Visualizzazione post con etichetta neofolk. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta neofolk. Mostra tutti i post

domenica 29 luglio 2012

Europa Calling...

Neofolk: tre intense versioni dello stesso pezzo....

 




 


Don't you see the tide is turning
Towers tumbling to the ground
Can't you see the world is burning?
The Spirit's waiting to be found

Don't you know a Fire's burning
Since the Ancient Times of Rome
Don't you hear Europa calling
For him who leads the children home

Can't you hear the thunder roarin'?
It's time to wake up from that sleep
Can't you hear Europa cryin'?
Her painful longing to be freed


(pezzo in origine dei Forthcoming Fire, poi Von Thronstahl, ispirato da 'George Forestier'
ovvero Karl Emerich Krämer)


 

la prima versione è in Von Thronstahl "Mutter des Schmerzen" ep, per Der Angriff/Indiestate Distribution;
la seconda versione è in Von Thronstahl "Return Your Revolt Into Style"  versione 2 cd, per Trutzburg Thule;
la terza versione è in Sagittarius "Songs From The Ivory Tower" per Cold Spring;
comparsa in origine come demo dei Forthcoming Fire in "Watching Rome Burn" per VAWS.



Josh

mercoledì 6 luglio 2011

L'Occidente

L'ultimo mio post della stagione.
Sempre in sintonia con la mia semi-pausa estiva, propongo un brano degli italiani IANVA,
"L'Occidente", in linea con alcuni degli ultimi nostri post.
Magistralmente scritto, ci sono alcune particolarità rispetto ai canoni consueti neofolk:
se permane l'influsso military pop, da notare la presenza di sonorità tradizionali italiche, quasi mediterranee rispetto al glaciale del neofolk delle nazioni più a Nord come Germania o UK,
e un uso magistrale della tromba, l'italiano retrò, poetico e dannunziano, e una strumentazione particolarmente accurata più vicina al folk noir cantautoriale quasi orchestrato.
Seguono audio e testo:



"Come genti del Nord, dai barbarici Numi
Che scambiarono per Roma i marmi di Luni,
O gli Altaici dell'Est, errabondi e ferini,
Fondatori d'imperi per pascolarvi ronzini

O i predoni del Sud, autoeletti Signori
Inventandosi un dio da servi-pastori,
Abbiamo stomaci esausti, ma appetiti da iene,
Tutti incontro alla sera che viene

Dove va a cadere il sole, sepolcreto di tramonti:
Quando s'alza il fortunale, si sa, chi avanza
Per primo affonderà

Deleghiamo ogni cosa, anche l'esser violenti,
Ma la guerra dei ventri ci scopre impotenti,
Sempre sotto tutela di un corretto pensare
Che ci castra quel tanto da tirare a campare

Dentro a questo circuito, senza ieri o domani,
Per leccar quattro ossa come s'addice ai cani:
Non ho più alcuna voglia di fare il possibilista,
Guardo solo la notte che è in vista

Dove va a morire il sole, l'orizzonte inghiotte i giorni,
La stagione del Maestrale, lo sai, dispero che torni
Dove va a sfinirsi il vento, l'orizzonte incontra l'onda,
Sono oltre al mare aperto e più in là, ma non vi è sponda

Tra Vladivostok, la propaggine estrema
E le Orcadi che sono d'Occaso il diadema,
Suggestivo, lo so, ma a che pro ci si crede,
Se il tenerci alla pelle resta l'unica fede?

Ci ostiniamo a pensarci quali punti d'arrivo,
Ma il più morto di loro è pur sempre più vivo
Di chi ormai ha di sacro giusto un osso sul culo
E d'un tratto la notte è già un muro

Muro che non sente pianti, muro che recinge il niente:
Solo un punto cardinale e nulla più quest'Occidente

E se il sole vi si spegne, e se ora è giunto il tempo,
Quella fiaccola di Atene che tu sai, difendila dal vento
Che verrà..."

se il video non si vedesse o sentisse, andare qui

qui invece sito degli Ianva

Arrivederci a Settembre, e Buona Estate a tutti!

Josh

lunedì 4 luglio 2011

Death Of The West

Con la settimana entrante, mi congedo dal Giardino in vista dell'estate, personalmente ritornerò su questi schermi più avanti. Colgo l'occasione per salutare tutti gli Esperidi e i lettori/commentatori, e augurare a tutti una serena estate.
Seguiranno adesso questo e un altro post, non scanzonati, ma di breve riflessione.

Non servono molte parole per capire il testo fortemente critico di questo vecchio ma a mio avviso splendido e profetico brano dei Death in June (Douglas P.), non lontano dai significati degli ultimi post qui pubblicati.
Il brano fu composto in occasione dell'album "Burial" (1984), poi coverizzato e reso famoso anche dai Sol Invictus.
Di seguito anche il testo, su cui consiglio di soffermarsi, alla luce degli ultimi nostri post.





They're making the last film
they say it's the best
And we all helped make it
It's called the death of the West
Inserisci link
the kids from Fame will all be there
Free cocacola for you!
And all the monkeys from the zoo
Will they be extras too?

They're making the last film
they say it's the best
And we all helped make it
It's called the death of the West

A star is rising in our northern sky
And on it we're crucified

A chain of gold is wrapped around this world

We're ruled by those who lie


(nel caso il video caricato non funzioni, cliccare qui per sentire e vedere)

qui invece il sito dei Di6

Josh