martedì 6 aprile 2010

Cinematografia: Voglio essere profumo

La Sacra di san Michele dal sito di Minniti info
Sotto: foto dal set di Voglio essere profumo, tratte dalla fototeca della GPG FILM

Sono stato incerto, se dedicare o meno questo mio spazio mensile all'argomento in titolo: parlare di cinema non è mai stato il mio forte; mi ha convinto Rai3, il 3 aprile. Nel programma del sabato, TGR Lombardia "Il Settimanale", in onda alle 12.30, è stato trasmesso il servizio completo del film "Voglio essere profumo", corredato di interviste al regista, agli attori protagonisti, e varie scene dal film. Ne avevo già parlato, in altro blog, nel luglio scorso, terminate le riprese. Quel giorno, 14 luglio, i telegiornali avevano dato ampio risalto al taglio del nastro inaugurale per la Cittadella del Cinema di Milano. Primo passo per creare a Milano il laboratorio del Centro Sperimentale di Cinematografia, che ha trovato sede definitiva negli edifici di archeologia industriale della ex Manifattura Tabacchi , in viale Fulvio Testi. La struttura, il cui progetto è in continuo divenire, è stata recentemente meta di visitatori, nei giorni 27 e 28 marzo, in occasione della diciottesima edizione della Giornata FAI di Primavera.
Giovedì 8 aprile, al cinema Excelsior di Lissone, verrà proiettato in prima visione il film di Filippo Grilli "Voglio essere profumo". Prodotto con scarsi mezzi finanziari, dalla GPG FILM, il lungometraggio è stato realizzato avvalendosi della partecipazione e collaborazione di uno staff di attori e operatori non professionisti. Ne ho seguito l'iter produttivo, e costoro, senza nulla percepire, ma animati unicamente dallo spirito di ben figurare, hanno dato il massimo di se, nell'interpretazione dei rispettivi ruoli, sia in qualità di attori protagonisti e non protagonisti, che di operatori di ripresa, tecnici del suono, e quant'altro, tra cui le centocinquanta comparse . La presentazione ufficiale è avvenuta il 23 marzo scorso, all'Auditorium di Palazzo Terragni, a Lissone. Informazioni sul Calendario delle proiezioni si possono ottenere da questo link .
Il film, costato appena 30.000 euro, è un esempio concreto di come si possano realizzare comunque buone opere, spendendo relativamente poco, e senza ricorrere ad aiuti e contributi statali. Dalle pagine di vari blog in collegamento con questo, ho spesso letto di film cosiddetti patacca, che hanno comunque beneficiato di aiuti e contributi statali, senza che avessero un minimo di requisiti educativi e formativi. Filippo Grilli fa parte di quella generazione di giovani coraggiosi registi emergenti, i quali potrebbero dimostrare come si possano realizzare buone opere, senza dover necessariamente spendere cifre esorbitanti. Di questo drappello di giovani coraggiosi registi ne ha parlato ad UnoMattina di ieri, 5 aprile, il regista Sergio Stivaletti, creatore e maestro di effetti speciali, che ha lavorato per 18 anni con Dario Argento.
Ricco dell'esperienza acquisita sul campo, con i suoi due film prodotti nel milanese, Filippo Grilli potrebbe anche dimostrare agli scettici nazionali e internazionali, come si può produrre del buon cinema anche a Milano, da Milano.
Procedendo con i lavori di adeguamento dell'ex edificio industriale-manifatturiero, in set cinematografici, i produttori milanesi di cinema potranno così disporre di strutture adeguate; le quali, unite agli innumerevoli scenari naturali di qualsiasi genere - monti, colline, laghi, fiumi, canali, campagna, cascine storiche, città d'arte - di cui la Lombardia dispone, Milano potrebbe acquisire un ruolo di primo piano mondiale anche nel settore cinema: idee, e giovani di talento, come Filippo Grilli, non mancano.
Fonti di idee? C'è solo l'imbarazzo delle scelte. Basti pensare ai numerosi romanzi di Andrea Vitali - tra i quali, La signorina Tecla Manzi, Un amore di zitella, La figlia del Podestà, Almeno il cappello - tutti ambientati sul lago di Como, ramo di Lecco, con epicentro a Bellano, per i quali nessuno ha finora pensato ad una loro trasposizione cinematografica. L'unico film, ispirato ad un romanzo di Andrea Vitali, è stato Il segreto di Ortelia, peraltro di tema un pò scabroso. Invece, film prettamente per ragazzi, ambientati a Milano, in Lombardia, o nella Bassa della Pianura Padana, si potrebbero ricavare dai numerosi brevi racconti di Giovannino Guareschi, traslandoli in una sorta di episodi stile amarcord: ricordi legati agli anni '60.
Leggendo la trama di "Voglio essere profumo", il mio pensiero è andato al ruolo avuto dalla Divina Provvidenza, nel contesto della storia. Ha infatti fatto si che si incrociassero i destini dei cinque personaggi del film, con quello del giovane seminarista lissonese, Francesco, al secolo Alessandro Galimberti, realmente vissuto e morto prematuramente un anno prima della consacrazione. Il tema della Divina Provvidenza, sfiorato forse inconsciamente da Filippo Grilli, è stato caro ai grandi Poeti della cristianità: Dante Alighieri, nell'XI Canto del Paradiso, con l'apoteosi di San Francesco e San Domenico; Alessandro Manzoni, col personaggio immaginario di Fra Cristoforo.
Ma il film sarà bello anche per le location che sono state scelte per le scene in esterni. In particolare, una scena cloù del film è stata girata alla Sacra di san Michele, antichissimo santuario, del quale, personalmente, ignoravo totalmente l'esistenza. Arroccata sulla cima del monte Pirchiariano, in provincia di Torino, la Sacra di San Michele è molto ricca di storia ("Vide l'uomo delle caverne a Vaie e a Villarfocchiardo, i pastori e gli agricoltori neolitici, i palafitticoli dei laghi di Avigliana e di Trana. Fortificato dai Liguri e poi dai Celti divenne, nell'epoca storica e fino al 66 d.C.,..."), e di bellezza straordinaria; per dare un'idea immediata, è come un Mont Saint-Michel, in scala leggermente ridotta; credo gli manchi solo il mare intorno. Dal trailer del film, e dai Percorsi fotografici Sacra di San Michele, potrete farvene un'idea.
Vi sono anche le scene girate a Montevecchia, una località che, distando solamente 30 km dal centro di Milano, farà ricredere a quanti pensano che la metropoli meneghina sia solo una città di cemento e di fabbriche.
Avendo parlato di laghi lombardi, nel film ce n'è per tutti i gusti. Infatti vi sono scene girate a Mandello del Lario, sul frontelago, in località Olcio, e in una baita sita su un'altura nei suoi pressi. Tra le scene in esterno, non mancano poi quelle girate all'interno del Seminario di Venegono Inferiore.

Scritta dal regista, trascrivo una breve trama del film:
"Ispirato alla vita di Alessandro Galimberti, giovane seminarista lissonese, morto prematuramente all'età di 24 anni, il film esplora e racconta le vicende di cinque personaggi, all'inizio sconosciuti tra loro, uomini e donne con aspirazioni e vite diverse ma tutti con l'analogo bisogno di comprendere come la loro esistenza si evolverà, alle prese con i dubbi che li accompagnano. Cinque giovani che potrebbero non incrociarsi mai se il caso non ne ponesse sulla loro strada una sesta, Francesco, alle soglie del sacerdozio, che con le proprie certezze e la forza di una fede e di una passione radicate nell'animo, riuscirà a diventare catalizzatore delle loro insicurezze tanto da incidere nelle coscienze altrui fino a marchiarle in profondità e ad ergersi ispirazione e strumento di crescita morale. Grazie alla sua vicinanza i dubbi dei protagonisti, giunti a contatto con il profumo della vita che Francesco simboleggia, lasciano il posto ad una consapevolezza che lui con il suo insegnamento continua a rappresentare per divenire un esempio, anche quando una terribile malattia avrà voluto sradicarlo dalla loro vita."
Commento personale: ai produttori Grilli-Perego-Grilli, va riconosciuto il merito di aver prodotto un buon film, senza pesare sulle casse dello stato. Gli unici contributi per "Voglio essere profumo" sono infatti arrivati con i preziosi patrocini dei comuni di Lissone e di Biassono, nonchè dell'Arcidiocesi di Milano e della Diocesi di Como. Il ricavato dalla vendita di biglietti, dvd e quant'altro andrà tutto in beneficenza per due progetti già prestabiliti.

Trailer ufficiale del film







36 commenti:

dionisio ha detto...

Caro Marshall, non sapevo niente di film prodotti nell'ambito del Nuovo centro di Cinematografia di Milano, anche se, quando ho sentito la notizia della sua nascita (o meglio, della volontà della sua nascita), ho pensato che si trattasse d'una ottima opportunità per il nord Italia di entrare nel circuito della produzione cinematografica, soprattutto perché il cinema che si produce oggi a Roma non riesce più ad andare oltre il prodotto di serie B (quando va bene). Il film di cui parli sembra interessante; il tema è inconsueto, specialmente perché tratta la questione dei giovani in cerca del senso della vita in modo diametralmente opposto a certo cinema di oggi che continua a ripetere la solfa dei trentenni in eterna attesa di capire cosa faranno da grandi; importante è anche il fatto che gli artefici siano riusciti a realizzarlo spendendo una cifra irrisoria (rispetto a quelle terrificanti che in genere si sentono per i film).
Piuttosto, come si fa a vederlo, questo film?

marshall ha detto...

Dionisio,
del film non è stata girata una sola scena nella Cittadella del Cinema di Milano: la vigilia dell'inaugurazione dei lavori per la costruzione della hollywood milanese (leggi qua la notizia: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200907articoli/45478girata.asp), era stata girata l'ultima scena.
Anche se non sono esperto di cinema (le vere esperte sono Hesperia e Aretusa), astenendomi quindi dal dare giudizi estetici all'opera, sono particolarmente affezionato al film, al di là che piaccia o non piaccia (non l'ho ancora visto) non fosse altro perchè conosco giovani che vi hanno partecipato in qualità di attori, e di operatori. Conosco quindi, ed apprezzo, i sacrifici a cui essi si sono sottoposti spontaneamente e gratuitamente, sapendo cioè che non avrebbero percepito nulla per i loro sacrifici. E lavoro ce n'è stato: quante serate, quanti sabati per studiare, preparare e girare scene! La più defatigante è stata quella alla Sacra di San Michele; ma ne tornarono con l'entusiasmo d'aver visto qualcosa di veramente bello ed eccezionale (come scritto, io ne ignoravo totalmente l'esistenza).
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Mi concedo una pausa nel commento. A dopo.

Hesperia ha detto...

Marshall, auguro successo a questa nuova troupe cinematografica del film che citi e che non conosco. Spero pure che Milano riesca a strappare il monopolio cinematografico a Roma, tenuto conto che non sono stati pochi i registi milanesi famosi (Visconti, Risi, Brusati ecc.) che hanno dato grandi contributi al nostro cinema.

Josh ha detto...

Sono stato in ferie, ripasso e commento leggendo con più cura Marshall.

Un appunto Marshall: niente di personale, e so che la mia puntualizzazione è infantile e sa involontariamente e scherzosamente di 'lesa maestà'....Aretusa ed Hesperia, come dici, hanno scritto ottimi pezzi sul cinema, io ho solo commentato ampiamente i loro post cinematografici, specie quelli di Hesperia con cui c'è un idemsentire in molte cose...cmq, senza togliere nulla a nessuno, a parte la laurea in lettere ne ho anche una in filmologia/storia del cinema :D
ma nel mio caso sono però un 'perito' di cinema, nel senso proprio di morto, specie dopo gli 8000 film smontati per analizzarne il montaggio e il découpage:)

marshall ha detto...

Fuori tema per Dionisio.

Visto che sei nuovo in questo blog, mia moglie, quando ieri sera ho letto il tuo commento, ha notato subito la tua nickname: Dionisio. Ha notato subito che ti sei dato il nome simile a quello del famoso tiranno della Sicilia, la terra della quale lei è originaria. In quella terra Dionisio vi esercitò la più spietata tirannide (per questo fatto è citato perfino da Dante nell'Inferno), ma compì anche imprese che nessun altro siciliano ha poi avuto il coraggio o la forza di fare (ma con questo non è che ne esalti la figura).
Dionisio, dicevo, ti sei dato un bel nickname, che è tutto un programma. Abbiamo poi letto la storia di Dionisio su Wikipedia, scoprendo, tra l'altro, che è vissuto in un periodo molto ricco, forse il più ricco di storia (e mi riferisco anche a quel mio post su "Girgenti amore mio") per la Sicilia. Chiamandoti così, hai sicuramente voluto dare un'impronta ben precisa a quello di cui scriverai nel blog: archeologia e storia. E ce ne hai già data prova in quello stupendo articolo su Leptis Magna, il tuo primo post. Sarò un tuo buon lettore.
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Più tardi passerò al seguito di quel mio primo commento, indicandoti eventualmente dove trovare i dvd del film, e passerò anche per i commenti che mi hanno fatto Hesperia e Josh.

dionisio ha detto...

Molto spiritoso il commento di Josh, "perito" dopo aver smontato 8000 film per capire (o carpire) i segreti della sceneggiatura e del montaggio. Ti sarà passata la voglia, benché - immagino - avrai praticato questo faticosissimo esercizio su film che in gran parte meritavano d'esser visti. Oggi che, specie in Italia, film meritevoli se ne vedono pochissimi, anche a noi che non abbiamo praticato il tuo estenuante esercizio la voglia di vedere film si è ridotta alquanto.
A parte questo, qualcosa di cinema so anch'io, per vecchia frequentazione e interesse da artista (la parola è straAAabusata, e la pronuncio con estremo pudore, ma insomma talento per fare i soldi non ne ho manco l'ombra ma di quelli artistici forse sono stato fornito in eccesso, tanto che ho rischiato e continuo a rischiare di non eccellere in nessuna disciplina per volontà di praticarne troppe: disegno e pittura, narrativa, fotografia - ho smesso di interessarmi di recitazione e teatro e non ho osato avventurarmi nella cinematografia perché un po' di buon senso l'ho conservato - ma al disegno alla pittura e alla narrativa non rinuncio. Quanto alla qualità delle cose che faccio non oso pronunciarmi, comunque il mio demone o se preferite la "scimmia" che mi porto sulle spalle è questa delle arti da quando son nato e non ho nessuna intenzione di farne a meno).
E, per rispondere a Marshall,il mio nome, Dionisio, si riferisce soprattutto al Dio dell'estasi panica (veramente il nome esatto sarebbe Dioniso, senza la i), quello che secondo Nietzsche incarnerebbe la componente ctonia, passionale, delirante dello spirito greco (in contrapposizione a quello apollineo dell'ordine e dell'armonia), e quindi Dionisio ha in sé la componente oscura ed estatica riferita alla creazione e alla fruizione dell'opera d'arte (ma che, contrariamente alla contrapposizione voluta da Nietzsche, non esclude quello apollineo dell'ordine e dell'armonia)ma anche quello del conflitto e della guerra rappresentato dal tiranno di Siracusa (a cui mi si può accostare solo per quanto concerne il carattere pronto al conflitto e alla lotta se mi sentissi minacciato nella libertà e che perciò esclude in modo tassativo l'idea della tirannide, che non potrei sopportare in alcuna forma si manifestasse).
Spero che la tiritera non vi abbia sfibrato, ma insomma cominciamo un po' a conoscerci, visto che sono appena entrato.

Filippo Grilli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Filippo Grilli ha detto...

Ringrazio Marshall per l'interesse e lo spazio dedicato al nostro lavoro. Grazie anche a tutti i bloggers. Spero possiate vedere il nostro film, se possibile al cinema, o comunque in dvd. I motivi per cui facciamo film sono molto semplici: dimostrare che il cinema può essere cultura, arte e poesia anche se non si dispone dei mezzi economici e tecnologici che sarebbero richiesti; dimostrare che il cinema può essere uno strumento per fare del bene, poichè come sapete tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza a due missioni africane; infine dimostrare che il cinema può essere uno strumento educativo per i giovani, che mi auguro possano essere raggiunti dal messaggio alla base del nostro lavoro, molto controcorrente rispetto agli attuali valori mediatici. Grazie!
PS Ho eliminato il mio commento precedente e l'ho riscritto perchè mi sono accorto che c'era un errorino di grammatica...

Josh ha detto...

@Filippo:
Grazie di averci onorato della sua attenzione, e della risposta anche da parte mia.
Appena Marshall può, interverrà lui stesso.
Spero anche io di poter assistere al film al più presto.
Le vostre motivazioni sono lodevoli.
E nella storia del cinema molti sono gli ottimi lavori rimasti nella storia realizzati low budget.
E sì, il cinema può essere educativo, anche se spesso lo è poco: il problema dei valori mediatici di oggi è serio...e serio è anche il problema degli educatori. Si può fare diversamente, però, come voi insegnate.
Serve un cinema che torni a parlare all'anima, e non alla superficie delle cose.
L'altra sera mi sono rivisto Europa 51 di Rossellini.
:)
A presto e un caro saluto con
stima.

Josh ha detto...

@Dionisio e Marshall:
che testa che ho...invece li avevo scritti un paio di post di cinema, a parte i commenti fiume a Hesperia e Are.

Qui alcuni miei:

http://esperidi.blogspot.com/2008/11/la-dark-lady-nel-cinema-della-prima-met.html

http://esperidi.blogspot.com/2009/01/la-dark-lady-nel-secondo-novecento-tra.html

a parte questo, Dionisio, per conoscerci di più, mi sa che la prima cosa è andare indietro a leggere i post (i miei letterari sono quelli più intimi e privati), oltre alle osservazioni nuove che ci possiamo scambiare ora fresche fresche.
Eppoi la mia parte dionisiaca e quella apollinea sono ben presenti e spesso in lite tra loro: se ti può bastare come indizio caratteriale:))

dionisio ha detto...

Mi unisco a Josh nei complimenti a Filippo Grilli per tutte le ragioni che l'hanno portato a dedicarsi al cinema, un linguaggio che rientra a pieno titolo nella sfera delle espressioni della Grande Arte e in cui l'Italia ha dato ottime prove sia sul piano tecnico che espressivo (tenendo anche conto della sopravvalutazione di tanti prodotti di cui il tempo sta già facendo giustizia e nonostante che la tematica più in voga dal dopoguerra in qua abbia teso a mostrare degli italiani gli aspetti meno nobili) ma che, negli anni più recenti, sembra aver smarrito quasi del tutto attraverso un processo al ribasso di tutti i settori che ha investito il nostro paese e di cui sarebbe troppo lungo parlare.
Sarebbe certo interessante vedere questo film e, ancora più interessante, provare a incontrarsi per trovare la strada di parlare a chi ha a cuore (sono pochi, ma ci sono) l'avvio di un processo di riqualificazione delle arti, in primo luogo del cinema, di cui il nostro paese ha un estremo bisogno. Questa Cinecittà che doveva nascere a Milano, insomma, è solo una scatola vuota o deve servire a questo processo di ripresa del cinema (sul piano dell'assunzione di nuove tematiche, ma dotandosi anche dei necessari finanziamenti) che doveva essere il suo scopo?

marshall ha detto...

Filippo Grilli,
vedo con piacere il suo passaggio dal blog, così come fece, onorandomi, col commentare il mio precedente post, pubblicato sull'altro blog (quello del 14 luglio scorso). Chiedo quindi scusa ad Hesperia e Josh, se li ho scavalcati: passerò più tardi anche da loro.
Il breve commento che mi sento di fare ora, prima d'aver letto il suo scritto, è che ho seguito il lavoro di Filippo Grilli fin dalla sua fase embrionale, iniziata forse due anni fa, e poi ne ho seguito emotivamente tutte le fasi della lavorazione, informandomi attraverso i giornali locali che ne parlavano: Il Cittadino di Monza, Il Giornale di Desio, l'Esagono di Monza, La provincia di Como, e credo anche Corriere di Milano, Stampa di Torino, Avvenire, ed altri, tra i quali un mensile locale, che in numero di un anno fa aveva dato ampio spazio al film, con interviste ai protagonisti. Per me è stata una bella esperienza che mi ha fatto molta compagnia negli ultimi due anni: dai ragazzi mi tenevo costantemente aggiornato sugli sviluppi del film.
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Ora devo sospendere.

dionisio ha detto...

Ho detto "vedersi", il che sarebbe difficile visto che abitiamo tutti in località diverse (anche se un giorno o l'altro - chissà?); avrei dovuto dire "organizzarsi", altra cosa difficile da realizzare via web; ma intanto poniamo a porre questo problema: "l'Italia ha bisogno di una rinascita delle Arti". Chissà che, come dice il vecchio detto, da cosa non nasca cosa... Che ne dice Hesperia?

Hearth of Pureness ha detto...

Mi riempie di gioia leggere che esistono ancora persone così affezionate alla genuinità...grazie, mi sono commossa! Spero abbiate la possibilità di vedere "Voglio Essere Profumo" quanto prima...se vi piacerà almeno la metà di quanto è piaciuto a me resterete colpiti...perchè è bellissimo, emozionante e arriva all'anima.
Io se non altro, in questo film, la mia anima l'ho messa tutta...grazie a tutti e soprattutto grazie a te, Fil.

marshall ha detto...

Hesperia,
non avevo dubbi, il tuo è un commento da vera esperta. mi sembra ancora di assapporare quanto di positivo avevi scritto di Risi, in quel post che gli avevi dedicato. Un complimento molto positivo e lusinghiero, fatto da te a Risi, fu per me un'autentica sorpresa: e tu sai a cosa mi riferisco! E mi scusino gli altri lettori se non posso, in questa sede, approfondire la questione. Ma quando c'è di mezzo l'ARTE, passa tutto in secondo piano.

Anonimo ha detto...

Grazie per aver dato luogo a questo dibattito. Papà.

Josh ha detto...

Ho visto anche le fotografie, il set e la location: davvero complimenti.
Ho notato che Marshall si chiedeva anche nel post dove prendere idee per le trame, e cita autori con la A maiuscola...Possono essere un'idea anche autori minori, i cui testi siano meno stratificati: la buona riuscita di un film non è data solo dalla trama d'Autore illustrissimo, ma anche dalle idee di messinscena, dal lavoro d'attore, dall'originalità del montaggio, dai tagli (inevitabili) e dalle ellissi dei momenti privilegiati rispetto all'opera letteraria d'origine.
Vedendo le immagini linkate..a me viene in mente sarebbe un'ottima idea per un prossimo lungometraggio anche qualche testo del riflessivo e crepuscolare Emilio de Marchi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_De_Marchi_%28scrittore%29

marshall ha detto...

Josh,
parto dal tuo ultimo commento, perchè ha colpito nel segno, come sempre. Esso è un pò come un invito alla lettura.
E' da un pò di tempo che vorrei leggere qualcosa di Emilio De Marchi, per esempio i celebri "Demetrio Pianelli" e "Il cappello del prete"; e ne sanno qualcosa i miei amici padernesi, di Paderno Dugnano, dove De Marchi aveva, se non sbaglio, la residenza estiva; e i padernesi, da quel che ne so, vanno orgogliosi d'aver dato ospitalità a questo illustre personalità. Sempre da Wikipedia leggo:

"Nei libri a sfondo pedagogico, come nell' Età preziosa del 1888 esaltò i valori tradizionali religiosi e familiari."

Che mi ha attratto è stato un passo della sua biografia, che ne fa un tratto interessante e da approfondire nelle pagine di questo blog:

"Nei suoi scritti politici, come - Le forze conservatrici - pubblicate nel 1898 si augurò la nascita di un forte partito conservatore e di un governo aristocratico, invitando le classi popolari ad accettare uno stato di subalternità"

In pratica, credo avesse dato importanza agli uomini di cultura "illuminata" nella conduzione e governo dei popoli.

marshall ha detto...

Fuori tema per Josh.

I miei amici padernesi, avendo letto dal tuo commento che parli molto bene di un loro illustre concittadino, Emilio De Marchi, e avendo intuito anch'essi da Wikipedia che non è poi stato uno scrittore così secondario come ce lo farebbero immaginare (da quel che ne deduco da Wikipedia è assai probabile sia stato, e suppongo lo sia tuttora, un personaggio politico "scomodo"); insomma, mi hanno pregato di occuparmene, scrivendo un post "originale" sul De Marchi. Loro mi faranno avere diverse foto della villa di Paderno, dove soleva vivere durante la stagione calda.
Vengo al dunque.
Visto che tu del personaggio De Marchi dimostri di saperne molto di più che non certe enciclopedie, o Wikipedia, se vuoi, se puoi, mi potresti scrivere un breve tracciato tutto tuo? Lo pubblicherei, eventualmente, citandoti come il vero autore.
Ciao.

Josh ha detto...

caro Marshall, ti ho letto e scrivo veloce:
sto estraendo dati da un disco fisso, poi devo riformattare il pc, più tardi dopo cena torno in montagna per il weekend, e la prox settimana devo aver pronto un post Esperide perchè tocca a me...non ho molto tempo.
Sì De Marchi è per me un grande autore e non un minore, e preferisco delle sue opere il Demetrio Pianelli...in cui esce tutta la sua anima....un'atmosfera incredibile e il personaggio di Lord Cosmetico...
non so se avrò tempo di scrivertene più di tanto, lo ammetto è un periodaccio, ma più notizie le trovi qui:
http://www.italialibri.net/opere/?Demetrio%20Pianelli&id=93

un pensiero dell'illustre Prof. Maria Corti:
http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/26/COSI_MARCHI_IMMAGINAVA_DEMETRIO_PIANELLI_co_0_000426020.shtml

le opere di De Marchi scaricabili gratis in ebook in pdf, rtf e txt da:

http://www.liberliber.it/biblioteca/d/de_marchi/index.htm


ah comunque qui sopra, più in su, hai già 3 o 4 commenti miei da leggere e commentare:D
anzi tsee per il cinema ti ripeto (scherzando) grazie per la considerazione eh

Se ti capita di scaricare il Demetrio Pianelli, vedrai anche solo dalle prime 10 pagine che spessore di autore è.

Ai prox giorni, stai bene. Ciao.

marshall ha detto...

Fuori tema per Josh.

Prendo nota e ti ringrazio.
Per quanto riguarda la "tiratina d'orecchi", hai ragione. Ma il fatto è che, da due mesi a questa parte, dopo un pò che sono al computer mi si sdoppia la vista, e quindi devo interrompere. Per questo ho anche mollato un pò nel giro dei vari blog. Da tutto ciò, comunque, un vantaggio l'ho avuto: da quando ho ripreso a leggere e scrivere con "accanimento", ho ripreso anche a dormire che è un piacere, e in una tirata unica per almeno sei/sette ore: si vede che leggere molto, e scrivere - poichè scrivo anche manualmente - conciliano il sonno.
Detto questo, tra domani e dopo risponderò a tutti i commenti in sospeso. Ma nel frattempo comincerò a documentarmi anche su De Marchi: è uno scrittore che mi ha ispirato simpatia.
Aspettiamo il tuo prossimo post. Siamo tutti ansiosi di leggere ciò che di bello ci proporrai, e "di tuo", visto che l'ultima volta hai esaudito, controvoglia, a un desiderio dei "miei universitari del tempo libero".
Ciao, e buona montagna.

Hesperia ha detto...

Sono appena rientrata dal mio lungo ponte pasquale e sono contenta che i giovani della troupe cinematografica si siano lanciati in questo progetto meritorio. I miei infiniti auguri a Filippo Grilli e a Heart of Pureness.

Anche Josh ha scritto post interesssanti sul cinema a proposito della figura della dark lady. Diciamo che il cinema (ovvero la decima musa) è un po' una passione trasversale a noi Esperidi.

marshall ha detto...

Rispondo intanto al quesito/domanda/curiosità di Dionisio, il meno impegnativo tra i commenti:

"Ho detto "vedersi", il che sarebbe difficile visto che abitiamo tutti in località diverse (anche se un giorno o l'altro - chissà?); avrei dovuto dire "organizzarsi", altra cosa difficile da realizzare via web; ma intanto poniamo a porre questo problema: "l'Italia ha bisogno di una rinascita delle Arti". Chissà che, come dice il vecchio detto, da cosa non nasca cosa... Che ne dice Hesperia?"
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Gli autori del blog sono sparsi tra Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna (all'inizio, quando io ero soltanto lettore e commentatore, c'è stato forse anche uno straniero, o italiano all'estero, forse inglese o canadese); ma i lettori registrati provengono da tutt'Italia, dal Canada e dall'Inghilterra, e anche da Francia, Spagna, Bulgaria. Ne ho incontrati anche dalla Cina, dal Giappone e da Malta; tra costoro vi è anche chi ha lasciato commenti.
Ma Hesperia ci potrebbe delucidare di più su questo punto.

marshall ha detto...

Risposta estemporanea e fuori tema per Josh.

Gli amici di Paderno Dugnano mi hanno appena spedito, via mail, le foto, scattate oggi, della casa di EMILIO DE MARCHI; nonchè della tomba sua e di famiglia.

Smentendo quanto riportato da Wikipedia che è
"Morto a Milano il 6 Novembre 1901, (ed) è sepolto presso il Cimitero di Maggianico di Lecco, nella tomba di famiglia della moglie."
la foto della lapide apposta sulla tomba di EMILIO DE MARCHI a Paderno Dugnano, è segno inequivocabile che è sepolto lì e non a Maggianico di Lecco.

Se sei un esperto, registrato a Wikipedia, puoi correggere l'inesattezza?

Dopo aver studiato qualcosa su DE MARCHI, pubblicherò un post, con la prova fotografica di quanto sopra, sul mio blog.

dionisio ha detto...

Piccola correzione di un refuso: ho scritto "poniamo a porre", da leggersi, com'è evidente, in "proviamo a porre questo problema: L'Italia ha bisogno di una rinascita delle arti". Intanto ho ripetuto il concetto. Chissà che, a forza di ripeterlo,non serva a rendere consapevole un numero sempre maggiore di persone che stiamo vivendo un'epoca di decadenza delle arti (e di tutta le forme di comunicazione, va da sé)e che, quindi, c'è bisogno di un'inversione di rotta, cominciando ad invocare l'allontanamento o almeno una critica sempre più diffusa di tutti coloro che hanno determinato la decadenza e continuano a determinarla (editori e direttori di libri, riviste e giornali, presidi e titolari di cattedre delle facoltà umanistiche, registi e critici cinematografici, critici d'arte,impresari teatrali, impresari musicali, critici di teatro e di musica, tutti coloro insomma che hanno dimenticato cos'è la bellezza il talento e il sublime e cavalcano la mediocrità, la banalità, la bruttezza, il vuoto delle idee e il vuoto di senso).

dionisio ha detto...

Prevedo già le obiezioni: "Demolire gli attuali mostri sacri dell'editoria, dell'università, delle istituzioni come la biennale di Venezia o delle mostre del cinema ecc. ecc.": come fosse facile, nevvero? Mi rendo conto che può sembrare di dover solo sbattere la testa contro il muro. Eppure, quando una volta non erano "loro" i mostri sacri della cultura nel nostro paese, quelli che ne hanno determinato l'avvento, cioè gli alfieri del "tutto è possibile a chiunque", quindi dell'emergere della mancanza di talento e del trionfo della banalità, della nullaggine, e infine del brutto brutto e basta, erano un minoranza. A forza di snobbarli, li abbiamo lasciati crescere, organizzarsi, impadronirsi degli strumenti che determinano cosa deve circolare e cosa non deve circolare, e oggi imperano. Chi vuole che ritorni la bellezza il talento e l'opera sublime, ciò insomma che ci fa essere migliori, deve cominciare a farsi sentire, a crescere di numero, a organizzarsi e a ri-diventare maggioranza. O vogliamo restare chiusi ciascuno nella propria magnifica (e molto poco produttiva per la comunità) torre d'avorio?

marshall ha detto...

Dionisio,
leggo e rileggo i tuoi ultimi due commenti: vero e proprio manifesto contro i manipolatori delle arti; di coloro che danno corda e manforte nel montare speculazioni artistiche. Tanto per intenderci, mi viene in mente il barattolo di feci di Piero Manzoni, fatto passare per arte, con una montatura mediatica mirata. Pare, comunque, che abbia raggiunto i 30.000 euro a barattolo. Certo: finchè troveranno i gonzi che comprano, dando retta ai montatori di casi! E intanto i furbi prospereranno. In questa sorta di caccia agli insultatori dell'Arte, Arte di ogni genere, Aretusa ed Hesperia sono state maestre e ne hanno dato prova con post al fulmicotone contro i pataccari dell'arte.
Non ricordo chi ne parlò dei barattoli di Piero Manzoni, e di quant'altro fatto passare per arte, dove inceve di artistico non c'è proprio un bel niente (almeno per quel che mi riguarda) una sorta di caccia al gonzo, ma so per certo che in quella occasione il blogger satirico, Sarcastycon, quel post gli diede l'idea per una vignetta esilarante. Sui film scadenti, quelli che fanno flop al botteghino, ma che pretendono ugualmente soldi dallo stato, quale contributo in nome dell'arte (ma quale arte!) ne hanno parlato in molti in questo blog, sia come autori che come lettori/commentatori.
Dionisio, a mio modo di vedere, non ti crucciare eccessivamente del problema delle manipolazioni che fanno sull'Arte, tanto poi saranno i mercati a stroncare gli eccessi della speculazione, e gli stati, che dovendo tagliare per esigenze di bilancio, faranno tagli mirati e selezionati.

marshall ha detto...

Josh,
sono stato alle prese, un poco inaspettatamente, anche per via di certi sviluppi che sta avendo, col post "Livorno bella", ripubblicatomi su Aquaeductus. E quindi, non avevo ancora letto alcuni commenti di questo post, tra i quali il tuo primo, dal quale mi accorgo con piacere, misto ad una certa dose di stupore, che sei plurilaureato e che hai anche lavorato allo "smontaggio" e "rimontaggio" di ben 8000 film (si dice rimissaggio??): una quantità "spaventosa".
Una domanda personale: hai avuto a che fare con quella ditta di Cinisello Balsamo - unica in Europa nel suo genere - che provvede al riciclaggio, in non so che cosa, delle vecchie pellicole cinematografiche?

Josh ha detto...

see see Marshall! Sempre a zuzzurellare sui blogs!
:)) scherzo.

sì è vero, ma te l'ho detto così, non è importante....cose che si fanno in gioventù: intendo dire che oggi vedo il cinema diversamente, all'epoca invece mi sembrava come una forma d'indagine sulla realtà.
Comunque mi interessa di solito il montaggio dei contenuti, dei piani di racconto.
Sull'altro punto: il montaggio s'intende per immagini, il rimissaggio per l'audio.

Comunque è vera la storia della quantità di films...me li ricordo ancora: erano per filmologia e per semiotica del cinema (figure del discorso letterario e visivo, cose così): sembra inutile, in realtà offre una chiave per interpretare i meccanismi di logica del discorso per immagini quanto quello letterario, intendere alcuni meccanismi pubblicitari o anche cinematografici.

No non conosco la ditta di Cinisello Balsamo:) mica li abbiamo distrutti i film tanto da mandarli al riciclaggio ahaha, solo cercato di comprenderne la costruzione interna, i meccanismi di produzione di senso, le teorie del punto di vista...

Josh ha detto...

@Marsh: aggiungo anche, sul concetto del 'plurilaureato' che mi dici, sembra una decorazione al valor civile. No, no penso che nulla valga come Medicina, che ci salva la pelle.

In realtà se uno si laurea in una disciplina, e poco dopo se sceglie una laurea all'interno dello stesso ramo (per es. lettere, poi filosofia, lettere classiche poi lettere moderne, lettere poi arte-musica-spettacolo etc), gli esami uguali o quasi uguali vengono in parte abbuonati, si sono appena fatti, o si portano solo monografici diversi, etc. e la tesi finale. Non è cosa così gloriosa, insomma.

marshall ha detto...

Josh,
ok a tutto quello che dici, però vedo che tu la sai lunga su parecchi argomenti!
Io che sono solo un diplomato, peraltro in materie scientifiche (elettronica. Mai esercitata) e per di più alle scuole serali (anche se erano i tosti salesiani), ora mi sarebbe piaciuto avere maggior conoscenza delle materie umanitarie. Ci scherzerai sopra, ma se conoscessi il latino proverei un piacere immenso a leggere nella lingua originale le lettere di Cicerone, le satire di Giovenale, o le favole di Fedro, rigorosamente in latino: ci ho provato, ma ho dovuto desistere!
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Peccato non sai dirmi di quella ditta, perchè da lì ricavano un prodotto ad altissima tecnologia: farò delle ricerche.

Marco Demaria ha detto...

Ciao a tutti, intanto voglio fare i complimenti agli autori del blog, e ovviamente alla troup cinematigrafica per l'opera realizzata.
Da piemontese non posso che apprezzare l'interesse da parte del regista per la Sacra di San Michele, solo da pochi anni diventato monumento simbolo del piemonte, da fotografo di professione nonchè autore dei PercorsiFotografici sulla Sacra di San Michele che avete linkato sul blog, non posso far altro che ringraziarvi. Se interessati sarà a breve disponibile anche un Tour Virtuale nell'interno della Sacra che include alcune stanze non facilmente visitabili, ma di sicuro interesse storico ed artistico.
FacendoVi ancora i complimenti vi ringrazio.
Marco Demaria

marshall ha detto...

Marco Demaria,
grazie per il commento lusinghiero.
Ho letto il "CHI SIAMO" del sito Demaria qui al link. Le foto del "Percorsi fotografici" sono straordinarie, nel senso letterale della parola, che sono totalmente fuori dell'ordinario.
Ma ci sono altri autori del blog che sono molto più esperti ed appassionati di fotografia, di quanto non ne sia personalmente.
Mi aspetterei da loro un eventuale commento tecnico.
Lascio spazio a loro.
Grazie ancora del passaggio.
Marshall

marshall ha detto...

Josh,
ho iniziato la lettura del Demetrio Pianelli, fratello di quel lord Cosmetico cui accenni tu più sopra.
E' davvero un romanzo incrediblmente bello. Sono solo agli inizi del romanzo, ma la descrizione della Milano di fine '800 è realsticamente fantastica.
E' di quei romanzi che vorresti leggere tutto d'un fiato, ma è impossibile.

Ti ringrazio molto per avermene parlato.

sarcastycon ha detto...

Marco Demaria
complimenti un bel sito il tuo, si vede la mano professionale,veramente belle le riprese a 360°.
saluti
Sarc.

Alfa ha detto...

Bel post che mi ha fatto conoscere un film di cui non avevo sentito parlare. Grazie anche a Filippo Grilli per il commento sul mio blog!