Esordire con Coco Chanel non è affatto un omaggio all'attualità della miniserie tv intepretata dalla brava Shirley MacLaine, ma al contrario di quell'inattuale sempre in voga. Mademoiselle Gabrielle Bonheur Chanel nasce da una famiglia poverissima (madre contadina e padre comesso viaggiatore) e diventa ricchissima, ma sempre col panico di tornare povera. E quel "Coco" pare non fosse solo una canzoncina a lei dedicata come si scrive in giro, ma al vizio dei ricchi di allora, quando la polvere bianca la sniffavano solo loro: la cocaina. E allora ecco, una vita fatta di paradossi e di contraddizioni. La dicevano spilorcia, ma pagò cure costosissime a Jean Cocteau quando andò in clinica per dissintossicarsi dagli stupefacenti. Ospitò generosamente e più volte Stravinski e tutta la sua famiglia e fece dono di 300.000 franchi a lui e a Diaghilev per la messa in scena de "La saga della Primavera". Parigi era sotto i bombardamenti della II Guerra Mondiale, ma lei, imperterrita, proseguiva coi suoi défilés d'alta moda sotto gragnuole di bombe. Si innamorò di un ufficiale tedesco nazista e per questo dopo la guerra si autoesiliò per sottrarsi all'accusa di collaborazionismo. Che dire? La superficialità e la frivolezza che sfida la gravità delle bombe è quasi una lezione anche per gli apocalittici odierni che amano tanto macerarsi nelle disgrazie cosmiche. Alzi la mano, tra le donne, chi non ha mai indossato un tailleur di foggia Chanel con le caratteristiche passamanerie ai bordi, o uno dei suoi accessori con le doppie C della Maison disposte a semicerchi concentrici che sono il suo inconfondibile marchio; o una borsetta impunturata a rombi con la catenella; o anche le famose scarpe bicolore riprese più volte anche nelle moderne calzature. E chi non ha mai portato un suo profumo (il 5, il 19 e il 22) almeno per un periodo della propria vita? Ecco alcuni dei suoi celebri aforismi:
- La bellezza serve alle donne per essere amate dagli uomini, la stupidità, per amare gli uomini.
- La moda è fatta per diventare fuori moda.
- La natura ti dà la faccia che hai a vent'anni; è compito tuo meritarti quella che avrai a cinquant'anni
- La felicità non è altro che il profumo del nostro animo.
- Per essere insostituibili, bisogna essere diversi.
- Se una donna è malvestita si nota l'abito. Se è ben vestita si nota la donna.
Lezione estetica ripresa dal suo amico Cocteau (eclettico artista a me carissimo) nel suo celebre motteggio"L'invisibilità è la condizione essenziale dell'eleganza". L'angelo-vetraio Artemisio del suo lavoro teatrale "Orfeo" compie prodigi perché invisibile. Che lezioni per un mondo chiassoso e volgare fatto di rane nel pantano che aspirano a mettersi in mostra! Per concludere, l'ultima arguzia prima di morire all'età di 88 anni in una suite dell'Hotel Ritz dove alloggiava:
"Non mi pento di nulla nella vita eccetto di quel che non ho fatto".
Così parlò Mademoiselle Coco.