martedì 29 gennaio 2008

Aforismi per una Demoiselle


Esordire con Coco Chanel non è affatto un omaggio all'attualità della miniserie tv intepretata dalla brava Shirley MacLaine, ma al contrario di quell'inattuale sempre in voga. Mademoiselle Gabrielle Bonheur Chanel nasce da una famiglia poverissima (madre contadina e padre comesso viaggiatore) e diventa ricchissima, ma sempre col panico di tornare povera. E quel "Coco" pare non fosse solo una canzoncina a lei dedicata come si scrive in giro, ma al vizio dei ricchi di allora, quando la polvere bianca la sniffavano solo loro: la cocaina. E allora ecco, una vita fatta di paradossi e di contraddizioni. La dicevano spilorcia, ma pagò cure costosissime a Jean Cocteau quando andò in clinica per dissintossicarsi dagli stupefacenti. Ospitò generosamente e più volte Stravinski e tutta la sua famiglia e fece dono di 300.000 franchi a lui e a Diaghilev per la messa in scena de "La saga della Primavera". Parigi era sotto i bombardamenti della II Guerra Mondiale, ma lei, imperterrita, proseguiva coi suoi défilés d'alta moda sotto gragnuole di bombe. Si innamorò di un ufficiale tedesco nazista e per questo dopo la guerra si autoesiliò per sottrarsi all'accusa di collaborazionismo. Che dire? La superficialità e la frivolezza che sfida la gravità delle bombe è quasi una lezione anche per gli apocalittici odierni che amano tanto macerarsi nelle disgrazie cosmiche. Alzi la mano, tra le donne, chi non ha mai indossato un tailleur di foggia Chanel con le caratteristiche passamanerie ai bordi, o uno dei suoi accessori con le doppie C della Maison disposte a semicerchi concentrici che sono il suo inconfondibile marchio; o una borsetta impunturata a rombi con la catenella; o anche le famose scarpe bicolore riprese più volte anche nelle moderne calzature. E chi non ha mai portato un suo profumo (il 5, il 19 e il 22) almeno per un periodo della propria vita? Ecco alcuni dei suoi celebri aforismi:


  • La bellezza serve alle donne per essere amate dagli uomini, la stupidità, per amare gli uomini.

  • La moda è fatta per diventare fuori moda.

  • La natura ti dà la faccia che hai a vent'anni; è compito tuo meritarti quella che avrai a cinquant'anni

  • La felicità non è altro che il profumo del nostro animo.

  • Per essere insostituibili, bisogna essere diversi.

  • Se una donna è malvestita si nota l'abito. Se è ben vestita si nota la donna.

Lezione estetica ripresa dal suo amico Cocteau (eclettico artista a me carissimo) nel suo celebre motteggio"L'invisibilità è la condizione essenziale dell'eleganza". L'angelo-vetraio Artemisio del suo lavoro teatrale "Orfeo" compie prodigi perché invisibile. Che lezioni per un mondo chiassoso e volgare fatto di rane nel pantano che aspirano a mettersi in mostra! Per concludere, l'ultima arguzia prima di morire all'età di 88 anni in una suite dell'Hotel Ritz dove alloggiava:

"Non mi pento di nulla nella vita eccetto di quel che non ho fatto".
Così parlò Mademoiselle Coco.

venerdì 18 gennaio 2008

Il giardino incantato delle Esperidi.

Anno nuovo, sito nuovo. Il motivo della nascita di questo blog trae spunto proprio dalla suggestione di quest'immagine dipinta. Un'immagine, per dirla con Baudelaire, di ordine, bellezza, lusso, calma e voluttà. Dov'è situato questo giardino che tutti noi sognamo nel profondo di noi stessi? A Occidente in un'isola assolata dell'oceano, l' Isola dei Beati, oggi di incerta identificazione geografica. Espero è la stella del genio della sera che lo indica e che arreca riposo e contemplazione. Da cui proviene vespro o vespero per i poeti. Sarà dunque un blog fedele alle radici del mondo occidentale. Nato forse per tramontare, secondo alcuni. Eppure bello. Dove sugli alberi crescono pomi d'oro che scintillano e vengono guardati a vista da tre ninfe (Esperia, Egle e Aretusa) e da un drago, custode della Bellezza, che non permette a nessuno di avvicinarvisi. Qui Nessie diventa Esperia. E dal Lago di Lochness si immerge nell'Oceano mare.

Perché scommettere su un blog interattivo culturale? Perché è proprio la nostra cultura che soffre di più nel nostro Paese, vassalla e sottomessa com'è, all'ideologia. Noi non vogliamo renderla "organica a ..." secondo i dogmi del marxismo gramsciano. E nemmeno "funzionale a ...", secondo quelli del pragmatismo liberista. E neppure riprendere la banalità seriale propostaci dai media. Cercheremo di essere nei limiti del possibile, assolutamente inattuali. Noi vorremmo poter scivolare in un magma fluido... che prenda forme, colori e dimensioni liberamente. Che suggerisca senza imporre né senza sottoporsi. Perciò vi invitiamo a questo viaggio esplorativo che ancora non sappiamo dove ci condurrà. Sarò coadiuvata, nel viaggio, da altre due amiche già titolari di altri blog e qui, in veste di Egle e Aretusa. Ma ci sarà posto anche per gli amici che intendessero partecipare. Concludo proprio coi versi di Baudelaire sopra citati e che stanno a indicare la ricerca di "modelli eterni" e al riparo dalle mode. Là, tout n'est qu'ordre et beauté, luxe, calme et volupté...