domenica 28 dicembre 2008

Poesie di un Giardino d'Inverno: Aleksandr Blok

Il Giardino delle Esperidi sonnecchia nel bel mezzo di un gelido inverno che si preannuncia duro e lungo. Eppure anche l'inverno ha una sua limpida magia e ha avuto i suoi sublimi cantori visionari. Grandissimi e ineguagliati fra tutti, i poeti russi, come Aleksandr Blok e Boris Pasternak. Non potendoli ospitare tutti e due per motivi di spazio, scelgo una trilogia invernale del primo. Blok è il poeta simbolista delle lunghe distese invernali, della Bellissima Dama Bianca, regina incontrastata delle nevi nella Steppa - un miraggio, una sorta di Fata Morgana dei lunghi e solitari inverni russi. Questi poeti amavano recitare i loro versi al riparo delle calde bettole e taverne, e la loro poesia, nelle gelide ore invernali, veniva ascoltata direttamente dagli umili, dalla gente del popolo, chiamata a parteciparvi. Per questo ne "Il Dottor Zivago" c'è un passo in cui il poeta-romanziere Pasternak fa dire a un suo personaggio che nessuno ama tanto la poesia quanto il popolo russo.
L'occasione mi è gradita per propiziare a tutti i visitatori, i miei auguri per un Felice Anno Nuovo! (Hesperia)




Se ammirerò di notte la tormenta




Se ammirerò di notte la tormenta,

m'infiammerò senza potermi spegnere.

A me l'azzurra notte ha bisbigliato,

ciò che è negli occhi tuoi, ragazza bella.




Una fiaba vellosa ha bisbigliato
ed un prato incantanto mi ha predetto
sul tuo conto parecchi sogni alati
sul tuo conto, mia amica misteriosa.




M' intreccerò come una ragnatela
di neve, i baci sono lunghi sogni
Sento il tuo cuore di cigno,
discerno l'ardente cuore della primavera.






L'Orsa Maggiore mi ha profetizzato,
e anche una strega, creatura del gelo,
che dentro agli occhi tuoi, ragazza bella,
sulla tua fronte c'è l'azzurra notte.













La mia luna è in un maestoso zènit



La mia luna è in un maestoso zènit.
Mi inebrierò di libertà notturna
e là mi avvolgerò in argentei fili,
in un eccesso di felicità.




Movendo incontro a un'ardente abulia
e a nient'altro che all'Alba futura,
annuisco all'azzurra largura
e mi tuffo nello scuro argento!...





Sulle piazze dell'afosa capitale
uomini ciechi cingottano:
- Che c'è sopra la terra? Un pallone.
Che c'è sotto la luna? un aerostato.






Ed io per il deserto inargentato
corro bruciando dal delirio,
e nelle pieghe d'una pianeta azzurro cupo
ho nascosto la mia Diletta Stella.














Tu mi vestirai d'argento






Tu mi vestirai d'argento,
e alla mia morte la luna spunterà - Pierrot celeste,
sorgerà il rosso pagliaccio ai quattro venti.



La morta luna è senza scampo muta,
non ha svelato nulla a nessuno.
Chiederà soltanto alla mia amica
a che scopo un tempo io l'abbia amata.



In questo sogno furioso a occhi aperti
mi capovolgerò col viso morto.
E il pagliaccio spaventerà la civetta,
tinnendo di sonagli sotto il monte...



Lo so: vecchio è il suo aspetto grinzoso
e impudico nella nudezza terrena.
Ma si leva l'ebrietà funesta
verso i cieli, l'altura, la purezza. - Aleksandr Blok - traduzione di Angelo Maria Ripellino -




I primi due dipinti in alto sono di Giovanni Segantini. Il primo titola "Ritorno dal bosco" e il secondo, "Le cattive madri".

Il terzo dipinto in basso d' ispirazione simbolista è di Domingo Motta "Il ritorno del Pierrot".

Hesperia

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Blok, Rainer Maria Rilke e Paul Valéry sono i miei tre poeti preferiti. Bella la scelta della trilogia poetica e pittorica. Buon 2009!
Ernesto

Hesperia ha detto...

Sono tre poeti che piacciono tantissimo anche a me, come pure il simbolismo in pittura. Buon anno e grazie Ernesto.

Anonimo ha detto...

Hesperia, sono proprio belle queste poesie di Blok. Mi sai dire questa raccolta presso quale editore è stata pubblicata?
Intanto, Buon Anno!

Hesperia ha detto...

La raccolta poetica di Aleksandr Blok io ce l'ho in un volume di Guanda. Buon Anno anche a te Demetra!

Anonimo ha detto...

Speriamo che questi bei poeti che riporti qui, non ci riportino a climi siberiani, vista la crisi energetica in atto proprio da quelle parti.
Buon Anno a tutto il Giardino!

Hesperia ha detto...

Grazie Marlowe, non vorrei che l'aver messo i dipinti delle grandi distese innevate, avesse propiziato l'inferno bianco che sta cadendo da qualche ora:-) Buon Anno anche a te!

marshall ha detto...

Hesperia,
brava!
Hai messo due Segantini, che avrei riconosciuto subito senza neanche leggere la didascalia.
Dalle mie parti egli è molto conosciuto. Pensa che lo conoscono anche i meno-meno acculturati: il suo nome è proprio nell'aria di questa città.
Ma c'è qualcosa che mi stona, così di primo acchito, nella didascalia in basso.
Ciao.

Hesperia ha detto...

Ma non ci sono didascalie, Marsh, solo un breve preambolo in corsivo in alto. Per il resto, ho fatto parlare direttamente il POeta Blok e la sua poesia.
Segantini è italiano, ma le distese innevate e i due paesaggi invernali mi paiono pertinenti con le tre poesie russe da me scelte.
I titoli dei tre dipinti avrei forse dovuto porli, ciascheduno, sotto i dipinti stessi, in luogo di accumularli in fondo alla fine dei versi poetici, ma poi mi sballava tutto il lay out del post.

marshall ha detto...

Hesperia,
credevo di potertelo far intuire: il pittore è Giovanni...
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Ti ringrazio dei Re Magi, perchè mi hai acceso una lampadina: se mi ci portano, tra poco vado a vedere un mostra dedicata a quei mosaici.
Ciao.

Hesperia ha detto...

Ooops! grande refuso di nome. Il bello che so benissimo che si chiamava Giovanni, chissà a che Carlo pensavo :-))). Grazie Marsh!

Anonimo ha detto...

Bellissime poesie, che ben si adattano alla parte dell'anno. Mi sembra parecchio azzeccata anche la scelta delle immagini.

Segantini è uno dei miei preferiti da sempre, e ho cercato di vederne le mostre e rassegne tutte le volte che era possibile. In part. il dipinto 'le cattive madri' mi piaceva tantissimo fin dall'adolescenza, e ne presi una riproduzione che ho avuto per anni in camera da letto. Geniale e visionario.

Rolando ha detto...

Ai fan di Alexandr Blok che si trovino per caso a San Pietroburgo,suggerisco caldamente di visitare il suo appartamento oggi museo.Il perfetto ordine e i numerosi oggetti raccolti consentono con facilità di tornare indietro nel tempo, offrendo così a chi apprezza le sue opere poetiche, rare emozioni che non si provano nell'appartamento museo di Dostoevskij.

Hesperia ha detto...

Grazie Rolando, Blok è un poeta sublime.