? Ma come si permette di falsificare così la storia? A William Colby Capo della cia 12 marzo 1976

“Lei è proprio più papista del Papa. Meno male che lei non ha fatto il prete e non è divenato Papa”
A giulio Andreotti 14 marzo 1974

“Forse non sa il francese come afferma, forse la sua vecchia mente non segue i concetti” sul negus Haile Selassie 15 giugno 1972

“ Non è seducente, così basso e tarchiato e oppresso da quel testone d’ariete” Henry Kissinger 16 novembre 1972

“Nessuno, middio, era mai stato così stupido da autoincastrarsi con un sistema elettronico di registrazione su nastro” su Richard Nuxon 29 agosto1974

"I suoi nonni, illustre Signor Arafat, non ci hanno lasciato che qualche bella moschea e un libro col quale da 1.400 anni mi rompono le scatole” Ad Arafat 29 settembre 2001.

Questa era Oriana ironica, sincera, aggressiva, furente, esplosiva, instancabile, ma anche capace di grande tenerezza solo che preferiva rivelarla ai più intimi. Non si svendeva e nella sua vita ha avuto solo una ‘padrona’: la libertà. La vita non è vita senza libertà: “Ho sempre amato la vita. Chi ama la vita non riesce mai ad adeguarsi, subire, farsi comandare. Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita… Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano”.
Grazie Oriana
Aretusa

19 commenti:

Hesperia ha detto...

Grande, grandissima e indimenticabile! Bravissima Are, a essertene ricordata. Soprattutto di questi tempi si sente tanto la sua mancanza per poterle dire che lei è stata una grande profetessa e visionaria.
A Colonia in questi giorni, l'Eurabia è riuscita a zittire ogni dissenso, previa astuta campagna di stampa.
Ho comprato anch'io "Un cappello pieno di ciliege" e me lo sto gustando.

Leggere quel suo bel toscano limpido e pulito mi dà ancora la gioia di sentire nostra Madre lingua italiana che a breve nessuno parlerà più.
Eppoi come dici, è un affresco della storia del nostro Paese. Bella sorpresa davvero. Grazie Mary-Are.

Anonimo ha detto...

Ciao, ho seguito il tuo avatar su Orpheus e sono arrivato qui. Sei la stessa Mary di orpheus vero?
La Fallaci è una donna di grande tempra e valore morale e qualcosa di lei sopraviverà sempre.
Il suo ultimo libro non l'ho ancora comprato perché a me piace soprattutto la Fallaci politica e polemica, ma magari sarei tentato di farlo se avessi il tempo di leggere un volume così ponderoso. Vedo però che è piazzato bene nelle classifiche dei libri più venduti. Un saluto

Luca

Mohrik ha detto...

Anch'io come te sto leggendo "Un cappello pieno di ciliegie" e non posso che condividerne le sensazioni e la passione.
Anch'io come te amo Oriana, e questo tuo omaggio così vivo e pulito mi ha regalato momenti di sincera emozione.

Aretusa ha detto...

Ciao Hesp...si in questi giorni ho pensato a lei, volevo mettere un post su Orpheus.
Poi ho pensato di parlare del suo ultimo libro e qui é il luogo più adatto.
Mi manca quella donna indomita, chissà come avrebbe "arruffato la penna" davanti allo schifo di quello che é sucesso a Colonia...
Avevo anche un bell'aneddoto da raccontare, ma il post era già molto lungo.
Magari lo scrivo qui nei commenti.
Ci sarebbe così tanto da dire su questa meravigliosa figlia della nostra patria (la NOSTRA Italia e non quella dei pacifinti e dei professionisti della menzogna multiculti) che cercare di ricordarla in poche righe é difficilissimo.
Grazie Are

Aretusa ha detto...

Si Luca sono la stessa Mary di Orpheus:-)

Anch'io amo molto l' Oriana politica e polemica...ma questo libro vale la pena di leggerlo, anzi gustarselo piano, piano.
E' un tomo poderoso, hai ragione, ma scivola via che é un piacere...
Te lo consiglio
Ciao Are

Aretusa ha detto...

Grazie Mohrik per il bel complimento:-)

Come ho detto non é stato facile condensare la grandezza di questa donna, in 'poche righe'...ma ho scritto con il cuore.
Ciao Are

Hesperia ha detto...

Mary, il tuo post è stato scelto dalla redazione di TCQV , sezione cultura. Una notazione: non posso fare a meno di rilevare che i personaggi dell'Italia discreta, operosa e artistica che mi piacciono, i personaggi che ci fanno onore, sono tutti in bianco e nero: Mina, Battisti, Oriana. E prima di loro...Greta Garbo. Non a caso:-)
Il libro l'ho lasciato giù al mare e sono arrivata a quel suo parente che muore dopo aver ricevuto un calcio dal suo mulo. POi torno giù a riprendermelo. Ciao.

Anonimo ha detto...

Anch'io sono di quelli che la Fallaci la conosco più come polemista politica che come romanziera. Di lei ho letto solo "Se il solo muore" come romanzi. Le bibbie antiislamiche invece ce le ho tutte belle in vista nel cofanetto. E molti passaggi li so a memoria.
In Italia è rimasto poco di cui andare fieri: la Ferrari, La Fallaci, Mina e Battisti di cui avete già parlato.
Sono loro i nostri gioielli di famiglia. Altro che Alitalia.

Anonimo ha detto...

Grazie aretusa per questo semplice e splendido ricordo della nostra cara grande Oriana ...
Sto leggendo anch'io "il suo bambino" ed è un bel tuffo nella nostra storia, nei sentimenti, nell'anima di persone esistite veramente che hanno vissuto qui su questa terra prima di noi...
Poi da buona Toscana quale sono non posso non emozionarmi a sentir nominare le mie città.. Pisa, Pontedera, addirittura il mio paese Cascina e conoscerne pezzi di storia a me per certi versi sconosciuti. Percepire con quale passione Oriana si immedesima nei vari personaggi, rivivendoli emotivamente e psicologicamente e riuscendo a trasmetterci tutto ciò in perfetta armonia con fatti e luoghi.
Quanto mi manca Oriana!
Un saluto a voi del Giardino delle Esperidi... è sempre un vero piacere leggervi!
Baci...
Francy
http://libertaedovere.ilcannocchiale.it/

Aretusa ha detto...

Marlowe il primo libro che lessi di Oriana fu "Penelope alla guerra" non rammento più la trama, ma solo che mi piacque a tal punto da cercare e leggere tutto quello che ha scritto...
I miei preferiti però rimangono "Lettera ad un bambino mai nati" sul tema dell'aborto e della maternità mancata.
E "Niente e così" sia sul Vietnam.
Se non li hai letti te li consiglio, soprattutto il secondo.
Ciao Mary

Aretusa ha detto...

Grazie Francy per l'apprezzamento:-)

Oriana manca a tutti noi
Era una voce forte, sincera e limpida, in questo oceano di ipocriti balbettii che ci circondano.
Immagino che per chi é toscano questo libro sia ancor più coinvolgente.
Peccato che non é più la Toscana, di Oriana.
Recentemente ho visto Firenze dopo molti anni, mi sono venute le lacrime agli occhi.
Cosa stanno facendo alle nostre belle città, piene d'arte?
Le stanno trasformando in suk che odorano di orina....

Ciao Are

Anonimo ha detto...

Aretusa, io sono legato al filone storico-giornalistico e ho letto con grande interesse "Intervista con la storia". E come sa intervistare lei, non sa intervistare nessun altro. Sembra capace di tirarti fuori la parte peggiore del Mr. Hyde in ogni dottor Jekill della politica. Memorabile, quella con Kissinger, Gheddafi e l'ayatollah Komeini.

Anonimo ha detto...

Sapevo dell'uscita del libro, e l'ho visto in giro ma ancora nè letto nè comprato perchè sono pieno strapieno. Al più presto lo farò, anche perchè non me ne mancano molti di Oriana per poter dire di aver letto l'opera omnia. E poi con il mio compleanno che incombe il libro arriverà, sono sicuro. Bella presentazione! :)
Aretusa, mi piace il passaggio in cui Oriana risponde all'oca crudele, con la solita classe "Quanto alla guerra che lei ha visto soltanto al cinematografo, per odiarla non ho certo bisogno del suo presunto pacifismo. Infatti la conosco fin da ragazzina quando insieme ai miei genitori combattevo per dare a lei e ai suoi compari la libertà di cui vi approfittate”.
Non può che essere gran donna una che risponde così, stupenda, impagabile come sempre. Trovo geniale anche la sua risposta ad Arafat. E sapeva davvero scrivere, dote sempre più rara.

Anonimo ha detto...

@Aretusa bis: "Penelope alla guerra" è un buon libro anche, vero. "Se il sole muore" che cita Philip Marlowe anche mi è piaciuto. "Lettera a un bambino mai nato" mi colpì molto, ero giovane quando l'ho letto, e mi ha impressionato tantissimo. Oriana romanziera ha un senso di poesia della vita difficile da trovare nella contemporanea, eppure la sua scrittura riesce ad essere realistica ma attenta a dipingere gli stati d'animo, micropassaggi interiori.

Eh no, Mary, nè Firenze nè la Toscana in genere oggi assomigliano a nulla più. Non è solo il degrado, ma l'invivibilità, il sovraffollamento, scelte politiche e culturali sbagliate contrarie allo spirito del luogo che hanno snaturato tutto. Io vado spesso (parenti) ma nulla è più come prima, nè in città nè nei dintorni e sulle colline. L'unica è arroccarsi tappati a Fiesole.

Hesperia ha detto...

L'ultimo intervento di Josh mi ha fatto riflettere proprio all'intenzionalità con la quale Oriana ha scritto quest'ultimo romanzo mentre la sua salute era gravemente minata: fermare il tempo e ridarci la Toscana e la toscanità che ha conosciuto lei. Lei che dell'identità italiana è sempre stata gelosissima, anche a costo di passare per "razzista" e intollerante. E non ha mai fatto sconti né deroghe a nessuno. Basta ricordare a quando il Social Forum e i no global sono passati per Firenze, com'era in apprensione solo all'idea che ci potessero essere atti di vandalismo verso la sua amata città. In quell'occasione scrisse un'accorata lettera al Corriere, che fu poi materia di sarcasmo e caricature ignobili da parte della coppia Fo-Rame e dell'oca crudele Guzzanti, di cui ci ha già detto Are nel suo post.
Oriana rimarrà sempre una grande custode dell'italianità, una grande patriota che ci ha insegnato a difendere quanto ci è di più caro e prezioso.
Buon weekend a tutti!

Aretusa ha detto...

Josh vedo che anche tu sei un ottimo conoscitore della nostra Oriana....
Gran donna veramente, e soprattutto con la risposta pronta...un "peperino", da questo punto di vista.

Anch'io ho molto apprezzato la risposta all'Oca crudele...
Quest'ultimo libro te lo consiglio proprio.
ciao Are

Aretusa ha detto...

"fermare il tempo e ridarci la Toscana e la toscanità che ha conosciuto lei"

Infatti Hesp, é il suo ultimo bellissimo dono...

Ciao e buon fine settimana a tutti

Are

Anonimo ha detto...

In questo Giardino le Esperidi sono tutt’altro che distratte.
Brava Aretusa. Hai puntualmente e mirabilmente ricordato la ricorrenza della scomparsa della grande Oriana, la coraggiosa intellettuale amata, stimata ed apprezzata molto più all’estero che nella nostra Italia, che lei tanto amava ed ha amato con furore e ardore, fino al suo ultimo respiro. Ma, come si sa, ogni profeta, - poiché anche questo essa è stata - è odiato in patria.
Anch’io ho letto e detengo parte delle sue pubblicazioni, quali “Lettera ad un bambino mai nato”. Un capolavoro sull’intimo e angosciante conflitto suscitato dalla decisione se accettare o no l’imminente maternità. Leggendolo, mi teneva il cuore sospeso per quel lacerante dialogo tra la probabile madre e l’eventuale nascente.
Con “La rabbia e l’0rgoglio”, primo libro della trilogia post 11 settembre, si ripropose a tutto il mondo, sordi e ciechi, quale vero ed unico difensore della nostra civiltà occidentale.
Senza voler far torto a nessuno dei presenti, come tratto di scrittura e temperamento letterario, Oriana Fallaci io l’associo, tra le Penne contemporanee, alla nostra Nessie del blog Saura Plesio.
Buona sera a tutti.
marnie

Nessie ha detto...

Troppa grazia e troppo onore, cara Marnie. Magari...;-)