domenica 30 giugno 2013

Spiagge






Nel cuore di tutti noi c'è sempre una spiaggia sulla quale si vorrebbe andare o alla quale si vorrebbe tornare. E se non c'è, ce l'immaginiamo. Non si dice forse l' ultima spiaggia per indicare un lido o un arenile inafferrabile che rappresenta la nostra 'ultima occasione" di rifugio?

La spiaggia è metafora del riposo, della vacanza, ma anche dell'approdo, dello sbarco, del punto di arrivo dopo un naufragio. Ulisse fu trovato naufrago e spossato mentre dormiva su una spiaggia. Quando si vuole dare un'immagine di relax completo si mostrano le foto dei bambini  che stanno costruendo castelli di sabbia sulla spiaggia, dato che il mare ci rende  tutti  quanti, un po' più bambini. Personalmente non saprei immaginare un'estate senza mare e non riesco a capire molto la montagna che ci obbliga alle salite in verticale e  a stare troppo vestiti, come se tutto l'anno con gli inverni interminabili che abbiamo, non lo fossimo già abbastanza. O forse sì,  l'accetto quando la calura diventa davvero insopportabile, cosa che quest'anno da quanto mi pare di capire, non avremo.
In questo post passo in rassegna le spiagge della mia memoria.Passo pertanto  a ricordare la spiaggia rosa di Budelli dell'arcipelago della Maddalena, verso la quale giustamente è stato vietato l'approdo, perché molti turisti erano usi sottrarre la sabbia rosa per metterla in boccette, a scopo ricordo. Detta spiaggia è stata utilizzata da Antonioni nel film "Il deserto rosso". Qui la sabbia è resa tale dalla frantumazione di coralli, madrepore e conchiglie, operata dalle maree stesse.

Le spiaggia bianche come il talco di Liscia Ruja e di Liscia Vacca in Sardegna a Nord sulla Costa Smeralda, hanno nomi evocativi. La "spiaggia del Relitto" a Caprera (foto in alto al centro) ha un vecchio legno  di un  antico veliero,  inchiavardato nel fondale ed è già leggenda. Non posso dimenticare le spiagge color ocra della Biodola e della Fetovaja all'Elba dove trascorsi le mie prime vacanze  con amiche, senza essere accompagnata dai genitori. 

La spiaggia di Ciappili in Corsica dietro a Capo Pertusato nel golfo di Sant'Amanza ha la fortuna di avere un torrente d'acqua dolce  che si immette direttamente nel mare. I bagnanti dopo un'immersione marina possono dissalarsi nelle chiare, fresche e dolci acque del torrente.  Inoltre è ricco di profumati  gigli di S. Pancrazio i quali diventano rosa a Budelli, per via del pigmento rosso dei coralli. Sempre in Corsica, non posso fare a meno di menzionare la famosa baia della Rondinara dalle candide sabbie (foto sottostante) dove ho trascorso per ben due estati,  tra le migliori vacanze della mia vita.

La spiaggia dai ciottoli verdi ancora in Corsica a Nonza verso il nord in direzione del "dito" come viene detto, il promontorio appuntito della Corsica che guarda alla Liguria, è un'altra attrazione di singolare bellezza. 

Le spiagge dorate dell'Algarve in Portogallo sono situate ai piedi di alte falesie laddove l'Atlantico  si incontra col Meidterraneo prima di Gibilterra. Là, non si soffre mai veramente il caldo nemmeno quando il sole picchia duro, a causa dei venti e delle correnti.
l'Algarve in Portogallo

Per non dire a Nord  nelle  spiagge della Bretagna lunghissime costeggiate da boschi di pini silvestri e  molto adatte a chi pratica l'equitazione, dove si raggiungono malapena 20, 22 gradi di temperatura in estate, con 17 gradi in acqua.  Certo, per andare al mare, occorre aspettare l'orario delle maree, perché si rischia di non trovarvi più

l'acqua quando la marea si ritira - cosa che per un mediterraneo è  per lo meno inquietante. L'idea di andare "al mare" e trovarvi fanghiglia e conchiglie lasciate sulla battigia con le acque che spariscono, è di primo acchito, qualcosa di sbalorditivo. 
Bretagna


I miei itinerari marini non vanno oltre l'Atlantico. Non ho mai varcato i Tropici e il Pacifico con le sue sabbie bianche e i palmizi altissimi, anche se mi piacerebbe.
Esperti velisti e navigatori che hanno fatto il giro del mondo,  mi dicono però che le spiagge più belle per varietà e cultura sono nel Mare Nostrum,  mare legato alla cultura d'Occidente, già porta e crocevia di più culture. Forse oggi, ahimè,  anche troppo facile...approdo, il Mediterraneo meriterebbe più cura e più sorveglianza; più salvaguardia e custodia dei suoi villaggi. Stupendi sono infatti  i suoi meravigliosi i borghi costieri sparsi lungo la nostra penisola. Chi non è  rimasto attratto da Positano e Amalfi con le sue bianche case un po' saracene che si inerpicano per la collina? O dalle Tremiti, isole verdi e rocciose con i capitelli che si congiungono da un'isola all'altra in una sorta di stupefacente abbraccio roccioso? O dalle Eolie vulcaniche dai vitigni d' uva a perdita d'occhio?   O dalle spiagge dorate delle isole greche con i  monasteri della Calcidica?
E  si badi, non sono io a dirlo, dato poiché, come mediterranea,  sarei accusata di troppo facile campanilismo.  Chi ha navigato per il mondo ammette che i litorali più suggestivi siano situati  proprio qui, con borghi, adiacenze e porticcioli di rara bellezza, ricchi di storia, cultura e  insediamenti archeologici che non si finisce mai di scoprire e riportare alla luce. Si pensi solo a Pompei, a Paestum e alla Valle dei Templi  ad Agrigento solo per fare esempi tra i più famosi. Per non dire della reggia di Minosse a Creta.  Sarebbe opportuno tenerceli stretti con una corretta manutenzione, questi tesori, invece di continuare a prendere sanzioni dalla Ue e rimproveri dall'Unesco. E questo è un impegno che ci si deve assumere in  proprio, senza deleghe. In caso contrario, si viene posti sotto tutela.
Termino questa rassegna con un fulgido ricordo delle Cicladi, isole mitiche della Grecia, già regno dei venti e dei marosi dove si trovano mulini a vento, cieli blu cobalto e spiagge dorate con acque pescose. Con l'augurio che la Grecia possa risollevarsi dalla pesante crisi che l'attanaglia. Augurio che ovviamente estendo anche all' Italia. I paesi dell'Europa mediterranea non devono e non possono diventare l'agriturismo dei paesi più ricchi come la Germania. Soprattutto non dobbiamo cedere isole e litorali che in passato,  abbiamo difeso  strenuamente nei secoli, dalle incursioni dei predoni. A testimoniarlo, le varie torri di avvistamento e di controllo sparse  un po' per tutte le coste.
Ai lettori e visitatori del Giardino, auguro una Buona Estate!





Hesperia



13 commenti:

Josh ha detto...

bel post rilassante su tante belle spiagge....

sì qui siamo ormai al"l'ultima spiaggia"...:-)) per un sacco di cose

Josh ha detto...

dal post:

"Personalmente non saprei immaginare un'estate senza mare e non riesco a capire molto la montagna che ci obbliga alle salite in verticale e a stare troppo vestiti, come se tutto l'anno con gli inverni interminabili che abbiamo, non lo fossimo già abbastanza. O forse sì, l'accetto quando la calura diventa davvero insopportabile, cosa che quest'anno da quanto mi pare di capire, non avremo."

uhm...un po' dipende dalle abitudini...se si è nati e cresciuti sulla costa o nell'entroterra.
Noi ormai da generazioni nell'entroterra facciamo a meno del mare tutte-proprio tutte le estati.

A me il mare piace...ma non sopporto la bolgia di gente, per esempio, il vociare, gli ululati, i jukebox con Shakira & co

Invecchiando detesto il caldo in tutte le sue forme e preferisco stare in polo in montagna d'estate al fresco,
che in boxer in spiaggia con molti gradi in più e in mezzo a milioni di persone unte e bisunte e che lanciano palloni dappertutto.

A parte che manco mi abbronzo più di tanto, ho la pelle strabianca.

Preferisco fare solo qualche puntata al mare ormai.

Josh ha detto...

questo passaggio è sempre di attualità

"Sarebbe opportuno tenerceli stretti con una corretta manutenzione, questi tesori, invece di continuare a prendere sanzioni dalla Ue e rimproveri dall'Unesco. E questo è un impegno che ci si deve assumere in proprio, senza deleghe. In caso contrario, si viene posti sotto tutela."

non fossimo già abbastanza in crisi, l'UE multa per non corretta manutenzione,
e l'Unesco fa la solita doppia politica:

se una zona è bella, la rende "patrimonio dell'umanità" cioè è di tutti e non più tua,
ma se qualcosa è da aggiustare o risanare, ti critica e le spese per la "manutenzione del patrimonio dell'umanità" sono a carico solo del proprietario...il solito mezzo esproprio, eccetto che per quando si tratti di cacciare milioni: le spese sono le nostre ovviamente.

Josh ha detto...

ancora:

"Soprattutto non dobbiamo cedere isole e litorali che in passato, abbiamo difeso strenuamente nei secoli, dalle incursioni dei predoni. A testimoniarlo, le varie torri di avvistamento e di controllo sparse un po' per tutte le coste."

Oggi ci sono i radar, eppure non ci si fa caso.... le torri di avvistamento avrebbero motivo tuttora di funzionare.

Una volta si chiamava invasione, ora si chiama obbligo di ospitalità.
E' tutto fuori controllo.

Addirittura qualche pessimo cantante pop e financo qualche pontefice va ad accogliere transeunti in cima ai promontori...

tanto per il loro mantenimento non pagano mica loro.

Hesperia ha detto...

La spiaggia nel nostro immaginario la immaginiamo sempre vuota, deserta o semideserta, tutta per noi. Certo è un sogno, una reverie, ma guai se non ci fosse.
Vero poi quel che dici, sulle abitudini. Chi nasce nell'entroterra sta tranquillamente lontano dal mare senza sentirne la mancanza.
E viceversa chi, come me ci è nato, si sente soffocare se non lo vede.

Hesperia ha detto...

Per non dire degli uomini di mare, che soffrono il ml di barca quando ne sono lontani. Eppure non c'è niente di più ristretto di una barca o di una nave dove alla fin fine tutti si conoscono. L'idea di libertà sconfinata del mare, confinata in un battello a vela o a motore.
Ho fatto qualche breve navigazione, ma se dura troppo a lungo o troppi giorni, mi dà un senso di claustrofobia.

Hesperia ha detto...

"Una volta si chiamava invasione, ora si chiama obbligo di ospitalità.
E' tutto fuori controllo.

Addirittura qualche pessimo cantante pop e financo qualche pontefice va ad accogliere transeunti in cima ai promontori...

tanto per il loro mantenimento non pagano mica loro".

Verissimo. Un tempo c'erano le flotte a difendere gli stati. E pure il Papato. Ora invece si benedice l'invasione. Meglio parlare d'altro.

Hesperia ha detto...

Una cosa che però mi fa imbufalire è permettere a tutti i vuccumprà ambulanti di infastidire i bagnanti.
Ai nostri ambulanti fanno le pulci se non hanno la licenza mentre costoro hanno diritto di molestia per tutte le nostre spiagge. E come sai, il turismo vive di immagine e questo alla lunga renderà l'Italia anche poco appetibile come paese turistico.

Per quanto riguarda Pompei, Ercolano e i siti archeologici, purtroppo ci mettiamo del nostro come incuria e menefreghismo e prima o poi la "tutela" sarà inevitabile .

Questo a onor del vero bisogna pur dirlo.

Licia ha detto...

Sono capitata per caso su questo blog dopo aver fatto una ricerca sulla Corsica. Belle le spiagge, fan venire voglia di partire subito, anche se purtroppo non posso farlo fino al 22. E sarà proprio la Corsica perché ha la fortuna di avere anche paesaggi montani con laghetti alpestri all'interno.
Hai dimenticato però di citare le Calanche di Piana, un paesaggio dalla bellezza mozzafiato:

http://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g187139-d195977-r117964529-Calanche_Cliffs-Corsica.html

Hesperia ha detto...

Licia,
ma certo che me le ricordo le Calanche di Piana. Sono dei veri e propri canyon a picco sul mare, paesaggio stupendo da percorrere in moto. Ma lì non c'è vera spiaggia, solo delle calette raggiungibili via mare.

Hai ragione sulla varietà di paesaggio corso. All'interno ci sono foreste, ruscelli, laghetti alpini e villaggi montani come Corte. Per certi aspetti è anche meglio della Sardegna. Buone vacanze.

rocco ha detto...

e come quei che con lena affannata
uscito fuor dal pelago a la riva
si volge all'acqua perigliosa e guata

Hesperia ha detto...

Grazie per la citazione dantesca. Ma qui mi sa che su questo tema sia meglio Omero.

Hesperia ha detto...

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