lunedì 14 giugno 2010

Rabarama






In questo blog s’è trattato spesso di argomenti classici o del passato….talvolta anche con un senso di sdegno per la sonnolenza, l’autoreferenzialità e povertà di certi passaggi dell’arte contemporanea. Ma non tutto langue in Italia oggigiorno.

Rabarama è una pittrice e scultrice italiana (Paola Epifani, Roma 1969). La parola dello pseudonimo deriva dal sanscrito Raba, che significa ‘segno, tatuaggio’, e Rama che vuol dire ‘divinita'’.


Pur giovane, ha già una ragguardevole carriera alle spalle, ed è tra i nomi e, parola che le piacerebbe, “identità”, che rendono importante il nome “Italia” nel mondo oggi. Tipiche della sua produzione sono sculture in metallo (bronzo, alluminio...), da dimensioni consuete a gigantesche, ricoperte da una sorta di tessere tatuate sui corpi - definizione alquanto riduttiva.

Figlia d’arte, già a 10 anni partecipa alla Mostra Internazionale per il 30° Anniversario della Nato.
Nel 1990 il Governo Messicano la sceglie come rappresentante italiana al concorso internazionale di Toluca: R. realizza una grande scultura, poi permanente presso il Museo di Arte Moderna. Il suo talento è ricco, sfaccettato, Rabarama è una creatrice di forme originali. Nel 1995 collabora con la galleria Dante Vecchiato. Dal 2000 le sue opere sono esposte presso i maggiori musei italiani e stranieri, negli Stati Uniti e a Parigi. Prende parte all’evento d’arte con Franck Muller a Ginevra (2007). Una sua scultura monumentale è stata acquistata dal Municipio della città di Shanghai, per la piazza del Governo cittadino, 1ma opera italiana acquistata dal Governo Cinese; personale alla Fundaciòn Sebastian di Città del Messico (2005); mostra al Museo d’Arte di He Xiangning a Shenzhen, nel museo d’Arte Contemporanea Millennium di Pechino e nel museo d’Arte Contemporanea di Shanghai (2004); riceve il premio per la giovane ricerca artistica Beijing International, alla Biennale di Pechino (2003); personale alla Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino (2001). 3 statue: Trans-lettera (bronzo dipinto bianco/nero, 2000), Labirintite (bronzo dipinto bianco/verde, 2000) e Co-stell-azione (alluminio dipinto bianco/bordeaux, 2002) sono collocate presso il Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria dal 2007 in occasione della mostra personale “Rabarama. Identità”



La particolarità delle sue opere scultoree è molteplice: la forma ancora classica adottata per i corpi, l'enigmatica ieraticità dei volti che sottolinea una forte valenza sacrale, la paziente e preziosa lavorazione della ‘pelle’ delle figure: textures, tessere di puzzle, ideogrammi, microcaratteri, segni ricoprono spesso interamente o quasi le figure, creando una tensione tra la forma dei corpi e la superficie, ora decoro ora rete imprigionante delle forme.

La pelle e l’anima, insomma, affinchè l’anima non sia espropriata nelle metamorfosi del moderno. Ma si tratta in questo caso di anima riconquistata, quasi sciamanica e veggente.



La preziosità presiede ad un decorativismo manuale che rivela particolare abilità: a volte si spinge a una ricerca del ‘segno’ contemporaneo, spazia dalle cifre della civiltà attuale e dell’astrazione, fino al richiamo ad ideogrammi e alle culture antiche, simboli ancestrali e primigenii della scrittura, o cita le popolazioni indigene di varie parti del mondo che ancora si dipingono la pelle con valenza rituale e tribale nei culti della terra.

L’effetto finale è sempre una sinergia tra la superficie decorata e tempestata di tessere e rilievi, e la tensione che anima i corpi, come di un’anima che volesse uscire dalla pelle delle opere. L’atmosfera che ne risulta è moderna e insieme antica, posta fuori del tempo, sacra.


I temi scelti sono classici, contemporanei ed eterni eppure attuali, rivisti attraverso le problematiche del presente: la mutazione genetica, l’ambiguità umana, l’identità dell’uomo contemporaneo. Identità sacra che sappiamo però storicamente dalle arti, dalle lettere, dalla filosofia, dalla politica, dai media moderni, dalla sclerotizzazione dei linguaggi ci è stata frammentata, texturizzata, micronizzata, frantumata…

Ma un’anima ancora si muove, si torce nei corpi, lotta per uscire allo scoperto.

Questo è forse il messaggio più universale e toccante di Rabarama. Con molta ammirazione per alcune realizzazioni in particolare.

Le sue statue di maggiori dimensioni collocate in piazze famose e storiche del mondo sembrano un riassunto dell’esperienza dello spirito umano. A corollario e in contrasto con le forme classiche presenti, come a dire: ecco a che punto siamo oggi. Eppure un'anima ancora pulsa, forse l'anima dell'uomo ci riserverà ancora molte sorprese.

Ed ecco tra piazze monumentali rinascimentali, barocche, ottocentesche come tra gelide architetture contemporanee emergere la figura viva della metamorfosi dei corpi in tensione che lottano con la loro stessa preziosa pelle, assorti ad indagare l’identità umana e il sacro dell’uomo mediante tasselli e incastri, immagini pulsanti di un mondo imprigionato che preme per librarsi in libertà. (qui, Ri-Nascita)



Forma, torsione, pelle e soprattutto Spirito e pensiero: così Bozzolo (2000), un bronzo dipinto che indica l’origine e la genesi della nuova forma umana; e Ri-Nascita, un bronzo dipinto del 2006, dove è suggerita un'ascesi, una tensione verso l'infinito; e Trans-rettile (1997), un bronzo dipinto che indica la mutazione del corpo e la mutazione dell'animo.



Corpi-fenice verrebbe da dire, nell’accezione del mitico animale che rappresenta sempre la rinascita dalle proprie ceneri e dalla propria storia, corpi 'plutoniani' mostrati nel loro ciclo vitalistico di rinascita, con i valori più totali della rigenerazione.

Josh

30 commenti:

Hesperia ha detto...

Josh, vedo che ti sei conquistato la tribuna d'Onore di Tocqueville. Ora il post si legge in tutte le parti e sono spariti quegli strani caratteri.
Rabarama è indubbiamente un'artista talentuosa. Ma mi domando come mai oggi la scultura (un tempo catalogata nelle Arti Maggiori) sia in fondo, passata in secondo piano rispetto al dipinto.
A parte il fatto che le sculture moderne date in dotazione alle piazze italiane, difficilmente risultano attraenti.
Cattelan e Pomodoro docent.

Josh ha detto...

Ah guarda non so cos'abbia la piattaforma blogspot. A volte quando si posta è un tormento.

Se piace ai signori di Tocqueville ci fa piacere, anche se a volte hanno saltato molti post che valevano la pena, e promosso invece post di 1 riga. Il criterio a volte mi sfugge.

Rabarama a me piace moltissimo. E' tra i pochissimi contemporanei di cui mi piace avere opere.
E' anche magnetica e affascinante, ma ora non c'entra niente :-)

Un vero guaio che la scultura sia passata a significare un'arte secondaria rispetto alla pittura. Chiaro che adoro la pittura, ma la scultura ha da sempre il suo perchè: un'arte nello spazio, il suo essere così tattile, plastica, il suo esprimere movimento...non so come si faccia a non tenerla in considerazione.

certo molto può dipendere dalla modernità. Lascia perdere Cattelan e Pomodoro..:-) Può essere che molta della scultura..."non figurativa" di una certa parte del 900 in poi abbia allontanato ulteriore pubblico da questa forma d'arte per eccessivi intellettualismi e incomprensibilità. E proprio perchè tante sculture recenti sono brutte.
Rabarama mi lascia ben sperare per il futuro, invece.

Hesperia ha detto...

Veramente la piattaforma di bloggeQVr a me non fa nessun brutto scherzo sull'altro blog.
Su ToCqueville, è da un pezzo che mi sfuggono i criteri di scelta. In particolare nell'ambito "cultura".

Hai detto che la scultrice tra i pochissimi contemporanei di cui ti piace avere opere. Da vedere, suppongo. Visto che avrà certamente quotazioni elevate.
La scultura in quanto arte tridimensionale è chiaro che ha in sé una componente legata alla tattilità e al plasticismo. Inoltre dà fortemente l'idea del movimento così come dello stato di quiete. Epperò è fortemente legata all'architettura: ville, parchi, palazzi signorili, grandi porticati, corti con colonnati ecc.

Purtroppo oggi dove le si mette le statue o le composizioni scultoree con la mancanza di spazi odierni?
Da qui le quotazioni più elevate del dipinto, suppongo.

Josh ha detto...

A me la piattaforma blogspot di scherzi ne fa con le foto, con il testo, con i formati in pratica fin da subito. Non prende i comandi che do. O appena presi, al momento della pubblicazione pubblica in formato diverso e non più modificabile.

No, Rabarama è tra i pochi contemporanei di cui mi piace avere opere. Ho 1 statua non immensa. I miei ne hanno un'altra.
qui qualche valutazione:

http://www.sellarte.it/Artisti/Rabarama_sculture_in_bronzo_Paola_Epifani_Galleria_Dante_Vecchiato_BIografia_Esposizioni_Aggiudicazioni.aspx

qui altri prezzi. Sono contenibili anche in interni:
http://www.telemarket.com/telemarket/catalogue/dept.asp?dept_id=10&order=1&LanguageID=ita&mscssid=34bqa400jhvp8l

al link alcuni pezzi interessanti anche di Arman.

Hesperia ha detto...

Beh, insomma...Non sono certo regalate. Diciamo, il prezzo di una vacanza.

Josh ha detto...

diciamo così....se a uno proprio piacciono, come nel mio caso, ce la si fa. E può essere anche un investimento per il futuro, ma io non le venderò mai.

aggiungo un link della bella mostra a Reggio Calabria:
http://www3.comune.reggio-calabria.it/fotogallery/igallery.asp?d=\mostra+rabarama\

chiaramente cliccando su ogni singola foto si ingrandiscono.

Al momento attuale la si può vedere a:
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=90152

Orta San Giulio (NO) - dal 24 aprile al 3 ottobre 2010
Per l'occasione c'è anche un bel catalogo di Silvana editoriale.

Non lo metto nel post che se no mi si ri-scompagina tutto nuovamente.

di Mammi ha detto...

Josh
La scultura Trans-rettile, mi ricorda la tematica delle metamorfosi, come Dafne che si trasforma in albero, d’altronde il mito delle metamorfosi è una tematica ricorrente in tutte le culture, che permette agli artisti di spaziare dalle trasformazioni reali a quelle interiori ed astratte.
Sulla scultura contemporanea, che ti devo dire, a Pisa, in bella vista, alle spalle della stupenda abbazia romanica di S. Zeno e a pochi metri dalle millenarie mura della città, in un ampio prato alberato, hanno piantato, nel vero significato di piantare, un tubo di ferro arrugginito d’ una decina di metri, simile a quello delle condutture delle fogne, un po’ rastremato in cima.
“Magico” tocco finale dell’ “artista”: l’ha fatto posizionare leggermente inclinato, vergognosa parafrasi della Torre pendente.
Casualmente ero presente all’installazione dell’ “opera d’arte”:i miei commenti non sono piaciuti all’autore …..
Non voglio dire che tutta la scultura contemporanea sia così, indubbiamente quella di Rabarama è altra cosa, ma se penso al Canova….
Ciao
Marcello

Josh ha detto...

Sì Marcello, il tema della metamorfosi che dici è proprio azzeccato, e in fondo Rabarama lo rappresenta più volte nei significati che dici, dalle trasformazioni interiori a quelle esterne fino al concettuale.
La scultura se n'è spesso appropriata per interpretarlo in 1000 modi.

Appunto, dicevo anche io raramente amo l'arte contemporanea e che credo che la nostra rappresenti una rara eccezione.
L'installazione di cui parli sembra un obbrobrio.

Canova...è irraggiungibile: o almeno, oggi tecnicamente (ricorda anche che le tecniche sono cambiate, con l'elettricità abbiamo più strumenti e facilitazioni....) in molti potrebbero "copiare" Canova, ma sarebbe una citazione del passato e appunto una copia.

Più difficile creare figure autonome proprie, inventare un personale alfabeto d'arte, che magari dia anche una chiave di lettura profonda ed elevata del presente.
Spesso arte è una nuova lettura del mondo, un nuovo linguaggio, e deve essere sempre originale, e in questa ottica creare nuove forme.

E' che l'arte, oltre al talento individuale che si manifesta, deve anche inventare qualcosa, parlare del presente, metaforizzare, dare una nuova interpretazione del presente: oggi come oggi la società in cui ci dibattiamo non potrebbe mai avere come frutto un'arte ....neoclassica.

Così lascerei perdere i paragoni. Comunque il talento plastico di Rabarama c'è, anche osservandolo in chiave classica, anche per chi non amasse il suo stile, o la sua chiave di lettura del mondo.

Josh ha detto...

Aggiungo una cosa che mi viene in mente dopo le osservazioni di Marcello. Sì dicevamo, anche in altri post, della differenza tra la bella arte del passato e alcune cose oggi. E' una differenza abissale.
Se pensi anche alla letteratura, alla musica, alla pittura spesso, all'architettura, vale lo stesso discorso.
Se pensi invece ad oggetti di consumo e ad altri campi, dal cibo, alla qualità in genere tutto è in progressivo calare...come in fondo ha fatto notare Nessie/Sauraplesio tante volte sull'altro blog.

Il punto è anche che nell'arte va portato vanti, va promosso qualcuno tra i contemporanei. I più originali, i più talentuosi vanno promossi. C'è bisogno anche di qualcosa di valore nel presente.
L'artista vero ha sempre offerto una propria visione del mondo originale. Abbiamo bisogno di artisti contemporanei capaci oggi, a parte i genii di ieri. I grandi di ieri sono immortali, sono fuorisuciti dalla loro epoca per la loro grandezza, ma sono anche legati al loro mondo, alla loro epoca.
Abbiamo bisogno di qualcuno che legga e interpreti la nostra epoca presente, anche in modo critico, anche in modo brutale.
Se lo sa fare con poesia, con originalità, mi ci affeziono perchè sono convinto che sia tra i pochissimi che sanno darci una chiave di lettura del presente.

Non possiamo leggere il presente solo con le chiavi del passato, sembrando unicamente 'laudatores temporis acti'....alla lunga non si andrebbe da nessuna parte.

Josh ha detto...

come dire: sono quasi sollevato che per trovare qualcosa in arte in cui riconoscermi, non debba rivolgermi solo all'antichità, fino all'800 o fino al Dèco, e non oltre.
"Ho bisogno" di sapere che oggi c'è qualcuno che intercetta una sensibilità, è giovane, è vivo, pulsa adesso e crea oggi qualcosa di artistico che interpreta l'oggi.

Così nonostante la mia formazione iper-classica, anche io mi sento appartenere un po' di più all'oggi, in cui effettivamente vivo.

Dionisio ha detto...

Hai perfettamente ragione, Josh, l'artista deve essere un testimone del suo tempo e, con la sua opera, ne fornisce un'interpretazione basata non sulla ragione ma sul sentimento (quindi la può guardare con piacere, con tristezza, con disappunto, con disgusto o addirittura con orrore) che si risolve comunque in un "giudizio" sulla realtà del mondo che osserva. E' sempre stato così e non può essere che così (altrove dicevamo che l'artista diletta o commuove, non ammaestra - cosa che spetta ai filosofi e ai pensatori - benché, in un certo senso, un monito, alla fin fine, lo lanci ai suoi contemporanei.
Nell'arte poi c'è una componente estetica da cui non si può prescindere, perché anche se comunica indignazione e disarmonia deve comunque tenere conto di questa funzione che la giustifica, che ne determina la ragione d'essere.
Per questo tanta arte contemporanea è detestabile (o meglio non è arte, in quanto brutta) perché nega se stessa nel momento in cui nega la sua stessa funzione. Che, non ultima, è anche quella di comunicare con i propri simili. Per questo personalmente detesto soprattutto l'astrattismo perché rappresenta una fuga dalla realtà, un rifugio in un mondo iperpersonale attraverso l'adozione di un segno ultraegocentrico che denota il disinteresse o il disprezzo verso gli altri (e questo vale per chi è arrivato a praticarlo con serietà, credendo di percorrere la strada giusta; non mi riferisco a chi ha scelto l'astrattismo per moda o per incapacità tecnica). Avete presente "Il capolavoro sconosciuto" di Balzac? Vi è descritto il percorso di un pittore che arriva, per chiusura verso il mondo e per eccesso di incontentabilità rispetto alla propria capacità di restituire quel che vede, appunto ad una rappresentazione astratta della realtà (Balzac, come tutti i geni, preconizzava già il futuro).
Venendo a Rabarama, confesso che non la conoscevo (anch'io me ne sto un po' chiuso nella mia torre d'avorio, ma non per superbia, semmai solo un po', un pochino). E' difficile giudicare una scultrice da alcune foto. Intanto vedo che, sul piano tecnico, è dotata. La sua cifra è intrigante ma, forse, un po' voluta, cercata proprio per affermarsi in un'epoca di equivoci come la nostra, in cui bisogna per forza essere "originali". Non bisogna dimenticare che si deve sì essere testimoni del proprio tempo, ma senza dimenticare la lezione del passato, cghe ci viene da quei grandi che avete detto. E' vero che talvolta si cede alla consapevolezza che "tutto è stato già fatto" (come dice un mio amico pittore e disegnatore bravissimo, ma sempre scettico sul valore di ciò che fa), ciononostante non bisogna mai smettere di cercare, quando ci si cimenta in un linguaggio artistico.
Comunque, bravo Josh: hai pescato una delle poche che dice qualcosa, nel panorama desolante dell'arte contemporanea.

di Mammi ha detto...

Josh
Per chi si vuol dilettare col tubo..."artisticamente corretto"
http://sarcastycon.files.wordpress.com/2010/06/tubo001.jpg

------------------
E' vero che l'artista deve in qualche modo interpretare il suo tempo e che oggi è sempre più difficile essere originali,ma ci sono dei canoni estetici irrinunciabili.
Ed è vero anche,come dice Dionisio, che capita spesso che un'idea, avuta in modo autonomo, risulti essere un déjà vu.
Cmq sia non ci possono gabellare per opere d'arte quelle che sono emerite schifezze.

Ho riguardato,purtroppo solo in foto, le opere della pittrice ed onestamente devo convenire con te che sono abbastanza gradevoli. Certamente l'uso di tecnoligie moderne come scalpelli elettrici mole,lucidatrici, specie per il marmo(le ho viste all'opera a Carrara) insieme alla possibilità di fare fusioni di grandi dimensioni e con metalli di ottima qualità,agevola non poco il lavoro dello scultore.
Al di là di questo ci vuole sempre che l'anima ed il sentimento dell'artista traspaiano dalla sua opera.
ciao
Marcello

Josh ha detto...

Grazie ragazzi dei commenti:-)

@Sarc: mamma mia: ho letto e visto al link che mi hai dato, del tubo.
Proprio non lo riesco a capire. Sarà che non sono moderno ahaha

Vedi, lo sapevo che a Carrara e in Toscana in genere avevi avuto modo di vedere all'opera le nuove attezzature. Insomma ars come techne, pure. Ma l'anima e il sentimento devono trasparire.

Josh ha detto...

@Dionisio: i tuoi commenti sono altri post, e in fondo lezioni.

E' vero che traspare un giudizio su un'età da una vera opera d'arte.
Sono d'accordo con te poi sulla condanna dell'arte "brutta" che nega in fondo il suo stesso statuto.

E sul punto astrattismo totale come segno egocentrico che non comunica con gli altri... è un'interessante chiave di lettura.

Balzac è uno tra i miei Autori preferiti.

Hesperia ha detto...

Sarc, a La Spezia c'è un altro di questi gran geni scultorei come quello che hai linkato tu, che ha fatto una scultura orripilante davanti al tribunale: un ammasso di lance puntute e aguzze che sembrano dei bastoni (in ferro) del gioco del Shanghai. Della serie, la giustizia ti infilza. E se volevano dare un senso di quel che avviene nei Palazzi di Giustizia, almeno in questo ci sono riusciti.

Hesperia ha detto...

Dimenticavo: ecco il link per deliziarvi:

http://www.tribunale.laspezia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=18&Itemid=33

Sarc. ha detto...

Hesperia
Vado spesso a La Spezia, ma mi era sfuggita questa "opera d'arte",la prossima volta andrò a deliziarmi....

Riporto,dal link che ci hai indicato, una parte della descrizione dell'"opera" perchè è troppo bella.

"....Da una disposizione centrale, verticale e unita, i 40 elementi formali identici si abbandonano in ordine irregolare, ciascuno seguendo una sua naturale spinta individuale e fissando la forma della scultura in un istante della loro caduta libera. Dall' immagine di questo attimo possiamo presentire la continuazione del loro movimento dinamico e possiamo anche presumere quale sarebbe stato il punto di partenza. Questo dà vita ad una struttura sottoposta alle regole della gravità e della
forza d'attrazione. Cogliamo l'impressione di un processo conosciuto, che ci trasmette la sensazione di un disordine incontrollato. L'armonia sostanziale in questo caos apparente la riconosciamo solo con uno sguardo più intenso....."

Tu o Josh o Dionisio, esperti di critica artistica, potreste spiegare, ad un povero fisico ignorante, quale sia un movimento non dinamico ed indicargli una stuttura (sulla terra) non soggetta alla forza di gravità. Grazie.

Josh
scusa l'OT ma sono cose mi mandano in bestia, soprattutto perchè le fanno coi soldi nostri!
Non oso pensare quanto possa costare quella struttura di 17x17x7
metri.
ciao

Josh ha detto...

Hesperia, che robaccia quella lì a La Spezia! "Trafitti" dalla "giustizia".
Dal testo citato da Sarc..."caduta libera"...in tutti i sensi eh.

Poi il testo continua "Cogliamo l'impressione di un processo conosciuto, che ci trasmette la sensazione di un disordine incontrollato. L'armonia sostanziale in questo caos apparente la riconosciamo solo con uno sguardo più intenso....."

aaaaah Ma parla dei processi, nel senso dei processi giudiziari? :-)) Quelli che ci danno la sensazione di un 'disordine controllato'... Sissì, allora parla dei processi.
O di MD.

A parte, Sarc, che l'esegesi è questa che ho scritto sopra :-D ahah
forse intendeva che l' "opera" coglie come uno scatto, un 'frame' di un movimento. Comunque è detto male, volutamente contorto per coprire la gratuità concettuale della struttura.

Perchè, come dire, a parte la bruttura, e a parte che l'artista le ha colte in un attimo del movimento della gittata Shangai,
ecchissenefrega di come stavano messe prima le lance, e di dove finirebbero dopo, intuendo noi le leggi del movimento, e dove sarebbe il nostro piacere nell'intuirlo? bah.

Comunque poco non costerà, vedrai.

Hesperia ha detto...

Beh, adesso purtroppo si capisce PERCHE' e per colpa di CHI, la scultura è caduta così in basso. Se certe ciofeche hanno bisogno pure di essere intepretate e se si spendono tanti paroloni per concettualizzarle...

Sarc ha detto...

Josh
l'avevo pensato anch'io come fermo immagine,ma resta il fatto che movimento è di per se stesso dinamico e la forza di gravità e d'attrazione sono la stessa cosa,quindi vuole solo imbrogliare le acque.
A meno che il traduttore ci abbia messo del suo.
-------------
Josh
In toscana in questi giorni sta accadendo un fatto curioso
Lo scultore americano Greg Wyatt
donò una sua scultura bronzea "Two rivers" (l'arno e l'hudson del valore 500.000 euro) alla città di Firenze. I fiorentini l'abbandonarono in un capannone in quanto ritenuta brutta. Adesso è stata portata a Pisa dove dicono invece che è bellissima.
A breve ci sarà la cerimonia di inaugurazione del monumento 4 mt di altezza in bronzo.
Non ti dico le polemiche...
Tra pisani e fiorentini l'odio è atavico....
ciao
Sarc.

Josh ha detto...

Ho visto la statua di Wyatt...

http://www.discovertuscany.com/img/blog/wyatt%27s-two-rivers-florence.jpg

In foto non si vedono bene, ma la conosco, fa parte di quella sua vena in cui le figure escono come a fatica da un magma infernale non finito.

Quei 2 "enti" lì un po' verde-turchese-putrescente sarebbero i 2 fiumi? E in fondo..che c'entra l'Arno con l'Hudson?:-)
A me non piace troppo, non è "bella", è volutamente contorta e disarmonica, non mi piace il 'concept', ma tecnicamente in effetti non è così male:
Wyatt ha una vena sognatrice e spesso molto drammatica, dunque molto dipende da dove si mettono le sue statue...tanto dell'effetto nel suo caso dipende dal contesto.

Il punto: Io non vedo bene una forma così tormentata, dionisiaca e magmatica nell'equilibrio olimpico delle nostre piazze rinascimentali.

C'è anche una serpe che fuoriesce verso il basso a sx della scultura...ma mica scolpita come le spire nel Laocoonte.
La capisco negli USA, ma non a Firenze nè a Pisa, non in Italia insomma e meno che mai in Toscana.

Con questo Greg Wyatt non credo sia un pessimo scultore in genere, ha creato anche buoni lavori, ma non è il caso di 2 Rivers.

cfr.:
http://en.wikipedia.org/wiki/Greg_Wyatt

Nella peace Fountain del 1985 l'uomo alato e la gazzella/capriolo/antilope (quest'ultimo, furto-citazione dèco) sono ben fatti...meno bene quella specie di chele di gamberone/astice che spuntano da sotto, e il tutto è retto da una specie di mega coppa ritorta. Stavolta le forme sono lisce, classiche, ma è con la scelta dei 'pezzi' da assemblare, estrapolati da ambiti diversissimi, che voleva stupirci.
Salvo la parte in alto, uomo alato e gazzella, la tecnica, ma non la parte sotto. Molto 'american' a mio avviso, proprio negli accostamenti volutamente impossibili.

Lo Scholar's Lion invece è classico, e anche ben riuscito.

Josh ha detto...

ah..qui un'altra visuale della, stavolta, Peace Fountain di Wyatt

http://lh4.ggpht.com/_OwTJNKvWzfA/S2Qb9i9pFmI/AAAAAAAABKU/fvGbq-jhYwk/s512/Taglia_35.jpg

per chiarire cosa volevo dire, v. le stranezze sotto all'uomo alato con antilope
(notare anche che è in un giardino, vicino a una chiesa neo-gotica, la Cattedrale di St. John a NY,
non certo in mezzo ad equilibri rinascimentali):

http://www.sacred-destinations.com/usa/images/new-york/nyc/cathedral-st-john-divine/peace-fountain-cc-squeakymarmot.jpg

qui la stessa sembra qualcosa tra il Bosch-iano e l'infernale..ha anche mani che emergono da terra.
Gothic insomma....eppur sempre meglio dei 2 rivers, ma sta bene là. Ma non adatto alle piazze italiane lo stesso.
Notare che si vede anche l'astice, poi nu diaulo baffuto capovolto...un bri-a-brac assemblato in modo strano, ma levigato in maniera quasi classica formalmente, concettualmente bizzarro e gothic...
(eppur sempre meglio dei 2 rivers)

http://www.museumplanet.com/image/nyc/sjd/sjd154.jpg

Forse qui nella Peace Fountain vuole suggerire l'idea sempre sfuggente di "pace" americana, ecco perchè è stato così volutamente insolito...

sarcastycon ha detto...

Josh
"... È stata infatti donata da Wyatt all’Opera primaziale Pisana che l’ha collocata nel cortile del museo dell’Opera del Duomo, a poche decine di metri dalla celebre torre pendente..."
Al momento non so dirti se sia visibile da Piazza dei Miracoli...
L'inaugurazione dovrebbe essere lunedì.

I due fiumi penso che vogliano significare un sorta di gemellagio tra le città di N.Y e di Firenze prima e di Pisa oggi...

Aggiungici l'altare del Vangi che è dentro il Duomo e cos' abbiamo fatto bingo....

grazie per la spiegazione
ciao
Marcello

marshall ha detto...

Josh,
mi spiace amaramente di non aver fatto adeguato onore al tuo post, ma d'altronde, l'avrai capito, la scultura moderna non è ancora nelle mie corde. Lo stesso dicasi per il post di Hesperia su Bresson-Cartier, che avevo letto almeno tre volte, ma non l'avevo commentato, ritenendo banale cimentarsi in argomenti di cui si hanno scarse conoscenze. Conoscenza che si può ampliare e migliorare, leggendo di continuo post del genere. E' stato così per il post di Hesperia, su Giacometti, una cui opera, ciò che neanche sapevo, aveva mantenuto il record di battuta d'asta, fino a poche settimane fa; è così adesso per Rabarama che scopro essere la prima italiana ad aver venduto un'opera al governo cinese. Straordinario! una bella soddisfazione per lei, ma anche per l'Italia.

Per farla breve, non ho avuto modo di sviscerare l'argomento del post, come invece ho fatto per quasi tutti gli altri tuoi post, che mi hanno arricchito culturalmente come invece feci per altri tuoi post, per esempio quello in merito ai pittori fiamminghi, ecc.: è stata una settimanataccia, con poco tempo a disposizione, che ho dedicato, come relax, quasi esclusivamene alle "fantastiche" vignette di Sarcastycon, che portano in argomento a colpo d'occhio.

Comunque, adesso per qualche giorno sarò senza computer.

Ho notato con piacere che sono scomparsi dal testi quella sorta di geroglifici, dei quali non ne comprendevo il significato.

A dopo.

p.s.
ho trovato su una bancarella un vecchio libro di Marino Moretti, che NON E' ANNA DEGLI ELEFANTI. Prima ne leggerò qualche pagina, poi ti dirò il titolo, molto demodè e anacronistico.

sarcastycon ha detto...

Se volete ridere guardate il filmato

http://sarcastycon.wordpress.com/2010/06/19/arte-moderna-koglionica/

I monumenti rappresentati sono dei capolavori tanto che il tubo di Pisa e gli stecchini dello shanghai di La Spezia sembrano fatti da Michelangiolo !!!

scusate qualche parolaccia nella musica eheheh
saluti
Sarc.

sarcastycon ha detto...

scusate
già che c'ero un capolavoro l'ho scolpito anch'io:nel commento precedente ho scritto "Michelangiolo" eheheh
ciao
Sarc

Josh ha detto...

@Marshall: pazienza...scrivi quando vuoi...per me la settimanaccia è questa! :-)

Josh ha detto...

@Sarc: molto istruttivo il video, grazie.
aha ah impareggiabile:-D

Anonimo ha detto...

Raramente si son viste delle cacate così. Buona per gli arabi e Dubai.
gio

Josh ha detto...

anonimo gio: lei dimentica che gli arabi non possono rappresentare figure antropomorfe. C'è di peggio, mi creda, nella contemporanea.