Questo filmato da visionare e ascoltare attentamente, affronta temi cruciali di vario tipo relativo al Nuovo Ordine Mondiale (NWO) e ai suoi pianificatori. Temi scottanti come la crisi delle democrazie occidentali, la democrazia intesa come scontro tra interessi di lobby e di corporation, il ruolo dei canali mainstream quale fabbrica del consenso, l'incremento indotto della popolazione, lo spostamento di masse migratorie da un continente all'altro e in particolare da Asia e Africa al mondo detto occidentale, la deindustrializzazione voluta e provocata ad hoc nell'occidente. E non solo. Il ruolo delle rivoluzioni indotte e ideate dalla Cia, le pandemie provocate ad hoc. Il ruolo delle grandi corporation e come insinuano i loro uomini nella politica per tutelare i loro interessi, attraverso un sofisticato meccanismo di porte girevoli (sliding doors).
Alan Watt, mostra di padroneggiare con grande sicurezza la materia e ce la mostra con semplicità, pacatezza ed efficacia oratoria, come un racconto di fantascienza; meglio di fanta-horror, un racconto che è insieme un incubo dal quale vorremmo svegliarci. Del resto Watt, parte proprio da Orwell e da Huxley, i quali ebbero a che fare con società segrete. Spesso si parla di linguaggio "orwelliano" di "bipensiero" e di racconti e romanzi della distopia totalitaria, ma vale la pena di virgolettare queste parole prese dal saggio di Ida Magli
"La dittatura europea", la quale esprime concetti non estranei alla requisitoria di Alan Watt nel filmato, per approfondire questa faccenda della "neolingua": "Trasformano la realtà capovolgendone il significato anche soltanto cambiando il termine con il quale si è soliti identificarla".
Ecco un esempio corrente al limite della banalità, circa il linguaggio orwelliano da noi ascoltato quasi quotidianamente: se si vuole la decrescita e la recessione si dirà che si lavora per la crescita del nostro Paese come predica con voce mestamente atona da androide telecomandato, Mario Monti.
"E il sistema per abituarsi a quello che Orwell chiama "il bipensiero". Si raggiunge lo scopo con la "ripetizione" costante, onnipresente a tutti i livelli, di quel certo nome, di quel certo aggettivo, di quel certo giudizio".
"Orwell ne descrive con precisione il meccanismo nel suo 1984 (...) . Non è un romanzo infatti e neanche una previsione profetica, come è stato detto dai molti che amano credere nelle magie, ma sotto le vesti della fantasia, la messa in guardia per noi, su ciò che ci attende e che lui conosceva molto bene, perché era un iniziato alla massoneria" (op. cit. pag. 36) .
Vale la pena di citare anche un altro grande autore della distopia: Ray Bradbury, il cui "Fahrenheit 451" dal quale Truffaut trasse un bel film, potrebbe trovare oggi infinite varianti sul tema censura e autocensura. Intanto perché oggi vi è una revisione censoria dei grandi testi letterari alla luce del politicamente corretto (l'esempio della Divina Commedia attaccata dall'organizzazione Onusiana Gerush 92, e Dante chiamato in causa per omofobia, islamofobia e antisemitismo, è solo uno fra i tanti). Poi perché la proibizione di tenere del contante, a favore della tracciabilità coatta per il tramite delle carte prepagate con la solita scusa dell'evasione fiscale, imposta dall'attuale governo, ci rimanda alla memoria i segugi pompieri del romanzo come Guy Montag e compagni, i quali identificavano le case che contenevano libri nascosti per poi darli crudelmente alle fiamme. Togliete i libri e metteteci il denaro contante, e resta comunque la proibizione di vivere come ci pare e piace e di restringere le nostre legittime libertà. A quando i prossimi pompieri eliminatori di banconote? Dopotutto, sempre di carta si tratta.
Inoltre, per rimanere in questo ambito narrativo, non si può omettere di citare H.B Wells fondatore ed esponente della Round Table e forte assertore di uno Stato Mondiale (nihil sub sole novi, evidentemente), già noto per il suo romanzo "La guerra dei mondi" da cui il grande e quasi omonimo nel cognome, Orson Welles, trasse spunto per quella famosa trasmissione radiofonica che spaventò gli Usa.
E' il caso di dire che oggi la realtà supera di gran lunga la distopia degli autori testé citati.
Buona visione del filmato di Alan Watt!
Hesperia
"La dittatura europea", la quale esprime concetti non estranei alla requisitoria di Alan Watt nel filmato, per approfondire questa faccenda della "neolingua": "Trasformano la realtà capovolgendone il significato anche soltanto cambiando il termine con il quale si è soliti identificarla".
Ecco un esempio corrente al limite della banalità, circa il linguaggio orwelliano da noi ascoltato quasi quotidianamente: se si vuole la decrescita e la recessione si dirà che si lavora per la crescita del nostro Paese come predica con voce mestamente atona da androide telecomandato, Mario Monti.
"E il sistema per abituarsi a quello che Orwell chiama "il bipensiero". Si raggiunge lo scopo con la "ripetizione" costante, onnipresente a tutti i livelli, di quel certo nome, di quel certo aggettivo, di quel certo giudizio".
"Orwell ne descrive con precisione il meccanismo nel suo 1984 (...) . Non è un romanzo infatti e neanche una previsione profetica, come è stato detto dai molti che amano credere nelle magie, ma sotto le vesti della fantasia, la messa in guardia per noi, su ciò che ci attende e che lui conosceva molto bene, perché era un iniziato alla massoneria" (op. cit. pag. 36) .
Inoltre, per rimanere in questo ambito narrativo, non si può omettere di citare H.B Wells fondatore ed esponente della Round Table e forte assertore di uno Stato Mondiale (nihil sub sole novi, evidentemente), già noto per il suo romanzo "La guerra dei mondi" da cui il grande e quasi omonimo nel cognome, Orson Welles, trasse spunto per quella famosa trasmissione radiofonica che spaventò gli Usa.
E' il caso di dire che oggi la realtà supera di gran lunga la distopia degli autori testé citati.
Buona visione del filmato di Alan Watt!
Hesperia