martedì 1 ottobre 2013

Un frammento di V. Putin e ...uno di G.K. Chesterton


Un post che si limita ad accostare per incorniciarli, non acriticamente, alcuni stralci d'idee pronunciati in epoche differenti e da figure diverse, ma dal cui incontro concettuale possono scaturire elementi d'interesse data la situazione odierna.

Nella discussione inerente al precedente post, ho allegato (con un certo clamore, pare) a un certo punto una parte del recente discorso di Putin, dove parlavamo di degenerazione etico-sociale.

Gravemente bistrattato dai nostri media mainstream pilotati, filoNWO, acriticamente filoUSA e mai neutrali, ridicolizzato dal finto femminismo mondialista tette al vento delle Femen,
Putin si è invece saggiamente espresso nel lungo Discorso il 19 settembre al Valdai International Discussion, di cui il seguente è un estratto breve:

«Altra grave sfida all’identità della Russia è legata ad eventi che hanno luogo nel mondo. Sono aspetti insieme di politica estera, e morali. 
Possiamo vedere come i Paesi euro-atlantici stanno ripudiando le loro radici, persino le radici cristiane che costituiscono la base della civiltà occidentale. Essi rinnegano i principi morali e tutte le identità tradizionali: nazionali, culturali, religiose e financo sessuali. Stanno applicando direttive che parificano le famiglie a convivenze di partners dello stesso sesso, la fede in Dio con la credenza in Satana.

La “political correctness” ha raggiunto tali eccessi, che ci sono persone che discutono seriamente di registrare partiti politici che promuovono la pedofilia. In molti Paesi europei la gente ha ritegno o ha paura di manifestare la sua religione. Le festività sono abolite o chiamate con altri nomi; la loro essenza (religiosa) viene nascosta, così come il loro fondamento morale. Sono convinto che questo apra una strada diretta verso il degrado e il regresso, che sbocca in una profondissima crisi demografica e morale.
E cos’altro se non la perdita della capacità di auto-riprodursi testimonia più drammaticamente della crisi morale di una società umana? Oggi la massima parte delle nazioni sviluppate non sono più capaci di perpetuarsi, nemmeno con l’aiuto delle immigrazioni. Senza i valori incorporati nel Cristianesimo e nelle altre religioni storiche, senza gli standard di moralità che hanno preso forma dai millenni, le persone perderanno inevitabilmente la loro dignità umana. Ebbene: noi riteniamo naturale e giusto difendere questi valori. Si devono rispettare i diritti di ogni minoranza di essere differente, ma i diritti della maggioranza non vanno posti in questione.

Simultaneamente, vediamo sforzi di far rivivere in qualche modo un modello standardizzato di mondo unipolare e offuscare le istituzioni di diritto internazionale e di sovranità nazionale. Questo mondo unipolare e standardizzato non richiede Stati sovrani; richiede vassalli. Ciò equivale sul piano storico al rinnegamento della propria identità, della diversità del mondo voluta da Dio»
...


Il pezzo condivisibile fa scalpore oggi,
abituati come siamo a certe strane circonvolute, obbligatoriamente circospette e ruffianissime dichiarazioni anestetizzate.

Avremmo voluto un nostro governante che osasse affermare questi concetti dinanzi alla "comunità internazionale".
Avremmo voluto anche un Pontefice
o sacerdoti che dicessero ora con fermezza queste cose, ma che pure le credessero in prima persona ancora.
Ma non l'hanno fatto, ingabbiati come sono in logiche e schiavitù "altre", ideologiche e non solo. Anzi oggi credere queste cose è ormai uno psicoreato.

Molti dei punti affermati dal Presidente sono (o sono stati fino a qualche tempo fa) valori assoluti.

Parte della stessa Chiesa Cattolica in fondo non li crede più, tanto che oggi si proclama (forzando l'incolpevole Giustino) un po' di sacro contenuto comunque in qualsiasi idea e qualsiasi religione o superstizione anche dopo Cristo,
e si predica la giustizia secondo coscienza propria, atteggiamento soggettivista e relativista che sgombra il campo da ogni Assoluto e da ogni Verità Rivelata anche in campo etico.

Una Chiesa Cattolica in cui Carità non è più Amore a Dio prima di tutto, e di conseguenza Amore all'uomo,
ma antropocentrismo orizzontale a volte contaminato da contenuto marxista-mondialista-massonico sposato ad un umanitarismo di stampo illuminista, in cui la Verità può essere sacrificata alla relazione e al "secondo me".

Gesù non sarebbe morto e risorto per redimerci,
ma per convincerci a una forma vaga di volemose bbene.
Non esisterebbero più Bene e Male nella prospettiva cristiana, sacra, biblica, Tradizionale, Cattolica,  
ma "ciascuno di noi ha una sua visione di bene e di male, e noi dobbiamo incitarlo a ciò che a ciascuno sembra sia il suo bene" (parole di Bergoglio).
Anche la pastorale, l'annuncio, il "proselitismo" ora sarebbero sciocchezze (in conflitto con S. Matteo 28, 18-20;  S. Marco 16, 15-16; S.Luca 24, 46-48;  Atti 15,3-10)

Si è piombati in una contrapposizione tra la concezione del Signore Logos - Verità e quindi della Verità - Logos (Assoluto), come nei Vangeli,
e una concezione della Verità come relazione (e quindi relativa a ogni soggetto che percepisce), come appare dall'intervista a Scalfari.

Gesù "si sarebbe incarnato per infondere nell’anima degli uomini il sentimento della fratellanza.  
Tutti fratelli e tutti figli di Dio."  (!)
Tutto lì?
(in conflitto con Vangelo S.Giovanni 1, 10-13, sulla nostra figliolanza divina per adozione
"A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome".... aperto a tutti, ma non accolto da tutti;

e cfr Vangelo S.Giovanni 3, 16-19)

E la Redenzione? Libertà dal peccato e dalla morte, in vista della Vita Eterna, conquistataci da Gesù Cristo?
Farà parte di quella Tradizione già bollata frettolosamente come Ideologia (centinaia di Padri della Chiesa, Santi e Martiri, quasi 2000 anni liquidati), mentre non sarebbe ideologia il postmarxismo post Vaticano II e vaghi surrogati.


Con questo non si pretende di idolatrare nessuno, nemmeno il Presidente russo.
Putin ebbe un passato comunista, fu al vertice del KGB, ha saputo mantenere il potere facendosi rieleggere come sindaco di Mosca, è un tattico, ha un suo interesse geopolitico a mostrarsi come leader differente dal mondo cui si oppone.
Il fatto più incredibile è che abbia scelto di proclamare passaggi condivisibili, che però sono ormai impronunciabili sia dai nostri uomini di stato (o quel che ne è rimasto, dopo la "cura") sia dai nostri sacerdoti.

I paesi (n)euroatlantici sono in dismissione e in autodismissione. La finanza internazionale e le massonerie con i loro piani globalisti (col loro progetto di mondo unipolare standardizzato che tanto abbiamo criticato anche su questo blog) si stanno dando un gran daffare, aiutati da Cavalli di Troia interni, servi che ci trasformano in altri servi.

_da una decina d'anni in UK non si usa più l'espressione A.D. (inteso come dopo Cristo), ma C.E. (common era):  l'era di Gesù è "comune", e il Signore non può nemmeno essere nominato per non 'offendere' nessuno, anche citando un fatto storico comunemente accettato;
_A Berlino,  zona Kreuzberg quest'anno non verranno esposti simboli natalizi per non offendere gli appartenenti ad altre religioni.
_In Francia si afferma che il calendario contempla un numero eccessivo di festivita' cristiane, e che bisognerebbe sostituirne almeno un paio con festività ebraiche e musulmane e di vari altri culti a cui credere tutti.
Si va verso l'indistinta unica "religione" mondialista che tutto assomma.
Incredibilmente l'apertura a questa tendenza nasce già dalle più ardite interpretazioni del Decreto Nostra Aetate, o nelle teorie di Karl Rahner, Raymon Panikkar e altri ...modernisti o post-tali, di cui a quanto pare oggi si tiene conto più che della Chiesa dall'anno 0 al 1962.

Mons. Dubost, vescovo di Evry-Corbeil-Essonnes e Presidente del Consiglio per le Relazioni Interreligiose della Conferenza Episcopale Francese, si oppone alla soppressione di feste cattoliche,
ma domanda l'introduzione di congedi per lo Yom Kippur e l`Aïr perchè "portano alle nostre società delle cose molto importanti come, con l’Aïd, il richiamo al sacrificio di Abramo mentre il Kippur è una festa penitenziale" e ritiene che sul piano dell`insegnamento è interessante che la società francese ascolti quei richiami fondamentali" anche per i non credenti o i credenti in altre fedi.  (1)
E' come il "Buon Ramadan e auguri di grossi frutti spirituali dal Ramadan" sentiti a Lampedusa.
Gesù Cristo Salvatore, Redentore (e alla fine Giudice!), RE per la Chiesa d'un tempo era sopra ogni cosa, Via, Verità, Vita,
oggi voce tra altre voci rischia di ritrovarsi in parità con lo Yom Kippur, certo festa ebraica, ma già per S.Paolo solo "ombra dei beni futuri", non ancora il bene raggiunto.

Naturalmente se questa cura e sollecitudine verso feste altrui proviene dalla comunità d'altre fedi è logico e scontato, ma se viene da Vescovi e Papi, anche per irenismo, la si capisce già meno.

Questo avviene in paesi una volta cattolici, spesso per bocca di prelati, o anche di più.

Queste cose però NON avvengono nei paesi a maggioranza Ortodossa, ma anzi le chiese locali si distinguono per una ferma conservazione delle proprie tradizioni e dei propri valori:  
il Depositum Fidei non è aggiornabile dal momento che per la fede cristiana si tratta di verità Rivelate.
L'attuale Papa/Vescovo di Roma afferma che "il Vaticano II è stato un tentativo di leggere il Vangelo alla luce della cultura moderna",
ma i credenti, al contrario, leggono la cultura moderna alla luce del Vangelo.
E' il Vangelo che giudica il presente e la vita, e anche la modernità e noi stessi, e non il contrario,
per colui che crede.

Il motivo della tenuta delle chiese ortodosse è che là (pur in compresenza di più tendenze interpretative e di ancora insanato urto con Roma) non è stato dato spazio a cosiddetti "aggiornamento" e " rinnovamento" come invece qui col Vaticano II e sue interpretazioni in questi decenni (in realtà introduzione di teorie spurie, paramassoniche, forzature filosofiche e paramarxiste, demitizzazione, tratti eretizzanti e sincretistici), invece noi abbiamo vissuto fondamentalmente un rinnegamento dei Dogmi della Tradizione dei 1960 anni precedenti.
Ermeneutica di continuità con la Tradizione a voce, si diceva,
ma ermeneutica di rottura de facto come che la Chiesa Cattolica sia stata fondata nel 1968 (o nel 1958-62), tranne sparute eccezioni.

In passato vi erano molti messaggi da apparizioni e profezie da Sante (senza citarle tutte...), oltre al mistero di Fatima, che parlavano di conversione e consacrazione della Russia in evo moderno-contemporaneo. In molti pensavano alla Russia tornata sotto il segno del Cattolicesimo. Per ora si vede invece una grande parte della Russia credente ma appartenente con fierezza alla rinata Chiesa Ortodossa della tradizione.


Se la Russia si convertisse ora al Cattolicesimo postconciliare, a che cosa si convertirà mai?
Senza un cambiamento sostanziale nella Chiesa Cattolica conciliare, la conversione della Russia significherebbe la sua conversione alle fumose dottrine conciliari, che sarebbe la morte della sua propria conversione.   (2)

L'Ungheria di Orban ha recentemente proclamato una Costituzione Nazionale Tradizionale, anti dogma europeista-monetarista e qualunquista, e a base cristiana, e aveva voluto affidarne l'insegnamento alla Chiesa Cattolica, che ...seguendo le dottrine conciliari ha ovviamente rifiutato (!),
e il governo s'è trovato costretto ad affidare le scuole ai ....luterani.

Quindi oggi a che si convertirebbe la Russia, se si convertisse alla Chiesa Cattolica...quindi alle dottrine postconciliari?
Beh....probabilmente le profezie quando parlavano di conversione di quella parte del mondo, parlavano del ritorno russo alla fede cristiana in genere, dopo il periodo del terrore della strage e dei divieti da parte del Soviet,
ma non si riferivano probabilmente ad un rientro russo nella Chiesa Cattolica dato che quest'ultima vive una seconda o terza stagione modernista, pronta a negare quotidianamente le sue stessa fondamenta.



(Jean-Féry Rebel - "Le Cahos"- Les Élémens - simphonie nouvelle
Christopher Hogwood
The Academy of Ancient Music)

Tornando nella nostra fetta di mondo, nella nostra Tradizione la fede cattolica di sempre (di prima) pur derivando da una fede ferma in Dio Vero Assoluto e suoi decreti, doveva e poteva essere cooptata anche dalla nostra ragione.

Oggi affermare che l’inizio di una vita umana è una vita umana all'inizio,
o osare dire che l’essere umano è maschio oppure femmina,
o che l'unione del maschio e della femmina genera figli,
e ne discende una famiglia con diritto sociale riconosciuto,
o che la famiglia è la cellula della società,
sono dei principi di ragione, non ancora di fede.

Ma oggi affermare queste banalità sotto gli occhi di tutti,
che continuano dal principio del mondo fino adesso,
si rischia la galera o almeno il pubblico ludibrio.

Guardando alla situazione in cui ci troviamo,
la feroce ironia di Chesterton (che però nel 1905 aveva già sentito ..."l'aroma modernista" condannato infatti nel 1903 ma ripresentatosi sotto mentite spoglie nel Vaticano II e nella Nouvelle Théologie) è profetica rispetto alla situazione attuale:

«La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato.

Tutto diventerà un credo. Sarà una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle.

E’ una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli.

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto.

Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l’erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

S’avvicina il tempo – e per alcuni è già venuto – in cui una vita normale, una vita da onest’uomo, richiederà sforzi da eroe.
Quale supremo dono della vita attraverso la morte è quest’obbligo di essere eroi soltanto per esistere, per restare fedeli a una banale linea di vita, che i nostri antenati seguivano così naturalmente come respiravano!»

(G. K. Chesterton, Eretici, 1905)

Josh


(1) Alcuni passaggi da Chiesa e PostConcilio
(2) Chiave di lettura dell'amico Gederson

42 commenti:

Hesperia ha detto...

Ottimo post con un accostamento davvero efficace: l'intervento di Putin a Valdai e Chesterton.
Non sapevo però che Victor Orban in Ungheria non aveva trovato collaborazione della chiesa cattolica e che ha dovuto rivolgersi ai luterani.

A dopo, dato che di cose da dire ce ne sono davvero tante.

Josh ha detto...

cara Hesperia, troppo buona.
Il post è uscito da sè, e per una volta letteratura e arte le ho bypassate.

Stavo rivedendomi Chesterton in questo periodo,
il discorso di Putin è recente (in giro non se n'è parlato abbastanza e non nel merito),
più tutto quel che sta nel mezzo tra la situazione occidentale, la Chiesa Cattolica oggi con gli almanacchi da S. Marta,
l'Ortodossia orientale
e anche troppe notizie che si accavallano.

Di solito sulle Esperidi non si fa...nè teologia spicciola (anche i link sono studiati) nè troppa attualità, ma penso stiamo vivendo un cambio inedito, epocale e tragico...

non si può occuparsi di cultura e tralasciarlo, ecco perchè ho voluto sommare le cose.

Ci sono poi molti fatti che mi hanno troppo infastidito, che giudico gravi, e che non volevo lasciare sotto silenzio.

Hesperia ha detto...

Adoro Chesterton, la sua ironia, paradossalità e limpida intelligenza. E' sempre una consigliabile lettura.
Su Bergoglio, ho appena finito di leggere questo articolo di Massimo Fini, a proposito della sua piacioneria:

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/massimo-fini-contro-il-piacione-bergoglio-uno-che-vuole-piacere-a-tutti-senza-dispiacere-63569.htm

e dagospia gli ha fatto una caricatura niente male a proposito delle sue telefonate (pronto sono il papa, diamoci del tu)

Poi, a proposito della cultura politica che appare di rado in questo blog, credo che sia ora di restituirle l'onore e l'onorabilità che questi farabutti malfattori, purtroppo le hanno tolto prosternandosi alla finanza e diventandone i camerieri.

Figurati che l'altra sera in tv, di fronte a un servizio di braccianti siciliani che stanno perdendo la casa e i poderi pignorati dalla banca, perché questi non hanno più un centesimo per finir di pagare il mutuo (la Ue non gli fa produrre più le arance), i politici presenti in studio (sia di destra che di sinistra) si fingevano indignati e solidarizzavano con 'sti poveracci costretti a difendersi con le bombole del gas, se appena gli ufficiali giudiziari si avvicinavano e minacciando di far saltare tutto per aria.

Ma allora la politica che cacchio serve, se non sa dare risposte a questi gravi soprusi? Troppo comodo dire : "Hai ragione...", fingersi indignati eppoi non fare una benemerita mazza.

Josh ha detto...

Chesterton era in effetti geniale, e poi è sempre un piacere la sua lettura...così arguto.
Notevole sia in contenuti e forma.
A volte una doccia fredda con la sua logica e umanità.

Ho letto l'art. di Massimo Fini.

La mia opinione e analisi è molto diversa dalla sua, perchè fondamentalmente Massimo Fini è ateo e io no, sono un credente tradizionale.

Però già alcune cose le coglie.

-il voler piacere a tutti di Bergoglio: prima di tutto è impossibile per un cristiano, non dico un papa, ma anche per lui, piacere a tutti.
Facendosi portatore di una verità mistica (e Bergoglio nega di avere alcuna forma di misticismo) non si piace almeno a chi non crede.

-la cosa che non mi vede d'accordo con Massimo Fini è la sua lettura dell'evangelizzazione, nell'art. :

1) Bergoglio ha chiamato l'evangelizzazione "proselitismo" che è termine diverso e spregiativo che vale per le sette e gli adepti.

I cristiani sono chiamati a predicazione ed evangelizzazione, che è altra cosa dal proselitismo.
Bergoglio ne nega la necessità, sull'ultima intervista (la seconda) a Scalfari su Repubblica, andando ancora contro i Vangeli.

2)Massimo Fini considera pari a evangelizzazione anche l'eurocentrismo, il colonialismo europeo, illuminismo e rivoluzione francese, sovietica e capitalismo ...che non hanno nulla a che fare con l'evangelizzazione.

Quelle sono imposizione di modelli, ma l'evangelizzazione è/o almeno avrebbe dovuto essere un'altra cosa.

Josh ha detto...

Riguardo alla cultura politica, quando vola alto...oltre schieramenti e beghe, penso possa far parte del blog,
così come passaggi morali e spirituali.

Tutti elementi diversi, ma dipende come vengono trattati.

Ultimamente sto rileggendo parecchie cose da cui potrei trarre...ma non anticipo :-)

Josh ha detto...

Tornando alle impressioni di Massimo Fini, completo:

l'attuale papa ha in pratica appena dichiarato l'inutilità della predicazione. (2nda intervista a Scalfari su Repubblica, ma pubblicata tale e quale anche sul sito vaticano)
Quindi non si deve temere per l'evangelizzazione....

Aggiungo che l'evangelizzazione è ...tentare di spiegare il Vangelo e donarne la ricchezza:

e questo il papa non lo fa, in linea di massima sostiene dottrine in antitesi con la spiritualità cattolica, sia con la bimillenaria Tradizione, ma anche in rotta..che so..con Ortodossia orientale o Protestanti.

Chi mai ha sostenuto che:

"Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene».

«E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo».

questo non è nelle Scritture, nella Tradizione, in nessuna mistica o dogmatica e non è il Vangelo.



Hesperia ha detto...

In realtà quella di Fini è un'antica fissazione che ho già avuto modo di leggere nel suo importante pamphlet "Il vizio oscuro dell'Occidente". Ma più che l'evangelizzazione (di cui come non credente non si preoccupa) direi che si riferisce ai monoteismi: l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam. In particolare delle politiche americane (il ruolo del protestantesimo e i cristiani rinati) e di Israele.
E in questa accezione sono d'accordo anch'io. Basta ascoltare gli interventi dei neocon e teocon e certe affermazioni dello stesso Bush sulle "forze del Bene, contro le forze del Male.

Sympatros ha detto...

Dove va l'uomo, perché di andare deve andare , la sua storia dimostra che deve andare, non puo' stare fermo anche quando di tanto tanto pensa di aver trovato la verità che gli permetta di fermarsi e gli permetta di sapere qual è il senso e o scopo del suo andare, anche allora non si ferma. La sua verità presunta ferma si evolve, il cristianesimo si divide in cattolici ed ortodossi, in protestanti che a loro volta si dividono ecc. anche le forze reattive o reazionarie al cambiamento inesorabile anch'esse sono sottoposte al cambiamento, ci sono reazionari di tutti i colori, spesso in contrasto fra di loro. Ora se anche il tempo della religione che in qualche modo dovrebbe essere fermo, in quanto già in possesso della verità, è destinato a muoversi a cambiare…. figuriamoci il resto. La verità obiettivamente è soggetta al tempo… però affidare la verità al tempo comporta dei problemi, puo' non essere utile, anzi potrebbe essere dannosa… potrebbe mettere in crisi alcuni principi che l'animale-uomo si è inventato per combattere meglio la sua lotta per la sopravvivenza e per l'evoluzione. Nell'altro post facevo riferimento al problema del sesso… ora prendiamo come esempio un aspetto della sessualità nel mondo moderno, l'omosessualità. Anch'essa nella storia dell'uomo è stata caratterizzata e immersa nel tempo e nel suo mutare… però non aveva mai assunto le forme eclatanti e di massa attuali, con la richiesta di diritti e di partecipazione alla normalità, alla normalizzazione di se stessa. Anche nell'antichità classica, pur essendo abbastanza diffusa, non aveva avuto mai queste forme ed era senz'altro meno pretenziosa di quella attuale. Il cristianesimo, visto in maniera razionale e oggettiva, con l'esaltazione della difesa della vita e della procreazione sembrerebbe più in sintonia con la legge e con la lotta dell'evoluzione e della sopravvivenza… il sesso in funzione della vita. Sembrava quindi un progresso rispetto al classicismo sia per il concetto di persona che per l'esaltazione dell'eterosessualità….. ora il tempo sembra porre il problema in maniera storicamente inedita… siamo difronte ad un fenomeno decisamente nuovo, un fenomeno direi quasi di massa… che ha conquistato cittadinanza nelle nazioni che sono i motori della storia moderna. Che significa tutto questo? Non lo so. Se l'uomo moderno si sente sicuro rispetto alla sua sopravvivenza e pensa che si possa permettere il lusso di un comportamento libero nel campo sessuale, perché non ci sono rischi di alcun tipo… allora è un fenomeno che non lo fermerà nessuno, il tempo spesso si fa beffa dei nostalgici e dei reazionari…. I'ho già detto in altra occasione che se le cose per il mondo continueranno ad andare complessivamente bene dal punto di vista economico, se le comunicazioni continueranno ad essere più veloci, se i contatti fra individui e individui, fra civiltà e civiltà saranno più facili.. non ci sarà partita per i re-azionari, lo dico in maniera atarassica senza fare tifo. Perché la reazione abbia qualche chances c'è bisogno del regresso… per esempio una crisi energetica che ci tolga l'energia elettrica darebbe grande chances ai nostalgici e reazionari.. diminuirebbe l'omosessualità, sparirebbe l'immigrazione, ritornerebbero le verità più sicure e più stabili. Dove va l'uomo? Non lo so!

Josh ha detto...

grazie Sympatros della tua franchezza e partecipazione.

anche se la mia posizione è ovvia...

“car les vrais amis du peuple ne sont ni révolutionnaires ni novateurs, mais traditionalistes”

(S. Pio X, Notre charge apostolique)

ho molto da rispondere, anche separando gli ambiti,
ma lo farò con calma domani

GL ha detto...

Non lo so, non lo so, questo è il grande mistero dei religiosi, altra faccia del grande assurdo dei atei.

E se dimostri dove sta andando in modo evidente, la risposta è sempre non lo so, da tutte due le parti.

Invece non vogliono sapere, perché chi sa deve prendere responsabilità.

Sympatros ha detto...

GL visto che lo sai, perché non ce lo dici…. a questo mondo c'è chi sa e chi non lo sa, io non lo so. Immagina che avessi detto io lo so, tu senz'altro mi avresti detto se lo sai diccelo, per evitare questo ho detto io non lo so, ma comunque se tu lo sai e ce lo vuoi dire, io non te lo impedisco. Io non lo so! Così, povero me, da te pro-vocato, mi sento convocato e ti prego di sentirti invocato da parte mia per dirci le cose che tu sai ed io non so. Te lo ripeto non lo so, se no te lo direi e naturalmente dopo il provocato il convocato e l'invocato, ritieniti pure avvocato in cerca di garbugli… che io non so. Allegria GL, allegria perché fugit irreparabile tempus!

Josh ha detto...

Sympatros, al tuo commento...dove va l'uomo, in genere...

Direi al Caos, come nella caotica composizione di Jean-Fery Rebel:-)

E' vero come noti che ci sono reazionari di tutti i colori.

su questo tuo punto "Ora se anche il tempo della religione che in qualche modo dovrebbe essere fermo, in quanto già in possesso della verità, è destinato a muoversi a cambiare..."

diciamo che (ovvio che il è un pare da credente) potrebbe in parte cambiare il modo in cui le Verità (se s'intendono filosoficamente le religioni Rivelate) vengono messe a frutto, spiegate, applicate alla gente, magari potrebbe cambiare in parte il linguaggio e non la sostanza.
Per es. da S.Paolo a S.Agostino, da S.Tommaso a S. Alfonso Maria de' Liguori....
Qui oggi è cambiata però anche la sostanza, almeno da parte di alcuni, pure troppi.

Anche, non mi meraviglio di nulla ormai.
Infatti, più che chiedermi dove va l'uomo, al limite mi chiedevo, retoricamente, a che punto siamo.

Josh ha detto...

Sì Sympatros ti avevo letto sul problema sessualità, visto anche senza moralismi e senza dogmi, ma come manifestazione vitale dell'uomo.

Hai fatto anche nella scorsa discussione, riflessioni per me opportune e veritiere, che osservano l'atteggiamento nel divenire della storia.

Premetto che a me personalmente e singolarmente dell'omosessualità non me ne può fregare di meno.
Che, a braccio, personaggi pubblici come Vendola, Platinette, Luxuria se loro ritengono di avere una causa per cui combattere, se la stanno rigirando contro con le loro comparsate ed insistenza.

L'omosessualità è sempre esistita (se cerchiamo nelle letterature, etica, storie dei paesi etc). A volte più condannata e perseguita, a volte meno.

Le forme eclatanti e di massa attuali, non c'erano mai state, come dici, con la richiesta di diritti e di partecipazione.
Peggio la pretesa di riformare anche le diciture di 'papà e mamma' in genitore 1 e 2 o a o b...cioè si chiede di riformare tutto il diritto di famiglia.
Ritengo siano sospinte da vari "disintegratori" che hanno interesse a un mondo disgregato, perchè sarà meglio dominabile.

Qui entra comunque l'idea di stato (che non c'è più, ora c'è il superstato o l'ordine mondiale), di diritto naturale.
Avevo sempre pensato che se volevano un riconoscimento, esistevano patti privati dal notaio come per varie private associazioni, per es. perchè di fatto la loro unione (al di là di natura, religione) non è un matrimonio/diventar madri, benedire il nascituro... nel senso etimologico del termine.

Il cristianesimo di fatto la condanna come peccato (per es in Uk S.Paolo, oggi, è stato "denunciato" come omofobo, insieme a Platone, che siano morti non conta:-) nell'epistola ai romani (in molti passi, ma cito i più rilevanti),
ma non è senza appello (Ep. Corinzi) perchè S.Paolo, Gesà, tutto il cristianesimo invita tutti i peccatori a pentirsi del passato di peccato, e a iniziare una vita nuova rinnovati da Cristo (è domandato anche agli omosessuali, sì, ma anche a tutti gli altri).

Pur ammesso che viviamo in stati laici, se non apparentemente filantropico-massonici (idea che permea ormai in parte anche la chiesa) le richieste insistenti di mutare tutta la legislatura, la violenza delle domande, non mi vedono d'accordo in nulla.

Per i reazionari non ci sarà spazio, ce n'è già poco ora:-) se il mondo, come dici, andrà avanti con benessere e comunicazioni.

Ma dico io poi..quale benessere? il sistema economico attuale (siamo in bancarotta) è benessere? solo apparente e temo non durerà.

Josh ha detto...

Sympattros

"Perché la reazione abbia qualche chances c'è bisogno del regresso… "

o forse d'una cesura, un botto, insomma:-) é che penso ci stiamo avvicinando a un botto, economico senz'altro.
Anche una crisi energetica non è peregrina.
Pensa che l'acqua è privatizzata ormai...nonostante i referendum, gli USA sono in bancarotta ma lo è anche l'UE intera.
A quel punto però, più che vincere la "reazione" forse si sarebbe obbligati a tornare semplicemente alle cose vere e necessarie, ma a partire dall minime.
Non vedo comunque un bel periodo per nessuno, nessuna sorte magnifica e progressiva

Hesperia ha detto...

Josh, il libro citato di Massimo Fini (un vero piccolo e prezioso manifesto dell'antimodernità) è questo qui:

http://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/3178175/il-vizio-oscuro-dell-occidente

E' un pamphlet breve e condensato ma molto molto utile, perché l'indomani dell'11 settembre nessuno ha avuto il coraggio di sposare tesi tanto scomode. Se non l'hai letto, te lo consiglio. Oggi è facile parlare di questi temi, ma l'indomani dell'11/9, eravamo "tutti americani".

Josh ha detto...

ancora a Sympatros

per tornare a un punto teorico non semplice:

"Ora se anche il tempo della religione che in qualche modo dovrebbe essere fermo, in quanto già in possesso della verità, è destinato a muoversi a cambiare..."

Questo può essere, con esattezza quello che,
con una rottura netta rispetto ai 1960 anni precedenti,
nel Concilio Vaticano II è stato definito astrusamente "la concezione trasformista del dogma" o la “tradizione vivente in senso storicistico”:

chiaramente il tutto/il deposito iniziale viene forzatamente reinterpretato alla luce del presente e del contingente.

Il rischio (esplicitato in ambito religioso da vari passaggi da Paolo VI a ora, i casi eclatanti di bergoglio, e non solo riguardo la ritualità apparentemente esteriore e la liturgia, ma anche la dogmatica)
è che si attraversa il passato sacro storicizzato senza tener conto che le Verità sacre mantengono lo stesso significato, e rileggendolo con una specie di retroattività delle idee di oggi (fenomeno marxista, che avviene anche in altri ambiti, con valore demolitorio);

e invece che interpretare il presente alla luce del Dogma rivelato, o del Vangelo,
è il Vangelo a essere criticato e sezionato dalle categorie del presente.

Un conto se questo lo fanno filosofi, laici, pensatori, un conto se lo fanno i suoi custodi sacri.

la vitalità del Dogma doveva esser la stessa in tutte le epoche, e da lì far discendere sempre nuove risposte ai vari accidenti dell'esistenza.

In questo ambito si dice che lo sfondo, il contesto sia cambiato, ma il punto sarebbe che l'uomo è lo stesso davanti a Dio...anche con l'ipod, l'iphone o i missili per andare sulla luna.

Questo, sia chiaro, in mabito sacro e per me, e non è che desidero sia applicato a tutta la società.

Anche se rimane vero che almeno....anche nella considerazione dei non credenti....una sorta di civilizzazione valoriale il Cristianesimo l'aveva di fatto portata, questo ormai lo si ammette. La sua riduzione, la sua diminutio temo porterà rovine.

Josh ha detto...

Hesperia, lo leggerò.

Nel tempo ho letto più articoli di Massimo Fini, su alcune cose ero d'accordo, con altre meno, senza togliergli nulla.

Non ero d'accordo solo stavolta con la sua definizione di evangelizzazione,
paragonata anche a rivoluzione francese e capitalismo,
quando oggi lo stesso Bergoglio afferma testualmente che l'evangelizzazione è una sciocchezza.

Massimo Fini non corre nessun rischio di esser evangelizzato dalla chiesa odierna,
se mai di incappare in teorie postconciliari che spesso sono pari all'ateismo o al multiculti.

Sympatros ha detto...

Josh, leggo e ho letto con interesse quello che scrivi.. è chiaro che i nostri discorsi camminano su due piani differenti e non si possono incontrare… se invece volessimo forzatamente farli incontrare, è chiaro che finirebbero per fare a pugni. Io preferisco lasciarli sui loro piani differenti sia per evitare spargimenti di sangue inutili e sia perché lo scontro non porterebbe alla catarsi o a una sintesi liberatoria….. è meglio che i piani siano differenti e convivano pacificamente l'uno accanto all'altro, per non fare la fine dei capponi di Renzo.

GL ha detto...

Symp,
la tua risposta cinica (completamente prevedibile, originalità è una cosa molto rara) è la riconferma che tu sei il tipo che proprio non vuoi sapere che non è questione di sapere ma di responsabilità.

Cosa succederà non c'e niente di sapere, neanche Dio sa che cosa succederà, altrimenti violava l'assioma primaria del libero arbitrio, vuol dire il principio della libertà.

Visto che "io so" e tu non vuoi sapere? Che "sapere" principalmente è un attitudine di saper "il sapere" quando t'i viene offerta. Per questa ragione nella storia (non soltanto di religione, Gesù e robe simili, ma nell'ogni ramo della cultura, anche nella scienza che si occupa di un altro tipo di verità) la verità offerta e stata respinta.

Josh ha detto...

GL...solo 2 note.

Dio sa cosa succederà.
Il suo sapere non è contro il libero arbitrio che noi possiamo avere.
Il suo sapere è pre-scienza, il nostro libero scegliere è comunque salvo.

Comunque per quanto noi 3 siamo diversi..
la verità offerta è stata respinta tante troppe volte, su questo siamo d'accordo tutti, penso.

Hesperia ha detto...

"Massimo Fini non corre nessun rischio di esser evangelizzato dalla chiesa odierna,
se mai di incappare in teorie postconciliari che spesso sono pari all'ateismo o al multiculti".

Su questo sono d'accordo ma sull'altro commento (2 ottobre 20:13) ti ho detto che Fini affronta in particolare i monoteismi veterotestamentari (ebraismo e protestantesimo evangelico) rei di scatenare scenari da Armageddon. E questo lo condivido, dato che già lo constatiamo. C'è sempre una "guerra santa" (e non parlo solo dell'islam) da sostenere. Che palle!

GL ha detto...

Josh, a parole siamo d'accordo tutti che i guai succedono in modo impersonale, succede nella storia (lontano da noi) oppure sono loro che hanno respinto la verità offerta, mai successo una cosa simile con "io" oppure "noi" (la comunità cristiana, cattolici, protestante, mussulmani, buddisti ecc).

Eppure forse appena è successo, io ti ho offerto una nuova verità (non tradizionale), e tu lo hai respinto in nome della dogma ufficiale che Dio sa tutto, anche quando cade un cappello. Invece è fuori questione un Dio che sa i capelli dei barbieri, la forma delle nuvole oppure la forma di pennellate di una pittura astratta e robe simili.

Sto parlando di un Dio che non soltanto non sa la nostra risposta, la risposta dei Suoi figli (nel caso della verità offerta la dilemma: respinta oppure accettata?), ma neanche vuol sapere e neanche può sapere in modo definitivo (può soltanto prevedere secondo il nostro carattere). Non vuol sapere perché Lui c'i ha creati liberi, per essere creature creativi, non robot prevedibili.

Soltanto in questo caso il concetto di libertà coincide con il concetto di amore.

Josh ha detto...

mah

ti rispondo come l'attuale pontefice

se vuoi credere che l'amore divino per noi sia possibile solo a patto della sua non prescienza a nostro riguardo,
altrimenti non riusciresti a comprendere come sarebbe possibile una sua prescienza + amore versus la nostra libertà,
se vuoi credere così credilo.

:-)

Josh ha detto...

tornando al tema di Sympatros ..e Putin, la sessualità, l'identità e l'oggi

rimando a questa notizia:

http://www.corriere.it/esteri/13_ottobre_01/belgio-deluso-da-cambio-sesso-ricorre-a-eutanasia_c72edcba-2abd-11e3-b898-f13adc0c04f6.shtml

al di là del caso finito tragicamente
bisogna notare che nella triste vicenda hanno agito 2 valori/disvalori odierni molto pompati:

_la teoria del gender, dell'identità sessuale mutevole e transeunte, con la conseguente "operazione", il supporto della cosiddetta "scienza";

_e alla fine dopo la disperazione,
l'eutanasia

...siamo andati oltre anche ai film più disperati di Fassbinder qui.

Teniamo conto che in Belgio, luogo in cui nascono le maggiori idee sperimentative UE,
si pensa di estendere l'eutanasia ai minori, senza consenso dei genitori, come che i figli fossero dello Stato.

Fanno passare l'eutanasia per libertà ma si tratta di omicidio/suicidio legalizzato.

In più, per es. anche in caso di malattie gravi come per semplice volontà,
per ogni eutanasizzato, va messo in conto quanti soldi lo Stato risparmia sull'erogazione della pensione del malcapitato.

Perchè se a Bruxelles/Belgio si elaborano queste perversioni legali,
è a Francoforte, dove ha sede la privata BCE (e l'innominabile scudo rosso da secoli) che si fanno i conti.

GL ha detto...

La prescienza non è fatalità, destino, predeterminazione ecc, altrimenti Dio sarebbe costruttore di pupazzetti, come infatti è in rapporto con tutte le cose create, a parte l'uomo "costruito" originariamente come Suo figlio.

Io non rispondo come te: se vuoi credere in un simile Dio, credi, perché quello che noi crediamo deve essere fortificato dalla 1)-logica e dall' 2)-evidenza.

1)- Non può esistere un Dio di amore e per di più Padre (qualche cristiano famoso ha detto anche Madre), vuol dire un Dio di amore genitoriale per le sue creature (siamo figli potenziali, perché in realtà siamo figli anche di un altra razza di padre) che condiziona totalmente la Sua creatura. Il tratto più formale che c'i fa diversi dai animali e la libertà, nel senso della libertà di scelta. Se ti manca la libertà di scelta sei robot, e logicamente il tuo padre è costruttore di robot, e anche un padre orribile visto le nefandezze che i suoi "robot" (fatti prescienzamente) hanno fatto nella storia.

2)-Non ho incontrato ancora un genitore che vuole che il suo figlio sia un robot, anche buono, genio, famoso ecc.

Geppetto? Pinocchio?

Josh ha detto...

GL stai rispondendo fischi per fiaschi

Lo so da me che la prescienza non è fatalità, destino, predeterminazione;
sembravi crederlo tu, poco sopra.

Sympatros ha detto...

Se l'anima è attaccata al corpo e non è differente e né differenziabile dallo stesso corpo, la scienza riuscirà prima o poi a modificare oltre gli attributi ormonali anche la psiche. Se invece la psiche si forma al di fuori del corpo, gli interventi sul corpo non risolvono il problema, possono diminuire nel migliore dei casi i contrasti fra un corpo maschile e una psiche femminile o viceversa e nel peggiore dei casi possono generare mostri e tragedie, come nel caso accaduto in belgio.
Continuando, tanto per dire qualcosa… puo' la psiche essere qualcosa di staccata dal corpo? Diamo per scontato e lasciamo da parte le credenze religiose. Anche una visione laica puo' intravvedere la possibilità che una buona parte dell'anima si sia formata al di fuori del corpo e venga in qualche modo istallata dall'esterno nel corpo. L'educazione è una specie di software che viene istallato, fin dalla infanzia, con istallazioni progressive e continue nel nostro hardware, il nostro sistema nervoso centrale. Gli installatori sono vari, la famiglia la scuola e varie agenzie educanti. Il contenuto la sostanza dell'educazione non appartiene all'individuo, è in prestito all'individuo. Per esempio il modo di pensare, le idee sono in qualche misura indipendenti dall'individuo. Il corpo fa l'individuo, il corpo determina l'io, non le idee. I corpi muoiono ... ma le idee continuano, si trasformano e passano da un corpo all'altro.... le idee sono dei virus, che non riescono a vivere senza un organismo.. ma non sono organismo.
E allora ritorniamo in tema, se una notevole parte della psiche in ipotesi può essere costruita al di fuori del corpo, di conseguenza puo' succedere che, come fatto educativo, si possa istallare una psiche femminile in un corpo maschile e viceversa. In questo caso logica vorrebbe, sempre se l'individuo in questione risentisse non sopportabile il contrasto, logica vorrebbe che l'intervento non debba essere sul corpo, ma sulla psiche. Al contrario, se è la parte corporea e genetica a creare il problema, allora intervenire sulla psiche non serve a niente. Ma le cose non finiscono qua. Differente è il discorso sull'omosessualità, questo sembra un campo molto vario, ci sono maschi che vanno con maschi volendo restare maschi e pure donne con donne, non c'entrano distonie fisiche o psichiche. E a questi non si puo' dire niente, son fatti loro. Insomma è un bel pasticcio.

GL ha detto...

Josh,
fischi e fiaschi sono la regola nei commenti nella rete. Rispondi con fiasco a questo fischio:

Era predestinato la morte sulla croce di Gesù?

Un altro fischio equivalente:

Erano liberi di scegliere coloro che lo hanno messo nella croce?

(nel senso che potevano crocifiggere, ma anche no, riconoscere come Messia).

Josh ha detto...

GL urgono risposte perchè vedo che vai a ruota libera attribuendomi idee che non credo e che non ho espresso nè qui nè altrove.

Josh ha detto...

poco sopra GL dici

GL (...) "ti ho offerto una nuova verità (non tradizionale), e tu lo hai respinto in nome della dogma ufficiale che Dio sa tutto, anche quando cade un cappello. Invece è fuori questione un Dio che sa i capelli dei barbieri, la forma delle nuvole oppure la forma di pennellate di una pittura astratta e robe simili."

per te è "fuori questione",
per me invece Dio sa tutto, anche i capelli del nostro capo che sono contati (che è tra l'altro un'affermazione di Gesù Cristo stesso in Luca 12,1-7)

GL dici
"Sto parlando di un Dio che non soltanto non sa la nostra risposta, la risposta dei Suoi figli (nel caso della verità offerta la dilemma: respinta oppure accettata?), ma neanche vuol sapere e neanche può sapere in modo definitivo (può soltanto prevedere secondo il nostro carattere). Non vuol sapere perché Lui c'i ha creati liberi, per essere creature creativi, non robot prevedibili.
Soltanto in questo caso il concetto di libertà coincide con il concetto di amore."

questa è la TUA idea.
Per me Dio sa (prescienza) ma non predetermina (questo sarebbe Calvino)
C'è differenza tra prescienza e predestinazione. Dio sa (per noi) anche perchè oltre che onnisciente è Signore anche del tempo...come dire..sa come andrà a finire.

Questo però non intacca la nostra libertà, nè ci rende robot.
Dio sa se accetteremo o no.

Tu la vedi diversamente, ok.

Josh ha detto...

GL dici

"La prescienza non è fatalità, destino, predeterminazione ecc, altrimenti Dio sarebbe costruttore di pupazzetti"

lo so da me che Dio non è fatalità, destino, predestinazione.
Io infatti non l'ho mai sostenuto.
Oggi sono libero di seguirlo nei suoi decreti, in un itinerario a LUi, oppure no.
Ma liberamente preferisco seguirlo.

Dico anche però che la ragione è bene sia presente. Ugualmente la conversione non è fatto di pura ragione.

GL ancora:

"1)- Non può esistere un Dio di amore e per di più Padre (qualche cristiano famoso ha detto anche Madre), vuol dire un Dio di amore genitoriale per le sue creature (siamo figli potenziali, perché in realtà siamo figli anche di un altra razza di padre) che condiziona totalmente la Sua creatura."

Dio è un dio di amore, ma NON condiziona totalmente la sua creatura di fatto.
Io oggi potrei scegliere di vivere una giornata non santa.

Sull'altro punto hai ragione: infatti si dice che noi siamo tutti Creature di Dio, ecco ciò che è...potenziale....
ma diveniamo Figli solo per adozione ("ma a quelli che hanno creduto ha dato il potere/diritto di diventre Figli di Dio" cfr prologo Giovanni)
Si diventa Figli di Dio non ci si nasce.

Ma certo che c'è libertà di scelta.

Josh ha detto...

GL l'ultimo punto...ma il post, verteva su altro, non era un quiz a me:-)

GL mi chiedi:
"Era predestinato la morte sulla croce di Gesù?"

Non capisco a cosa serva la domanda se non a svuotare con la logica il Cristianesimo....che non è sola logica. Non potrai ridurre il misticismo a logica! Una è la nostra anima, l'altra è la mente.

Potrei dirti..chiedile anche in preghiera queste cose, non le vedo come argomento di tenzone.

Anche perchè qui avevamo parlato di prescienza che è altro dalla predestinazione;

Gesù per noi è Dio che si incarna,
ed è una delle Persone Trinitarie, presente da sempre in Dio..."per mezzo di Lui sono state fatte tutte le cose".
Nei tempi stabiliti decise di incarnarsi per redimerci. Sì lo sapeva.
La croce ..beh ci sono profezie fin da Isaia, o nelle narrazioni mosaiche...di parecchi secoli prima, sul Cristo.
Ma come sai anche dalla narrazione evangelica, Gesù nel Getsemani non è che si vuole sottrarre alla croce, ma la sua parte umana trema comunque all'idea.

Le stesse parole dette sulla croce "Tetelestai" tradotte con "Tutto è compiuto", chi conosce il greco sa che hanno sfumature: "ho portato a termine ciò che mi avevi affidato"; come nell'uso del tempo signifca "pagato appieno" (la nostra redenzione e scontato il nostro peccato).

Josh ha detto...

e infine, GL

"Erano liberi di scegliere coloro che lo hanno messo nella croce?

(nel senso che potevano crocifiggere, ma anche no, riconoscere come Messia)."

sì erano liberi di scegliere quelli che l'hanno crocifisso. Tutti potevano non crocifiggerlo.
Poi potevano aprirsi a lui o anche no.

Potevano crocifiggerlo o non crocifiggerlo, riconoscerlo come Messia o meno.

Ma la storia delle cose già accadute non si fa con i se.


GL ha detto...

Josh:

"GL urgono risposte perché vedo che vai a ruota libera attribuendomi idee che non credo e che non ho espresso nè qui né altrove".

Dichiarando che sono cristiano (e per di più cattolico come fai tu), vuol dire credere fermamente nella salvezza tramite la croce e soltanto la croce (l'asse portante del cristianesimo).

Riportato il discorso nel campo della filosofia vuol dire determinismo e predestinazione, Gesù finirebbe senza altro nella croce e in modo fatale le persone intorno a lui sono comportati da criminali. Non cambiare le carte in tavola sviando la discussione sulla fatalità di quel che è successo dopo che è successo. Prima che succedesse nessuno avrebbe libertà di scelta, la croce risulta fatale, altrimenti non sarebbe nessuna salvezza (seconda la prospettiva cristiana). Potrebbe essere una altro modo di salvezza? Non so, non so, direbbe un cristiano, come dice "non so, non so" non-cristiano e classico Sympa.

Con altre parole la faccenda del croce viola il principio di libero arbitrio, e per salvarsi (detto in molti sensi, anche ironico) anche in questo caso i dotti hanno trovato con logica misteriosa la spiegazione che spiega tutto senza spiegare niente: il Mistero.

Io posso fare anche il procuratore dello stato dimostrando cosa hai detto qui ed altrove, ma non c'è bisogno, perché tutta la cultura cristiana dice dovunque la stessa cosa. La cultura cristiana nel senso lato, compresso i considerati atei o agnostici, compreso anche il nostro amico simpatico Sympa che dice "non so, non so, non so". (Segui bene il corso del discorso sopra che è cominciato dal sympatica "non so").

Ripeto, prima che sapere o non sapere, voi NON VOLETE SAPERE, in modo fatale avete annullato ogni possibilità, ogni libertà di sapere, ogni libertà di scelta degradata miseramente come scelta falsa tra assurdità (laici) e mistero (religiosi). E' una scelta falsa perché è la stessa cosa, oppure nel caso migliore due facie della stessa medaglia.

Josh ha detto...

beh almeno così possiamo considerare l'argomento chiuso grazie alla filosofia!

:-)

GL ha detto...

No caro Josh, una volta chiuso (esaurito) l'argomento grazie alla filosofia (atto di pensare), si apre automaticamente l'argomento grazie alla religione (atto di agire), e proprio sulla tema tua (cosi per una volta non posso essere accusato per OT spostando la tema su la croce che non c'entra niente. Invece c'entra e come).

Se il mondo è assurdo oppure misterioso, perché Putin che ha divorziato dall'ideologia marxista KGB e dalla sua moglie (dopo una vita insieme, figli, affezioni ecc) per una segretaria, non deve divorziare un altra volta per farsi, che ne so io, per esempio musulmano (e che importanza ha una ideologia marxista o cristiana, davanti all'intimità e l'affezione del consorte)? Adesso divorziarsi due e di più volte si sta facendo una normativa. Anche Putin dice cristianamente come Sympa per i omosessuali: "non so, non so". Dove è la garanzia che domani farà omosessuale, anzi è una fatalità che lo farà, se non lui forse lo fa quello che verrà dopo di lui. Sembra futuristico, ma anni fa futuristici sembravano le abitudini omosessuali di ministri in Francia e Germania. In Scandinavia è quasi un fatto compiuto dirigere lo stato da una coppia omosessuale. Il modello scenderà anche al sud, come le altre prima. E chi se ne frega cosa dice Papa, fa il moderno oppure tradizionalista.

NON SO, NON SO, NON SO.

Josh ha detto...

GL non vorrei chiudere la discussione come solito,
ma stai aiutando ad approfondire in lungo e in largo i significati della Croce.

Non si capisce dove tu voglia andare a parare, come solito.

GL
"una volta chiuso (esaurito) l'argomento grazie alla filosofia (atto di pensare), si apre automaticamente l'argomento grazie alla religione (atto di agire)"

No non sta da nessuna parte questa distinzione tra filofosia uguale pensare e religione uguale agire.

GL "e proprio sulla tema tua (cosi per una volta non posso essere accusato per OT spostando la tema su la croce che non c'entra niente. Invece c'entra e come)"

No sei OT di nuovo. Ho portato 2 pezzi uno di Putin e uno di Chesterton. Non li hai commentati. In mezzo ho inseito alcune note sul papa attuale che si discosta in suoi scritti dalla tradizione precedente.

Che diavolo me ne frega della vita privata di Putin, sul quale io stesso ho espresso riserve.

Qui inoltre nessuno si stupisce che esistano omosessuali, era chiaro fin da subito. Grazie, ma ormai alla nostra veneranda età lo sappiamo che esistono e che copuino ina o b a noi non interessa e non era questo l'argomento del post.

GL
"E chi se ne frega cosa dice Papa, fa il moderno oppure tradizionalista."

infatti grazie a Dio esiste ancora la FSSPX,
ma se a te non frega dei post come evidente fin dalla tua prima comparsa qui,
il web è vasto, vai altrove.

Altre..maramaldate tipo questa e non ti pubblico.

Josh ha detto...

Per tornare in topic, segnalo un paio di pareri autorevoli (su ciò che interessa a me):

Prof. De Marco

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/10/02/de-marco-su-papa-francesco-in-coscienza-devo-rompere-il-coro%E2%80%A6/

De Mattei

http://www.corrispondenzaromana.it/il-fine-e-i-mezzi/

GL ha detto...

Ma è semplice quello che voglio dire, lascia a parte la relazione tra filosofia (in questo caso teologia) e la religione perché non finiamo mai in discussioni che cos'è la teologia e che cos'è la filosofia.

Se io penso, e anche credo, che il mondo è mistero oppure assurdo, non è che faccio un calcolo matematico oppure un astrazione razionale che impegna soltanto i neuroni del mio cervello come se fosse una macchina calcolatrice. Almeno in questo tipo di pensiero (per me non diverso dal pensiero matematico, che non è la tavola della Pitagora per calcolare i soldi in fine di mese) è più che evidente anche per i poeti, che il pensare o credere in questo modo impegna emozionalmente l'essere pensante. Non siamo robot pensanti.

Pensare che il mondo è assurdo oppure mistero implica che il mio agire è assurdo e misterioso, vuol dire per definizione non ce possibilità di valutari i pensieri e i atti umani. Non soltanto sono giustificato di fare ogni cosa, ma ancor di più, perché non devo fare ogni cosa, il virtuoso me anche il corrotto, il perverso, perfino anche ipocrita, penso una cosa e agisco un altra?

Da questo punto di visione Putin e Chesterton e robe simili sono soltanto pezzi di un tassello caotico, e nel caso migliore sono posizioni che hanno controfigure, completano la dialettica del paesaggio cristiano (nella politica destra-sinistra, e per Putin nella geopolitica un surrogato della dialettica antitetica precedente USA-URRS, che oggi ha scoperto le radici religiosi come protestantesimo-ortodossia). Per me oggi uno vale l'altra, anche il Papa non dice più come il Papa polacco "Dio benedica L'america". Oggi tutte due le parti insieme portano dialetticamente il mondo al caos, alla perdizione e rovina totale, che non sarà il Giorno del Giudizio predeterminato dal Dio.

Tu fai come vuole con i miei commenti, io ho la coscienza al posto finché non ho offeso nessuno.



GL ha detto...

Ho dimenticato avevo anche una domanda da fare:

Perché il comunismo nasce nella cristiana Europa e vince nella Russia cristiana? E' un caso, perché non e nato in India buddista oppure nell'Islam che non ha neanche la parola (arabo) per dire "ateo"?

Josh ha detto...

Il comunismo nasce da Marx (Mordechai Levi) che era ebreo, e c'entra poco anzi nulla con la cristiana Europa, visto che vi si oppone.
Il comunismo non ha vinto nella Russia cristiana, ma ha ribaltato la Russia cristiana degli zar.
Ha vinto nella Russia de-cristianizzata. (con i soldi delle banche svizzere)
Ricordo che anche Lenin era ebreo.
E così molti dei comunisti russi.

L'islam essendo un totalitarismo non ammette altro da sè, ecco perchè non ha mai avuto vera dissidenza. Ha ucciso i suoi oppositori da sempre quindi la parola ateo da loro non esiste.

E con questo, che sempre non c'entra con il post, chiudiamo.

Josh ha detto...

sull'ultima questione, GL, leggiti questo

http://www.italianiliberi.it/Edito08/progettoebraico.html