giovedì 22 ottobre 2009

Marco d'Aviano, santo ed eroe dimenticato

Il suo Barbarossa è nelle sale, e Renzo Martinelli è già da tempo impegnato alla preparazione del suo prossimo film: Marco d'Aviano . Dovrebbe essere un film ancor più spettacolare del Barbarossa; infatti, se in questo ha dovuto ricostruire la Milano del XII secolo, nel Marco d'Aviano dovrà ricostruire la Vienna di fine '600. A rendere colossale il film, poi, ci dovrebbe essere la scena principale, la quale dovrebbe riguardare l'assedio di Vienna, iniziato il 12 luglio 1683 con l'arrivo delle prime avanguardie turche nei sobborghi di Vienna. La consistenza dell'esercito turco, al completo, è stata variamente valutata in 200.000 - 300.000 uomini, ma è più verosimile fossero all'incirca 140.000. Ammettendo per buono questo dato, sarebbero comunque stati il doppio rispetto alla coalizione formata da forze austriache, sveve, bavaresi, sassone, francone assommanti a 70.000 uomini, di cui 30.000, ben addestrati, provenivano dalla sola Polonia, comandati da re Giovanni Sobieski. I preparativi per la battaglia furono intrapresi la sera dell'11 settembre; l'indomani, domenica 12 settembre 1683, ebbe luogo quella che viene ricordata come la battaglia di Vienna ; una battaglia dal cui esito sarebbe dipeso il futuro corso della storia europea. In caso di vittoria ottomana, infatti, l'Europa sarebbe stata islamizzata di forza. E secondo il terribile progetto del gran visir Kara Mustafà, progetto che in Europa si credeva o si pensava di conoscere, questi aveva in mente di "espugnare Vienna e Praga, frantumare le forze di Luigi XIV sul Reno, e marciare su Roma per fare di San Pietro le scuderie del sultano".
Con un impiego di forze di quella proporzione, Vienna - assediata e parzialmente svuotata da suoi abitanti, datisi a precipitosa fuga nell'imminenza del pericolo - secondo quel progetto turco, sarebbe dovuta capitolare in pochi giorni. Invece resistette ad oltranza, dando così modo alla coalizione amica di organizzare gli aiuti. I viennesi sentivano che la posta in gioco era troppo grande: Vienna era considerata l'ultimo baluardo contro l'avanzata irrefrenabile dell'islam, che era culminata nel 1453 con la conquista di Costantinopoli (ora Istanbul) da parte dei turchi ottomani; impresa che aveva posto fine all'Impero Romano d'Oriente, o Impero Bizantino.
Il regista dovrà anche saper rappresentare il terrore patito dal popolo viennese durante i tremendi due mesi dell'assedio: "i bastioni non erano fortificati e muniti, i cannoni scarseggiavano, mentre dall'alto delle mura gli assediati potevano vedere le tende mussulmane che si stendevano a perdita d'occhio nei dintorni". Il terrore dei viennesi veniva anche alimentato dai racconti di quanto avvenuto 112 anni prima, nel 1571, nell'isola di Cipro, presa ai veneziani dall'assalto dei turchi. Era successo un fatto terrificante, di bestialità e crudeltà inaudita, oggi minimizzato e quasi trascurato dalla storia; una storia di cui rimando la lettura attraverso Wikipedia, riguardante l'assedio di Famagosta e l'orribile assassinio del suo Capitano Generale Marcantonio Bragadin , nonchè Governatore di Cipro (il fatto è descritto molto bene nel libro di Catherwood Christopher, "La follia di Churchill, l'invenzione dell'Iraq". Questi, con dovizia di particolari, ha descritto le atrocità compiute dai turchi ottomani che occuparono l'isola, e l'orribile fine cui fu sottoposta la numerosa scorta di Bragadin, andata là con lui in pompa magna, come fossero andati ad una festa, per firmare la resa e consegnare le chiavi della città. Erano completamente disarmati, in segno di pace). Tale fatto dovrebbe essere ricordato nel futuro film di Martinelli su Marco d'Aviano, per far capire agli spettatori la ragione di così grande paura nei confronti dei turchi ottomani. Famagosta, dopo 22 anni di ininterrotto assedio - forse il più lungo della storia - dovette capitolare, per stenti e fame; nè i residenti potettero contare su aiuti di esterni, o della madre patria Venezia, perchè impegnati nei preparativi per quella che sarebbe poi stata la battaglia che tanto ha influito sul successivo corso della storia: la battaglia di Lepanto , avvenuta il 7 ottobre 1571.
A padre Marco d'Aviano andrebbe riconosciuto il merito maggiore per la vittoria delle forze cristiane su quelle islamiche nello scontro decisivo di Vienna; lo si può intuire anche leggendo la sua biografia, unita agli atti per il processo di canonizzazione ( biografia di padre Marco d'Aviano ) . Eppure, nelle enciclopedie, nei libri di storia delle scuole superiori, almeno quelli più retrodatati, Marco d'Aviano non viene nemmeno citato. Completamente trascurato. Ne è riprova il fatto che, chiedendo in giro chi sia Marco d'Aviano, pochi o nessuno saprà rispondere; dovrebbe essere almeno conosciuto in Polonia e in Austria, sua patria adottiva, e soprattutto a Vienna, dove è sepolto, vicino ai reali d'Austria. Una rivalutazione, una riscoperta del beato, da quelle parti, pare sia però avvenuta solo di recente; prima, sembra sia stato dimenticato anche là. Infatti, quando nel 1883 "si celebrò solennemente il secondo centenario della liberazione di Vienna, nei discorsi e nelle commemorazioni di circostanza non ci si ricordò nemmeno di un certo padre Marco d'Aviano, il quale era stato, vedi combinazione! - una delle cause determinanti della grande vittoria che aveva salvato Vienna, l'impero, l'Europa. Dato il tempo e il luogo, non si può certo dire che si trattasse di un silenzio casuale". E sarà forse stato anche per la probabile venerazione di cui dovrebbe godere in Polonia, che papa Wojtyla, il papa polacco, prima di morire, ha voluto beatificarlo, domenica 27 aprile 2003, chiudendo il lungo processo di beatificazione e canonizzazione . Durato 300 anni, era iniziato nel 1703, dopo appena 4 anni dalla morte di padre Marco d'Aviano (beatificazione di padre Marco d'Aviano).

Marco d'Aviano, una vita da santo eroico, tutta spesa per la conservazione dell'indipendenza politica e religiosa dell'Europa dall'invadenza islamica turca ottomana. Santa, la prima parte della vita, anche per i miracoli documentati, che gli sono stati attribuiti; defatigante la seconda, per i numerosi viaggi - molto disagevoli per quell'epoca - compiuti per raggiungere le corti d'Europa, ove era molto richiesta la presenza di un frate già in odore di santità; santa ed eroica la terza ed ultima parte della vita, per la sua onnipresenza sui campi di battaglia, da Vienna, Buda, Belgrado, per sostenere e incoraggiare i soldati, spronandoli a combattere eroicamente per la salvezza del cristianesimo, e, con esso, dell'Europa.

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33 commenti:

Josh ha detto...

Ciao Marshall e bentrovato.
Il problema dei libri di storia delle scuole superiori che non citano certi episodi o Marco d'Aviano non dipende dal fatto che siano 'retrodatati', ma perchè sono stati elaborati in linea di massima solo ed esclusivamente da storici marxisti.

Josh ha detto...

p.s. se poi come in questo caso si tratta di un santo o di un cattolico in genere, può pure salvare un continente o il mondo intero, ma o non sarà mai citato, o ne sarà sminuita la figura tramite varie ubbie ateiste.

marshall ha detto...

Josh,
ben ritrovato anche a te, da queste parti. La "faccenda" della mia assenza, o del mio ritardo, l'ho spiegata ad Hesperia.
Per me è stato un puro caso imbattermi in Marco d'Aviano (avevo già in mente altro genere di post). E' nato tutto dall'aver ascoltato un'intervista televisiva a Renzo Martinelli, perchè prima non sapevo neanche chi fosse Marco d'Aviano. Ma tu, che per la tua professione mastichi tutti i giorni di queste cose, dimmi: lo conoscevi? e fino a che livello di conoscenza? Perchè, se dovessimo stare a quello che insegnano i libri di scuola su questo personaggio, ora beato, saremmo nell'ignoranza totale. E' ha ragione Martinelli nel dire che qui in Italia ci si dimentica troppo facilmente dei grandi della storia; di coloro che si sono sacrificati per il bene della nazione e, nel caso di d'Aviano, anche dell'Europa. Guarda cosa hanno fatto, invece, i francesi con la loro Pulzella d'Orleans!Alla luce di quanto, comprendo e concordo sulla tua tesi in merito agli storici marxisti; i quali ce la raccontano come vogliono, e in base a quello che sentono.

marshall ha detto...

AVVISO

Grazie a questo post, facendo ricerche su Marcantonio Bragadin, mi sono imbattuto nel blog: www.alloggibarbaria.blogspot.com

Per gli amanti e appassionati di Venezia, è un sito blog tutto da visitare.

Hesperia ha detto...

Benritrovato Marsh! Sono contenta che hai potuto pubblicare in piena autonomia coi tuoi mezzi e vedo che anche la parte grafica è davvero ben fatta e facilita la lettura del tuo post, peraltro interessante.
No, a dire la verità, non conoscevo Marco d'Aviano e ha ragione Martinelli nel dire che le vite dei nostri santi sarebbero da divulgare maggiormente. In Francia oltre che la Pulzella c'è il culto per la piccola Teresa di Lisieux.
Come vedi, si viene in Giardino anche per istruirsi :-) .Ciao.

marshall ha detto...

Hesperia,
ho anche predisposto altre foto-immagini da inserire, ma sarebbe venuto troppo lungo e così ho desistito.

Comunque, visitando i vari link che ho predisposto nel racconto, potrete accedere a quante immagini vorrete.

In ogni caso, devo ancora affinare la tecnica, impadronendomi dei vari accorgimenti, quali l'inserimento di un logo, che farà apparire l'avatar nelle risposte.

Per quanto riguarda il personaggio descritto, durante l'intervista a Renzo Martinelli non avevo capito si trattasse di un frate-prete, e men che meno un santo. Tutto questo l'ho scoperto poi, con grande sorpresa, con le mie ricerche.

Hai citato santa Teresa di Lisieux; ebbene, qui dalle mie parti viene proposta spesso la sua "viva" presenza. Nella basilica di Desio già due volte, in questo decennio, hanno esposto sue reliquie; ricordo d'esserci andato anch'io nell'estate 2001. Furono esposte ancora successivamente poco tempo dopo.

Hai detto bene: sapessi quanto mi è stato utile il blog!

Ciao.

Fausto ha detto...

Ciao Marshall, complimenti per il blog, veramente ben curato nei testi e nelle immagini. Riguardo le secolari ostilità tra Cristiani e Turchi Ottomani hai fatto delle giuste considerazioni. La Battaglia di Lepanto segnò la fine del predominio turco sul Mar Mediterraneo, mentre l'Assedio di Vienna sancì il punto di massima espansione dell'Impero Ottomano in Europa. Senza queste due vittorie fondamentali per i Cristiani la storia dell'Occidente nei secoli seguenti sarebbe stata molto diversa da come la conosciamo. Grazie anche per le informazioni su Marco d'Alviano che tanta influenza ebbe negli avvenimenti della sua epoca.
Ciao.

Anonimo ha detto...

C'è la curiosa coincidenza dell'11 settembre 1683, data storica dell'assedio di Vienna, con a capo Giovanni Sobieski che fermò i musulmani.

Noi dimenticammo questa data. Gli islamici durante l'11 settembre 2001, se ne sono ricordati. E si sono presi la rivincita, purtroppo.
Ernesto

marshall ha detto...

Rispondo subito a Ernesto,
perchè è fenomenale il suo colpo d'intuito.
11 settembre 1683 - 11 settembre 2001, due date storiche coincidenti che hanno segnato tappe fondamentali per la storia dell'Umanità. La prima ha segnato la fine della travolgente avanzata islamica in Europa, iniziata già poco dopo la morte di Maometto. Quanto avvenuto nella seconda data ha il sapore della vendetta del mondo islamico, scaturita dal loro desiderio di rivincita per quella sconfitta. E, purtroppo, suppongo sia stata solo l'inizio; non sarà stato un caso, infatti, se Renzo Martinelli, nell'intervista in cui ha parlato del suo prossimo film su Marco d'Aviano, ha detto che per lui l'odio che gli islamici nutrono verso gli occidentali DERIVA TUTTO DA QUELLA SCONFITTA BRUCIANTE DI VIENNA DEL 1683.

marshall ha detto...

Fausto,
felice del passaggio da queste parti, ringrazio per i complimenti. Questo blog, Esperidi.blogspot, è comunque collettivo e i meriti vanno a tutti i suoi componenti.
L'avere scoperto il tuo blog su Venezia è stato uno dei miei successi del mese. Attraverso il quale mi sto arricchendo delle conoscenze su Venezia; e, volendo, potrei anche cominciare a pensare di imparare bene il francese, attraverso il tuo commentario in multilingue, interpretandoli e traducendoli. Col tuo blog è come se avessi un cicerone personale che mi porta a spasso e che mi spiega di Venezia. Infatti, quella notizia particolareggiata su Bragadin, con tanto di foto del frontespizio della sua casa di famiglia, l'ho trovata solo nel tuo blog.

A proposito, ad Ambiente Italia, nel programma Rai3 di oggi (sabato pomeriggio), hanno parlato e fatto vedere del nuovo tram o trenino, elettrico, veloce e silenzioso, che collegherà la terraferma con Venezia, e che entrerà già in funzione a fine anno. Penso che ne dovrai parlare approfonditamente.

Saluti cordiali.
Mario

Fausto ha detto...

Troppo buono con il mio blog. Sono lieto che i miei articoli ti siano utili per conoscere meglio Venezia. Parlare della mia città mi piace molto. La mia passione per Venezia è nata dalle lunghe passeggiate che facevo in città con mio padre quando ero bambino. Egli mi ha trasmesso l'entusiasmo di scoprire anche per strada i tanti piccoli segreti che Venezia nasconde e che si rivelano solo a chi ha la pazienza di volerli scoprire. Il tram che congiungerà la terraferma a Venezia sarà il tema di un prossimo post. Ancora complimenti a tutti gli autori del vostro blog per le interessanti e dettagliate informazioni contenute in esso.
Ciao.

Sarcastycon3 ha detto...

Marshall
una curiosità che ho trovato in rete.
Dopo la vittoria nella battaglia di Vienna
Il re di Polonia invia al Papa le bandiere catturate accompagnandole da queste parole: "Veni, vidi, Deus vicit" (il riferimento a Cesare è più che evidente)

Da questo se ne deduce che Dio, come scritto in quel vecchio messale che tu sai,era considerato
Dominus Deus Sabaoth che tradotto significa Dio degli eserciti.
Oggi dopo il Vaticano II viene "tradotto" in un politicamente corretto "Dio dell'Universo".(la preghiera è quella del Santus)

Sono andato OT ma mi faccio perdonare pubblicando il tuo bel post sul mio blog.

ciao
Sarc.

ps grazie per il Link dei Cavalieri di S.Stefano.

marshall ha detto...

Carissimo Sarc.,
mi stupisci sempre di più. Da un lato dici di essere ottusamente agnostico, dall'altro esprimi pensieri e concetti che neanche il più grande dei teologi, come penso, saprebbe tirar fuori dal proprio bagaglio culturale.
Non ci avrei pensato se non me ne avessi parlato tu, ma quel concetto di Dominus Deus Sabaoth, che mi dici uscire da quell'antico messale, del quale "ben conosco la storia", suppongo sia ancora diffuso nella religione ebraica, perchè nelle tre letture domenicali di rito Ambrosiano, c'è anche, e sempre, la lettura di un passo della Bibbia. E quasi sempre, come nel caso della lettura di ieri, c'è il riferimento ad una qualche battaglia vinta dagli ebrei, perchè popolo prediletto e quindi protetto da Dio.
Quel concetto, Dominus Deus Sabaoth, come hai rilevato perspicacemente tu, dev'essere stato tolto dai messali moderni: non l'ho mai sentito citare durante la funzione celebrativa delle sante Messe.
Non sarà per caso entrata anche lì la political corrects, come fece "colui" che volle togliere il quadro raffigurante la "Battaglia di Lepanto" perchè sennò avrebbe potuto "turbare" e "disturbare" la coscienza di qualche anima di religione diversa dalla nostra?
Ma io sono convinto del fatto che nell'uno e nell'altro caso ciò che era scritto ed era stato fatto, fanno parte incancellabile della storia. Il nasconderle o camuffarle equivale a rinnegare la storia stessa.
---
Come promesso, l'avrei pubblicata io su Aquaeductus. Ora passo a vedere.
Per quanto riguarda i Cavalieri di santo Stefano, era dovere; ma entrerà anche nel vivo di altro post, che, più avanti, troverai in qualcuno dei vari blog.
Ciao.
Grazie.

sarcastycon ha detto...

Marshall
diciamo che sono agnostico nel significato originale della parola.
"a-gnothein" che si può tradurre, un po' liberamente, "privo di elementi sufficienti per avere una giusta conoscenza".
Niente a che vedere con l'ateismo.

Credo che la conoscenza delle religioni, di tutte le religioni, sia basilare nel bagaglio culturale di una persona, in quanto la storia dell'umanità non può prescindere da esse. Il fatto poi di credere o non credere, rimane un problema di coscienza.

In effetti la parola "Sabaoth" significa esercito o capo dell'esercito,credo che Josh avrà qualcosa da dire in merito.

Praticamente, nella liturgia postconciliare, questa parola è stata sostituita da"
Universo" stravolgendo il significato biblico di Dio difensore del suo popolo.

Ot Quando intendevo sul mio blog intendevo S3,poi ti ho anticipato è l'ho messo anche su aquaeductus,ti ho risparmiato la fatica dell'impaginazione.

Ciao
a presto
Sarc.

Josh ha detto...

Marsh> "Ma tu (...)che mastichi tutti i giorni di queste cose, dimmi: lo conoscevi? e fino a che livello di conoscenza?"

ne sapevo poco, l'avevo sentito ma dopo un po' l'avevo pure rimosso, finchè non è stato beatificato, ma poi non è che anche in quell'occasione ne sapessi ancora un granchè...quindi benvengano approfondimenti e film di Martinelli:)

Poi vedi Marsh, a proposito del tuo discorso, in Italia ci si dimentica di molte cose, come dici. Un po' anche negli studi più seri, ci sono testi epurati ed esclusiva di una parte politica. Questo dal passato, ma è un ...lunghissimo passato.
Tutto è stato riscritto con il senno del 'dover pensare' di poi, e molte cose censurate nei testi scritti dalla II GM in poi. Poi c'è stata la pretesa rivoluzionarietà del 68.
Chi anche studia e ricerca senza paraocchi, spesso ha bisogno di fortuna o cura particolare per andare oltre la vulgata, perchè già le fonti non sono limpide, e sono viziate perchè di parte fin da subito.

Ora poi si corre il rischio di una nuova epurazione-reinvenzione della storia, che nemmeno si era riusciti a finire di interpretare quella vecchia e recente fino adesso. Già un insieme di eventi come questi d Marco d'Aviano potrebbero essere contestati: non perchè non veri, ma perchè "Occidentali", perchè Cristiani e perchè di un Cristianesimo e Occidente di quelli che ergono le nostre radici contro l'Islam.
Già sono diffusi modi di interpretare la storia tendenziosi, tipo: siamo noi gli imperialisti fin da età medioevale, sono gli occidentali che avrebbero attaccato le terre dell'islam, quando invece le crociate in linea di massima furono difensive, e si parla poco dell'imperialismo (della crudeltà) e della fame di terre dell'islam anche a quell'epoca. Presto non se ne potrà dire nulla neanche qui, nemmeno sulla storia di 8-7-6-5-4 secoli fa.
Mi credi esagerato? vediti il documento della Societa di Storia inglese per insegnanti, a uso interno, per l'UK. Si chiama 'teaching emotive adn controversial history': in pratica, insegna che bisogna mentire e autoaccusarsi e divenire autofobi a pro delle varie 'minoranze/maggioranze', anche mentendo sul corso dei fatti, e l'Occidente deve sempre e solo figurare come l'heautontimorumenos, l'eterno punitore di se stesso (anche nel caso di racconto di guerre di difesa, perchè attaccato da altri).
Per il doc. Qui:

http://www.dcsf.gov.uk/research/data/uploadfiles/RW100.pdf

Josh ha detto...

@Sarc: già, ti sei accorto del cambio traduzione? :(

Di questi giorni anche la decisione del Sinodo di non mettere alcun paletto a nessun flusso migratorio, cioè il Sinodo incita proprio all'arrembaggio nelle "nostre" terre da ogni dove, Africa e Asia in primis.
bah. Per la prossima questua regalerei anche a loro un bel pacco di Atlanti, così da misurare l'estensione di territorio italiano e l'estensione di Africa e Asia: si sa mai che davanti all'evidenza...

Josh ha detto...

Marsh "Non sarà per caso entrata anche lì la political corrects"

Sì è entrata anche lì.

Marsh "...come fece "colui" che volle togliere il quadro raffigurante la "Battaglia di Lepanto" perchè sennò avrebbe potuto "turbare" e "disturbare" la coscienza di qualche anima di religione diversa dalla nostra?"

appunto.

Marsh "Ma io sono convinto del fatto che nell'uno e nell'altro caso ciò che era scritto ed era stato fatto, fanno parte incancellabile della storia. Il nasconderle o camuffarle equivale a rinnegare la storia stessa."

se leggi tutti i commenti che sto scrivendo, e mi raccomando il doc. al link inglese (modello di futuri doc. Eu) la storia è già stata cammuffata più volte, e man mano che varie correctness si accumulano una sull'altra, saranno sempre in meno a conoscere la versione reale.
In attesa della totale neolingua europeista-orwelliana.

marshall ha detto...

Josh,
grazie per i tuoi nuovi interventi; contengono argomenti che dovrebbero impegnare l'acutezza nei ragionamenti dei nostri politici del politicamente corretto, e dei nostri sociologi, letterati e studiosi in genere, dediti alla coltivazione della politically corrects.
Argomenti che dovrebbero occupare i loro pensieri nella ricerca della soluzione dei numerosi problemi seri da te sollevati. Dovrebbero occupare il loro tempo in queste faccende molto complicate, anzichè preoccuparsi delle feste che si dovessero svolgere a Palazzo Grazioli o a Villa Certosa. Il bello è che se dovessero occuparsi di quei seri problemi, anzichè di queste inezie, vedremmo cadere tante teste, e tante ipocrisie verrebbero spiattellate e messe a nudo.
Per esempio, tu sollevi il tema delle dimensioni dell'Italia (ma potremmo includerci anche tutta l'Europa occidentale, in questo ragionamento) rispetto alle dimensioni di Africa e Asia. Ho sempre davanti a me un mappamondo e vedo che Italia ed Europa occidentale messe assieme costituiscono un piccolo lembo di terra, dalle dimensioni insignificanti rispetto all'estensione di quei due continenti, ma anche rispetto alla sola Africa; e come è pensabile che tale lembo di terra possa contenere la popolazione che si verrebbe a creare i quei continenti smisurati?
Giovanni Sartori, uno dei "politicanti corretti convertiti", un attento studioso di tali problematiche, ha scritto quel bel pezzo sul Pozzo di San Patrizio recensito dal mio blog. Lo stesso Asor Rosa si deve essere accorto del problema quando hanno cominciato a costruire villini davanti a casa sua; a quella che è la sua residenza estiva e dei fine settimana sulle colline senesi.
Viviamo in un mondo di macroscopici paradossi e vergognose ipocrisie.
La terra fertilissima della Brianza, dove vivo, è ormai al massimo della cementificazione possibile: dove metteremmo altri arrivi? E se cementifichiamo per dare spazio a nuovi arrivi, dove coltiveremmo i prodotti necessari per l'alimentazione? Io vivo già in un complesso di condomini dove la densità di popolazione arriva ai 25000 abitanti per kmq. (su un quadrato di 200 metri di lato vivono più di 1000 persone). Fortunatamente sotto le mie finestre scorre placido il Villoresi (al momento non vi scorre acqua, essendo periodo di chiusa stagionale).

Come vedi, ne avrebbero argomenti seri su cui discutere e dibattere, per cercarvi le soluzioni, anzichè occuparsi di veline e quantaltro, perdendo e facendo perdere solo del gran tempo.

Ciao.

Aretusa ha detto...

Ciao Marsh, ben ritrovato:-)
Post molto interessante, non conoscevo Marco D'Aviano. Una vita veramente piena e dedicata all'ideale supremo della lotta contro la supremazia islamica.
Ne avremmo proprio bisogno anche nei tempi attuali.
Conosco Martinelli un regista veramente fuori dalla stucchevole e politcamente corretta schiera di quelli di sinistra.
Una mosca bianca, che ha trattato temi come il terrorismo islamico (con il Mercante di Pietre) e la follia omicida dei partigiani rossi, con Porzus.
In occasione del Mercante di Pietre, Martinelli ha detto una frase molto vera: "La soluzione al conflitto esiste e risiede nelle encicliche di Papa Ratzinger. Dio è Amore. Se l’Europa non sbandiera con forza questo messaggio di Amore, non difende con forza i valori cristiani delle sue radici come la difesa imprescindibile della vita, dimostrerà tutta la sua debolezza come accadde nel 1683, ed alla fine la storia presenterà il suo conto”.
Parole più che condivisibili...
Ciao Mary

marshall ha detto...

Are,
non ero a conoscenza di quell'intervista a Martinelli:

"La soluzione al conflitto esiste e risiede nelle encicliche di Papa Ratzinger. Dio è Amore. Se l’Europa non sbandiera con forza questo messaggio di Amore, non difende con forza i valori cristiani delle sue radici come la difesa imprescindibile della vita, dimostrerà tutta la sua debolezza come accadde nel 1683, ed alla fine la storia presenterà il suo conto”.

Altrimenti l'avrei citata sicuramente nel post.

Dio è Amore: che bella espressione.
E la sintesi di quel discorso di Papa Ratzinger è racchiusa nell'opera di Marco d'Aviano.
Se avrai modo di leggere la prima parte della sua vita, scoprirai che d'Aviano era forse destinato a fare ben altro. Ma le notizie che arrivavano da Creta erano talmente brutte che gli venne l'irrefrenabile desiderio d'imbarcarsi per l'isola, e mettere a repentaglio la propria vita, in difesa dei valori del cristianesimo.

I musulmani dicono che di Dio ce n'è uno solo e che il loro è uguale al nostro. Ma se Dio è amore, non si direbbe che il loro sia tanto amabile. Tuttaltro, se i disastri che fecero e fanno lo fanno in nome di Allah.

Sympatros ha detto...

Dio è Amore
perciò bisogna fare la guerra.... il discorso fila!

Allah + il Dio cristiano dovrebbe fare uno, invece no fa due.... non sarebbe meglio farli diventare zero?... Così ci toglieremmo dalle palle tutte le guerre di religione che sono le più rognose e incancrenite della storia!

Sympatros ha detto...

Il dio degli eserciti:

"Hai minacciato le nazioni, hai sterminato l'empio, il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre. Per sempre sono abbattute le fortezze del nemico, è scomparso il ricordo delle città che hai distrutte."


"Ora io so che il Signore è più grande di tutti gli dèi, poiché egli ha operato contro gli Egiziani con quelle stesse cose di cui essi si vantavano."

(Commento di Sympatros, allora per gli estensori dell' Esodo, il loro dio era unico, non uno, spiegatemi, era il più forte, il più grande, era l'unico, ma non l'uno)
--------------------------------------

Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato [Israeliti] fra tutti i popoli che sono sulla terra. Deuteronomio
7, 6

Voi siete diventati il miglior popolo [Arabi] che mai sia stato presentato all'umanità:
Corano - Sura III, 109

( Commento di Sympatros, ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Come mai un solo Dio dice a due popoli che sono popoli eletti ed uno esclude l'altro?)

Josh ha detto...

quando uno se la va cercando.
Dio è amore è nel Vangelo di Giovanni.
Gli altri passi biblici che citi sono nell'AT.
Allah e il Dio cisriano non fa uno perchè Allah non è il Dio cristiano ma un'altra cosa.
La Bibbia è conclusa verso il 100 d.C , l'islam nasce (con un libro che ha oggettivamente somiglianze ma non identità) 5-6 sec. dopo.
Il Dio cristiano salva, ha un Figlio Salvatore che si incarna.
Il Dio islamico NON ha Figli, ma sudditi; Cristo storico per l'islam è profeta, ma non Dio incarnato, Profeta Sacerdotee Re, non salva e non risorge e non è sempre vivente.
Il NT parla di SALVEZZA PER GRAZIA, superando la Dura Lex dell'AT, il dio islamico fa ripiombare in una nuova Dura Lex peggiore della prima (la sharjah).

ce ne sarebbero di 'cose' da togliersi dalle palle, vero Sympatros, come certi commenti inutili. La fede è un dono. O si ha o non si ha. La comparazione storica (seria) invece è altro.

sulla parte 2: Dio d'Israele che libera gli ebrei dalla schiavitù egizia: nel testo sacro si obietta contro il politeismo egizio e i loro dei finti, e il YHWH mostra di essere Dio che libera, a differenza dei feticci egizi. Il pezzo di testo che estrapoli dall'AT critica la dimensione mentale politeistica egizia. Poi se uno non lo vuol vedere.
Era unico e l'uno. Il passo critica il politeismo che era nella testa degli egizi.

Gli 'estensori dell'Esodo' dicono anche poi che nella Bibbia c'è chi perde l'elezione, per qualche omicidio di troppo.

Symp: Come mai un solo Dio dice a due popoli che sono popoli eletti ed uno esclude l'altro?

perchè non è un solo Dio. Di Dio ce n'è uno solo, ma una delle 2 versioni....

trovo comunque il tuo commento gratuito e vacuamente polemico.

Sympatros ha detto...

I guai, spesso nella storia dell’uomo, li combina la fede, la certezza di essere nella verità, il tagliare la realtà in due, verità e menzogna, giusto e ingiusto, sano e malato, palestinese e israeliano, cristiano e musulmano. La fede è una bella droga rende più sicuri e dà senso all’esistenza, è proprio una bella cosa, qualsiasi tipo di fede.
Ma come si fa a vivere senza fede? Impresa impossibile. Questo è il dramma a cui ci ha condannato qualcuno o qualcosa.
Vi racconto una mia storiella.

Il padreterno era solito mandare un messaggero sulla terra, per vedere e sapere come gli uomini se la passassero, e il messaggero ritornava e puntualmente riferiva che gli uomini si annoiavano. Allora il padreterno mandò giù il dolore e le cose migliorarono alquanto. Diciamo che si andò verso una fase ciclotimica, periodi di dolore alternati a periodi di noia. Infine, per fare una cosa perfetta, scelse un regione sulla terra, la elesse, e ne fece un laboratorio di dolore perenne, la terra fu detta santa e fu chiamata Palestina. Ma santa de che? Santa perché è la culla di tre grandi religioni e la pace dovrebbe regnare sovrana. Il colmo dei colmi.
Se è possibile, guardatevi dalle verità tagliate nette col coltello!

Sympatros ha detto...

" perché non è un solo Dio. Di Dio ce n'è uno solo, ma una delle 2 versioni....
"

Dio è mio e me lo gestisco io!

marshall ha detto...

Sympastros e Josh,
vedo con piacere che la discussione si va animando, e si sta facendo molto, molto interessante, grazie ai pertinenti e colti vostri interventi. Par quasi di essere all'Arena di Giletti, o similari. E questo grazie a quel discorso di Papa Ratzinger ricordato da Mary, concernente l'amore infinito di Dio (lo ricordava già Dante, in epoca non sospetta: "ma la bontà infinita ha si gran braccia /che prende ciò che si rivolge a lei).
Per ora rileggo, e poi medito.

Sympatros ha detto...

Par quasi di essere all'Arena di Giletti, o similari

Marsh, offesa maggiore non ci potevi fare!

marshall ha detto...

Sympatros,
non era mia intenzione. Mi sono spiegato male, o sono stato frainteso. Premesso che ho assistito a non più di cinque puntate, la scorsa stagione, e non sò neanche come sia quest'anno, il riferimento all'Arena è stato fatto unicamente per via di quella animazione interessante che ho intravisto nei vostri commenti. Nient'altrop.

marshall ha detto...

Josh e Sim.,
ho fatto qualche riflessione ai vostri commenti. Ma devo prima togliermi un groppone dallo stomaco, con questo inciso per Josh.
Per Il Giardino delle Esperidi, per questa prima uscita del dopo ferie avevo preannunciato uno scritto su Dante, nato dalla mia accesa passione per la Divina Commedia; poi, invece, le cose sono andate diversamente. E neanche su Marco d'Aviano doveva vertere il post, bensì su Andrea Vitali, lo scrittore medico di Bellano. Va da sè che questi due argomenti sono rimandati a data sine qua non. Perchè ora, dal commento di Mary, contenente la frase "Dio è Amore", sta insorgendo l'interesse di comporre un post, il quale dovrebbe essere la continuazione ideale di questo.
L'idea di base mi parte da quel discorso di Papa Ratzinger, sopra ricordato da Mary, contenente la famosa frase "Dio è Amore". Ciliegina sulla torta sarà poi il nostro "Credo", per me la preghiera più bella e così ricca d'insegnamenti per ogni buon cristiano. Intanto, però, per documentarmi adeguatamente, "e con i piedi saldamente per terra", andrò a rileggermi il ponderoso saggio di Christopher Catherwood "La follia di Churchill, l'invenzione dell'Iraq", condensato di notizie storiche su creazione e disgregazione dell'Impero Ottomano.
Nel frattempo, vorrei consigliare a Josh, lui che è studioso di Storia dell'Arte, di preparare un post su Rembrandt (contemporaneo di Marco d'Aviano), in relazione ad un suo famoso quadro "Il banchetto di Belshazzar", dove questi è ritratto mentre, ansioso, legge sul muro l'ammonimento di Dio.

Josh ha detto...

caro Marshall, mi sono buscato l'influenza. Anche Sarc!
Così ho un po' di tempo per risponderti. Certo non è bello avere tempo libero solo quando ci si ammala e si è costretti a staccare...
Dante può aspettare...Se ti va scrivi pure il post ratzingeriano: sarà complesso perchè per me ti tocca andare anche al testo sacro. Dio è amore contiene quella parola inflazionatissima nella civiltà d'oggi 'amore' e forse dovresti vedere tutti i rif. e sfrondare un po' dalle false opinioni cosa sarebbe 'amore' in senso biblico in quei passi. Altrimenti si può prestare, oggi, a qualunque cosa.
Tra i passi in cui se ne parla in modo definito, cfr.
Romani 5:5; 5:8; 8:39; Efesini 2:4; 5:2; 1 Timoteo 6:11 e lì intorno; 1 Giovanni 2:5; 1 Giovanni 3:1; 1 Giovanni 4:8;
2 versi chiave, almeno per l'amore cristiano sono 1 Giovanni 4:9 e 1 Giovanni 4:10.

Personalmente...te li ho detti, ma io (vale solo per me) non farei post troppo strettamente confessionali...a parte che poi può venire chiunque a scrivere cose sconvenienti...che tanto poi li banniamo :)) vedi tu però...
Diverso è il caso di questo post in cui l'episodio storico è fondamentale, e cambia la storia del mondo (nella percezione di tutti...almeno quelli che la vogliono capire).

Il saggio di Catherwood sembra interessantissimo. Stai facendo ottime letture in effetti. Un po' ti invidio perchè io devo leggere di continuo ma ...su ordinazione, in qualche modo, e mi resta poco tempo da anni per scegliermi liberamente le letture. Mi toccherà aspettare la pensione...se ci arrivo:))

Terrò presente il consiglio del quadro di Rembrandt, ma uno di questi giorni aggiorno il blog con un altro post d'arte già pronto. E' interessante il soggetto, ma come ti dicevo, ormai leggo e scrivo su ordinazione...il blog lo tengo per scriverci quelle intuizioni fulminee del momento, devo apsettare che un argomento mi prenda. Ottimo suggerimento comunque.

Devo dire che in qs. periodo argomenti 'ecclesiali' non mi prendono molto perchè sono in disaccordo con alcune mosse cattoliche per me del tutto sbagliate verso la situazione italiana.

Sull'arte visiva sacra: mi piace la storia dell'arte. Ma l'arte sacra cattolica (che pur ha enormi capolavori) solo raramente mi prende nell'animo: quando scorgi l'intento didattico pedagogico o anche il grande artista che nel dipingere una Madonna pensava solo alla bella figliuola, riconosco il capolavoro, ma mi comunicano meno.
Per me(non è una regola, è cosa personale)la mistica cristiana mi si comunica solo atraverso le parole, non attraverso le immagini.
Che la storia dell'arte abbia molte immagini cristiane è vero: che però a me non comunicano un granchè di cristiano. Non so perchè.
Il re babilonese che vede la mano che scrive su un muro le parole in aramaico mene, mene tekel, upharsin...beh
mi comunica molto di più il testo sacro, che non il dipinto.
Quello che poi mi comunica il testo, credo che appartenga alla sfera dell'indicibile e non mi sentirei di farne un post. Ma ci penserò.

Josh ha detto...

comunque l'episodio del quadro di R. è in Daniele cap. 5, e le parole esattamente in 5:26-28.

marshall ha detto...

Josh,
auguri di pronta guarigione ad entrambi. Ecco perchè Sarc. è assente dal suo Sarcastycon. Trovavo strano, infatti, che non avesse creato alcuna vignetta sui numerosi episodi di cronaca, soprattutto di carattere politico, avvenuti in questi ultimi sei giorni, e, in particolar modo, quelli avvenuti nella "sua" Firenze.

Il mio post su "Dio è Amore", che sarà collegato all'ultima parte di quel discorso di Papa Ratzinger, sarà semplice, ed è già nella mia mente allo stato embrionale. Ma, prima di scriverlo, avrò bisogno di rileggere quel libro di Catherwood, per ritrovare certi spunti che vi avevo trovato, e poi dovrei anche approfondire l'essenza del nostro bel "Credo" per estrapolarne, in un discorso semplice e lineare, le idee al riguardo. No, credo che non tirerò in ballo quegli argomenti che mi hai suggerito; anche perchè vedo che, dal "bagaglio" che mi proponi di leggere, e dei quali dimostri quindi di avere una conoscenza assoluta, io risulterei banalissimo al tuo cospetto. Comunque sia, darò una scorsa di lettura a ciò che mi proponi, compreso gli argomenti del tuo terzo commento.
Ciao, e in bocca al lupo.

Anonimo ha detto...

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